Teal

Mi sembra un po’ troppo semplicistico. Se parliamo di morte autoprocurata, ovvero di suicidio, la questione quasi mai si riduce ad un calcolo. Ci sono persone con vite spiacevolissime e piene di problemi che non si suicidano perché magari pensano che questo devasterebbe i loro genitori, o che non vorrebbero lasciarli soli quando saranno anziani. Ed é solo un esempio, ma sicuramente l’atto in sé non é neutro. Scompariranno anche i nostri dolori, ma noi con loro, c’é sempre un carico di lacerazioni e dolore di cui sarebbe egoistico non tenere conto. E lo dice una persona che si confronta con questi pensieri.

Si può decidere di farla finita dopo una vita soddisfacente con la prospettiva di un declino inesorabile dovuto, ad esempio, ad una malattia, o può essere un atto impulsivo conseguente ad un crollo del proprio sistema di valori o della propria idea di sé rispecchiata negli altri (un imprenditore che fallisce, un sistema di relazioni che crolla etc.). Siamo prigionieri dei nostri cervelli, spesso imperfetti, é una decisione che si prende sempre in prospettiva, i conti davanti a queste cose difficilmente tornano.

Darby Crash

beh, io ho scritto ciò che fa emergere il pensiero del suicidio e che lo fa rendere attraente. Poi è chiaro che se da una parte ci sono aspetti che fanno propendere verso il suicidio, dall'altra ci possono essere elementi che spingono nella direzione opposta. Si può dire: teoricamente suicidarsi sarebbe un'ottima scelta, però ci sarebbero una serie di inconvenienti antipatici che rendono la scelta problematica.

sì, questo rientra comunque in quel che avevo scritto. sono problemi particolarmente rilevanti a cui non si trovano soluzioni, i quali abbassano fortemente la qualità della vita.

edward00767

oggi ci ho pensato, ma dopo una lunga riflessione ho tolto il pensiero per ora, il fatto è che la mia vita non mi piace e non ho modo di rimediare al passato, mi sento solo tormentato dal mio passato e il futuro lo vedo molto incerto e ho paura.

sparatemi

il giappone è anni luce avanti, ho letto qualcosa riguardo ai suicidi di massa, grande popolo

Stan Kezza

Il momento della giornata in cui ho più voglia di morire è la mattina presto, appena suona la sveglia alle 4,15
Mi dico: ma che cazzo di vita sto facendo? Ma chi me lo fa fare? Ma non è più dignitoso sparire?

cancellato25904

A chi lo dici, ancora devo tornare a casa e tutti i giorni la stessa storia, comunque si può cambiare lavoro, io sto pensando di accettare anche un dimezzamento dello stipendio.

gaucho

Che voglia di farmi saltare il cervello

Chamomile

Mi sento davvero a un passo dalla fine.

sparatemi

ho visto l'ennesima intervista dove una giovane ufficiale ha salvato una 20enne che voleva farla finita a Napoli, quanto ipocrisia tra lei e i commenti dove la si elogia, le stesse persone che se fra un mese la vedranno piangere in strada la ignoreranno, società falsissima come sempre

Norlit

Quindi fammi capire una persona che salva uno/a che si vuole suicidare è un'ipocrita?

sparatemi

a chi pianifica il proprio giorno di liberazione, vi occuperete anche delle cose vostre che rimarranno qui? intendo oggetti personali, casa, auto, moto, soldi. Tutti noi abbiamo qualcosa, chi più chi meno.
Io ero del pensiero dello svendere tutto, ritirare tutti i soldi e bruciarli, cancellarmi sotto ogni forma da questo pianeta. Oppure vi farete fuori lasciando che sconosciuti poi vadano a toccare la vostra roba e se la portino pure a casa se gli piace?

Darby Crash

una volta morto, se degli sconosciuti prendessero la mia roba a me non cambierebbe niente, visto che neanche lo verrei a sapere.

gaucho

Butterei giusto quello due tre cose che creerebbero imbarazzo, penso formatterei e cuocerei il telefono.
Svuoterei il conto facendo una grande donazione ad una associazione ambientalista.
Non saprei se licenziarmi così nessuno cercherebbe dal lavoro e come fare con il contratto d’affitto.
Qualche soldo per sepoltura e chiusura pratiche lo manderei a qualche familiare fidato, così chiudo pulito.

Stan Kezza

Ho già fatto testamento, ho due fratelli, andrebbe tutto a loro.

gaucho

Non saprei se lasciare qualcosa ai fratelli, alla fine hanno costruito la loro vita, se la passano bene, preferisco sempre devolvere per altre cause

Hor

Se è vero che il denaro rimasto va ai parenti, dovessi arrivare a pianificare con cura l'ultimo gesto, penso che tutti i soldi che ho da parte li donerei qualche giorno prima alla ricerca medica o forse a un'associazione che fa attivismo per l'eutanasia.

Stan Kezza

Non vorrei sbagliare, ma per legge i parenti prossimi potrebbero impugnare il testamento, andrebbe comunque a loro se non tutto una parte.

Hor

Se hai speso o devoluto tutti i tuoi beni qualche giorno primo di morire mi sa che non possono impugnare proprio nulla.

sparatemi

per me si, proprio per i motivi descritti proprio in quel post. Se la stessa persona per strada gli avesse chiesto aiuto o 5 minuti del proprio tempo solo per parlare cosa credi sarebbe successo? ignorato, se fosse stata una persona della compagnia a essere palesemente triste? ignorata e derisa alle sue spalle

sempre meglio che niente, in più hai comunque un tetto sulla testa e un cellulare/computer

Teal

Ma, visto che l’argomento ê uscito, cosa direste ad una persona che vi confidasse di volersi seriamente suicidare? Avreste il coraggio di dire cose tipo “non smettere di lottare che ne vale la pena” o, all’estremo opposto “la vita é tua fai ciò che vuoi”?