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Vecchio 25-02-2015, 22:52   #1
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Oggi in pausa pranzo mi è capitato di sentire una discussione fra coolleghi di cui uno chiedeva consigli di posti da visitare in America e mi è vento da pensare alla mia "paura" di viaggiare.
Dunque, ho 31 anni e nella vita sono stato una volta sola all'estero, nel 2004 in vacanza con mio padre in Svizzera. Feci anche delle foto che ho sul pc ed un video che avevo su vhs e apparentemente sparito.
Il posto più lontano in cui sono stato da solo è stato Bologna (io abito in provincia di Firenze) o altrimenti a Roma assieme a 2 colleghi di lavoro. Lasciando perdere le gite scolastiche a Venezia...
L'idea di viaggiare mi mette un po' in soggezione, per quanto sia una cosa che forse mi farebbe bene. Vivo in una ditta multiculturale quindi con gente "di mondo" e mi sento un po' in soggezione sentirmi come "chiuso in casa". Inevitabile il confronto con gli altri che da soli o con amici vanno nelle città dei gggiovani, Londra, Barcellona, Parigi, Berlino, Amsterdam...o chi va in Thailandia, America ecc...io al momento non mi sento pronto per viaggiare da solo, il mio psic mi ha detto che potrei arrivare a Siena o magari al mare a Livorno. I problemi o scogli da superare che di fatto mi bloccano prima ancora di pensare di andare da qualche parte sono molteplici:
- L'organizzazione. Di solito i viaggi, specie all'estero, si organizzano. Si controlla il meteo, gli alberghi, dove dormire, l'abbigliamento che serve..io non ho mai pianificato nemmeno quello che farò il giorno dopo...
- Il viaggio. Aereo, macchina o treno...la mia macchina attuale non mi consente lunghi spostamenti, il treno preso una volta da bambino, l'aereo mai preso. Sento spesso di bagagli persi all'aeroporto e non mi fiderei molto dell'aereo.
- La cultura e i modi d'uso. Ogni stato o paese ha i suoi usi e costumi, in Inghilterra si guida a sinistra, paradossalmente per conoscere un paese lo si deve conoscere prima di andarci per non trovarsi nei casini.
- Il cibo. Mangiare si deve mangiare, purtroppo però non sono abituato a cucine sconosciute e non ho ancora quell'apertura mentale per assaggiare cose diverse, e così magari andrò in un posto e cercherò panini o pasta al pomodoro. Leggo di chi va in Thailandia a mangiare insetti...
- Punti di riferimento. Trovandoci in una città sconosciuta, la loro mancanza è sicuramente rilevante.
- La lingua. Trovarsi in un paese dove tutto è straniero e dove è difficile comunicare (io ho difficoltà pure in italia) è un ulteriore scalino.
- Gli spostamenti. Quasi certamente ci si troverà a piedi, si dovrà conoscere destinazioni e con che mezzo arrivarci, tram, bus o che altro...

Viaggiare potrebbe farmi bene ma ancora è prematuro per me...è un po' come lasciarsi via i problemi...mi piacerebbe tornare in Svizzera o andare anche più su, o chissà quanti posti belli c'è al mondo, gli Stati Uniti, il sud America, l'Olanda, il nord Europa...ma se devo avere l'ansia a pensare di andare e trovarmi lì con l'acqua alla gola e letteralmente spaesato...
Qua sopra a viaggi come siamo messi?
Vecchio 25-02-2015, 23:12   #2
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Gufetto Visualizza il messaggio
Qua sopra a viaggi come siamo messi?
Ah, malissimo!
Già mi pesa il culo solo ad uscire di casa, figurati un viaggio.
Da sola è escluso, insieme a qualcuno mi stanca e mi complica la vita.
Ho viaggiato molto poco in vita mia: Francia a 14 anni, il resto solo in Italia, Milano, Bologna, Roma da piccolissima, Napoli, Firenze e mi sa basta.
Mi stressa da morire la preparazione, le ore di viaggio, il dover essere attiva almeno lì (che se parto per star chiusa in albergo, allora resto a casa).
Poi a lasciar le micie a casa da sole mi viene l'ansia e il dispiacere (sono una mamma-gatta ansiosa ).

Eppure sarebbe bello visitare nuovi posti, ce ne sono parecchi che mi incuriosiscono...ma la pigrizia ha la meglio (come sempre). Uff.
Vecchio 25-02-2015, 23:28   #3
Banned
 

Da adolescente e circa fino ai 20 anni sono andato diverse volte all estero ma con mia madre e il suo convivente. Una volta superati i 20 non ci sono più andato almeno fino ai 27. Dai 27 fino ad ora ci sono stato diverse volte ma l unico motivo che mi ha fatto andare all estero è la mia passione per la musica metal, infatti sono andato solo per quello cioè a vedere un festival all aperto dormendo in tenda e senza conoscere nessuno: credo che per altri motivi mi interesserebbe poco o nulla andare all'estero e non sarei disposto a superare le difficoltà che mi si presenterebbero.

Ultima modifica di Wolferstein; 25-02-2015 a 23:32.
Vecchio 25-02-2015, 23:39   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

io ho sempre viaggiato, fin da piccolo con la famiglia, posso dirti che tutto il mondo è paese scontato ma è così, se non ti infili in avventure strane o troppo disorganizzate e stai nel solco del turista non hai nulla da temere

basta cominciare, vedrai che poi non sarà niente di così ansiogeno

parti da viaggi "facili" nei quali non devi inventarti chissà cosa e non rischi situazioni difficili in caso di inconvenienti
le grandi capitali europee ad esempio son perfette, rispetto a milano o roma non cambia nulla
con l'esperienza poi potrai andare verso mete più "strane"
Vecchio 25-02-2015, 23:53   #5
Esperto
 

Quando ero piccolo andavo via con i miei almeno 1/2 volte all'anno, molte volte anche all'estero, però dopo mi son bloccato. Non so sinceramente da cosa sia partito il tutto e me lo sto chiedendo tutt'ora, ma mi è venuta una fortissima paura di stare male (di avere la febbre o male di stomaco) quando sono via da luoghi conosciuti, paura che perdura tutt'ora, creandomi non pochi problemi, tant'è che mo è da qualche anno che non faccio viaggi, al massimo mi faccio una settimana al mare se va bene. Diciamo che inoltre sfortunatamente non ho molti amici coi quali poter organizzare un viaggio e questa cosa mi ha bloccato molto di più, dal momento che arrivato a una certa età ho obbligato i miei a non portarmi più con loro perché mi vergognavo a andare con loro.
Quindi boh, per adesso ho smesso, anche se conto in un futuro vicino di andare a fare qualche esperienza, sperando che la fortuna mi assista, anche perché ritengo che sia fondamentale rimettermi alla prova per superare le mie paure e poter riuscire a vivere una cosa in fin dei conti semplici con normalità.
Posso comunque dirti che per la mia esperienza viaggiare è stato fondamentale, non solo per la conoscenza dell'altro, che in un mondo globale e multiculturale diventa fondamentale, ma anche perché, seppure raramente all'interno dei viaggi stessi, ho trovato una certa assonanza con dei luoghi particolari, in cui mi sentivo come a casa e in una certa pace con me stesso, cosa che non avrei sicuramente mai provato stando a casa mia.
Vecchio 26-02-2015, 00:25   #6
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Il problema di andare a fare un viaggio è che dovrei "staccare" la mente, cioè liberarla da tutti i pensieri che mi porto sempre dietro nel quotidiano..ma se me li porto con me allora è un casino
Quella volta che andai all'aeroporto ad accompagnare mia sorella che partiva per il Marocco e vidi tutta quella gente andare e venire mi prese un po' l'angoscia...in sala trovai una rivista di viaggi con mete in Grecia, Spagna, Sardegna, bei posti, belle spiagge..dovessi scegliere fra mare e montagna non saprei..la vita da mare è più da "estroversone", il giorno in spiaggia e la sera in giro a imbroccare..mi ci vedo, col mio fisico da lanciatore di coriandoli Non vado al mare da almeno un decennio, i dico che avrei anche paura dell'acqua...l'anno scorso avevo in progetto di tornare in Sardegna dove andai quando avevo 12 anni..ovviamente non ho fatto di niente...
Boh, sentirò cosa consiglia lo psic...tanto col pandino che ho vado poco lontano, manco posso andare in autostrada...
Vecchio 26-02-2015, 00:49   #7
Esperto
L'avatar di Vargtar90
 

io sono partito due volte, una a Roma e una a Francoforte, entrambe le volte rigorosamente con mia sorella più grande. Quella di Roma è stata quasi 10 anni fa, a Francoforte invece ci sono stato a novembre 2014. Quando abbiamo prenotato i biglietti non ero molto a mio agio, anzi ero molto ansioso e mi sono fatto tante seghe mentali, poi il fatto dei soldi (dovevamo andare anche ad un concerto quindi non era solo il viaggio e l'hotel) mi ha messo coraggio. Che dire da quando l'aereo (la prima volta che lo prendevo, a Roma ci eravamo andati in nave) ha accelerato mi sono sentito meglio, molto più sicuro. Una settimana fantastica, mi sentivo veramente adulto e molto più sicuro delle mie azioni, tanto che pensavo di poter cambiare tornando a casa e di poter iniziare finalmente una vita un po' diversa, ed invece........


Probabilmente dovrei viaggiare per sempre

Comunque consiglio di viaggiare, rigorosamente con qualcuno e rigorosamente con qualcuno che sia spigliato ed espansivo, magari il "viaggio" a qualcuno di voi potrebbe davvero spostare l'ago della propria bilancia nell'altra direzione.
Vecchio 26-02-2015, 01:16   #8
Esperto
L'avatar di Manny
 

Personalmente avevo i tuoi stessi timori prima che uscissi dall'Italia, da quando feci quell'esperienza all'estero cambiai totalmente il modo di concepire quest'eventualità.

Come la penso ora? Penso che viaggiare lontano sia fantastico, ci si ritrova in posti nuovi dove nessuno ti conosce, posti dove puoi osare, puoi provare a sperimentare te stesso! Tanto chissenefotte, chi ti conosce!

Questo è il mio motto pro-travel.
Vecchio 26-02-2015, 12:16   #9
Avanzato
L'avatar di Ippo
 

A me piace viaggiare. In particolare in alcuni luoghi mi sono trovata benissimo. Non è solo questione che "sei in vacanza" (comprese eventuali gite di un giorno) è che... come spiegare...

Quando sei via, fuori casa, non hai niente. Sei responsabile solo di te stesso e dei pochi oggetti che hai con te. Devi fidarti degli altri, devi per forza essere positivo. Devi fare cose che normalmente non faresti e anche non fare cose che normalmente faresti. Non hai conoscenze e non sei obbligato a conoscere, a rispettare l'etichetta delle relazioni sociali (certo, il rispetto e la civiltà sì! ovvio!!!!). Sei libero nel vero senso della parola. Non puoi perdere nulla, non puoi perderti. E' la condizione dove io, da fobica, mi trovo meglio. Soprattutto all'estero dove magari non parlano la mia lingua. Lì, dove per assurdo ci dovrebbe essere più difficoltà, mi sento più a mio agio.
In Italia, nella mia città è anormale non capire e sentirti estraneo. Fuori invece è normale. E' l'unico posto dove il mio carattere si esprime liberamente nel suo modo di essere ed è socialmente accettato.

Ultima modifica di Ippo; 26-02-2015 a 12:46. Motivo: corretto errore ortografia
Ringraziamenti da
morgana (26-02-2015)
Vecchio 01-03-2015, 13:36   #10
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

A me piace un sacco invece! Sia l'andare all'estero sia in Italia... andrei veramente ovunque se non fosse per il fatto che mi spaventa un po' l'idea di stare troppe ore in aereo...fino ad ora il massimo è stato 2 ore e mezza, e in quel lasso di tempo avrò pensato almeno venti volte "Oddio l'aereo trema, sto per tirare le cuoia"

L'idea di viaggiare mi piace molto, sopratutto per il fatto di conoscere la storia e le culture delle altre città...non la trovo una cosa estremamente difficile perchè mi piace organizzare nel minimo dettaglio le cose.
Preferisco non viaggiare in macchina sulle lunghe distanze (non sono molto resistente), molto meglio il treno!!

Io ho due-tre amiche sparse nell'Italia che ho conosciuto su forum o alle fiere dei fumetti... sono di vicino Firenze e spesso di è capitato di andare a Roma, o nel sud della Toscana a trovarle in treno, tutto rigorosamente da sola!
Per dire ... l'anno scorso sono scesa fino a Bari in treno (da sola)...dieci ore in quel vagone, che pazzia ahha! però è stato molto bello e rilassante.

Secondo me dovresti provare a spostarti in treno...alla fine l'unica cosa richiesta da te è comprare il biglietto e informarti sugli orari e sulle fermate. Prendi il treno e vai a Viareggio, o a Siena, o a Roma...secondo me ti farebbe bene. Una gita dalla mattina al tardo pomeriggio!

Quando io faccio queste cose da sola, mi sento molto "potente" e autonoma , mi da una cerca sicurezza
Vecchio 01-03-2015, 13:39   #11
Super Moderator
L'avatar di limitless
 

No,grazie a dio paura di viaggiare non ne ho, è che sono un tipo apatico e non ne ho mai voglia
Vecchio 01-03-2015, 15:32   #12
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Mio padre a sorpresa mi ha "trascinato" a pranzare con lui e sapevo già che sarebbe stato un pranzo-interrogatorio. Fra le altre cose mi ha detto di tornare in palestra perché in Estate o anche prima vuole portarmi in Abruzzo ad andare a giro in montagna con gli asini. Io voglia non ne ho... Proprio potessi tornerei in Svizzera...
Vecchio 01-03-2015, 15:40   #13
Esperto
 

Io non ho ancora capito se viaggiare mi piace o no... i viaggi che ho fatto mi han saputo più che altro di fughe dalla mia vita, anche se temporanee, diciamo che allontanarmi mi placa un po' l'inquietudine.
Vecchio 01-03-2015, 18:43   #14
Esperto
L'avatar di sardinia
 

no io non ho questo problema sono stato in olanda in vacanza svizzera rimini roma
Vecchio 01-03-2015, 18:50   #15
Esperto
L'avatar di dotrue
 

Mai viaggiato in vita mia per 2 motivi base:
- mi viene l'ansia lasciare il mio territorio di sicurezza che è piuttosto ristretto
- non mi interessa per niente
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