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09-07-2017, 14:26
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#1
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Avanzato
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: In a sad point of the Universe
Messaggi: 424
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Il pensiero che turba la mia mente in questo momento è il seguente: andare da uno psicologo o affini significherebbe accettare di avere dei seri problemi esistenziali.
Già l'essermi iscritto in questo forum ha avuto delle conseguenze non facili per me da digerire, cioè accettare la mia anormalità.
Quindi, andando da uno specialista della mente dovrei fare un ulteriore passo verso questo spirito di autoaccettazione, e da qui nasce il mio profondo disagio interiore.
Non riesco a capacitarmi di quello che sono diventato, e quello che più mi infastidisce è che sono vittima e carnefice al tempo stesso.
Iniziare un percorso di automiglioramento vorrebbe poi dire concedersi una possibilità e mi sono ormai disabituato a farlo.
Inoltre mi manca quella poca fiducia in se stessi necessaria a compiere questo primo passo.
Poi vabbè, per non cadere nel whining tralascio i pensieri non proprio speranzosi e positivi che cullano la mia mente prima di andare a dormire ^^
Quindi, solo io mi trovo in questa situazione?
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09-07-2017, 14:44
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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Sii piu clemente con te stesso ci sono molte persone anche famose che vanno dallo psicologo e molte persone "normali" che avrebbero bisogno di andarci e non ci vanno. Io sto andando da poco e un po' mi sta aiutando
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09-07-2017, 15:05
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#3
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 409
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Ma se tu non sei normale che lo accetti o meno poco cambia, la realtà è una. Se lo accetti puoi migliorarti e imparare a fregartene, se non lo accetti rimani uguale o peggiori cantandotela e suonandotela.
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09-07-2017, 16:31
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#4
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 220
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Io ci ho impiegato quasi un anno a decidere di contattare uno psicologo, un po' perché non volevo dirlo ai miei, un po' per il costo è un po' proprio per la questione dell' "accettarmi".
Ora ho trovato uno psicologo della ASL (chiamerò domani per la prima volta, l ho detto ai miei (non l' hanno presa bene) e sono arrivata ad un punto in cui mi sono detta " la tua vita sta andando a rotoli, non è nemmeno vita, semplicemente il mio corpo continua a svolgere le sue funzioni, e stai soffrendo. Cerca aiuto".
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09-07-2017, 16:49
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#5
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Avanzato
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: In a sad point of the Universe
Messaggi: 424
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Quote:
Originariamente inviata da Nightshade
" la tua vita sta andando a rotoli, non è nemmeno vita, semplicemente il mio corpo continua a svolgere le sue funzioni, e stai soffrendo. Cerca aiuto".
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Si ultimamente anche il mio cervello mi sta inviando questi segnali... più che altro so di essere sull'orlo del precipizio e questo mi spaventa alquanto...
Comunque sia hai ragione Elsa! Io solitamente me la canto e me la suono, difatti sto peggiorando giorno dopo giorno.
L'autoaccettazione implicherebbe la rottura dei fastidiosi schemi mentali di cui sono diventato succube. E' questa la cosa più difficile che devo affrontare.
Selenio, l'atto di clemenza che dobbiamo compiere verso noi stessi è allo stesso tempo un atto di grande coraggio... forse è questo che mi manca, il coraggio.
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09-07-2017, 21:00
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 124
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Per me è stata una scintilla. Non riuscivo più a vivere niente senza il buio dentro la mente e l'anima. Da un giorno all'altro ho sentito che da solo non ne sarei uscito. Ci ho provato per anni, sbagliando. Tutti tentativi andati a vuoto, lavoravo sui fattori correlati senza guardare alla radice dei miei problemi.
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09-07-2017, 21:13
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#7
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Banned
Qui dal: Jun 2017
Ubicazione: Italia
Messaggi: 537
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Quote:
Originariamente inviata da ElsaonMars
Ma se tu non sei normale che lo accetti o meno poco cambia, la realtà è una. Se lo accetti puoi migliorarti e imparare a fregartene, se non lo accetti rimani uguale o peggiori cantandotela e suonandotela.
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grandi parole ... quando si capisce che si è timidi , paurosi e con poca voglia di cambiare ..li stai guarendo ..
li... realizzi che non importa quello che sei ma quello che fai , che ti qualifica e ogni volta che resterai fermo ... sarà perchè in quel momento sarai condizionato dal tuo "io adesso"
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09-07-2017, 21:42
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da Lane#Boy#88
Il pensiero che turba la mia mente in questo momento è il seguente: andare da uno psicologo o affini significherebbe accettare di avere dei seri problemi esistenziali.
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Meglio: prima accetti di avere bisogno d'aiuto, prima ti farai aiutare...e prima lo farai e maggiore sarà la probabilità che tu li risolva, o che li attenui, o che almeno nn peggiorino.
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09-07-2017, 23:26
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Io sono dell'opinione che lo psicologo non farebbe male a nessuno, per non dire che tutti ne avrebbero bisogno. Se lo psicologo è bravo sono sicuro ti metterà in condizione di aprirti, per quanto i nostri problemi abbiano sfumature diverse vedrai che nessuno è ingestibile.
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09-07-2017, 23:49
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Io sono certa di avere dei problemi.
Però non mi sento abbastanza forte da affrontarli.
Quindi sono qua, come te, ad avere paura di cercarmi uno psicologo.
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09-07-2017, 23:52
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Lane#Boy#88
Il pensiero che turba la mia mente in questo momento è il seguente: andare da uno psicologo o affini significherebbe accettare di avere dei seri problemi esistenziali.
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Potresti andare da uno psicologo/psicoterapeuta per parlare proprio di questo.
Andare da uno psicologo per me significa solo andare dallo psicologo (in generale), se non accetti una qualsiasi cosa, alla fine non è che andando da uno psicoterapeuta in automatico produrrai questa accettazione (se significassero la stessa cosa le due affermazioni, dovrebbe poi verificarsi questa cosa qua quando ci vai).
Secondo me ci puoi andare (se ti va, ti stimola ad un qualche livello l'idea, ed hai le possibilità economiche per farlo) anche senza accettare di avere seri problemi esistenziali. Non legar troppo la scelta di andarci o meno a questi motivi qua, questo legame non esiste.
E' come se una persona fosse convinta che per andare in chiesa o frequentare un gruppo religioso bisogna aver fede a monte ed evita di andarci anche quando sente una spinta di interesse perché le risulta chiaro che non è credente. Magari una persona ci va anche per cercarla questa fede che non c'è, oppure perché vuol vedere qualcuno, ci possono essere miriadi di altre motivazioni per far certe cose, poi le motivazioni non sono fisse variano anche in continuazione.
Se a monte questa spinta non c'è proprio non andare, probabilmente non ne hai voglia, ma se c'è vacci lo stesso nonostante tu non accetti certi problemi.
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Ultima modifica di XL; 10-07-2017 a 00:15.
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10-07-2017, 00:24
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Ultima modifica di Alakazam; 06-08-2017 a 13:16.
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10-07-2017, 08:41
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Gp6991
Più che altro non vedo come uno psicologo possa aiutare una persona che, come me, ha piena consapevolezza delle proprie problematiche, degli errori passati che hanno portato alla disastrosa situazione sociale attuale.
Non ho bisogno di una diagnosi, non mi interessa sentirmi dire ciò che so già da una persona che in più chiede un compenso.
La forza di cambiare le cose devo trovarla dentro di me, uno psicologo non può fare il lavoro al posto mio.
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Ma non sai di preciso cosa ti dirà o farà, se lo sapessi già perderebbe senso andarci... Io dico, questo non lo sai.
Tu vai là parla di quello che ti disturba, ti ha disturbato, oppure di quel che ti viene in mente al momento... Puoi anche non parlare proprio se al momento non ti riesce, e vedi se l'altra persona con i suoi modi di rispondere può tornarti utile in qualche senso rispetto a quel che interessa a te.
E' una conversazione, un dialogo che si instaura con qualcuno, più o meno in questo consistono le sedute, grosso modo si sa cosa non potrà accadere (non mangerai una pizza lì), però in mezzo al resto tu non sai di cosa ti parlerà, come si comporterà e cosa dirà quando tu gli comunicherai qualcosa.
Se già a monte credi che non possa tornarti utile in nessun senso, non ti stimola la cosa allora non andare.
E' comunque una conversazione, un contatto che si instaura con qualcuno con certi limiti abbastanza precisi - ma non si usa più il lettino come in psicoanalisi ortodossa a meno che non sia la persona stessa a richiederlo - per cercare spunti, idee, modi di fare che possano migliorare la situazione. Non è sicuro che le si trovi queste cose, ma non è nemmeno così sicuro che non si trovi niente.
Tieni presente che la stanza in genere è aperta, se di punto in bianco vuoi andartene via, puoi farlo .
Son tentativi come altri, non è che andarci implica in automatico tutto quel che ti viene in mente.
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Ultima modifica di XL; 10-07-2017 a 09:06.
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10-07-2017, 09:31
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Su queste questioni il tempo è un fattore così secondario... i problemi psicologici sono problemi romantici e nel romanticismo il fattore tempo non conta mai.
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Nn credo proprio sia così secondario...nn so cosa abbia l'autore del thread, ma è risaputo che disturbi d'ansia o d'umore hanno la tendenza a cristallizzarsi o peggiorare se nn presi tempestivamente...il che nn vuol dire che nn possano peggiorare cmq, io ne sono la prova come altri, ma almeno si dovrebbe ridurne la probabilità che accada
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10-07-2017, 11:48
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#15
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 91
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Io ho preso coraggio e da più di 1 mese vado da una psicoterapeuta, ma questo coraggio è arrivato perchè ero al limite non avevo più scelta.
Ti posso dire che io sono stato fortunato ed ho trovato al primo colpo la psicologa giusta per me, molte volte bisogna girarne più di 1 per trovare quello giusto, comunque già soltanto parlare con lo psicologo ti fa stare meglio.
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10-07-2017, 21:25
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#16
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Avanzato
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: In a sad point of the Universe
Messaggi: 424
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Dovrei fare un multiquote ma non ne ho proprio voglia al momento ^^
La faccio breve: ho dei grossi sensi di colpa per aver sprecato la mia vita... al tempo stesso credo di meritarmi questa vita di merda che stronzo dopo stronzo mi sono abilmente costruito... tutto questo perchè non ho mai avuto autostima e fiducia in me stesso... non ho mai avuto ambizione alcuna... mi sembra tutto così vuoto e così triste... la finisco qui per non sputtanarmi più del dovuto ^^
Aggiungo che un senso generale di vergogna accompagna sempre la mia mano mentre scrivo al computer, perchè so che ci sono persone davvero sofferenti che sono state prese a calci dalla vita sempre e comunque... e io invece sono solo triste, vigliacco e forse egoista.
Complimenti a Solo88 e a chi ha avuto il coraggio di farsi vedere da qualcuno.
Sembra una banalità, ma aprirsi davvero con qualcuno, accettare la malattia e darsi una possibilità richiede grande volontà e coraggio (a patto che si faccia con convinzione e che si seguano effettivamente i "buoni" consigli del terapeuta...)
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