liuk76

Dico quello che penso e non mi faccio troppi scrupoli se non quello di rispettare le regole di questo forum.

Non mi sono mai dichiarato psicologo, né intendo sostituire un consulto.
Le mie opinioni (NON diagnosi) non nascono certo da una formazione accademica sull'argomento ma solo da letture di testi di psicologia e medicina (incluso il DSM) e da dialoghi su queste tematiche che ho avuto con psicologi e medici.

Io non trovo che lui stia gestendo serenamente la cosa ma, sopratutto, trovo che stia menomando il suo quotidiano ad un punto tale da non essere definibile come fisiologico.

Poi, molto cinicamente, il problema è suo: se non intende ricorrere ad un consulto, non vedo letture alternative e, ancora più cinicamente, non sono io a star male né ottengo benefici dal consigliargli ciò.

Però la soluzione a questo problema per me passa più per la psicoterapia, vista la cronicizzazione delle cose, piuttosto che per qualche pacca sulla spalla di un forum.

Miky

scometto che se ricevessi un'altra lettera di una innamorata di te, come quella che ricevesti, non la cagheresti manco di striscio come facesti quella volta.
Cmq vorrei cheiderti se oltre a farti le seghe, fai qualcosa per conoscere qualche ragazza, o aspetti che ti suonino al citofono come i testimoni di Geova?

schiattabomba

fanno bene i musulmani ad ucciderle le donne, sono il cancro dell'umanità!!!

Pablo's way

ce lo ricorderemo così:

metto anche la musica di sottofondo

gab12059

No no l'unica volta che ho fatto qualcosa per una ragazza è stato nel'97 in cui mi son dichiarato al citofono con quella Valeria ma mi rispose che era già fidanzata ... poi non sono piu' uscito di casa per 15 anni ...
Solo ultimamente ho fatto dei tentativi di approccio a delle sconosciute ( infatti mi son stupito anch'io di me stesso)...
Robe stupide, passeggiavo per il centro della mia città e una ragazza mi ha dato un volantino io son ritornato indietro e gli ho detto "bella mia questo volantino non va bene, manca il tuo numero di telefono" ... Lei è diventata tutta rossa poi vedendo che avrà avuto 18 anni e che io potevo essere suo padre , le ho detto "No scusa lascia perdere"...
Poi l'altra volta c'ho provato con una cassiera... c'erano 2 file, la fila per chi aveva comprato poco e la fila per chi aveva il carrello pieno... Io avevo comprato un pacchetto di caramelle e mi son messo nella fila di chi aveva il carrello e arrivato il mio turno lei mi fa "ma perchè hai fatto questa fila hai perso 10 minuti in piu'" e io le ho risposto :"Io quando devo pagare non vado nella fila fila piu' vuota, ma nella file dove c'è la cassiera piu' giovane e bella ,piacere Gabriele" ... Lei s'è messa a ridere e mi ha fatto vedere il suo annello di matrimonio "
Comunque so che questi giochetti non concludero' mai niente... Non avendo amici ecc e non uscendo di casa la trovo dura conoscere veramente una donna ...

gab12059

Si' ma i tesimoni di genova praticano il celibato

Rhoda

Un po' eccessivo forse?? La butto lì eh...
Ho trovato questa uscita particolarmente squallida

Il tuo racconto Gabriele mi ha colpito molto! Ti consiglio di farti aiutare da uno specialista, sia per quanto riguarda gli episodi di disordini alimentari che per questa "ossessione" (forse non è il termine più adatto) per il sesso...mhh "curarsi" però con gli effetti collaterali degli antidepressivi...non credo sia una grande idea!!!!!!!!

kiu

infatti gli effetti collaterali non è detto che ci siano, sono semplicemente possibili e soggettivi...

SonoRovinato

kiu...mi sa che allora da due giorni stiamo dicendo la stessa cosa

Odran

Cavolo, mi dispiace che tu stia soffrendo così tanto, però una cosa mi lascia perplesso della tua storia: vuoi reprimere i tuoi desideri perché soffri alla sola idea di avere l'istinto di desiderare una donna. Cioè, mi sembra che tu soffri alla sola idea di avere BISOGNO di una donna prima che di avere il desiderio di rapporti di natura sessuale... e mi sembra che la cosa stia andando avanti da parecchi anni, voglio dire, già quando andavi alle medie, e dopo ancora alle superiroi, allontanavi le ragazze che mostravano di tenerci a te. Unica eccezione mi pare quella Valeria di quando andavi all'università, che ti ha fatto crollare il mondo addosso. Ecco, un'altra cosa che ho notato è che in tutte e tre le situazioni ci sono dei motivi per i quali hai provato vergogna, anzi, per i quali ti sei colpevolizzato: hai scritto di te "che coglione" almeno tre volte, e un'altra volta ti sei dato del "bastardo". Il fatto è che mi sembri combattuto: per quanto riguarda le donne ci sono dei momenti in cui vorresti farti avanti e altri in cui vuoi farti indietro per paura, per esempio: la ragazza delle medie voleva stare con te, tu la respingevi, ma allo stesso tempo hai affermato che in fondo ti faceva piacere quando ti correva dietro, e lo stesso vale per la ragazza del liceo, avresti voluto conoscerla ma non ci sei riuscito. Tutte le volte inoltre ricorre un terzo componente: gli amici, ora i tuoi (non vuoi che ti giudichino debole) ora quelli di Valeria (dovevo uscire insieme ai suoi amici no no, la cosa mi mandava in panico...).
Adesso eccoti qui che cerchi un farmaco che inibisca i tuoi impulsi, così che l'idea di dover cercare una partner non ti assalga più. Tuttavia penso che tu, con questo farmaco, stia cercando rimedio non tanto ai bollori di cui parli, ma al fatto di doverti sentire continuamente tentato da una parte di cercare una donna e dall'altro di non farlo, per vari motivi quali paura, ansia... penso che quello che tu debba cercare di risolvere è proprio quest'ultimo aspetto, tutti quei contrasti che entrano in gioco quando si parla di donne. Vuoi cercare una donna perché vuoi innamorarti, ma non vuoi vederti innamorato perché temi di non saper gestire la situazione.
Se mi permetti un consiglio, i questi casi penso che la cosa migliore da fare sia quella di indagare il rapporto che si ha avuto da bambini con la prima donna della vira: la madre: probabilmente esso rispecchia il tuo modo di approcciarti con l'altro sesso, e hai paura di non saper gestire la situazione in caso nasca qualcosa di intimo forse perché da piccolo ti sei colpevolizzato per qualcosa, un bisogno che non ti è stato soddisfatto e per il quale non sei riuscito a dare la colpa a chi di dovere (solo teorie e supposizioni, non voglio insinuare niente, ma potrebbe essere un punto di partenza). Questa tua stessa colpa che potresti esserti attribuito magari ti ha portato a credere di non essere in grado di gestire certe situazioni.
Suppongo questo perché ultimamente ho letto di una teoria (Teoria dell'attaccamento - Bowlby, Ainswort...) secondo la quale i rapporti che viviamo con gli altri sono caratterizzati dalle relazioni che in età infantile abbiamo avuto con i nostri genitori, in particolare la madre (il genitore di cui si parla nella teoria è chiamato "caregiver", può essere chiunque, ma solitamente è identificato come la persona che maggiormente si prende cura del bambino). Questa paura che hai tu può essere riletta con questa teoria: forse hai interiorizzato dentro di te l'idea della donna come fonte di qualcosa di cui hai bisogno ma che hai paura a chiedere, forse proprio perché i tuoi genitori, quando hai avuto bisogno di qualcosa, hanno infuso in te paura, per un motivo o per l'altro, e non sapendo che fare in casi come questo può succedere che il bambino pensi che sia colpa sua il fatto che la madre appaia come sorgente di emozioni come la paura. Ti consiglio, per ulteriori info, di leggere questa pagina http://www.disturbipsichici.info/mio...accamento.html .
Ho scritto queste cose non perché voglio giocare a fare l'analista, ma perché penso che tu abbia davvero un grande bisogno di capire te stesso, più che di assumere farmaci. Se dovessi sbagliarmi ti chiedo scusa in anticipo.

Winston_Smith

Quante cazzate in un solo post (cit.)

Rhoda