Sono nata in una famiglia del sud, molto all'antica. Dove i maschi non fanno un cazz0 tutto il giorno e le femmine
dovrebbero restare in casa a pulire. Il bello è che anche le femmine la pensano così.
Mio padre era ed è un ubriacone che va a prostitute e che aveva l'abitudine di picchiare mia madre, i miei
fratelli e me quando eravamo piccoli. Se mia madre lo andava a raccontare a qualche sua amica o a un parente, il parente o l'amica
rispondeva "ma si, i litigi ci sono in ogni matrimonio"
Un giorno dopo una lite violenta con un mio fratello (si stavano quasi per prendere a cortellate)
mio padre lascia tutto e se ne va. Avevo 11 anni.
Da allora è stato un periodo di pace, ma poi mia madre ha scoperto di essere malata di cancro, che però era curabile.
Mia madre è morta quando avevo 13 anni, per un intervento chirurgico andato male le avevano lasciato una forbice
dentro di lei. Prima di andare in ospedale un altra volta per togliere quello che avevano lasciato dentro
non c'era nessuno a parte me accanto a lei, andavano e venivano come se nulla fosse, mentre ogni giorno di più vedevo mia madre dimagrire e vomitare.
Adesso mi sento dietro le critiche di chi mi giudica perchè non vado al cimitero a trovarla.
Mi sento dietro dire che odio mia madre, che non le voglio bene perchè non vado al cimitero da lei.
Sono stata trattata dopo la morte di mia madre, come un serva e una schiava, pulivo, cucinavo per i miei fratelli e non sapete
quanto avrei desiderato andare in un orfanotrofio quando avevo 14 anni. 4 fratelli di cui 2 in carcere
per mafia attualmente, un altro in uno stato perennemente di sballo tra droghe varie e alcool, che tocca a me ripulire la sua porcheria lasciata per casa
e chiamare ambulanze perchè è andato in overdose o si ritira fantasticando o lamentando dolori.. e un altro fratello è all'estero.
Quando avevo dai 13 ai 16 anni non mi importava di nulla, neanche di vivero o morire.
Ho tentato il suicidio 2 volte. Mi autolesionavo tagliandomi cosce e braccia, le braccia solo quando iniziava l'inverno. Tutt'ora mi viene il desiderio di
tagliarmi. Avevo iniziato a fumare e bere anche io a 13 anni, ma ho smesso a 16.
A 16 ho conosciuto una persona importante, o almeno che credevo essere importante, un uomo, chattando su internet..
Aveva 35 anni e per me era il "la prima cotta ricambiata" o almeno così pensavo.
Ci incontrammo, ma alla fine lui voleva solo sesso.
Da allora ho smesso completamente di fidarmi degli uomini. Non sono in grado più di amare un uomo.
Adesso ho voglia di far pagare al mondo quello che ho passato, facendo la stronza con chiunque, facendo vedere alle persone che
mi hanno fatto male la mia felicità.
Trovarmi un lavoro fuori da questa città e traferirmi.
Ma purtroppo non è il passato a tormentarmi ma è il presente che mi uccide.