Io penso che a monte la vita sia ingiusta, perciò sì la mia condizione come quella di altri è ingiusta, ma detto questo non è che ho un'idea di come renderla giusta
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Per ora ci sono troppi giochi a somma 0, le persone così non possono stare bene, la mia felicità e benessere comporta il malessere di qualcun altro e viceversa, è chiaro che se non si risolve questa cosa non ci potrà essere giustizia.
Se vivo in un posto di merda devastato dalle calamità naturali starò peggio di un altro, ma i posti più tranquilli spesso sono già occupati. Poi magari ci sono pro e contro, però capita che un posto sia migliore, come si fa a rendere giusta la cosa se spazio non ce n'è? Mi pare che ci si trova poi a dover risolvere diecimila equazioni per far quadrare solo i conti e tener conto di tutti i fattori, oltre a questo bisognerebbe poi realizzarli effettivamente questi conti.
A volte penso che bisognerebbe costruire un mondo privato per ognuno, e ognuno deve illudersi di interagire con qualcuno mentre in realtà vive in una sorta universo virtuale privato senza saperlo, insieme e bene concretamente ho proprio l'impressione che non si può stare.
Un modo semplice per rendere giusto il mondo (almeno da ora in poi) consisterebbe nel distruggerlo (gli antinatalisti radicali credo abbiano ragione), per i torti passati però non ci sarebbe nulla da fare.
La condizione di inesistenza per tutti io non la reputo ingiusta.
Messa da parte questa soluzione qua, che almeno in linea di principio pare funzionare abbastanza, il problema davvero difficile da risolvere consiste nel far star bene tutti da vivi.
Comunque anche se si volessero far star bene solo gli esseri umani non si saprebbe come fare, ci sono troppe varianti, troppe spinte diverse, troppi elementi casuali incontrollabili, immagino sia difficilissimo incastrare bene tutti eliminando ogni forma di sopraffazione e iniquità.
Il motto, credo di Marx, ma non ne sono sicuro sia stato lui il primo ad usarlo...
Quote:
In una fase piú elevata della società comunista, dopo che è scomparsa la subordinazione asservitrice degli individui alla divisione del lavoro, e quindi anche il contrasto fra lavoro intellettuale e fisico; dopo che il lavoro non è divenuto soltanto mezzo di vita, ma anche il primo bisogno della vita; dopo che con lo sviluppo onnilaterale degli individui sono cresciute anche le forze produttive e tutte le sorgenti della ricchezza collettiva scorrono in tutta la loro pienezza, solo allora l’angusto orizzonte giuridico borghese può essere superato, e la società può scrivere sulle sue bandiere: Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni!
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Sarebbe in linea di principio condivisibile...
Il problema qua è che anche la sua analisi mi sa che era scorretta, rimane comunque un'utopia, non c'è alcun progetto per realizzarla, la società comunista costruita a tavolino finisce comunque con l'essere iniquia concretamente, non tende verso certe cose, si ripresentano gli stessi problemi che si voleva risolvere, bisogna trovare ancora anche proprio il progetto (ammesso che esista, non ci scommetterei molto) per gettare queste basi.
La rivoluzione implica obbligare con la violenza certe persone a fare certe cose e ci troviamo di nuovo invischiati in una forma di sopraffazione violenta, teste che vengono tagliate e così via.
Molti sentono che qualcosa non va e va aggiustato, c'è sempre questo scarto, e finché ci sarà questo scarto non si potrà dire che il mondo in cui viviamo sia giusto.
Potrebbe anche essere irrimediabilmente ingiusta la realtà e l'unica cosa corretta che rimarrebbe ancora da fare sarebbe cancellarla, o meglio cancellare gli esseri viventi, o al minimo quelli umani, il mondo continuerà ad esistere, quello umano forse bisogna farlo sparire.
Nella peggiore delle ipotesi bisognerebbe perciò decidere se tenersi il bambino con l'acqua sporca e questi scarti ineliminabili o decidere di fare definitivamente pulizia, invece nella migliore credere che un qualche progetto esista e sia raggiungibile effettivamente questa cosa.
Marx mente (probabilmente in buona fede), il progetto non l'ha trovato davvero, così come mentono i vari guru che dicono di avere la soluzione per farci star bene e noi dobbiamo solo applicarla.