Quote:
Originariamente inviata da Belacqua
a Loro capita di avere qualche volta pensieri di questo tipo?
raccontino!
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Specificherei di che genere di nichilismo parliamo.
I tromboni accademici che mi fecero queste domande in questa forma si riferirono al nichilismo intendendo tutte le pratiche giovanili dirette verso l'autodistruzione: sostanze, stili di vita distruttivi, devianza.
Personalmente lo considero in modo più generale un passo ideale e necessario verso la formazione di un sistema migliore del precedente.
Mi spiego:
Se costruiamo una casa, non avendo esperienza, di molti piani partendo dal basso, i piani superiori erediteranno inevitabilmente i difetti strutturali di quelli inferiori, costruiti con meno sapienza.
Allo stesso modo la società moderna, pur avendo le doti filosofiche e sociali per elevarsi, deve fare i conti con le storture (della più varia natura) ereditate dal passato. Costruire qualcosa sopra una struttura compromessa creerà una costruzione compromessa.
Il nichilismo sarebbe comodo invece: distruggi tutto, fino alle fondamenta.
Ogni sistema di valori, ogni convenzione, ogni legge e regola e norma.
In modo da usare solo il sapere attuale per ricostruire una casa dal basso, avendo da subito le competenze per farla funzionare.
Idealismi, s'intende