Smeraldina

I parenti compreso mio padre mi hanno sempre paragonata ad altre ragazze che erano più attraenti,che piacevano ai ragazzi,che erano brave a scuola,adesso questo paragone continua con le altre donne che sono riuscite a laurearsi,a fare carriera,altre a costruirsi una famiglia.
Tutto questo mi fa cadere in una grave depressione esistenziale,vorrei fare tante cose come ad esempio imparare a cucirmi i vestiti da sola,seguo corsi su youtube ma la demotivazione mi impedisce di concentrarmi,è come se tutto quello che faccio non abbia senso perchè tanto non interessa a nessuno,ho la passione della cucina preparo bei piatti ma con chi devo condividerli.
Vivo la mia vita tra alti e bassi dove l'abulia fa da padrona.

Sydbarrett

Non li ascoltare...alla gente tanto non andrà mai bene niente,continua a seguire il tuo cuore

Brutto Vero

Ho esattamente lo stesso problema, purtroppo non so cosa suggerirti perché questa situazione fa soffrire molto anche me e non ho idea di come potere farvi fronte. Non riesco più a trovare la voglia di fare nulla, neanche di applicarmi per cercare lavoro.

Keith

A me raramente mi hanno paragonato ad altri, però avevano l'abitudine di descrivermi spesso i successi di due miei cugini, ai quali nella vita è andato tutto per il verso giusto. Gli ho detto espressamente e a muso duro che non voglio sentir parlare dei successi di loro due. Forse potresti fare lo stesso anche tu.

Ruoppolo

I genitori hanno il brutto vizio di fare paragoni fra i propri figli e quelli degli altri ma guai a fare paragoni fra loro e i genitori degli altri.
Non so come siano i tuoi ma ci sono genitori che credono di essere eroi perché hanno dato da mangiare ai propri figli e non li hanno picchiati (vedi i miei) e non hanno mai fatto altro che paragonarmi ai figli degli altri (ovviamente paragoni con figli di persone sane di mente, che non hanno gli hanno fatto mancare mai nulla, che hanno avuto tutto ciò che desideravano).

_Luna_

come ti capisco, purtroppo non ho alcun consiglio da darti ma solo della (forse inutile) solidarietà

Holbaek

Penso che ogni genitore vorrebbe vedere i propri figli "realizzati" , sposati, possibilmente con figli, e con un lavoro. Purtroppo per il momento non sto riuscendo a dargli queste "soddisfazioni" che un po' sono anche le mie (a parte il desiderare figli, proprio per il timore che possano fare una brutta fine). Un genitore probabilmente non si rassegna mai a questa idea e spera sempre un giorno di vedere i figli "sistemati"

Equilibrium

Molto spesso capita che i genitori fanno questi tipo di errori, non si rendono conto che cosi creano nel proprio figlio rancore verso di loro, che invece di fare in modo di farlo sentire visto, compreso e rassicurato, si ritrova a essere paragonato e messo in competizione con altre persone conosciute, piu o meno vicine. E normale che un figlio, anche sentendo certi discorsi da lontano, si senti svilito e non accettato.

E alla fine succede che il figlio farà di tutto per fargliela pagare, magari un buon modo è proprio quello di non realizzarsi, dargli sta soddisfazione no, col cazzo, tiè.
Questi meccanismi spesso sfuggono alla nostra coscienza, poichè sono meccanismi inconsci.
Prendere coscienza di queste dinamiche può aiutare a sganciarsi da quello che sarebbè l'inevitabile conseguenza e prendere la via verso la redenzione.

confusa86

Che dirti se non che ti capisco.

Da'at

Pubblica qui, fatti un diario delle tue creazioni. Non sarà il massimo ma qualche complimento sincero aiuta sempre l'autostima.

Poi passo dopo passo l'autostima può generare altra motivazione che genera altri risultati che genera altra autostima.

RKO

Le pressioni che arrivano dalla propria famiglia sono le più insostenibili, perchè pensi che proprio loro che dovrebbero essere i primi a supportarti sono invece i primi ad affossarti.
Credo che il paragone con "il cugino quello bravo" lo abbiamo dovuto sostenere più o meno tutti nel corso dell'infanzia/adolescenza, e a nessuno la cosa ha fatto bene.

Se avete visto "Strappare lungo i bordi", la serie di Zerocalcare, alla fine dice una cosa bellissima: "(...) E semo pure stupidi. Perché se impuntamo a fa’ il confronto co' le vite degli altri. Che a noi ce sembrano tutte perfettamente ritagliate, impalate, ordinate. E magari so' così perfette solo perché noi le vediamo da lontano."
E' scritto in romano ma si capisce abbastanza bene, la sostanza è che tutti hanno i loro cazzi e fare continuamente i confronti con gli altri ha poco senso.

Varano

a me di tanto in tanto il mio vecchio chiede "perché non ti fai la ragazza?", come se fosse una cosa che dipendesse solo dalla mia volontà. a 33 anni, dopo che non ti ho mai portato a casa neanche un'amica...boh.

poi quando chiede a me e mio fratello "quand'è che mi date un nipotino?" e io che vorrei rispondergli "aspetta, che mo' lo fabbrico" e invece non dico nulla perché è tutto così nosense

non si accontentano mai, ho trovato un lavoro full-time dopo un periodo difficile e che non mi piaceva, eppure viene dato tutto per scontato. vogliono sempre di più, che avanzi di carriera, che faccia qua e faccia là, senza immaginare che i problemi psicologici che ho avuto hanno lasciato strascichi e mi hanno fatto perdere tempo.

la ripresa c'è stata, mi sto facendo una gavetta infinita, gli altri obiettivi relazionali e vaghi progetti di metter su famiglia sono rimandati e nemmeno in cantiere. se ci saranno queste cose avverranno con calma e con fatica, perché finora è stato tutto difficilissimo.

mi dà fastidio anche quando sembra rassegnato all'idea che non avrà nipoti, che non farò questo o quel concorso, perché comunque non è detto.
io ci proverò, nel senso che continuerò a resistere ma non posso garantire nulla perché non dipende tutto da me.

Cancelletto

Avere e riuscire a coltivare le proprie passioni è già un successo, non lasciarti demoralizzare dalle pressioni esterne. Concentrati su quello che ti fa stare bene, e non su quello che gli altri si aspettano da te. Fin troppo facile a dirsi però, lo so...

edward00767

A me hanno sempre paragonato a mio cugino "eh guarda lui laureato e te non fai un cazzo da mattina a sera" quando ero più piccolo mi dicevano "lui è intelligente te sei scemo" "che disgrazia che sei guarda lui va a scuola e prende 10, te nemmeno vai a scuola".

Black_Hole_Sun

Esattamente, più mi paragonavano agli altri e più facevo peggio. Siccome non hanno mai smesso al peggio non c'è stata fine.

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Un abbraccio Smeraldina...