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19-06-2023, 23:45
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 160
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Passare le ore con un computer, da solo, al McDonald's / centro commerciale / altri luoghi pubblici simili: qualcuno di voi ha o ha avuto questa abitudine?
Io sì, in alcuni periodi dal 2017 in poi e... attualmente, ancora di più. Mi serve anche per evitare i contatti con mia madre, che ha una situazione psichiatrica che sta esplodendo e non si è mai voluta curare.
(Cuffie audio, libri, quaderni... Non solo pc)
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20-06-2023, 00:21
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#2
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Intermedio
Qui dal: Oct 2022
Messaggi: 101
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Anche io uso queste cose fuori casa.
Il portatile ha il pregio di "profumare di lavoro" anche se non si lavora davvero. A patto di scrivere e basta. Agli occhi degli under 40 uno che scrive su portatile è smart.
Il vero plus è la borsa porta pc. Quella la rispettano quasi tutti, persino gli over 60 a volte. Con quella posso andare ovunque e sembrare produttivo anche se passeggio senza una meta.
Secondo me fuori casa gli auricolari servono per comunicare non per sentire musica. Io li uso per parlare a ruota libera da solo. Ho l'opportunità di parlare, di farmi sentire e di lanciare segnali senza contraddittorio e penso vada sfruttata. E allora via a parlare del meglio che so. Gocce di astronautica, di pittura con gli acrilici, col caffè e poi la tecnica del pouring. Più il tema è lontano da quelli dell'italiano medio seduto al bar più ne voglio parlare. Niente temi come lavoro, tasse e niente videogiochi e nerdismo. All'inizio mi sentivo uno scemo poi ho preso l'abitudine ed è piacevolissimo.
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20-06-2023, 07:12
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Non riuscirei a rilassarmi in mezzo a tanta gente.
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20-06-2023, 08:53
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
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Quelle rare volte in cui ho dovuto farlo mi sono sentita molto a disagio. Non fa per me.
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20-06-2023, 11:13
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#5
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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In passato uscivo da sola, così potevo passare qualche ora fuori casa. Però non sono mai riuscita a leggere, studiare o usare il pc fuori casa, mi sento osservata (anche se probabilmente nessuno mi sta calcolando, è in parte una mia fissa) e non mi piace portarmi troppe cose dietro, mi sento troppo ingombro e ho paura di perdere le cose. Una parte dell'energia è assorbita dal doversi difendere da qualcosa di indefinito (solitamente immaginario, cioè lo sguardo immaginario degli altri che mi potrebbero criticare), non riuscivo a restare concentrata a lungo. Adesso riesco a fregarmene di più e sono più disinvolta ma sono rimasti questi ragionamenti di fondo contorti.
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20-06-2023, 11:20
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,069
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Per carità i centri commerciali soprattutto li odio
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20-06-2023, 12:17
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
In passato uscivo da sola, così potevo passare qualche ora fuori casa. Però non sono mai riuscita a leggere, studiare o usare il pc fuori casa, mi sento osservata (anche se probabilmente nessuno mi sta calcolando, è in parte una mia fissa) e non mi piace portarmi troppe cose dietro, mi sento troppo ingombro e ho paura di perdere le cose. Una parte dell'energia è assorbita dal doversi difendere da qualcosa di indefinito (solitamente immaginario, cioè lo sguardo immaginario degli altri che mi potrebbero criticare), non riuscivo a restare concentrata a lungo. Adesso riesco a fregarmene di più e sono più disinvolta ma sono rimasti questi ragionamenti di fondo contorti.
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Stessa cosa, ogni volta che sono fuori c'è quel sottofondo di pensieri sugli sguardi altrui, poi c'è un'allerta che si attiva costantemente, infatti non riesco mai ad essere rilassato se sono fuori casa in mezzo alle persone.
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20-06-2023, 15:54
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,228
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È una cosa che non farei manco se mi pagano
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20-06-2023, 19:44
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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Capitò delle volte in biblioteca. Preferisco nettamente luoghi silenziosi, se proprio devo.
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20-06-2023, 20:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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anche io in biblioteca universitaria ci stavo dalle 8 di mattina alle 6 di sera.
al mc ci vado in viaggio, ma preferisco starbucks. comunque prediligo luoghi neutri come stazioni e aeroporti dove bivaccare piuttosto che il bar italiano dove ti guardano tutti e ti mettono fretta.
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20-06-2023, 21:51
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,183
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Stessa cosa, ogni volta che sono fuori c'è quel sottofondo di pensieri sugli sguardi altrui, poi c'è un'allerta che si attiva costantemente, infatti non riesco mai ad essere rilassato se sono fuori casa in mezzo alle persone.
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Idem anch'io
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20-06-2023, 22:25
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jan 2023
Ubicazione: Versailles
Messaggi: 120
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Chi lo fa è un finto introverso.
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20-06-2023, 22:32
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Madame du Barry
Chi lo fa è un finto introverso.
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Ma non è detto. Metti che hai una situazione di m a casa, che hai coinquilini che non vuoi vedere, magari gente che tromba in camera tua. Di fatto diventi un homeless e cerchi di tornare il meno possibile a casa, mettendoti con le cuffiette al Mc per ore. Io lo capisco, per fortuna non mi è capitato spesso ma a volte casa non è sinonimo di luogo accogliente
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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20-06-2023, 22:37
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Al centro commerciale col notebook sul sito di fobiasociale.com
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20-06-2023, 22:56
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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C' era un anno che andavo al parco, facevo merenda li con qualcosa che prendevo al supermercato, guardavo video di filosofia e esistenziali, ragionavo sulla vita, l ho fatto x un estate poi mi sono rotto alla fine ero sempre da solo non aveva senso, ricordo cmq che una ragazza attacco bottone parlammo del più e del meno, e una signora molto anziana e un po' matta pure, salutai un nero una volta, fine...
C' erano le zanzare e faceva caldo, almeno c era l ombra ma mi domando che cavolo facevo con il senno di poi, era una situazione particolare era un periodo che ero sempre in casa avevo bisogno urgente di uscire dalla zona dove abito e vedere persone...
Ogni tanto butto un occhio quando Guido o quando cammino, vedo uomini che vanno in bici avanti indietro mi chiedo dove, ragazzi che sfrecciano avanti e indietro con moto a velocità folli, uomini soli seduti al parco che fissano il vuoto, gente al bar si beve il portafoglio e fuma come turchi urlando, donne con la mascherina sotto al naso al supermercato o al tabacchi.. neri sulle biciclette x strade rischiose e trafficate .. non so più cosa pensare credo moltissime persone anche non fobiche soffrano la solitudine al giorno d oggi eppure non si trova più un punto di incontro
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20-06-2023, 23:35
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
C' era un anno che andavo al parco, facevo merenda li con qualcosa che prendevo al supermercato, guardavo video di filosofia e esistenziali, ragionavo sulla vita, l ho fatto x un estate poi mi sono rotto alla fine ero sempre da solo non aveva senso, ricordo cmq che una ragazza attacco bottone parlammo del più e del meno, e una signora molto anziana e un po' matta pure, salutai un nero una volta, fine...
C' erano le zanzare e faceva caldo, almeno c era l ombra ma mi domando che cavolo facevo con il senno di poi, era una situazione particolare era un periodo che ero sempre in casa avevo bisogno urgente di uscire dalla zona dove abito e vedere persone...
Ogni tanto butto un occhio quando Guido o quando cammino, vedo uomini che vanno in bici avanti indietro mi chiedo dove, ragazzi che sfrecciano avanti e indietro con moto a velocità folli, uomini soli seduti al parco che fissano il vuoto, gente al bar si beve il portafoglio e fuma come turchi urlando, donne con la mascherina sotto al naso al supermercato o al tabacchi.. neri sulle biciclette x strade rischiose e trafficate .. non so più cosa pensare credo moltissime persone anche non fobiche soffrano la solitudine al giorno d oggi eppure non si trova più un punto di incontro
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Barra sei un'ottimo osservatore dell'ambiente circostante.
Io pure vedo un sacco di gente da sola, alcuni normali, altri tipi strani. Diciamo uomini e donne in egual misura, con una leggera prevalenza di uomini. I maschi è frequente che siano un po' casi umani, qualcuno seduto sulla panchina con il tavernello in mano, altri che fanno cose strane.. poi ci sono le donne, però vivono la solitudine in un modo un po' più dignitoso, si fanno la loro corsetta o camminata col cane.. forse la loro solitudine è un po' attenuata dalla rete sociale e statale, non è una solitudine assoluta.. infatti la povera pazza che abita sopra di me ha sempre parenti e assistenti sociali, personale ASL che la va a trovare e gli porta da mangiare e gli fanno pure le pulizie, per un uomo ci sarebbe meno mobilitazione, lo vedo perché c'è un'altro tipo strambo che abita accanto a me ma non ci va mai nessuno.
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21-06-2023, 12:19
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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In certi periodi mi piaceva passare ore fuori casa, anche (soprattutto) da sola. Per esempio per prepararmi agli esami andavo tutti i giorni in biblioteca dell'universita'.
Tante volte fuori casa sento che il pensiero fluisce meglio ora che ci penso, c'e' qualcosa che mi piace nell'essere in posti dove ci sono persone che vanno e vengono ed essere li' sentendomi osservatrice in disparte
Stessa cosa che sento quando sono in viaggio per lavoro in posti dove non conosco nessuno, un senso di liberta' e di curiosita' per tutto
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26-06-2023, 21:38
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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in passato c'è stato un periodo in cui andavo in biblioteca per fuggire da casa e non stare in strada a girovagare senza uno scopo, lessi molto in quel periodo, poi finì. Ma nei centri commerciali? manco sotto tortura
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