cancellato16573

In depressione pensiamo tanto, troppo e male.
E' la malattia della rimuginazione. Si rimugina sui brutti ricordi, ma anche sui perché e su cosa si può fare, constatando però che non ci sono, né l'energia, né la voglia di fare qualcosa. A fasi alterne, è una cosa che vivo da anni.

Ma tutti questi pensieri sono compresi in uno STATO depressivo. Su questo si può agire. Non è un miracolo, ma solo la strada giusta. Per capirci, è un po' come la febbre molto alta, che rende deliranti. E'chiaro che non serve il ragionamento, ma una coperta e un buon brodo caldo.

jeanpaul12

Ti capisco...la vivo da un paio di decenni almeno in fasi cicliche

cancellato16573

Jean,

abbiamo buone possibilità di difesa.
Racconto un fatto emblematico: nel 1991 ebbi la mia prima depressione. Un giorno, d'improvviso, mi sentii bene. Compresi dopo perché: perché ero rimasto solo e in pace, senza l'invadente compagnia che sempre mi attorniava.

cancellato16573

Locharb,

sei regolarmente in terapia? La domanda è d'obbligo.
Ti domando: hai dei luoghi tuoi, dove andare quando ti senti giù? Quando stai male, resti a casa o cerchi un altro luogo in cui stare? E' importante, perché un altro luogo significa un'altra condizione oggettiva.

TheProphet

Appartarsi, evitare la compagnia, rifugiarsi in qualche luogo... Per me questo è aspettare che passi, non agire sullo stato depressivo. Sbaglio?

Keith

ho sperimentato su di me che quando mi prendono questi momenti, di solito nel primo/mezzo pomeriggio, non mi posso lasciar andare, altrimenti la sofferenza è troppa.. devo fare qualcosa, allora esco, con la morte nel cuore, ma pian piano ritorno alla vita e quando ritorno sto già un po' meglio.. niente di eclatante, ma almeno la profondità del malessere è un po' diminuita

jeanpaul12

Ciao super...piacere di conoscerti....