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Vecchio 17-06-2023, 19:18   #1
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LE PARANOIE

La parola "paranoia" deriva dal greco antico "paranous", composto da "para" che significa "insieme a" o "accanto a" e "nous" che significa "mente" o "ragione". Inizialmente, il termine "paranoia" veniva utilizzato in riferimento a un disturbo psichiatrico caratterizzato da deliri persecutori e grandiosi, associato a una percezione distorta della realtà.

Da paranoico mi rispecchio in questa definizione, è come se dati alcuni piccolissimi indizi che nella realtà sono coincidenze, il paranoico ci veda delle prove sufficienti a trarre delle conclusioni catastrofiche e surreali. Alla base di questo modo di percepire e interpretare la realtà secondo me c'è un senso di sfiducia che matura fin da quando siamo piccoli.
Sono sempre stato abituato a vedere gli altri come un'entità aliena e cattiva, sempre pronti a deridere e a giudicare, e questo purtroppo spesso corrisponde alla realtà. Ma oltre a questo senso di sfiducia c'è anche la tendenza a vedere dei semplici fatti come prove di teorie già precedentemente innestate nella mente, teorie come ad esempio quella di sentirsi uno scarto della società a causa delle proprie origini familiari, teorie di persecuzione maturate dopo anni di nonnismo e svalutazione ricevute da alcune persone.
Tutto questo mi ha portato a vedere "gli altri" come una specie di nemico da cui difendermi, senza poter essere me stesso, senza potermi aprire e mostrare il mio lato tenero e simpatico.
"Gli altri" possono essere addirittura alcuni familiari, o amici, alcuni compaesani, e per estensione, qualsiasi sconosciuto che si possa incontrare andando in giro al sabato sera.
Le paranoie persecutorie invece sono dovute oltre a questo senso di sfiducia nella società, anche alla conoscenza dei sistemi informatici, e alla certezza che è possibile hackerare un cellulare di una persona e carpirne qualsiasi informazione ci sia contenuta, poi aggiungiamoci qualche film distopico e il piatto è pronto.
Nei momenti di debolezza una persona paranoica si costruirà delle teorie con le informazioni di cui è a disposizione, e queste teorie continueranno a martellare la testa fino a quando la persona affetta da paranoia sarà distrutta e chiederà aiuto.
Credo e spero che con l'esperienza, la conoscenza del vero e la maturità, le paranoie di cui soffro (le stesse identiche da quando avevo 22 anni, e ora ne ho 32) diventino solo un brutto ricordo, e io riesca a vivere una vita normale senza dover ricorrere all'uso di psicofarmaci, che possono aiutare nel momento del bisogno, ma che hanno effetti collaterali molto sgradevoli, so che sono solo in questa battaglia e che nessuno mi può aiutare. Condivido questo scritto solo per farmi conoscere un po' di più e per cercare di sconfiggere quel mostro che vive ancora dentro di me e che rappresenta la voce "degli altri": sei un malato di mente e di te non ci si può fidare.
Beh, a questo mostro vorrei conficcare un paletto nel cuore e vederlo morire piangendo.
Vecchio 17-06-2023, 19:23   #2
Esperto
 

Tanti auguri Eracle
Ringraziamenti da
Eracle (17-06-2023), XL (17-06-2023)
Vecchio 17-06-2023, 20:00   #3
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Paranoie di tipo persecutorio come quelle che hai descritto non ne ho mai avute, però la prima parte del tuo post mi ha incuriosito perché ho visto una similitudine. Anche se il meccanismo per me è leggermente diverso ogni tanto mi accorgo io stesso di avere delle impressioni sbagliate.
Ma in me queste cose scaturiscono perché mi ritornano in mente episodi successi realmente, situazioni che mi sono capitate magari molto tempo fa, o anche di recente, che viste razionalmente e obiettivamente sono cazzate (la battutina sarcastica la risatina ecc.) possono succedere a tutti e in condizioni normali non gli do peso, ma in certe giornate comincio a pensarci a rimuginarci poi mi incazzo perché mi danno fastidio e allora la voglia di stare con gli altri cala drasticamente. Non è una costante questa ho delle giornate (alcune volte anche solo delle fasi della giornata) in cui mi sento così però non è una cosa che posso prevedere.
Vecchio 17-06-2023, 20:15   #4
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

Anch'io sono stata abituata a percepire il mondo come luogo ostile, questo mi ha molto condizionata, ho un atteggiamento solitamente difensivo. Ho avuto un periodo in cui avevo delle ossessioni e mi sentivo minacciata. Le ho alleviate ragionando e informandomi il più possibile sulle cose, così toglievo margine alla mia immaginazione distorta e le impedivo di costruire scenari non realistici, che mi si sarebbero ritorti contro (come hai detto tu "con l'esperienza, la conoscenza del vero e la maturità"). Sia razionalità che irrazionalità hanno un ruolo utile, quando sono in equilibrio tra di loro. Leggendo le tue riflessioni direi che sei sulla strada giusta. Il mondo esterno ti può in qualche modo aiutare, in termini di osservazione e riflessione, si può imparare sempre. Spero che tornerai presto a casa
Vecchio 17-06-2023, 20:30   #5
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Anch’io ultimamente sono molto paranoico.. sempre verso le persone e una in particolare
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