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Vecchio 23-09-2019, 11:49   #21
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Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Il parallelismo nazionalismo = mancanza d'identità è parecchio forzato.
Se a Varsavia da anni sfilano parate nazionaliste con masse di 100k individui è lampante che, il sentimento, ha radici più profonde ricollegabili agli eventi storico-geografici che hanno fatto i guai di quel popolo. Quel tipo di imprinting culturale è funzionale a una necessità di rivendicare il proprio spazio e la propria indipendenza, tipo nell'Ungheria il nazionalismo è sentitissimo ed è una normale conseguenza di ferite prodotte da vari trattati storici post-guerre che hanno staccato definitivamente milioni di ungheresi dalla madre patria, con la modifica dei confini.

Sintetizzando estremamente: Il nazionalismo, così come la xenofobia, ha ragione di esistere se la sopravvivenza di quel popolo, storicamente, è stata pesantemente minacciata da altre popolazioni straniere.


Se l'inglese medio è (apparentemente) più tollerante e aperto ai melting pot etnici rispetto al polacco medio, non è perché ha più punti iq o un'identità più definita, ma perché la storia della sua nazione narra di un impero coloniale globale che ha fatto la loro fortuna, contrariamente ad es al polacco la cui storia narra di continue minacce/invasioni dei vicini.

Inutile dire che tra girare in una Toronto senza senso di storia e senso di nazione, a eque (%) di negroidi, asian, latinos e whites, o una Varsavia, io preferisco sempre la seconda.
Wait.
Se io sono polacco e oppresso dai sovietici, posso dire:
- 'sti sovietici oppressori hanno rotto il cazzo.
Ok.

Oppure, nel 2019:
- 'sti sovietici oppressori trent' anni fa avevano rotto il cazzo, la grande Polonia deve tornare a splendere nella sua gloria eterna nel consesso delle nazioni, adesso mi tatuo il volto dell' eroe nazionale sul braccio e mi compro anche un paio di mutande biancorosse per sfoggiare il mio orgoglio di appartenza.


Non che la seconda reazione non sia ancora comprensibile, ma mi pare piuttosto evidente che sia sovraccarica di schemi interiorizzati non strettamente necessari e facili da strumentalizzare.
Vecchio 23-09-2019, 12:03   #22
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Originariamente inviata da Poliuretano Visualizza il messaggio
Al livello culturale non so bene cosa intendi, per fare un esempio stupido, ogni regione ha i suoi piatti tipici, a livello linguistico bisognerebbe tenere conto dei dialetti, l'italiano che conosciamo oggi si è diffuso grazie alle opere di Dante, ecc.
Finché si sta in Italia è sicuramente più difficile capire cosa ci accomuna come comportamenti, atteggiamenti, modo di pensare, stile di vita ecc. Ma appena si mette piede all'estero, o ci si confronta con gli stranieri, lo si capisce eccome. Basta sentire cosa pensano di noi, anche solo guardare la pubblicità della Molinari...poi certo, chi guarda dall'esterno tende a stereotipare.
Vecchio 23-09-2019, 13:24   #23
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Originariamente inviata da Sintra Visualizza il messaggio
Finché si sta in Italia è sicuramente più difficile capire cosa ci accomuna come comportamenti, atteggiamenti, modo di pensare, stile di vita ecc.
Quali comportamenti, atteggiamenti, modo di pensare ecc.?

Vecchio 23-09-2019, 14:09   #24
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Originariamente inviata da Poliuretano Visualizza il messaggio
Quali comportamenti, atteggiamenti, modo di pensare ecc.?

LOL, sì esatto, come il gesto del tulipano.
"Raccolte a tulipano le cinque dita della mano destra, altalenò quel fiore nella ipotiposi digito interrogativa tanto in uso presso gli Apuli.” cit.
Vecchio 23-09-2019, 16:21   #25
idk
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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Wait.
Se io sono polacco e oppresso dai sovietici, posso dire:
- 'sti sovietici oppressori hanno rotto il cazzo.
Ok.

Oppure, nel 2019:
- 'sti sovietici oppressori trent' anni fa avevano rotto il cazzo, la grande Polonia deve tornare a splendere nella sua gloria eterna nel consesso delle nazioni, adesso mi tatuo il volto dell' eroe nazionale sul braccio e mi compro anche un paio di mutande biancorosse per sfoggiare il mio orgoglio di appartenza.


Non che la seconda reazione non sia ancora comprensibile, ma mi pare piuttosto evidente che sia sovraccarica di schemi interiorizzati non strettamente necessari e facili da strumentalizzare.
Perché l'esempio del simpatico polacco con le mutande biancorosse non ha la forza di raccontare a persone neutrali e lontane dai suoi timori, i come e i perché che scaturiscono in quel nazionalismo esasperato.
Ci si sofferma sull'atteggiamento da macchietta, traendo un paio di conclusioni circa la sua carente preparazione culturale/intellettuale, per catalogarlo poi a testa acritica radicalizzata sul web o allo stadio. Cosa peraltro probabile, ma dovrebbe essere la parte più irrilevante della questione dato che i veri trigger di quel sentimento non provengono dalla sua sfera intima personale, bensì da eventi esterni che oggettivamente alimentano instabilità e paure collettive.

Per rimanere in tema col polacco in mutande biancorosse, a me sembrerebbe una reazione normale se ci aggiungessi nella descrizione che è residente in una regione di confine con la parte russa del Baltico, ed è rimasto sconvolto dall'avere constatato che ancora oggi la Russia può alzarsi e smembrare un paese a caso come l'Ucraina, senza ripercussioni di alcun tipo.
Vecchio 23-09-2019, 19:44   #26
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Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Perché l'esempio del simpatico polacco con le mutande biancorosse non ha la forza di raccontare a persone neutrali e lontane dai suoi timori, i come e i perché che scaturiscono in quel nazionalismo esasperato.
Ci si sofferma sull'atteggiamento da macchietta, traendo un paio di conclusioni circa la sua carente preparazione culturale/intellettuale, per catalogarlo poi a testa acritica radicalizzata sul web o allo stadio. Cosa peraltro probabile, ma dovrebbe essere la parte più irrilevante della questione dato che i veri trigger di quel sentimento non provengono dalla sua sfera intima personale, bensì da eventi esterni che oggettivamente alimentano instabilità e paure collettive.

Per rimanere in tema col polacco in mutande biancorosse, a me sembrerebbe una reazione normale se ci aggiungessi nella descrizione che è residente in una regione di confine con la parte russa del Baltico, ed è rimasto sconvolto dall'avere constatato che ancora oggi la Russia può alzarsi e smembrare un paese a caso come l'Ucraina, senza ripercussioni di alcun tipo.
Posto anche ci siano delle minacce concrete, qual è però la necessità di coltivare un arsenale retorico per glorificare un' appartenenza collettiva da sbandierare in ogni occasione?

Parallelo: se un tizio mi vuole menare, prima di reagire ho bisogno di farmi un ripasso mentale del mio glorioso passato e di quanto io sia unico e speciale rispetto alle altre persone, possibilmente gridandolo anche a qualcun' altro?
Vecchio 23-09-2019, 22:08   #27
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L'avatar di Sintra
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Posto anche ci siano delle minacce concrete, qual è però la necessità di coltivare un arsenale retorico per glorificare un' appartenenza collettiva da sbandierare in ogni occasione?

Parallelo: se un tizio mi vuole menare, prima di reagire ho bisogno di farmi un ripasso mentale del mio glorioso passato e di quanto io sia unico e speciale rispetto alle altre persone, possibilmente gridandolo anche a qualcun' altro?
Propaganda nazionalista -> più uomini si arruolano nell'esercito per il bene del paese; i soldati al fronte sono più motivati a combattere -> combattono meglio -> vittoria. Dovrebbe essere una cosa del genere.
Vecchio 23-09-2019, 22:25   #28
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Ho viaggiato molto e mi sento cittadino del mondo, però certe volte mi soffermo a pensare che un paese bello e variegato come l Italia nn c'è.
Ringraziamenti da
Sintra (23-09-2019)
Vecchio 23-09-2019, 23:56   #29
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Originariamente inviata da Sintra Visualizza il messaggio
Propaganda nazionalista -> più uomini si arruolano nell'esercito per il bene del paese; i soldati al fronte sono più motivati a combattere -> combattono meglio -> vittoria. Dovrebbe essere una cosa del genere.
Non si vincono le guerre con l' ideologia, la storia lo ha dimostrato.

Il nazionalismo è una degenerazione del senso d' appartenenza in cui, se si riesce a guardarlo da un punto di vista non coinvolto, non si possono non notare dei tratti aggressivi o passivo-aggressivi, mai puramente difensivi: non è uno strumento ideato per vincere i conflitti, il suo scopo principale è scatenarli, non per niente in ogni retorica nazionalista è sempre presente un nemico.
Vecchio 24-09-2019, 00:28   #30
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L'avatar di Sintra
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Non si vincono le guerre con l' ideologia, la storia lo ha dimostrato.

Il nazionalismo è una degenerazione del senso d' appartenenza in cui, se si riesce a guardarlo da un punto di vista non coinvolto, non si possono non notare dei tratti aggressivi o passivo-aggressivi, mai puramente difensivi: non è uno strumento ideato per vincere i conflitti, il suo scopo principale è scatenarli, non per niente in ogni retorica nazionalista è sempre presente un nemico.
Dipende dall'ideologia. Per quanto riguarda l'ideologia nazionalista quello che hai scritto è sicuramente vero. Però bisogna anche tener conto che il significato di "nazionalismo" è cambiato nel corso del tempo. I primi nazionalismi hanno permesso la liberazione dai popoli oppressori. In seguito il nazionalismo è degenerato.
Vecchio 24-09-2019, 00:51   #31
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Come sempre è una questione di gradi: il senso di appartenenza si genera spontaneamente ed è indispensabile alla coesione delle comunità umane, ma è probabilmente impossibile trovare il punto esatto in cui un patriottismo ancora costruttivo inizia a degenerare in uno sciovinismo deteriore.

E' lo stesso principio in base al quale abbiamo bisogno di ossigeno per respirare, ma fa male sia quando ce n'è troppo poco che quando ce n'è troppo; solo che questo non è un campo in cui ci siano strumenti per fare delle misurazioni e tenere monitorati dei livelli.
Vecchio 24-09-2019, 00:57   #32
idk
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L'avatar di idk
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Posto anche ci siano delle minacce concrete, qual è però la necessità di coltivare un arsenale retorico per glorificare un' appartenenza collettiva da sbandierare in ogni occasione?

Parallelo: se un tizio mi vuole menare, prima di reagire ho bisogno di farmi un ripasso mentale del mio glorioso passato e di quanto io sia unico e speciale rispetto alle altre persone, possibilmente gridandolo anche a qualcun' altro?
Per me in ogni componente irrazionale racchiude anche fini pratici, altrimenti non si riciclerebbero gli stessi schemi.
Diffondere un'ideologia di quel tipo, oltre a creare un senso di unità nazionale facilmente assimilabile dalle masse, è anche in grado di mettere l'uomo al di sotto dei suoi stessi interessi e mettere al centro il concetto di nazione e identità nazionale, quindi anche a facilitare l'attuazione di misure controverse che diversamente non potrebbero essere prese. Mi viene in mente sempre l'Ungheria e un decreto legge molto discusso che ha innalzato il tetto massimo delle ore di straordinario annuali a cui un dipendente deve sottostare, questo è un esempio che mi viene in mente di nazionalismo applicato a scapito dell'interesse del singolo, per fine superiore, che altrimenti non riuscirebbe a passare.
Vecchio 24-09-2019, 01:06   #33
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L'avatar di Nightlights
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Comunque io e altri utenti del forum possiamo comunicare da nord a sud italia, e comunichiamo in italiano. Non è una cosa da poco per me. Ci sono i piatti tipici regionali, è vero, però se vedi come si mangia qua in italia, c'è il primo con la pasta, il secondo ecc. ecc.
Sono simili di una similitudine più stretta rispetto ad altri regimi alimentari.
Anche qua c'è una base comune che se vai in altri paesi salta per aria.
Qua mica possiamo mangiare carne di foca? O vivere negli igloo?
Esattamente, infatti in questo senso mi definisco patriota: ci sono una serie di tradizioni (come il cibo che ci invidiano in tutto il mondo) e di caratteristiche che sono peculiari della nostra nazione, e di quelle sono fiero.
Non si sta dicendo che le culture estere siano migliori o peggiori, solo che sono diverse.
Poi non capisco una certa esterofilia snob secondo la quale all'estero sarebbe tutto migliore, l'usanza tipicamente nordica di ammazzare le balene per esempio (specie in cattività, e contro la quale molti norvegesi stessi si battono) dimostra che all'estero non è tutto bello e splendido.


Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
Vecchio 03-10-2019, 14:14   #34
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State attenti ad un certo canale che si chiama thepillow, contribuisce a far girare stereotipi vari sull'italia e altri paesi, oltre al fatto che ovviamente gli intervistati stranieri con poco cervello parlano per sentito dire, poiché non si sono fatti una loro idea sugli italiani, perché non se la possono fare sugli italiani in generale, tutto ciò non ha senso. "Cosa pensi degli italiani, africani, svedesi ecc.?" Una delle domande più imbecilli che abbia mai sentito, cosa penso? Penso che ci sia qualcosa sotto per renderci delle pecore... Mi raccomando non guardate i loro video, se li guardate mettete un bel Dislike. 👎
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