A volte si. Ieri una mia collega, divorziata da tempo, sta uscendo con un tipo, e anche se ci sono i soliti tira-molla di questo inizio frequentazione, l'ho vista davvero felice e mi ha detto una frase che mi ha "gelato": "Finalmente dopo 3 anni torno a vivere".
Ecco, io ho vissuto forse 3 giorni in tutta la mia vita. A volte vorrei davvero spaccare tutto, per il fatto che non ho mai avuto le esperienze e provato le emozioni delle altre persone, che non sono mai cresciuto da quel punto di vista, che sono un eterno peter pan. Mi aiuta in un certo senso vedere che ci siano altre persone nelle mie stesse condizioni (ho un paio di colleghi di 10 anni più giovani che paiono già avviati alla mia stessa fine), ma si può davvero essere felici per un "mal comune mezzo gaudio"? Direi di no.
E' andata così, sono nato così, cresciuto in un ambiente sereno ma iperprotettivo che non mi ha permesso probabilmente di fare anche i miei sbagli e i miei errori ma, come dice la mia collega, comunque di vivere.
Poi io probabilmente non mi sono sforzato più di tanto (da adolescente manco mi importava) ma alla fine è andata così.
Ho la sicurezza lavorativa, ma alla fine il lavoro non mi dà grandi soddisfazioni, anzi, nonostante abbia raggiunto un'ottima autonomia e venga apprezzato dai colleghi per questo, ma tra responsabili incompetenti, utenza maleducata e arrogante non è certo il massimo.
Alla fine però quando torni a casa la sera e sai che hai davanti a te weekend di vuoto assoluto anche un lavoro gratificante non so quanto compenserebbe.
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