SUBurbe

Beh si, credo non mi piacerebbe ritrovarmi in un certo tipo di realtà (quale poi?)
Ma credo anche che non sia un problema mio, sarà un problema della me stessa del futuro, a cui anzi offro la possibilità di passare il suo tempo a maledirmi, se non le piacerà come l'ho ridotta
No, l'idea della vecchiaia non mi preoccupa e non mi spaventa, perché è l'unica alternativa a qualcosa che mi spaventa molto di più.

feaanor

Forse è un po' irrazionale, ma essendo ancora sotto i trenta, per me è troppo lontana la vecchiaia per poter fare previsioni. Poi è ovvio che non mi diverta il pensiero di malattie, infermità ecc. ma allora dovrei preoccuparmi di un mucchio di altre cose.

red dragon

gia sono vecchio

tersite

esatto hai colto il punto ...
mio nonno è morto a 64 anni, mio padre a 63
se sono fortunato non devo aspettare molto

Wrong

Ci penso ogni tanto... sola, malata, povera... Devo dire che la povertà mi spaventa, le pensioni non esisteranno più e nemmeno lo stato sociale. Ma inutile pensarci...

tersite

@wrong sto pensando seriamente di comprarmi un piccolo pezzo di terra
non molto più grande di un orto , credo che ne i prossimi anni ne avrò bisogno , ci coltivo tutto il coltivabile e magari di fame non muoio...

Wrong

Secondo te non bisogna avere soldi per mantenere un orto? Piantine, acqua... per vivere con il frutti del proprio orto poi ci vuole una produzione abbastanza grande. Metti poi che arrivi la grandine... ciao raccolto
L'unica è andare a vivere con altri vecchi in una grande comune, ci si aiuta a vicenda, si tagliano le spese.

tersite

partivo dai semi , l'acqua ok devi pagarla
ma se l'orto è abbastanza grande non sottovalutare il fatto
che al verdura fresca potresti anche venderla
se viene la grandine amen ...l'annata è andata

TãoSozinho

No, non ci penso, non ci arriverò. È già tanto se arrivo ai 30... e menomale!!!

Ashe

Sarò ricca, professionalmente realizzata, con almeno un Nobel prima dei trent'anni, internazionalmente considerata un genio.
...
Poi mi ritirerò in una baita di montagna con una ventina di gatti, capre, mucche e una fabbrica di cioccolato, a investigare i misteri dell'universo come una scienziata pazza. Ooooh sì.

Ichnos

Mio padre è affetto da una terribile, gravissima e logorante forma di alopecia.
Su di me sto notando che, a parte le decine di capelli persi ad ogni doccia (sfrego forte l'asciugamano in testa perché voglio asciugarmeli subito) noto un certo diradamento nella zona delle tempie...

Noooo vi prego, sono povero e solo come un cane, siete gli unici a rimanermi in testa a migliaia, non lasciatemiiii

lupanisky

Io mi immagino all'età di 70 anni seduto con la mia anima gemella abbracciati sul divano.Un pensiero romantico,spero si realizzi

clizia

Sì, ho iniziato a pensarci da quando mi sono ritrovata "nel mezzo del cammin" di mia vita, cioè lo scorso anno.
Mi fa effetto pensare a come l'estate scandinava di 10 anni fa non mi sembri affatto così lontana, a come le foto che mi ritraevano come ero allora non sono poi così diverse dalla me di adesso. Eppure sono passati 10 anni, ma in questo scorrere oggettivo del tempo io non mi ci ritrovo, perchè nel mio tempo, quello interiore, quella ragazza immortalata accanto ai laghetti finlandesi è la stessa di ora e quei giorni non mi sembrano poi così assurdamente lontani, anche se certo non appaiono vicini.

Eppure come sono scorsi questi 10 anni, così ne scorreranno altri 10, in un vortice impazzito dove il tempo ha perso la bussola, dove gli anni non hanno più il peso che avevano quando eravamo bambini, perchè sono diventati leggeri e volano via come foglie fruscianti al vento, ingoiati dal Tempo, signore dell'eterno.

Questo mi spaventa: la scoperta che la vita è un soffio, forse un sogno come diceva qualcuno, forse qualcosa che si consuma in un battito di farfalla, precariamente sospesa nel nulla eterno.
Ho lavorato come volontaria con gli anziani e quello che ho notato (così come ravviso in mio padre, oramai ottantenne) è come essi si attacchino costantemente e tenacemente ai ricordi, come essi vivano e si nutrano solo di quelli. C'è una forte malinconia nel declino senile, un'ineluttabile discesa verso il nulla, dove la memoria si aggrappa ai ricordi, ormai labili, per non morire subito, per illudersi che in qualche modo la morte potrà essere esorcizzata e allontanata in questa capacità tutta umana di eternare con la ricordanza ciò che fu.
Ma io la vecchiaia, la morte, già la pregusto quasi epifanicamente quando guardo i video d'annata, uno zecchino d'oro della mia sopita infanzia, ad esempio, e penso a quei bambini di allora che adesso non esistono più in quanto bambini, divenuti oramai adulti (anche contro la loro volontà), inesorabilmente volti come frecce verso quel futuro che li dissolverà pian piano, così come ogni essere umano viene inghiottito dal tempo.
Vivere è accumulare ricordi, ma più quei ricordi si affastellano nella mente diventando moltitudine, più assumono le fattezze di una puntura di spillo, pronta a ricordarci che ormai interi pezzi di vita se ne sono andati, acquisendo ormai solo la dimensione mentale di una ricordanza.
E che cos'è la vecchiaia se non un lento dire addio alla vita, un abbandonarsi ai ricordi di ciò che abbiamo vissuto, una dolce agonia che ci ricorda costantemente ciò che fummo e non saremo mai più?
Io in questo senso mi sento già vecchia, perchè ogni ricordo (anche bello) che accumulo è come un dire addio a un pezzo di me che non tornerà mai più e non rivivrò mai più....

Skyl

lo sono già...

tengere

Che la vità dura un attimo l'ho scoperto quando miei coetanei sono morti, quando avevano 13, 16, 20 anni.
Poi dopo laurea ero insegnante, due alunni 17 enni ho visto morire. Uno si è suicidato, l'altro aveva cancro, ma era sorridente fino al ultimo momento.
Forse a loro sarebbe piaciuto vivere, anche invecchiare, forse a loro sarebbe piaciuto arrivare ad avere capelli bianchi.

Capelli bianchi ho comminciato avere dopo 35 anni, ma non mi tingo ancora i capelli, solo se guardi bene si vedono. Mio marito mi trova ancora bella.

A 12 anni avevo l'epilessia, a 18 un brutto blocco alla schiena che mi ha tenuto a letto per settimane, adesso sono sana. Boh, non 40 anni non è ancora la vecchiaia. E io vi auguro infatti di arrivarci assoluttamente, anche se vi sembra un malaugurio è proprio il contrario.

Ideale sarebbe non essere timidi e potr fare tutto ciò che vuoi, essere all'apice della propria realizzazione professionale a quest'età. Serve però avere il leadership, la sfacciataggine, la sicureza in se. E da dove? Non arriva con l'età, purtroppo

Poi quando vedo che l'età media di questo forum cosi triste è cosi giovane, allora davvero penso che la vecchiaia non è la peggior cosa che ti puo succedere.
Anzi forse si è molto più pessimisti da giovani.

Walla

Sì ci penso e mi vengono i brividi. Io non ci trovo proprio nulla di bello, nemmeno in quei vecchi che sono svegli e attivi a 90 e passa anni perchè, come dice Clizia, vedono tutto trasformarsi, gli amici ammalarsi e morire, magari morire i figli stessi (a 90 anni tuo figlio può averne 70). Nel 2014 viviamo sempre più a lungo, la medicina fa passi da gigante, ma è pur vero che ci sono sempre più anziani malati di demenza ed Alzhaimer che necessitano di badanti e spesso sono abbandonati in un ospizio perchè i figli non vogliono o non possono prendersene cura. In più io mai mi sposerò, mai avrò figli (che poi manco li voglio) e quindi da vecchia sarò sola e dovrò arrangiarmi con la mia sicuramente magra pensione. Quando morrò farò la fine di uno dei tanti invisibili dello struggente film "Still life" ma questo non mi interessa più di tanto perchè sono sempre stata invisibile. Magari la demenza mi farà affrontare meglio la vita perchè "chi non capisce è più felice". Quello che non sopporto è la zona d'ombra (e io ci sono quasi) quando hai dai 60 in poi e senti che stai andando verso la vecchiaia e cominci ad averne veramente la percezione.
Poi so di essere zitellona a dire questo ma il mondo per me peggiora. Da ragazzina notavo meno volgarità, meno arrivismo, meno furberia, arroganza, maleducazione.
L'unico vantaggio del passare del tempo è la maturità che ognuno di noi acquisisce. Noi che stiamo percorrendo una strada che speriamo ci porti a migliorarci e a risolvere le nostre problematiche abbiamo bisogno di tempo. Forse a 60 anni avrò degli amici e un compagno.