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Vecchio 08-03-2016, 23:38   #1
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Se guardo la mia vita, soprattutto a livello lavorativo, non sono per niente soddisfatta. Vorrei avere un progetto, un'ambizione ma niente non vedo nulla per ora che faccia per me. Non che abbia trovato qualcosa purtroppo, almeno inizierei a fare esperienza. Anche se la paura c'è sempre, di sbagliare.
Vorrei cambiare tante cose ma non penso di riuscirci.
Mi piacerebbe se avessi la possibilità di andare a vivere da sola, mi piace prendermi cura di me. Anche perché alla fine bisogna contare solo su se stessi. Mai dipendere da qualcuno. Ma con le mie paure la vedo davvero dura.
Anche fare le cose più semplici, fare la spesa, pagare le bollette cose che fanno tutti con semplicità, naturalezza. Ormai sono abituati.
Non so se mai ci riuscirò, mi piacerebbe molto.
Per chi vive da solo, come avete fatto a superare la paura?
E in generale, qual'è il vostro obiettivo nella vita?
E in cosa siete riusciti e siete soddisfatti per aver ottenuto qualcosa di cui siete fieri?
Ringraziamenti da
Genesis_R (09-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 00:48   #2
Banned
 

Figurati, una ritardata
Vecchio 09-03-2016, 03:04   #3
Banned
 

Sento un corpo vagare per la notte..Durante il giorno..io non sono mai esistito
Vecchio 09-03-2016, 04:47   #4
Intermedio
L'avatar di Jen525
 

Eh ... io per esempio ho sempre il bisogno di dimostrare, dimostrare, dimostrare...agli altri e a me stessa di valere. Io sono incostante sul modo di vedermi. Alle volte ho l'impressione di essere capace, competente, alle volte tutto il contrario. Questa mia altalena di sensazioni verso me stessa impedisce seriamente di portare alle volte a termine qll che vorrei, so anche pero', che se rinunciassi del tutto, non potrei sopportare la me stessa, angosciata e sopraffatta dal non essere riuscita. Per questo provo ad impegnarmi! Una laurea triennale in psicologia sono riuscita a prendermela. Ora sono al secondo anno di specialistica e spero di finire qnt prima...ho gli incubi praticamente pero' un po' fiera di non arrendermi mai nonostante duemila paure e ansie lo sono..
Ringraziamenti da
FitterHappier (09-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 15:05   #5
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Non riesco ad esser tanto fiero di certe cose in cui sono riuscito (anche con una certa difficoltà) perché generalmente rappresentano la norma o la sotto-norma: è sempre tutto legato al contesto. Se gli altri pensano e credono che non abbia fatto molto non è che mi faccia sentire meglio più di tanto pensare di avercela fatta. Magari anche imparare a camminare rappresenta una tappa in cui una persona "ce la fa nella vita", ma poi le altre persone mica daranno tanto valore alla cosa, si noterà invece in negativo il fatto che una persona non sappia farlo. Sentirsi a posto e rispettati già sarebbe molto per me, per andar fieri di qualcosa bisogna prima superare questo livello qua, ed io non l'ho superato.
Penso che in generale sia sempre un qualcosa che è legato ai giudizi sociali, non posso esser fiero di qualcosa che scelgo io a casaccio soltanto perché io ho impiegato tempo, risorse ed impegno per riuscire.
Se io per far certe cose ci metto un anno rispetto ad altri che ci hanno messo cinque minuti ne vengo fuori un po' mortificato e non così fiero.

Ultima modifica di XL; 09-03-2016 a 15:11.
Vecchio 09-03-2016, 15:08   #6
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Rage Visualizza il messaggio
si, c'ero riuscito,
ma ho perso tutto,
ed ora non mi resta più niente.
solo vecchie foto e ricordi sbiaditi.

E' la vita che fa perdere tutto e tutti.
Ringraziamenti da
cancellato16021 (10-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 15:11   #7
Esperto
L'avatar di Balto
 

Nope, fallimento totale che ogni giorno raggiunge livelli sempre più bassi, pazienza direi, va e andrà come deve andare
Vecchio 09-03-2016, 15:35   #8
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Si. In qualcosa si.
Sono riuscita ad andarmene di casa. È stata la cosa che mi ha sicuramente giovato di più..molti problemi derivavano dalla convivenza con i miei familiari .
Sono riuscita a trovare dei lavori e sono riuscita a mandarli avanti. Su questo ho fatto molti passi avanti. Lavorativamente comunque non sono arrivata. Spero di trovare la mia serenità entro un anno e mezzo.
A livello sentimentale sono stata fortunata perché comunque ho sempre trovato persone che perdevano proprio la testa per me.. Io no però è mi sono resa conto che li ho solo presi in giro involontariamente. Anche qui sto facendo dei passi avanti. Convivo di nuovo con una persona che amo e sono anche ricambiata. Ma la strada è lunga e io non sono un angioletto..
Alla fine,nel mio caso, c'è poco da lamentarsi a livello di quotidianità.
Però sul livello personale c'è da lavorare parecchio
Vecchio 09-03-2016, 15:37   #9
EMC
Intermedio
L'avatar di EMC
 

L'idea di dovercela fare in qualcosa è stato / è uno dei più grandi motivi di confusione della mia vita. Mi ha quasi sempre gettato nebbia sulla differenza tra ciò che desidero e ciò di cui ho bisogno.
Ringraziamenti da
cancellato13564 (09-03-2016), cancellato14257 (09-03-2016), cancellato16014 (09-03-2016), The_Sleeper (09-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 15:42   #10
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Sì, ho un ottimo rapporto con il mio gatto.
Ringraziamenti da
claire (09-03-2016), Dedalus (09-03-2016), XL (09-03-2016)
Vecchio 09-03-2016, 19:13   #11
Esperto
L'avatar di IO&EVELYN
 

obiettivi nella vita non ne ho, ho solo desideri inappagati che mi hanno rovinato e mi rovinano tuttora la vita. ma è quello che voglio, non posso cambiarli.

non sono riuscito in niente. non ho ottenuto niente. non c'è l'ho mai fatta e mai ce la farò.
Vecchio 09-03-2016, 19:34   #12
Banned
 

Ti rispondo sul vivere da soli:ci sono riuscita (ma da più vecchia di te,se sei del92),perchè per una serie di circostanze famigliari e personali sono stata costretta.Mi sono buttata,perchè non avevo scelta altrimenti sarei ancora là.
Per il resto,mi sento(e sono) un'inconcludente che non ha realizzato nulla e vivrò sempre alla giornata,angosciata.
Vecchio 09-03-2016, 20:12   #13
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@ architeuthis : Senza malizia ,parlo propio del gelato .
Vecchio 09-03-2016, 20:27   #14
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Anch'io, come Claire, mi sono buttato. Mi sono staccato dalla famiglia, ho cominciato a vivere per conto mio e la paura di finire letteralmente sotto un ponte ha fatto il resto, mi ha letteralmente costretto a prendermi cura di me, a trovarmi un lavoro decente, a imparare a sbrigare la burocrazia quotidiana e così via. Da questo punto di vista ho fatto dei passi avanti, ho affrontato e superato molte cose che mi facevano davvero paura. Ma non sento di "avercela fatta", perché riuscire a sopravvivere in fondo è il minimo sindacale.
Anni fa, anni prima, quando ancora studiavo o, meglio, verso il termine degli studî, ho avuto la possibilità di farcela in qualcosa, quando, consegnata la tesi, mi si sarebbero potute aprire le porte della carriera accademica... la docente che mi aveva seguito me l'aveva fatto intendere chiaramente che avrei potuto avere queste possibilità e, se ce l'avessi fatta, questa sì sarebbe stata una grande soddisfazione. Studiare e insegnare per la vita sono sempre stati i miei sogni. Ma rinunciai, mi tirai indietro, l'evitamento ebbe il sopravvento, la paura distrusse tutto. E oggi mi ritrovo a campare con un lavoro sottopagato e in completa solitudine...
Vecchio 09-03-2016, 20:50   #15
Principiante
L'avatar di panzerdivision
 

io potrei dire di aver incominciato un percorso verso la vittoria già semplicemente riuscendo a frequentare l'università, per me la più grande vittoria nella vita sarebbe riuscire a diventare un infermiere professionale e trovare un lavoro in ospedale e fare ciò che ho sempre desiderato, aiutare chi ha bisogno nel mio piccolo, questo mi appagherebbe dal punto di vita materiale e spirituale contemporaneamente e sarebbe una vittoria su tutte quelle persone che mi hanno sempre denigrato e insultato
Vecchio 09-03-2016, 21:15   #16
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come spermatozoo sono arrivato primo *__*

Vecchio 09-03-2016, 21:20   #17
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Sono riuscito in molti campi ma, a dire il vero, non ho mai dubitato delle mie capacità

Sono riuscito a costruirmi una grossa zona di comfort sul lavoro, anche se non mi fa impazzire ciò che faccio. Preferisco però la vita lavorativa comoda.
La realizzazione personale la riservo all'extra lavoro.

Mi sono realizzato negli studi, anche se ho trascinato troppo gli stessi.
L'unico mio rammarico potrebbero essere le mie lacune in alcuni periodi della mia vita sessual-sentimentale ma, fortunatamente, negli ultimi anni ho colmato gran parte del gap che avevo accumulato.

Il vivere da solo, non l'ho mai considerato dimostrazione di alcunché, ma solo una scelta dettata da maggiori opportunità.
Anzi, ho sempre criticato la presunta superiorità e maturità che qualcuno ritiene di avere solo perché vive da solo.
In particolare sono sempre rimasto molto perplesso, per usare un eufemismo, nel vedere gente scavarsi la fossa, andando a vivere da sola (potendo scegliere diversamente) per poi non avere nemmeno i soldi per piangere.
Paura di vivere da solo? No, assolutamente: solo fastidio per l'erosione del comfort e del conto in banca
Ragioni per le quali, nel presente, percorrerei l'opzione solo a fronte del beneficio di una convivenza con una partner sessual-sentimentale oppure per costrizione.

Fiero di avercela fatta? No, nel mio caso sono più fiero di ciò che sono, sopratutto quando ricevo elogi/apprezzamenti ed anche facendo confronti con alcune persone con le quali interagisco nel quotidiano.

Ultima modifica di liuk76; 09-03-2016 a 21:22.
Vecchio 09-03-2016, 21:25   #18
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Anch'io come liuk ho preferito rimanere a casa dei miei e avevo la possibilità di andarmene , anch'io ho fatto lo stesso ragionamento mi sarei impoverito e avrei gestito male non avendo neanche il tempo per farlo... ma a differenza sua sono pentito , il comfort va benissimo se uno è equilibrato paradox un timido/fobico farebbe meglio a vivere per conto suo
Vecchio 09-03-2016, 21:30   #19
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Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
il comfort va benissimo se uno è equilibrato paradox un timido/fobico farebbe meglio a vivere per conto suo
Non so nel caso della persona timida ma nel caso della persona fobica, la mia esperienza di osservatore, mi ha mostrato scenari di totale caos, forte indigenza economica ed una qualità di vita, per i miei standard, veramente bassa.
Il tutto senza che la persona risolvesse le sue fobie, anzi... In certi casi il maggior senso di solitudine le ha acuite.
Vecchio 09-03-2016, 21:33   #20
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Mi correggo:una cosa l'ho realizzata ed è la consapevolezza; quello che non vorrei è essere come certe persone, che sguazzano nella loro miseria e merda senza neanche saperlo.Per queste persone provo una profonda pena,non inferiorità non invidia,non empatia,solo pena.Niente è peggio che scontare la propria condanna senza nemmeno vederla.
Ringraziamenti da
Balto (10-03-2016), cancellato16489 (10-03-2016), ErwinP (10-03-2016), Mr.Ripley (10-03-2016), Wrong (10-03-2016), zoe666 (09-03-2016)
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