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31-07-2017, 17:13
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
ma è una libera scelta che si fa in vita? cioè quando non sai ancora come sarà il dopo morte, cosa si troverà. Perchè una volta che sei arrivato davanti al Creatore il fatto che non puoi rifiutarti di accettare come giusto quello che lui ritiene tale non sarebbe più libera scelta, ma una situazione necessaria (cioè probabilmente non puoi neanche chiederti cosa sia giusto o no, ragioni con la sua stessa testa).
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La dimensione sovrannaturale sta anche in questo, nell'impossibile coesistenza di unanimità della volontà e di libero arbitrio.
Ma dimmi: voi che siete qui felici,
disiderate voi più alto loco
per più vedere e per più farvi amici?".
Con quelle altr’ombre pria sorrise un poco;
da indi mi rispuose tanto lieta,
ch’arder parea d’amor nel primo foco:
"Frate, la nostra volontà quïeta
virtù di carità, che fa volerne
sol quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta.
Se disïassimo esser più superne,
foran discordi li nostri disiri
dal voler di colui che qui ne cerne;
che vedrai non capere in questi giri,
s’essere in carità è qui necesse,
e se la sua natura ben rimiri.
Anzi è formale ad esto beato esse
tenersi dentro a la divina voglia,
per ch’una fansi nostre voglie stesse;
sì che, come noi sem di soglia in soglia
per questo regno, a tutto il regno piace
com’a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia.
E ’n la sua volontade è nostra pace:
ell’è quel mare al qual tutto si move
ciò ch’ella crïa o che natura face".
(Paradiso III, 64-87)
In ogni caso credo che chi segue la "retta via" in via si avvicini perlomeno a fare suo questo modo di pensare e di agire.
Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Quello che volevo dire è: o è possibile che uno arrivi al livello del paradiso senza quella capacità di comprendere la giustizia divina nella sua totalità e quindi potrebbe rifiutarla almeno in parte (e qui ci sarebbe la scelta) oppure quella capacità è automaticamente già acquisita (ovvero non ci sarebbe bisogno di una scelta).
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Non credo che si possa arrivare in paradiso rifiutando questa logica, già in vita.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 31-07-2017 a 17:26.
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31-07-2017, 23:02
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#22
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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ad esempio il discorso della volontà condivisa con Dio già potrebbe far pensare più facilmente a una scelta, nel senso che si può partecipare alle sue decisioni, come se fosse un'unica mente.
All'interno del rapporto anima umana e Dio rimane il comportamento predeterminato della prima, che non può fare altrimenti, in relazione a quello che è la giustizia divina.
E' vero che anche nel determinismo si può parlare di scelta, se è scritto che devo fare una certa azione invece che un'altra in un dato momento, anche se inevitabile si può dire che ho indirizzato il mio agire verso quell'opzione disponibile invece che verso altre. Solo che nell'aldilà anche teoricamente, ipoteticamente, sembra mancare l'altra opzione, già si sa che si andrà ad abbracciare la volontà divina, è un dato noto a priori e che è sempre ugualmente riconosciuto.
Comunque è solo una questione di termini, personalmente mi viene più da pensare al significato comune che si dà al termine scelta, ma non era così importante questo fatto.
Alla fine si concorda sul fatto che una volta giunti in Paradiso non ci può essere nessuna conflittualità o dubbio sull'essere giusto della volontà divina (e in effetti il dubbio che potesse essere diversamente, che avevo espresso inizialmente, veniva da una logica molto terrena).
Il punto rimane come si viva quella possibilità di divisione e di condanna per chi è vicino, quando si è ancora in vita. Presumibilmente, per la maggior parte delle persone, non c'è questa totale capacità di accettazione di quei rischi (uno può sperare per sè perchè sa di avere almeno la volontà di salvarsi, per gli altri può sentirsi più o meno impotente).
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Ultima modifica di alien boy; 31-07-2017 a 23:06.
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22-03-2020, 18:13
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,707
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Veramente si parla anche di supplizio eterno, mi sembra che tu stia proprio negando l'evidenza di quanto è scritto.
Altro passaggio:
22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme. 23 Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: 24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. 26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. 27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! 28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30 Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».
(Vangelo secondo Luca, 13)
Anche sotto la veste della parabola, si parla di sofferenza, non di semplice "assenza".
Il diventare polvere, cioè mortale, non esclude affatto l'esistenza dell'Inferno.
La punizione per il peccato originale non è la dannazione (altrimenti tutta l'umianità sarebbe irrimediabilmente dannata), ma appunto l'esclusione dal Paradiso Terrestre, quindi la necessità di vivere nel mondo, esposti a pericoli e tentazioni e alla mortalità.
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Il purgatorio non viene citato nella Bibbia, ma l'inferno sì. Ma se si dice che ci sarà pianto e stridore di denti, i denti stridono dove fa freddo, non dove fa caldo, quindi non si può sapere com'è l'inferno.
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01-04-2020, 01:17
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,707
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Oppure ancora paradiso, purgatorio e inferno sono luoghi dell'anima
1) Paradiso, la tua anima è adatta all'incontro con Dio (luce)
2) Purgatorio, la tua anima non è attualmente adatta, ma con sofferenza ci si può adattare
3) Inferno, la tua anima non ha modo di adattarsi, la luce stessa ti causa sofferenza (un po' come quando nella realtà trovano delle persone recluse in cantine buie da anni e non possono tornare alla nostra vita immediatamente).
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