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19-05-2015, 21:37
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#41
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 105
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Io le ho lette solo qui ora
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Grazie sorellina
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19-05-2015, 21:49
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#42
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Avevo le stesse paure che avete ben descritto prima di cominciare e in parte le ho tutt'ora, però mi sono buttato, non avevo alternative, cercando di sopravvivere alla meglio possibile. Per esperienza vi dico che alla fine passo dopo passo un po' ci si fa il callo, si prende confidenza con l'ambiente, si comincia a capire come funzionano le cose e la situazione si normalizza un po'.
Certo lo stress, le paure, l'ansia mi hanno mangiato dentro, ho passato periodi davvero brutti, adesso va un po' meglio, ma dovessero cambiarmi mansioni potrei finire di nuovo in difficoltà.....
Comunque ripeto dovete provarci, provarci e tenere duro, è l'unico modo, dovete farvi la scorza dura.
Rimane il fatto che ci sono anche lati positivi, piano piano imparando cose nuove proverete soddisfazione, vi sentirete utili e tutto vi sembrerà un po' meno grigio e difficile e poi è possibile anche trovare degli ambienti positivi con persone con le quali vi trovate bene, insomma non pensate per forza in negativo.
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19-05-2015, 22:21
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Al lavoro ho conosciuto persone simpatiche..una piccola parte del totale, perché per me i simpatici sono quelli un po' disadattati come me e quindi nel mondo dei normaloni sono una minoranza..però mi repelle tutto ciò che è frutto del nostro capitalismo decadente: il marketing, gli orari di lavoro esagerati, il mobbing, le strategie assurde per far campare le nostre aziende bollite dalla crisi..la pretesa che uno debba campare per il lavoro,etc.
Vorrei avere un'attività mia, ma ho paura di non essere abbastanza tenace per affrontare le avversità, anche se l'euforia di lavorare da solo, senza capi, sarebbe unica!
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19-05-2015, 22:38
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#44
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Intermedio
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 169
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Quote:
Originariamente inviata da Nashi
forse hai bisogno di trovare dei lavoretti più tranquilli e che ti facciano lavorare da solo, qualcosa che ti piaccia un minimo, magari qualcosa da casa con internet
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Nessuno pagherà mai nessuno per fare "qualcosa da casa con internet". Forse solo soggetti del calibro di Vittorio Zucconi possono permettersi di condurre un giornale radio trasmettendo via Internet dall'altro capo del mondo.
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19-05-2015, 22:50
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#45
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Io avevo iniziato tutto sommato bene, avevo trovato dopo la laurea un lavoro a progetto che mi piaceva ed era addirittura pagato
Poi un po' per cause non dipendenti da me un po' per presunzione mia (che credevo di volere altro) ho volto il mio sguardo altrove. In quel lavoro avevo le mie difficoltà relazionali che mi accompagnavano fedelmente, ma la situazione era gestibile anche perchè avevo una certa autonomia.
Sono passati gli anni e ho trovato solo qualche stage gratis, in cui mi sono distinto per le mie problematiche caratteriali e anche per una certa difficoltà a rimanere in stato cosciente, tendevo ad addormentarmi
In realtà dipende da ciò che faccio, se una cosa mi interessa e mi stimola riesco a lavorare molto bene. Purtroppo convincere le aziende che sei in grado di lavorare bene anche se il CV non è brillante è una fatica immane.
Allora pure io sto pensando di mettermi in proprio, prima di darmi all'accattonaggio.
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19-05-2015, 22:57
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#46
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
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Purtroppo, o per fortuna, al lavoro non si sfugge.
Mi permetto di concentrare il punto su un'altra questione, e cioè sulle tue ansie.
Hai provato a parlarne coi tuoi? Ti dico proprio: aprirti completamente e senza riserva.
All'inizio forse la prenderanno male, ma poi capiranno. Il che non vuol dire che ti lascerebbero non lavorare.
La cosa sta nel fare capire ai tuoi che la tua poca reattività non è sinonimo di cazzoneria ma di un malessere ben più radicato.
Io ho sofferto di depressione, con periodi molto gravi di depressione maggiore, se ne sono uscito è stato perchè ci sono stati loro.
Adesso col malessere ci convivo, a volte va e il più delle volte no, ma sono più spronato. I miei sono stati fondamentali.
Questo non vuol dire che tutti i genitori siano dei santi, ma sicuramente se ti apri con loro in tutto e per tutto capiranno meglio.
Considera che il loro volerti mandare a lavorare non è solo un invito, ma anche un modo diverso di metterti sulle strette per dire loro cosa effettivamente provi.
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19-05-2015, 23:39
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#47
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Principiante
Qui dal: Apr 2015
Messaggi: 53
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Quote:
Originariamente inviata da AnonimoDoc
Nessuno pagherà mai nessuno per fare "qualcosa da casa con internet". Forse solo soggetti del calibro di Vittorio Zucconi possono permettersi di condurre un giornale radio trasmettendo via Internet dall'altro capo del mondo.
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Ebay, creazione siti, marketing, ecc...
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20-05-2015, 04:01
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#48
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da ananke
Purtroppo, o per fortuna, al lavoro non si sfugge.
Mi permetto di concentrare il punto su un'altra questione, e cioè sulle tue ansie.
Hai provato a parlarne coi tuoi? Ti dico proprio: aprirti completamente e senza riserva.
All'inizio forse la prenderanno male, ma poi capiranno. Il che non vuol dire che ti lascerebbero non lavorare.
La cosa sta nel fare capire ai tuoi che la tua poca reattività non è sinonimo di cazzoneria ma di un malessere ben più radicato.
Io ho sofferto di depressione, con periodi molto gravi di depressione maggiore, se ne sono uscito è stato perchè ci sono stati loro.
Adesso col malessere ci convivo, a volte va e il più delle volte no, ma sono più spronato. I miei sono stati fondamentali.
Questo non vuol dire che tutti i genitori siano dei santi, ma sicuramente se ti apri con loro in tutto e per tutto capiranno meglio.
Considera che il loro volerti mandare a lavorare non è solo un invito, ma anche un modo diverso di metterti sulle strette per dire loro cosa effettivamente provi.
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In realtà ultimamente mi sono aperto di più, e proprio questo mio scoprire il fianco ha dato loro più spiragli per potermi attaccare. Ho notato che da quando ho esternato alcuni miei pensieri ai loro occhi "strani", mi criticano più spesso rispetto a quando rispondevo con monosillabi o con il silenzio. Infatti sto pensando di tornare ad esprimere di meno i miei pensieri, visto che l'unico risultato che ottengo non è la comprensione, ma la critica, e talvolta anche molto pesante. Non dico che dovrebbero dire "non lavorare è bello, continua così", ma almeno supportarmi e provare a capire, ma per gente semplice è impossibile immedesimarsi in una mente complicata.
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20-05-2015, 09:21
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#49
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
In realtà ultimamente mi sono aperto di più, e proprio questo mio scoprire il fianco ha dato loro più spiragli per potermi attaccare. Ho notato che da quando ho esternato alcuni miei pensieri ai loro occhi "strani", mi criticano più spesso rispetto a quando rispondevo con monosillabi o con il silenzio. Infatti sto pensando di tornare ad esprimere di meno i miei pensieri, visto che l'unico risultato che ottengo non è la comprensione, ma la critica, e talvolta anche molto pesante. Non dico che dovrebbero dire "non lavorare è bello, continua così", ma almeno supportarmi e provare a capire, ma per gente semplice è impossibile immedesimarsi in una mente complicata.
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Purtroppo quasi nessun genitore reagisce nell'ideale maniera di amorevole venuta incontro.
Anche io ero convinto che i miei avessero menti semplici, con gli anni e avvicinandomi invece li ho apprezzati e amati per come sono, accorgendomi che non sono dei sempliciotti come invece sostenevo (per dire, dicevo a me stesso che mio padre era la cosa più simile a un comodino che conoscessi).
Il loro è un modo di spronarti, forse è grossolano ma è difficile gestire una persona il cui umore non coincide esattamente col nostro.
E' il loro tentativo di farti uscire dal limbo: non colpevolizzarli, non pensare che ti attaccano. Semplicemente non sanno come comportarsi.
Non penso chiudersi sia una buona idea. Prova a far vivere loro ogni tua caratteristica e non pensare ti stiano attaccando, semmai vedete di costruire assieme un percorso per far sì che tu possa anzitutto riuscire ad avere un minimo di vitalità e poi, solo in un secondo (ma non dimenticare: è il punto di arrivo!) di concludere qualcosa.
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20-05-2015, 09:29
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#50
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
In questi giorni i miei genitori cominciano a pressarmi pesantemente sulla questione del lavoro. Ho quasi 20 anni e dicono che è ora che io faccia qualcosa, e grazie all'uso di alcune frasi, riescono anche a farmi sentire in colpa per la mia inadeguatezza. Sto arrivando al limite della sopportazione e non so cosa fare. Il fatto è che non so nemmeno che lavoro fare, ma il solo pensiero di dover fare qualcosa per otto ore di fila mi distrugge ancor prima di cominciare. Ma fosse solo questo. Il problema più grande è che ho una vera e propria fobia del lavoro. L'ambiente lavorativo è qualcosa di serio, di rigido, dove "non si scherza più", dove si entra ufficialmente nel mondo degli adulti, quel mondo che prima appariva così lontano. Bisogna svolgere una mansione ben precisa, e bisogna svolgerla bene e senza sbagliare. Bisogna interagire con tanta gente per più volte al giorno. Non bisogna essere impacciati, non bisogna essere timidi, non bisogna andare nel panico se ti chiedono di fare qualcosa velocemente. Ed è qui che arriva il problema. Io sono tutto il contrario: timido, impacciato, tendo ad andare nel panico e a fare casini appena mi chiedono qualcosa, soffro di ansia, di nausea, mi scoraggio terribilmente non appena qualcuno mi sgrida dal vivo, basta una parola per buttare a terra il mio umore. Sarei capace di non reggere anche una sola ora di lavoro. Il solo pensiero mi fa tremare e mi fa venire voglia di piangere. C'è qualcuno che reagisce come me di fronte al lavoro? Avete trovato delle soluzioni? O semplicemente ci avete rinunciato pur avendo possibilità di farlo?
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difficilmente ho letto una lunga serie di stupidaggini una in fila all'altra ...guarda che hanno ragione i tuoi genitori ! so che con questo post mi attirerò le furie di molti phobic ma lo devo dire
Capisco le tue paure sopratutto quelle di andare nel panico e di temere il giudizio altrui , per l'ansia ci sono gli ansiolitici e anche l'umore si tira sù dai , piccola precisazione non è che io sia stato immune da questi 'sentimenti' ho incominciato a la lavorare tardi e avevo paura di tutto degli altri e di come mi sarei comportato avevo pure sofferto di ansia e depressione capirai... ho avuto la fortuna di scegliere una attività in proprio dove ero capo di me stesso e nessuno mi poteva giudicare tranne i miei clienti e quest è stato un vantaggio
non ti scoraggiare ce la puoi fare benissimo , tutti ce la fanno il guaio oggi è trovarlo un lavoro perché mica è facile speriamo nella renzinomics
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20-05-2015, 09:36
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#51
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Un'antica e remota parte di me ancora avverte le vecchie paure, ma cerca di individuarle e stanarle ogni volta che le vede ripresentarsi. Si lavora sull'inconscio insomma, quella parte di noi che utenti come Barclay, XL e compagnia catastrofista, vorrebbe farci credere intoccabili e immodificabili.
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non c'è niente di immodificabile la mente è plastica , però non è nemmeno facile agire sull'inconscio , se tu lo riesci a fare da solo senza l'aiuto di un tecnico (psic ) sei un genio l'unico che ci riuscì è stato Freud
Quote:
Ergofobico doc da sempre, ho cercato di rintracciare gli oscuri meandri© di questa mia paura nel complicato rapporto con le mie figure genitoriali, soprattutto con quella materna, vista la sua ossessiva pretesa di avere il controllo totale o quasi sulle vite di noi figli. Ne è risultato come conseguenza, un timore esagerato del rimprovero, della cazziata e dell'idea di sottostare al biasimo, anche solo momentaneo
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i genitori hanno purtroppo una responsabilità fondamentale nel ns. rapporto con il mondo , prismi sbagliati possono produrre effetti devastanti ma bisogna andare oltre e lasciarli alle spalle anche perché loro muoiono e rimaniamo soli ad a affrontare la vita e il lavoro
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20-05-2015, 09:58
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#52
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
Non che io abbia poi questa grande voglia, non nascondo che sono molto pigro. Ma non è quello il problema principale, ma appunto le paure che non mi fanno stare sereno. Tempo fa avevo provato a lavorare con mio padre ma dopo poco tempo ho lasciato proprio perché ogni giorno era un costante incubo per me, a causa di ansia, nausea e casini che combinavo.
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QUando ho iniziato a lavorare avevo le stesse paure anche io, considera che da allora ho cambiato già 4 posti di lavoro, così tanto per vedere come sono i lavori in giro. Ti posso assicurare che nel 50% dei posti dove ho lavorato la gente non era pronta a fare il proprio dovere bene e veloce, era un gran casino.
Comunque vorrei anche dirti che, lavorare con i propri familiare può essere anche peggio che lavorare con gli estranei, in qualche caso, se fai qualcosa di buono gli estranei potrebbero gratificarti molto più di un parente, che potrebbe anche non farlo per niente.
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20-05-2015, 11:09
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#53
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Intermedio
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Appennino meridionale
Messaggi: 117
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
difficilmente ho letto una lunga serie di stupidaggini una in fila all'altra ...guarda che hanno ragione i tuoi genitori ! so che con questo post mi attirerò le furie di molti phobic ma lo devo dire
Capisco le tue paure sopratutto quelle di andare nel panico e di temere il giudizio altrui , per l'ansia ci sono gli ansiolitici e anche l'umore si tira sù dai , piccola precisazione non è che io sia stato immune da questi 'sentimenti' ho incominciato a la lavorare tardi e avevo paura di tutto degli altri e di come mi sarei comportato avevo pure sofferto di ansia e depressione capirai... ho avuto la fortuna di scegliere una attività in proprio dove ero capo di me stesso e nessuno mi poteva giudicare tranne i miei clienti e quest è stato un vantaggio
non ti scoraggiare ce la puoi fare benissimo , tutti ce la fanno il guaio oggi è trovarlo un lavoro perché mica è facile speriamo nella renzinomics
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Quoto.
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20-05-2015, 11:29
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#54
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Intermedio
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Appennino meridionale
Messaggi: 117
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
i genitori hanno purtroppo una responsabilità fondamentale nel ns. rapporto con il mondo , prismi sbagliati possono produrre effetti devastanti ma bisogna andare oltre e lasciarli alle spalle anche perché loro muoiono e rimaniamo soli ad a affrontare la vita e il lavoro
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Sono d'accordo anche su questo. Una cosapevolezza che adesso mi appare ben più chiara rispetto a quanto lo fosse alcuni anni fa.
Se non sono indiscreto, vorrei chiederti in quale settore lavori. Va bene anche un pm..
Anche io avevo pensato ad una attività in proprio, esattamente per limitare alcuni degli aspetti spiacevoli della timidezza. Ammetto di non aver mai preso in considerazione seriamente l'idea di cercare lavoro come commesso, venditore etc. sotto l'altrui comando proprio per il mio carattere. Ma se dovessi operare nel commercio per conto mio, credo che le cose andrebbero decisamente meglio.. anzi forse la vedrei come una sfida da vincere a tutti i costi.
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20-05-2015, 11:49
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#55
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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ho fatto vari lavori Flying_higher, dal programmatore free-lance nei lontani anni '80 (ma era un lavoretto) , fino al commerciante : giornalaio ed enotecaro , la esperienza di giornalaio la considero al migliore , causa i miei prob di rapporto con gli altri nessun padrone e anche poca vita familiare dato che o lavoravo o dormivo
ma mi rendo conto che non tutti hanno la possibilità di gestire una attività in proprio , cosa che secondo me aumenta la propria autostima
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20-05-2015, 11:54
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#56
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Flying_higher
Anche io avevo pensato ad una attività in proprio, esattamente per limitare alcuni degli aspetti spiacevoli della timidezza. Ammetto di non aver mai preso in considerazione seriamente l'idea di cercare lavoro come commesso, venditore etc. sotto l'altrui comando proprio per il mio carattere. Ma se dovessi operare nel commercio per conto mio, credo che le cose andrebbero decisamente meglio.. anzi forse la vedrei come una sfida da vincere a tutti i costi.
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ce la puoi fare
la timidezza però può essere di ostacolo , ci sono settori dove la timidezza non conta tipo tabacchi , giornali, business sicuri... In altri ambiti si vende sopratutto se stesso (cosa da non sottovalutare), cmq quando iniziai temevo molto il rapporto col pubblico ed invece si è rivelato una bella sorpresa , mentre sono stati i problemi 'tecnici' ad essere più gravosi , mentre l'alzarmi alle 5 di mattina non è mai stato un problema per uno che era abituato ad alzarsi alle 9 più o meno
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20-05-2015, 12:03
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#57
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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io vorrei sapere da chi lavora , dove la vedono la soddisfazione di pagare una bolletta dopo aver passato 8 ore a pulire cessi , boh . uno dovrebbe vivere per questo bah andiamo bene. forse gli hobby vi salvano sennò nn se spiega. capisco che va fatto etc... come fan tutti ma alla lunga diventa una situazione da suicidio boh .
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Ultima modifica di varykino; 20-05-2015 a 12:06.
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20-05-2015, 12:14
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#58
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Intermedio
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Appennino meridionale
Messaggi: 117
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
ce la puoi fare
la timidezza però può essere di ostacolo , ci sono settori dove la timidezza non conta tipo tabacchi , giornali, business sicuri... In altri ambiti si vende sopratutto se stesso (cosa da non sottovalutare), cmq quando iniziai temevo molto il rapporto col pubblico ed invece si è rivelato una bella sorpresa , mentre sono stati i problemi 'tecnici' ad essere più gravosi , mentre l'alzarmi alle 5 di mattina non è mai stato un problema per uno che era abituato ad alzarsi alle 9 più o meno
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Eh eh.. ho qualche perplessità sull'ultima frase..
Grazie per le indicazioni, e l'incoraggiamento.
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20-05-2015, 12:40
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#59
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
io vorrei sapere da chi lavora , dove la vedono la soddisfazione di pagare una bolletta dopo aver passato 8 ore a pulire cessi , boh . uno dovrebbe vivere per questo bah andiamo bene. forse gli hobby vi salvano sennò nn se spiega. capisco che va fatto etc... come fan tutti ma alla lunga diventa una situazione da suicidio boh .
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E' anche e forse soprattutto questo il problema. Va fatto, ma la prospettiva di una vita passata a lavorare mi fa stare malissimo e mi rattrista. Come se le paure non bastassero, c'è anche il rigetto da parte mia.
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20-05-2015, 12:48
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#60
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
E' anche e forse soprattutto questo il problema. Va fatto, ma la prospettiva di una vita passata a lavorare mi fa stare malissimo e mi rattrista. Come se le paure non bastassero, c'è anche il rigetto da parte mia.
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eh almeno una volta si lavorava per la pensione , nn so l ' obbiettivo finale, mo manco quello bah ..... l'unica è farlo e abituarsi credo , anestetizzarsi dalla routine del lavoro e spiegare al muro quanto uno è soddisfatto a fine giornata. l'unica è apprezzare il fatto di essersi conquistati acqua luce e gas.
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Ultima modifica di varykino; 20-05-2015 a 13:02.
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