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20-07-2016, 21:15
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Spesso mi ritrovo nella situazione nella quale vorrei condividere tante cose con una o più persone, fare in continuazione domande, discutere, chiacchierare e in linea di massima avere un ontatto abbastanza stretto.
A questo punto però ho SEMPRE paura di poter dare fastidio, risultare sgradito, essere troppo appiccicoso così mi costringo a limitare i contatti al minimo possibile, a comunicare il minimo possibile.
Anche a voi capita? Avete consigli da dare, esperienze da condividere? Come vi comportate? Ve ne fregate o vi limitate?
A voi la parola
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20-07-2016, 21:35
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
perché sono io la prima a svalutarmi e di conseguenza a svalutare le cose che mi interessano.
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E' proprio questo il punto. Poi se l'altra persona al contrario è troppo egoriferita, fatichiamo a inserirci.
Ho avuto un piccolo successo poco fa con la mia ex storica, talvolta è davvero TROPPO pesante e parla solo lei, questa volta sono riuscito a equilibrare la conversazione, meno male!
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20-07-2016, 21:53
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Mi interessa davvero parlare e condividere qualcosa con quella persona ?
C'è un rapporto, o motivi per avere la ragionevole certezza, per cui sono piuttosto sicuro che lei/lui mi direbbe chiaramente ciò che pensa se gli creo fastidio ?
Se la risposta è affermativa ad entrambe i quesiti allora provo comunque ad iniziare un dialogo.
Precisando che questa paura di risultare appicicoso, invadente, inopportuno o salcazzo che altro ce l'ho e pure abbastanza radicata. Cerco di agire in direzione opposta, basarmi su elementi oggettivi per verificare le mie sensazioni e non inibirmi in modo preventivo.
Rifarmi anche al pensiero che in fondo ricevere due parole da qualcuno non dovrebbe creare grossi problmi a nessuno, il problema casomai è l'insistenza. Se quella persona si sente "offesa" da un mio voler scambiare due chiacchiere il problema è suo - chiaramente se non mi manifesta la volontà di non voler parlare. Pensare che magari anche gli altri hanno 'sto problema, per cui qualcuno dovrà pur fare un primo passo per comunicare ( facile a dirsi eh xD).
Se ottengo risposte e noto che la conversazione scorre senza intoppi perchè l'altro a sua volta ha interesse nella stessa, chiede e condivide a sua volta, allora proseguo e bona lì.
Se ottengo solo risposte telegrafiche, o è palese il disinteresse, lascio perdere e tendo ad inibirmi a mia volta.
Cerco di non pensare sia dovuto a me in particolare, se non ho motivo di crederlo, ma ad un momento di scazzo che può capitare a tutti. Mi rifarò eventualmente vivo in futuro. Dipende molto anche dalle singole persone e da quanto le conosco per poter sapere come si comporterebbero.
Logico che se la situazione si ripete ad oltranza nel tempo allora incomincio man mano a limitarmi ed allontanarmi, per non alimentare rapporti unilaterali. In genere scelgo di parlarne apertamente solo se ci tengo davvero tanto all'altra persona ( e perchè solitamente il parlarne, se non si è in stretta confidenza, peggiora le cose).
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20-07-2016, 22:11
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Se il rapporto con l'altra persona è già stretto e confidenziale non mi preoccupo molto di risultare fastidiosa o appiccicosa, con gli altri invece proprio non ci parlo.
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20-07-2016, 22:14
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Putroppo anch'io ho questo tipo di problema, il timore di disturbare gli altri mi limita molto in diverse situazioni, anche sul forum per dire.
Nel mio caso ha influito molto il tipo di educazione che mi è stata impartita, i miei genitori (soprattutto mia madre) insistevano molto su questo tasto, dovevo essere sempre educato in ogni circostanza, non essere troppo insistente, non chiedere mai le cose quando andavo in casa degli altri, ogni trasgressione veniva prontamente sottolineata.
Il risultato è stato quello di trasmettermi una forte preoccupazione per l'effetto delle mie azioni sugli altri, tant'è che già da piccolo avevo sempre timore di far star male gli altri o di disturbarli con qualche mio gesto o richiesta.
Tutto ciò ha finito per inibirmi fortemente ed abituarmi ad un certo livello di autocontrollo eccessivo per quell'età.
Pensa che ancora oggi quando telefono la prima parola che mi esce fuori con più frequenza dopo i saluti è "distrubo?"
Si tratta di uno di quei problemi che a parer mio si risolve\attenua (nei casi non troppo gravi) cercando di forzarsi nelle situazioni dove si manifesta con più frequenza e prendendo consapevolezza del meccanismo che lo ha generato, nel mio caso quello che ho appena descritto.
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21-07-2016, 11:10
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
Il pensiero fisso è "E' inutile che ne parli tanto non interessa/non gliene frega/non può/non vuole/ha di meglio da fare/bla bla bla vari" e finisce che tengo tutto per me.
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Più o meno ciò che penso io
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
E' proprio questo il punto. Poi se l'altra persona al contrario è troppo egoriferita, fatichiamo a inserirci.
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Fosse così sarebbe quasi normale.
Il problema è che accade pure con persone che sono l'opposto.
Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Se il rapporto con l'altra persona è già stretto e confidenziale non mi preoccupo molto di risultare fastidiosa o appiccicosa, con gli altri invece proprio non ci parlo.
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Purtroppo mi capita anche e soprattutto con le persone con le quali ho un rapporto più confidenziale.
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Mi interessa davvero parlare e condividere qualcosa con quella persona ?
C'è un rapporto, o motivi per avere la ragionevole certezza, per cui sono piuttosto sicuro che lei/lui mi direbbe chiaramente ciò che pensa se gli creo fastidio ?
Se la risposta è affermativa ad entrambe i quesiti allora provo comunque ad iniziare un dialogo.
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La risposta sarebbe sì a entrambe le domande ma mi freno lo stesso.
Non voglio proprio arrivarci al punto in cui l'altra persona deve dirmi "basta".
Se accadesse probabilmente mi sentirei così inibito che dalla volta successiva la contatterei solo per le cose che ritengo importanti, tagliando di netto tutto il superfluo e le frivolezze (che poi sarebbe l'80% del volume della conversazione).
Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper
Se ottengo risposte e noto che la conversazione scorre senza intoppi perchè l'altro a sua volta ha interesse nella stessa, chiede e condivide a sua volta, allora proseguo e bona lì.
Se ottengo solo risposte telegrafiche, o è palese il disinteresse, lascio perdere e tendo ad inibirmi a mia volta.
Cerco di non pensare sia dovuto a me in particolare, se non ho motivo di crederlo, ma ad un momento di scazzo che può capitare a tutti. Mi rifarò eventualmente vivo in futuro. Dipende molto anche dalle singole persone e da quanto le conosco per poter sapere come si comporterebbero.
Logico che se la situazione si ripete ad oltranza nel tempo allora incomincio man mano a limitarmi ed allontanarmi, per non alimentare rapporti unilaterali. In genere scelgo di parlarne apertamente solo se ci tengo davvero tanto all'altra persona ( e perchè solitamente il parlarne, se non si è in stretta confidenza, peggiora le cose).
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Capire se l'altra persona è interessata o meno, se sto andando "otre" non è esattamente il mio forte.
Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
Si tratta di uno di quei problemi che a parer mio si risolve\attenua (nei casi non troppo gravi) cercando di forzarsi nelle situazioni dove si manifesta con più frequenza e prendendo consapevolezza del meccanismo che lo ha generato, nel mio caso quello che ho appena descritto.
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Il problema è che, almeno nel mio caso, si tratta di una paura folle e irrazionale.
Aggiungo tra l'altro che non riesco nemmeno a rendermi conto di quale sia la soglia per essere oggettivamente appiccicoso.
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21-07-2016, 11:31
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
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Si ho anche io questo problema. Arrivo ad annullarmi totalmente
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21-07-2016, 12:05
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Capita anche a me di avere paura di essere troppo invadente/appiccicoso, per questo cerco di evitare di fare domande a raffica agli altri; solitamente faccio poche domande cercando sempre di non andare troppo nel personale, ma probabilmente finisco con il fare l'errore opposto, ovvero di risultare distaccato e disinteressato anche quando non lo sono, almeno con le persone che conosco poco.
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21-07-2016, 12:13
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Spesso mi ritrovo nella situazione nella quale vorrei condividere tante cose con una o più persone, fare in continuazione domande, discutere, chiacchierare e in linea di massima avere un ontatto abbastanza stretto.
A questo punto però ho SEMPRE paura di poter dare fastidio, risultare sgradito, essere troppo appiccicoso così mi costringo a limitare i contatti al minimo possibile, a comunicare il minimo possibile.
Anche a voi capita? Avete consigli da dare, esperienze da condividere? Come vi comportate? Ve ne fregate o vi limitate?
A voi la parola
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Adesso non ho molte occasione ma potenzialmente sì, ho queste caratteristiche. Dovute a:
1) esperienze passate di persone parassite a mio carico e quindi paura di fare ad altri quello che ho subito io;
2) scrupolosità introversa (innata).
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21-07-2016, 13:07
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Capire se l'altra persona è interessata o meno, se sto andando "oltre" non è esattamente il mio forte.
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Nemmeno il mio. In genere provo a scambiare qualche parola o fare qualche domanda. Poprio 2 o 3 frasi per intenderci.Se ottengo solo risposte ridotte all'osso e/o noto che l'altra persona non chiede nulla, non partecipa e non commenta allora mi fermo.
Comunque, dipende tanto dal rapporto con la singola persona. Non ho uno "standard". Se una persona normalmente è loquace mentre in quel frangente è laconica è sicuramente più semplice capirlo che non per chi solitamente comunica di suo in modo più freddo. Oppure se sono consapevole che quella persona sta passando un brutto periodo posso pensare risponda con distacco pur avendo voglia di parlare.
Quote:
Aggiungo tra l'altro che non riesco nemmeno a rendermi conto di quale sia la soglia per essere oggettivamente appiccicoso.
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Cambia da persona a persona, dal rapporto che avete e dalla circostanza.
Credo, purtroppo, serva una certa ToM per cogliere quel limite ed i suoi spostamenti.
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21-07-2016, 13:55
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Antonius,
io credo che ci sia un metodo fisso che vale in tutte le situazioni sociali: lasciare all'altro lo spazio per dire quello che si sente. E poi, piuttosto che parlare di sé, interessarsi all'altro.
Uno sta anche a sentirti le ore, se è interessato; ma risulti appiccicoso se lo costringi a un ascolto che non vuole dare.
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21-07-2016, 14:09
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Succede anche a me. Provo molto fastidio con persone invasive, fagocitanti, appiccicose, troppo presenti, quindi vivo col terrore che ogni minima apertura da parte mia sia "troppo".
E' una paura infondata, perchè razionalmente so che non sarò mai appiccicosa con gli altri, ma emotivamente fatico a crederci, per farmi scattare il pensiero "sto esagerando?" ci vuole veramente poco, è come se avessi paura di andare da un eccesso all'altro.
Purtroppo è un pensiero molto comune a chi ha disturbi di tipo psicologico, non considerare le sfumature, pensare che sia tutto o bianco o nero, quindi se mi apro (non tanto il parlare in se, ma cercare l'altra persona o essere un minimo affettuosa), divento automaticamente invadente o peggio ancora, dipendente. L'orrore.
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Ultima modifica di cancellato15324; 21-07-2016 a 14:11.
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21-07-2016, 14:12
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Antonius,
io credo che ci sia un metodo fisso che vale in tutte le situazioni sociali: lasciare all'altro lo spazio per dire quello che si sente. E poi, piuttosto che parlare di sé, interessarsi all'altro.
Uno sta anche a sentirti le ore, se è interessato; ma risulti appiccicoso se lo costringi a un ascolto che non vuole dare.
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Forse mi sono espresso male ma ciò che intendo è che ho paura di risultare appiccicoso per il volume e la frequenza dei contatti che vorrei.
Il contatto però è belaterale, non ci sono solo io che parlo in continuazione, non ho alcun interesse ad avere un ascoltatore passivo. Ciò che mi interessa è uno scambio.
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21-07-2016, 16:58
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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La mia paura è di essere un "pozzo senza fondo".
Quando comincio a parlare mi sembra di essere logorroica ma quello che sembro è tutt'altro cioè una persona chiusa.
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21-07-2016, 21:14
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Forse mi sono espresso male ma ciò che intendo è che ho paura di risultare appiccicoso per il volume e la frequenza dei contatti che vorrei.
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Come si fa a dire qual è il numero giusto? Ci possiamo solo regolare con la nostra sensibilità, rispetto alle varie persone.
Avrai un amico che puoi chiamare tutti i giorni, senza problemi e un altro che è meglio di no.
Certo, forse è meglio evitare di essere in qualche modo compulsivi. Cioè telefonare, whatsappare, e postare/messaggiare su facebook non appena viene l'impulso. Ma non so se è questo quello di cui stai parlando.
Ci sono cose che ci sembrano impellenti, ma se resistiamo un po' non scoppiamo.
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22-07-2016, 01:21
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Questo problema non l'ho mai avuto (gli altri li ho tutti però )
Non è difficile capire se stai diventando seccante o se qualcuno non vuole esserti amico. Prima di tutto fai domande "carine" ma non invadenti. A quel punto vedi: se la persona con cui stai comunicando ti fa a sua volta qualche domanda allora è segno inconfutabile che è tutto ok, trova gradevole il dialogo con te, la strada è libera.
Direi che è un metodo infallibile.
Se la persona è troppo chiusa c'è il metodo diretto, chiedile esplicitamente quello che vuoi sapere.. : "mi andrebbe di parlare ancora per ore.. ma forse tu avrai da fare.. sicuramente ti sto disturbando" (dalle una scappatoia. Così ti potrà rispondere in 2modi: "scusa, in effetti.. parlerei ancora ma devo proprio andare, si è fatto tardi" oppure "No, non mi disturbi per niente, anche a me fa piacere chiacchierare ancora un po'"
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22-07-2016, 01:37
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
E' che se sei evitante ti sembra sempre di essere troppo invadente.
Perché misuri tutto col metro dell'evitanza e spesso, se non sempre, ti senti invaso dagli altri.
O almeno, a me fa così.
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Esatto. Invadenza e dipendenza sono i miei incubi peggiori.
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22-07-2016, 01:41
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Succede anche a me. Provo molto fastidio con persone invasive, fagocitanti, appiccicose, troppo presenti, quindi vivo col terrore che ogni minima apertura da parte mia sia "troppo".
E' una paura infondata, perchè razionalmente so che non sarò mai appiccicosa con gli altri, ma emotivamente fatico a crederci, per farmi scattare il pensiero "sto esagerando?" ci vuole veramente poco, è come se avessi paura di andare da un eccesso all'altro.
Purtroppo è un pensiero molto comune a chi ha disturbi di tipo psicologico, non considerare le sfumature, pensare che sia tutto o bianco o nero, quindi se mi apro (non tanto il parlare in se, ma cercare l'altra persona o essere un minimo affettuosa), divento automaticamente invadente o peggio ancora, dipendente. L'orrore.
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Esattamente lo stesso...il problema è che se trovo una persona con cui riesco ad aprirmi, cosa rara, tendo ad attaccarmi e ho paura di risultare invadente, ora ad esempio lo sto vivendo e sto cercando di frenarmi e di pensare ad altro per non rovinare tutto
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22-07-2016, 18:54
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Io mi faccio sentire pochissimo ma son sicura di avere una tendenza a sembrare fastidiosamente appiccicosa lo stesso.
Cio' premesso penso comunque il modo migliore sia una certa gradualita'. Senza esagerare con l'evitamento (es. cose del tipo per gli auguri aspetto di vedere se me li fa prima lui/lei) ma neanche sommergendo l'altro, aspettando riscontri di interesse e di apertura dall'altra parte, insomma stando attenti che la cosa sia reciproca, le domande e le confidenze reciproche.
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