Rorschach.

Perché ogni giorno devo alzarmi, respirare, mangiare, studiare quando mi aspetta una vita di solitudine? Perché avanzare verso un futuro sempre peggiore? A che scopo? Ma chi me lo fa fare?

Aree

Ogni giorno è una possibilità per fare qualcosa di nuovo e cambiare (o almeno migliorare) la situazione in cui ci troviamo...dobbiamo solo imparare a sfruttare ogni possibilità e per imparare dobbiamo iniziare a fare qualcosa

barclay

Vorrei saperlo anch'io

Shackleton

Per forza di inerzia e perché tanto non abbiamo altri impegni Altri motivi non saprei trovarteli...

Keaton

Infatti non ha alcun senso. La mia psicologa mi ha fatto giustamente notare che tutte le volte che pensavo al suicidio non solo era per volermi riposare da quella sofferenza inutile, ma perché volevo dare una lezione a tutte le persone che mi circondano e non mi hanno dato una mano o magari neanche si sono accorte di come stavo male. Ma invece l' unico modo per fargliela pagare è vivere a modo mio e veramente... Lo so che queste parole non hanno un granché significato scritte qui in questo mezzo indiretto, ma è così ed è stata una liberazione sentirselo dire.

barclay

È così per te: io sono sempre stato certo che si sarebbero a malapena accorti della mia assenza

Keaton

ma non è vero, quando una persona si suicida, qualunque sia, fa pensare le persone che la conoscevano e chi più chi meno si sente in colpa per non aver fatto niente e per non averti calcolato in vita. E' questo che tira la questione... una rabbia e una cattiveria di fondo enorme.

Shackleton

Ti quoto, fratello! Il suicidio sarebbe un dispiacere che recheresti a chi tiene a te, anche se pochi, ma SOPRATTUTTO un piacere che faresti a chi se ne sbatte di te o a chi ti odia. Continua a vivere e falli rosicare heheh.
Anche se a volte mi chiedo se tutto ciò in fondo abbia un senso.

barclay

Stai generalizzando: non esiste solo una motivazione per suicidarsi né un contesto unico in cui si sviluppa l'idea. Forse alla tua età la rabbia prevale: quand'ho iniziato la terapia l'analista mi definì scherzosamente un “incazzato cronico”, ora si preoccupa di più di ricordarmi che la mia assenza verrebbe notata. Un'altra cosa che s'impara col tempo è che la gente è bravissima ad autoassolversi, quando qualcuno che conoscevano si suicida.

Halaster

Bè... è vero. Da molta più soddisfazione uccidere che uccidersi! E' risaputo! .

Area Cronica

Perché magari dopo la morte c'è un posto peggiore di quello in cui stiamo adesso...

Pietro

Siamo telepatici amico mio..sono due anni che cerco di trovare il coraggio di farla finita..purtroppo ciò che mi blocca è la paura del dolore

amarlena

beh questo è un domandone....
se sei qui è perchè hai scelto...

"Qui nel bagno con me ci sono le lamette, c' è dello iodio da bere. Ci sono delle pillole per dormire da ingoiare.
Puoi scegliere vivere o morire. Ogni respiro è una scelta, ogni minuto è una scelta. Essere o non essere. Ogni volta che non ti butti dalla tromba delle scale è una scelta. Ogni volta che non vai a schiantarti con la macchina ti rimetti in gioco." ( Survivor- Chuk Palahniuk)
IL perchè lo facciamo o non lo facciamo ...beh--
Forse perchè c' è sempre un margine di speranza, la speranza di dare un senso al tutto. Ma la ricerca è del tutto personale.

IL buddismo dice che viviamo per trasformare il nostro karma (un percorso molto difficile e pieno di ostacoli ) e per raccogliere un' eredità più leggera nella successiva vita. Non solo: assumendoci certe sofferenze sviluppiamo anche la compassione per comprendere gli altri e per fare del bene.

Tuttavia questa vita successiva non sarà mai più come quella di adesso.
Gli atomi che ci compongono o se volete l' energia vitale una volta disgregati si riaggregheranno per formare essere nuovi ma non ci saranno mai piu le stesse identiche condizioni che hanno portato alla formazione della nostra unica entità vitale.
Questa cosa per quanto banale mi sconvolge.
Noi non saremo mai più noi, lo possiamo essere solo adesso, in questa esistenza.

Shackleton

Davvero....sai che fregatura!

rainy

forse la pensiamo tutti così perchè non sappiamo renderci conto di quante opportunità abbiamo.
Ieri sono stato dal mio psicologo, abbiamo parlato del fatto che spesso mi senta solo e che, in un mondo in cui tutti corrono freneticamente, è come se io fossi l'unico a rimanere fermo. L'unico pesce a nuotare controcorrente, mentre tutti procedono per la stessa direzione, io percorro l'altra all'indietro.
Lui mi ha risposto che per me potrebbe essere un vantaggio. Il mondo è frenetico e tutti corrono. E' come se fossimo in un grande campo di concentramento. Nella seconda guerra mondiale c'erano i nazifascisti che costringevano le persone ai lavori forzati, nel XXI secolo non ci sono i nazifascisti eppure siamo comunque costretti a forzare la nostra volontà in favore del lavoro o dello studio. Quanto tempo dedichiamo ai nostri impegni e quanto a noi stessi? Siamo schiavi senza saperlo, siamo incatenati pur essendo liberi.
Il mio psicologo si è invece complimentato con me. Se ho la forza di staccarmi, di fuggire dal corridoio della schiavitù che tutti percorrono, per me potrebbe essere un vantaggio. E' come se potessi, avendo la capacità di rimanere fermo, osservare dall'alto il mondo e le persone che corrono senza sosta.
Non devo essere schiavo della vita, ma è la vita che deve essere mia schiava.
E' così che dobbiamo pensare, così dobbiamo agire. Dobbiamo considerare la nostra condizione come un vantaggio, una qualità che ci differenzia dalla noiosa routine che affligge il mondo.
Non dobbiamo essere schiavi della vita

Fallitoperenne

per divertimento altrui,boh

LatrinLover

perchè dobbiamo con il nostro sforzo quotidiano dare la possibilità ad una manciata di uomini che controllano il mondo di poter vivere nel lusso più sfrenato cosìcchè possano continuare a dedicarsi in tutta tranquillità nel loro piano infernale di controllo e sottomissione vita natural durante, cazzo sembra di essere già all'inferno vero????? è invece siamo ancora vivi sì sì........

Sotterranea

Beato te che conosci così bene il tuo futuro!

maury25

Perchè è una droga di cui non possiamo fare a meno.

Rorschach.

Stamattina prendo i fogli per studiare, li guardo e poi mi chiedo "Perché?". Ricordo che un giorno, ai tempi del liceo, andai in crisi perché non capivo che senso avesse faticare per prendere buoni voti se tanto dalla vita non ottenevo nulla.

Eh sì, credo sia questa la risposta. Ma ha senso fare una cosa solo perché è l'unica scelta?

Condivido anch'io il concetto. Però mi è difficile riuscire a metterlo in pratica.