Non ho letto nessuno dei due, ma ho letto altri libri della Schneider, io andrei su lei
molto bello il suo "Lasciami andare, madre"
ah, ma scusa! :P avevo capito che non sapevi quale prendere... comunque ripeto: io amo il modo di scrittura della Schneider e il fatto che molte cose che racconta (se non tutte) sono autobiografiche. Lei è quasi un "simbolo" della generazione che è vissuta a cavallo tra la guerra e il dopoguerra, vivendo l'infanzia durante il conflitto e capendo a posteriori quello che stava accadendo.
(non è molto in tema con la domanda, ma vabbhè
)