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Vecchio 21-09-2019, 14:11   #1
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Qual è la vostra opinione sul patriottismo? Cosa pensate di quelle persone fiere del loro luogo di nascita, ecc.?
Io trovo che una cosa così non abbia senso, la storia degli esseri umani è fatta di tante migrazioni, guerre, invasioni... Chissà da dove vengono i vostri antenati prima che arrivassero in Italia? Certi confini sono opera dell'uomo, altrimenti non esisterebbero. Tenendo conto poi che gli esseri umani si sono sviluppati tali in Africa... Sbaglio? Cosa non capisco dei patriottisti e nazionalisti? Voi vi sentite legati al "vostro" paese?
Vecchio 21-09-2019, 16:39   #2
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A me piacerebbe vivere in un paese più patriottico, ma l'Italia non lo è molto perché molto diversa da regione a regione per storia e cultura. Però è anche bello così, cioè un Paese piccolo, ma molto vario. Ognuno con la sua tradizione, la sua cucina ecc.
Secondo me è giusto mantenere questa "diversità". Un mondo appiattito e globalizzato fa cagare.
Vecchio 21-09-2019, 17:52   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da thevenin Visualizza il messaggio
Un mondo appiattito e globalizzato fa cagare.

E' questo che vogliono, sia le elite che comandano, sia molte persone normali, un mondo di persone senza identità, senza provenienza, senza peculiarità, senza niente.. che consumano (senza inquinare però..certo è un po' un controsenso) e non rompono le scatole.
Ringraziamenti da
Edera (21-09-2019), thevenin (21-09-2019)
Vecchio 21-09-2019, 17:55   #4
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quindi state dicendo che il "dividi et impera" non funzionerebbe più e che il patriottismo che appunto divide le masse sarebbe nemico delle élite che vogliono..."imperare"?
Vecchio 21-09-2019, 18:31   #5
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Perché andarne fieri se non è merito vostro?
Vecchio 21-09-2019, 18:33   #6
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Sono patriota solo durante i mondiali di calcio, poi nemmeno tanto.
Secondo me è nella natura umana creare dei gruppi, branchi che si formano quando si ha qualcosa da condividere poi magari ci si scontra contro quelli che non condividono quella cosa. Le differenze si possono provare a cancellare ma poi magari ne nascono di nuove e non si finirà mai.
Vecchio 21-09-2019, 18:37   #7
Esperto
L'avatar di Edwin
 

Io ero nel regno degli spiriti in quel momento "scopate a Parigi, scopate a Parigi!" ma non potevano sentirmi perchè non avevo una bocca.
Hanno scopato qui.

Ok va bene sono fiero di esser nato in italia

semi-cit

Il luogo di nascita è l'unica identità di chi non è stato in grado di costruirsi una propria identità, e allora ricorre a quella di ordinanza.
"Non si vuole il patriottismo perchè ci vogliono tutti uguali", parlate per voi, io non sono un granchè patriottico ma mi ritengo pieno di peculiarità che, fortunatamente, non si limitano al luogo dove son nato.

Badate bene, non sto dicendo che non bisogna essere patriottici o che chi è patriottico non ha una sua identità al di fuori di ciò, sto dicendo che dire "se non sei patriottico vuoi tutti uguali" è una bella fesseria.

Ultima modifica di Edwin; 23-09-2019 a 11:42.
Ringraziamenti da
Poliuretano (21-09-2019)
Vecchio 21-09-2019, 18:41   #8
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

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Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Sono patriota solo durante i mondiali di calcio, poi nemmeno tanto.
Secondo me è nella natura umana creare dei gruppi, branchi che si formano quando si ha qualcosa da condividere poi magari ci si scontra contro quelli che non condividono quella cosa. Le differenze si possono provare a cancellare ma poi magari ne nascono di nuove e non si finirà mai.
Secondo me c'è un grossa differenza tra le affinità collettive che si formano per scelta e quelle che si formano per caso.
Come giustamente accenna sopra Poliuretano, le affinità nazionali non ce le scegliamo, ci si nasce dentro, ci si cresce dentro, te le cuciono addosso l'ambiente, la famiglia, ciò che ti circonda, in gran parte gli Stati nazionali, soprattutto da inizio '800 in poi, da quando si sono formati, e lo fanno con i loro apparati di controllo capillare come ad es. la scuola o i mass-media tradizionali (prima la radio e il cinema, poi la televisione), e le istituzioni coercitive in cui rifilare chi sgarra (il carcere o il manicomio). Le identità nazionali sono fabbricate esternamente, e in buon parte tramite un processo top-down, dall'alto verso il basso.
Altre forme di identità collettiva possono invece essere scelte dall'interno. Ad es. io ho la passione per gli anime o per la lettura, posso decidere di unirmi ad altre persone con la stessa passione, creando così una subcultura, uno scambio di idee, un sistema collettivo, e così via. In questo caso si tratta di un processo bottom-up, cioè dal basso verso l'alto, squisitamente spontaneo, non calato dall'alto, e privo di tratti coercitivi com'è invece tipicamente quello statale.
Ringraziamenti da
Edwin (21-09-2019)
Vecchio 21-09-2019, 19:39   #9
Esperto
L'avatar di Sintra
 

Io sono superpatriottica ma non nel senso razzista del termine. Amo il confronto con lo straniero e amo imparare le differenze tra la cultura italiana e quella straniera, anche perchè si impara a conoscere se stessi proprio in virtù delle differenze che si riscontrano tra sé e gli altri. Sono contenta delle mie origini molto variegate (mio padre non è italiano, mio nonno era di un altro paese ancora, il bisnonno di un altro paese ancora) e al contempo sono patriottica, le due cose non si escludono. Amo l'Italia non solo perchè è il paese in cui sono nata e cresciuta ma anche perchè, onestamente, la sua storia, la sua arte, i paesaggi, l'enogastronomia, l'artigianato, la moda, il design e altro ancora hanno pochi rivali nel mondo. Il Made in Italy è uno dei marchi che tirano di più, abbiamo gusto e stile, le cose che sappiamo fare, le facciamo molto bene. Poi, ok, abbiamo mille difetti e molti di questi anche gravissimi. Per ogni aspetto positivo c'è il suo risvolto negativo. Ma ciò non toglie il fatto che abbiamo tantissime cose che gli altri paesi ci nvidiano e di cui gli stessi italiani spesso non si rendono conto, vuoi per ignoranza, vuoi per altro. Per me il fatto che l'Italia abbia così tante sottoculture regionali, persino proviciali, così tanti dialetti ecc. la rende solo ancora più ricca e bella. Poi sicuramente è pure vero che il mio patriottismo è aumentato dal fatto che la mia vita è poco soddisfacente, quindi per compensazione tendo a fissarmi e concentrarmi sulle soddisfazioni che il mio paese mi dà a livello internazionale, e su questo non sono tanto normale.
Vecchio 22-09-2019, 18:15   #10
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io abolirei nomi di luoghi e persone
Vecchio 22-09-2019, 18:41   #11
Esperto
L'avatar di zoe666
 

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Secondo me c'è un grossa differenza tra le affinità collettive che si formano per scelta e quelle che si formano per caso.
Come giustamente accenna sopra Poliuretano, le affinità nazionali non ce le scegliamo, ci si nasce dentro, ci si cresce dentro, te le cuciono addosso l'ambiente, la famiglia, ciò che ti circonda, in gran parte gli Stati nazionali, soprattutto da inizio '800 in poi, da quando si sono formati, e lo fanno con i loro apparati di controllo capillare come ad es. la scuola o i mass-media tradizionali (prima la radio e il cinema, poi la televisione), e le istituzioni coercitive in cui rifilare chi sgarra (il carcere o il manicomio). Le identità nazionali sono fabbricate esternamente, e in buon parte tramite un processo top-down, dall'alto verso il basso.
Altre forme di identità collettiva possono invece essere scelte dall'interno. Ad es. io ho la passione per gli anime o per la lettura, posso decidere di unirmi ad altre persone con la stessa passione, creando così una subcultura, uno scambio di idee, un sistema collettivo, e così via. In questo caso si tratta di un processo bottom-up, cioè dal basso verso l'alto, squisitamente spontaneo, non calato dall'alto, e privo di tratti coercitivi com'è invece tipicamente quello statale.
finiti i ringrazia, mi ritrovo totalmente in questo pensiero
Vecchio 22-09-2019, 19:04   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Headache94 Visualizza il messaggio
Sono affascinato dai patriottismi,mi piacciono le parate militari,le bandiere e gli stemmi,i cori ecc. specialmente sono affascinato dal patriottismo Russo,però ultimamente sto cambiando un po' idea....insomma se uno ci fa caso le nazioni più patriottiche sono quelle con più contraddizioni,io non credo che la Russia sia un paese molto avanzato,la Cina altra nazione patriottica è una società a dir poco alienante,negli Usa ci sono sparatorie quasi ogni giorno e neanche hanno la sanità pubblica...insomma a me sembra che il patriottismo sia una sorta di ''toppa'' per compensare una mancanza dello stato e della società,in poche parole si vive di merda ma ci si consola col patriottismo e col cuore immacolato di maria,è tipo una sorta di droga calata dall'alto dagli oligarchi di quel dato paese per tenere la popolazione buona e mantenere lo status quo,ultimamente si vuole esportare questo modello anche nelle nazioni occidentali con i vari ''sovranismi''
Un' identità collettiva esageramente sbandierata è il contraltare di un' identità individuale in difficoltà, un sistema che crea questo tipo di propensione a livello generale facilmente è oppressivo in qualche misura e maniera più o meno palese.
Ringraziamenti da
cancellato12164 (22-09-2019), Nightlights (24-09-2019)
Vecchio 23-09-2019, 02:22   #13
idk
Esperto
L'avatar di idk
 

Il parallelismo nazionalismo = mancanza d'identità è parecchio forzato.
Se a Varsavia da anni sfilano parate nazionaliste con masse di 100k individui è lampante che, il sentimento, ha radici più profonde ricollegabili agli eventi storico-geografici che hanno fatto i guai di quel popolo. Quel tipo di imprinting culturale è funzionale a una necessità di rivendicare il proprio spazio e la propria indipendenza, tipo nell'Ungheria il nazionalismo è sentitissimo ed è una normale conseguenza di ferite prodotte da vari trattati storici post-guerre che hanno staccato definitivamente milioni di ungheresi dalla madre patria, con la modifica dei confini.

Sintetizzando estremamente: Il nazionalismo, così come la xenofobia, ha ragione di esistere se la sopravvivenza di quel popolo, storicamente, è stata pesantemente minacciata da altre popolazioni straniere.


Se l'inglese medio è (apparentemente) più tollerante e aperto ai melting pot etnici rispetto al polacco medio, non è perché ha più punti iq o un'identità più definita, ma perché la storia della sua nazione narra di un impero coloniale globale che ha fatto la loro fortuna, contrariamente ad es al polacco la cui storia narra di continue minacce/invasioni dei vicini.

Inutile dire che tra girare in una Toronto senza senso di storia e senso di nazione, a eque (%) di negroidi, asian, latinos e whites, o una Varsavia, io preferisco sempre la seconda.
Vecchio 23-09-2019, 08:36   #14
Esperto
L'avatar di ESPROC
 

Mi è stato dato del patriota, in realtà a me non piace sputare nel piatto dove mangio. E lo sputo in questione equavale a farla invadere da parassiti di welfare che fanno exploit dell'asilo politico portando criminalità e degrado oltre che un buco al portafoglio dello stato.

(no flame, non vi rispondo neanche, per quello ci sta il topic dei migranti)
Vecchio 23-09-2019, 09:25   #15
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

In un modo o nell'altro si è andata a creare un'identità nazionale


ricordo con simpatia una trasmissione televisiva "Eppur si muove: cambiano gli italiani" con Indro Montanelli e Beniamino Placido dove si parlava degli italiani...

https://it.wikipedia.org/wiki/Eppur_...mma_televisivo)

Diciamo che io personalmente tendo a volere un po' più bene a un italiano e a tollerare i suoi difetti, perché riconosco nei difetti di questo altro, anche i miei.
Non ho un senso patriottico astratto del tipo "morire per la patria da eroe" come vorrebbe magari anche una certa retorica fascista, magari dei sacrifici son disposto a farli ma per simpatia, per amore, c'è comunque una sorta di sentimento di simpatia, di famiglia, di casa (magari iniziano a provarlo e capire che ce l'hanno, le persone che vivono fuori non per scelta) e per me questo è il patriottismo buono.
Sento più vicino a me un altro italiano rispetto, che so, a un tedesco, un russo o altro.
L'identità è un qualcosa di stratificato, ci sono livelli più vicini e definiti, e altri più lontani, ci sono identità regionali più definite, è vero, ma c'è anche comunque un'identità nazionale.
Credo che una certa cultura di base e la lingua siano un qualcosa che già produce certi modi di pensare (ma direi più di sentire) comuni.

Ultima modifica di XL; 23-09-2019 a 09:48.
Vecchio 23-09-2019, 09:51   #16
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Posto questo articolo dove si dice che gli italiani esisterebbero solo sulla carta:

https://www.greenme.it/vivere/costum...enetica-sardi/
Vecchio 23-09-2019, 10:13   #17
XL
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L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Poliuretano Visualizza il messaggio
Posto questo articolo dove si dice che gli italiani esisterebbero solo sulla carta:

https://www.greenme.it/vivere/costum...enetica-sardi/
Ma a livello genetico, è ovvio che non esiste alcuna etnia, ma a livello culturale e linguistico, secondo me esistono e come gli italiani. Sono due livelli diversi questi per me, non bisogna confonderli.
Cosa può mai c'entrare la genetica col fatto che una persona parla una certa lingua?
S'è visto che se prendi un figlio di russi, senegalesi, quel che vuoi, e lo fai crescere qua, parlerà italiano e non russo ecc. ecc. Si acquisisce addirittura l'accento dialettale.
I geni non contrastano la cultura, questa penetra nella mente della persona in base ad altri fattori.
Per questo io non mi preoccuperei nemmeno più di tanto del ricambio etnico, magari in futuro diventeremo come italiani tutti neri o non so, ma alla fine può essere che l'identità nazionale si trasferisce comunque da menti a menti come una sorta di virus.
Animali diversi che vivono nello stesso ambiente anche avendo basi genetiche diversissime iniziano a somigliarsi, i delfini e gli squali ad esempio.
L'ambiente culturare dà una forma simile a menti che son venute fuori da geni magari diversi.

Ultima modifica di XL; 23-09-2019 a 10:35.
Vecchio 23-09-2019, 10:31   #18
Esperto
L'avatar di Edwin
 

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Originariamente inviata da idk Visualizza il messaggio
Il parallelismo nazionalismo = mancanza d'identità è parecchio forzato.
Non stavo dicendo che chi è nazionalista non ha identità, stavo dicendo che chi ne taccia la mancanza nei non nazionalisti lo fa perchè da per scontato che l'essere nazionalisti può essere l'unica identità e peculiarità, cosa non vera e che viene continuamente tirata fuori (poi magari non rispondevi a me, ma mi è parso sensato specificarlo).
Vecchio 23-09-2019, 11:11   #19
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma a livello genetico, è ovvio che non esiste alcuna etnia, ma a livello culturale e linguistico, secondo me esistono e come gli italiani.
Al livello culturale non so bene cosa intendi, per fare un esempio stupido, ogni regione ha i suoi piatti tipici, a livello linguistico bisognerebbe tenere conto dei dialetti, l'italiano che conosciamo oggi si è diffuso grazie alle opere di Dante, ecc.
Vecchio 23-09-2019, 11:40   #20
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Poliuretano Visualizza il messaggio
Al livello culturale non so bene cosa intendi, per fare un esempio stupido, ogni regione ha i suoi piatti tipici, a livello linguistico bisognerebbe tenere conto dei dialetti, l'italiano che conosciamo oggi si è diffuso grazie alle opere di Dante, ecc.
Comunque io e altri utenti del forum possiamo comunicare da nord a sud italia, e comunichiamo in italiano. Non è una cosa da poco per me. Ci sono i piatti tipici regionali, è vero, però se vedi come si mangia qua in italia, c'è il primo con la pasta, il secondo ecc. ecc.
Sono simili di una similitudine più stretta rispetto ad altri regimi alimentari.
Anche qua c'è una base comune che se vai in altri paesi salta per aria. Il fatto che abbiano chiamato il western di matrice italiana, spaghetti-western non è casuale.
Tutta questa roba in un modo o nell'altro passa e ce la portiamo dietro senza accorgercene, salta poi all'occhio per contrasto quando si osserva che altrove non c'è in questa forma.
L'identità di un paese un po' è fondata dalla cultura, tradizioni, cose che si tramandano, un po' affonda le radici proprio nella geografia del luogo.
Qua mica possiamo mangiare carne di foca? O vivere negli igloo?

Ultima modifica di XL; 23-09-2019 a 12:12.
Ringraziamenti da
Nightlights (24-09-2019)
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