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Vecchio 16-09-2024, 19:11   #1
Avanzato
 

{Vi lascio questa riflessione, o meglio, la lascio a chi leggerà questo testo per me molto breve, ma breve o lungo è del tutto relativo alla propria condizione.
Io mi rompo il cazzo quando mi rileggo, o quando devo leggere qualcosa che già conosco, fremo e mi posso innervosire perché è tutto troppo lento dato che il pensiero è mooolto più rapido delle parole e delle azioni; ma non posso comunicare con il pensiero.
Le seguenti parole vagavano da tempo dentro di me, ma sono molto bravo a procrastinare.}


Occorre fare attenzione non solo a tutte le parole che ripetiamo a noi stessi in privato, ma, ancora di più a quelle che ripetiamo in pubblico*.

Con il passare del tempo e della ripetizione andranno ad influenzare altre persone, e se quelle parole vengono fraintese oppure hanno la stessa consistenza di bolle di sapone tossico, nate dalla distorsione che opera quando si valutano esperienze personali in maniera confusa ed erronea elevandole poi al rango di leggi universali, faranno danni non solo a noi stessi ma anche alle altre persone, perché a forza di essere ripetute e accettate si trasformano in solide certezze condivise, senza che alcuna analisi lucida e approfondita le possa mettere successivamente in discussione, anche perché se non dubiti delle tue certezze nemmeno ti viene in mente di metterle in discussione, anche perché è faticoso, e può causare inquietudine e sofferenza.

Se 100 persone dicono una stronzata e ci credono tutte e 100 non è che quella stronzata allora diventa corretta, è solo una distorsione, una illusione, che influenzerà la piccola e soggettiva realtà personale delle singole persone che a forza di ripeterla si sono convinte e influenzate a vicenda creando un insieme, e più è grande il gruppo che le accetta e ripete maggiore sarà la forza di attrazione esercitata nei confronti di altri sprovveduti che le accetteranno solo perché un gruppo, o qualcuno che gode di una certa autorità, le ritiene corrette e le diffonde con una certa costanza.

Occorre fare attenzione alle parole perché possono essere pericolose, questo è il senso profondo del "ferisce più la penna che la spada", perché le parole ti si possono piantare dentro producendo ulteriori conseguenze.
Le parole, insieme ai pensieri e alle azioni, possono renderci liberi o renderci schiavi.


Ecco perché i social fondamentalmente sono luoghi dimmmerda, non che prima tutto questo non accadesse, in quest'epoca tale processo, antico quanto l'essere umano, è stato semplicemente elevato all'ennesima potenza da tali mezzi e così un emerito imbecille sul divano di casa con un paio di semplici click, tanto non costa nulla e offre una coccola all'ego, può raggiungere migliaia di persone.
A questo punto meglio chi posta foto di gattini senza proferire parola.

E quindi trovo giusto che anch'io smetta di contribuire riducendo al minimo le mie parole. Ora, purtroppo o per fortuna, a differenza del passato, sento responsabilità non solo nei miei confronti ma anche nei confronti altrui.

Questo luogo mi ha aiutato a sentirmi meno isolato, ad esprimere 5 minuti di pensieri in un contesto pubblico, e quindi a differenza di come ho fatto in passato ora non richiederò di essere bannato, così potrò offrire qualche aiuto concreto, per quanto minuscolo, se qualcuno lo chiede e sono in grado, potrò rispondere ad eventuali messaggi privati o magari se un giorno qualcuno, qualcuno veramente bravo immagino, riuscirà a smuovere qualche persona per un raduno se sarò ancora qui parteciperò.

*davanti ad un pubblico le parole diventano ancora più pervasive, assumono una valenza maggiore, ecco perché una delle regole fondamentali nella scienza della comunicazione recita: è più semplice convincere una massa di persone che un singolo individuo...i regimi dittatoriali e totalitari del '900 lo avevano capito molto bene, così come lo hanno capito molto bene i pubblicitari
Ringraziamenti da
dystopia (16-09-2024)
Vecchio 23-09-2024, 19:01   #2
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da insiemealvento Visualizza il messaggio
E quindi trovo giusto che anch'io smetta di contribuire riducendo al minimo le mie parole. Ora, purtroppo o per fortuna, a differenza del passato, sento responsabilità non solo nei miei confronti ma anche nei confronti altrui.
Ora è il momento di smetterla di farti trascinare e seguire il proposito che tu stesso hai dichiarato.
Vecchio 23-09-2024, 19:36   #3
Banned
 

Sono d'accordo, più che di distorsione della realtà io parlerei proprio di uno stato di irretimento che viene da uno stato d'animo di patimento. In me, questo stato d'animo lo riconosco da alcune cose quasi fisiche, non so come meglio spiegarlo ma sento lo sguardo che mi si spegne e diventa un po' più vuoto. Uno stato d'animo (mica solo mio, lo riconosco abbastanza bene anche negli altri) in cui si dicono e si fanno cose che poi, in stato di maggiore presenza, lasciano perplessi e sembrano cieche. Io mi sono anche fatta l'idea che un precipitare estremo in questo stato di confusione e patimento sia più o meno quello che sta dietro al mito delle possessioni demoniache (manifestazioni di estrema rabbia o disperazione in cui la persona non sembra proprio esserci).
Vecchio 27-09-2024, 21:10   #4
Avanzato
 

Comprendo ciò che hai descritto come "sento lo sguardo che mi si spegne e diventa un po' più vuoto", a me non accadeva solo questo, sentivo anche un intorpidimento a livello mentale e anche fisico: facevo più fatica a manipolare gli oggetti, a compiere movimenti, notavo in maniera molto concreta un calo generale dell'agilità e della coordinazione, agilità non solo fisica anche mentale. Era come se una nebbia ottenebrasse la mente e rendesse difficili anche i movimenti del corpo.
Parlo al passato perché è da un po' che non accade; ora non riesco a quantificare precisamente, fatico a mantenere le coordinate degli eventi attraverso il tempo, forse un anno o più.
In genere parlo quasi sempre al passato.

Riguardo il "mito" delle possessioni sono portato a pensarla come te, o almeno è la mia parte razionale a pensarlo, ma per quanto mi riguarda il 100% non esiste, quindi anche se fosse lo 0,1% di possibilità ciò mi spinge a non rifiutare una posizione agnostica riguardo tale argomento: non posso avere la certezza che tutto sia generato solo da condizioni interne e non ci siano anche possibili influssi esterni, e con essi non intendo i relativi input che tutti noi riceviamo dall'ambiente, persone comprese, nel quale ci troviamo, che farebbero comunque parte delle considerazioni razionali, ma di possibili forze metafisiche, che si tratti di forme di energia che non appartengono alla Fisica o di forme di esistenza che trascendono questo piano esistenziale-materiale per come viene concepito a livello razionale.
Tutto ciò non nega che in epoche passate siano state scambiate turbe psichiche per possessioni attribuite ad esempio al diavolo, ma non me la sento di escludere ulteriori possibilità che magari ora non siamo nemmeno in grado di immaginare.

Se in futuro connetteranno le reti neurali all'artificiale i fenomeni di possessione potrebbero essere relativi alla manomissione da remoto del cervello o delle banche dati ad esso collegato tramite infrastrutture informatiche.

p.s. Utilizzi poche parole, leggendoti, non intendo solo qui, mi hai dato l'impressione di essere coincisa e precisa, come una lama sottile che fende in linea retta lo spazio che la separa dal suo obiettivo senza disperdere energia ed attenzione in movimenti superflui. Come un praticante di arti marziali, che si tratti di praticare a mani nude o tramite le armi bianche.
Forse sei abituata ad utilizzare questa capacità in qualche ambito logico-matematico? E/o nella pratica di qualche disciplina marziale o percorso spirituale?
Curiosità la mia senza alcuna pretesa di risposta sia chiaro.
Vecchio 27-09-2024, 22:33   #5
Banned
 

Mi lamentavo qualche post fa di non avere quell'abilità di sintesi, comunque hai indovinato sull'ambito logico-matematico.
Vecchio 28-09-2024, 12:50   #6
Avanzato
 

Cosa ti ha spinto a dubitare della capacità che ho riconosciuto in te?

Se non l'avessi non scriveresti come scrivi e non potresti utilizzare tale capacità nemmeno nell'ambito logico-matematico, o sbaglio?

Certo possedere una data capacità e metterla in pratica non è così scontato, possono esserci molti fattori che la possono inficiare, non ultimo la scarsa e ondivagante considerazione che possiamo nutrire verso di noi. Giorni in cui va meglio, giorni in cui va peggio.
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