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21-10-2010, 11:20
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#41
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Originariamente inviata da JohnReds
A questo punto mi pare evidente che il problema, è che andate in università private. La cosa triste è che da questa gentaglia ipocrita uscirà fuori l'élite che guiderà il nostro paese. Si spiegano molti dei problemi italiani
L'università privata è il male.
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ma la mia non è privata eppure la situazione è quella....
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21-10-2010, 11:41
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#42
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Quote:
Originariamente inviata da Plaxico
Se continuate a pensare che dopo appena due settimane se non ti sei fatto amici sei fottuto vi fate solo del male.
Io ho conosciuto ragazzi anche al quarto anno che andavo (persone con cui non avevo scambiato manco una parola al primo anno). Amicizie mai nate e mai coltivate perchè io mi sono fatto da parte, non loro
Questo perchè all'università ci sono tanti modi e motivi per conoscere delle persone.
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Infatti sarebbe troppo drastico escludere la possibiltà di fare amici anche dopo.. Però possiamo comunque dire che più passa il tempo più è difficile fare amici.
Quote:
Originariamente inviata da Plaxico
Secondo me dovreste essere anche un pò più critici verso di voi, alle volte ci escludiamo da soli non sono gli altri.
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Vero..
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21-10-2010, 11:44
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#43
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Massi91
Allora, vedrò di riassumere quello che ho visto in questi giorni nella mia università...oggi poi forse pure peggio...
1) Se non ti fai gli amici la prima settimana sei praticamente fuori per sempre salvo colpi di culo...
2)Il primo giorno qualcuno ti parla ma appena si accorgono che non sei uno che ha tanta vita sociale da raccontare tendono subito ad escluderti ed a emarginarti e già il secondo giorno vanno verso altri
3)Se non sei vestito elegante e figo sei uno straccione-sfigato...il ragazzo medio ci va vestito in camicia e maglioncino (o sulle spalle) oppure camicia con sopra cardigan e sciarpa...le ragazze anche con i tacchi (cmq questo varia e credo che in alcune università questa cosa si nota di più rispetto ad altre..)
4) Dopo un mese stanno già tutti in gruppetto
5) Dopo un mese nessuno vuole più farsi vedere solo percui se c'è un gruppetto di 5 persone e 4 di queste non seguono una lezione anche questa 5a non ci andrà perchè da sola non vuole andarci (l'ho visto anche oggi)...poi siccome stringono amicizie tra gruppetti per loro non c'è nessun problema con gli appunti....fanno a turno...un giorno sta a lezione un gruppetto, un giorno sta a lezione un altro gruppetto...poi gli appunti se li passano (facile così....)...
6) Durante le pause è uno strazio, e non sai più che fare durante quei 15 minuti di pausa...ti vedi tutti gli occhi puntati addosso perchè tu sei solo e gli altri in gruppo e ti senti terribilmente in ansia...
Anche da voi è così?? Dite in quali punti vi trovate e se ne avete altre aggiungetele...
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Premetto che, al contrario di quanto hanno scritto altri, l'università secondo me NON è solo un luogo di studio, ma è anche un luogo dove si possono instaurare delle amicizie... per cui più che il liceo secondo me è l'università l'ultimo grande ambito in cui si possono creare dei legami stretti, in cui si può inserirsi in un gruppo di amici, e l'esperienza di persone che conosco (purtroppo non la mia ) me lo confermano al 100%. Quindi anch'io mi ritrovavo tra quelli che, come Massi, guardavano all'università con speranza, per migliorare un poco la vita sociale...
Vengo ora ai tuoi punti:
1)Dire prima settimana è eccessivo, io sarei più largo e direi primo semestre.
2)Dipende da chi incontri. In moltissimi casi, nella maggior parte, è come dici tu (e l'ho sperimentato personalmente). Se non sei visto come uno di loro vieni semplicemente ignorato.
3)Anche quì il tuo tono mi sembra eccessivo... è chiaro che se vai vestito da barbone vieni visto di cattivo occhio, ma non mi sembra ci sia bisogno di tirarsi tanto la mattina (parlo degli uomini, per le donne è diverso)...
4)Già dopo 1 giorno si formano i primi gruppi. Molti già ci sono dal primo giorno perchè sono gruppi che vengono insieme dai licei. Poi in breve si vanno a formare i gruppetti di quelli di una stessa città... poi conoscendosi via via tutti gli altri. Entro un semestre la "genesi" dei gruppetti sostanzialmente termina e al massimo vi saranno spostamenti solo singoli... ma a questo punto tentare di inserirsi senza la necessaria solita "capacità sociale" è molto più dura...
5)E' vero ma se riferito a chi non ha altre amicizie "esterne" su cui contare: molti hanno altri amici al di fuori di quella facoltà e magari semplicemente non gliene frega di crearsene altri nuovi... in questo caso se si mostra comunque un atteggiamento positivo verso gli altri si viene comunque considerati e apprezati... Se si ha l'aria da sfigato no.
6)Che sia uno strazio se non hai nessuno con cui parlare sono pienamente d'accordo. Sull'avere gli occh puntati no, visto che in genere ti ignorano ... Al massimo faranno le solite battutine tra loro del tipo "guarda che sfigato quello"
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21-10-2010, 11:53
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#44
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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Originariamente inviata da TomRogerRobert
questo tipo di approccio si può eufemisticamente definire "bruciare le tappe". Nemmeno le persone normali approcciano in maniera così esplicita
e poi :"Ciao, sono in cerca di amici ... ti và di essere mio amico?" è innegabilmente infantile
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
ma non è da sfigato come approccio?
me lo vedrei in un cartone animato...e poi non bisogna dare l'impressione di mendicare la compagnia altrui
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stavo scherzando dicendo "ti và di essere mio amico" ... avevo anche messo le faccine ------------>
resta il fatto che non c'è un modo di trovarsi gli amici, non ci sono delle cose da dire per trovarsi gli amici; devi essere predisposto mentalmente a parlare e socializzare senza paura del giudizio, inziando a parlare di questioni di università e allargando successivamente il discorso a questioni extra-universitarie
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21-10-2010, 20:55
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#45
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Over the Hills and Far Away
Messaggi: 469
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ma vai al dams a bologna, là non trovi damerini in cardigan!
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21-10-2010, 23:44
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#46
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
A questo punto mi pare evidente che il problema, è che andate in università private. La cosa triste è che da questa gentaglia ipocrita uscirà fuori l'élite che guiderà il nostro paese. Si spiegano molti dei problemi italiani
L'università privata è il male.
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Io non ci volevo andare, ma non ho avuto la forza di impormi, mi ero anche già iscritto alla pubblica, comunque ormai è tardi per piangere sul latte versato. Dall'inizio delle magistrali, spero che la situazione migliori..
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21-10-2010, 23:46
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#47
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Quote:
Originariamente inviata da Woland12
Premetto che, al contrario di quanto hanno scritto altri, l'università secondo me NON è solo un luogo di studio, ma è anche un luogo dove si possono instaurare delle amicizie"
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se è veramente l ultimo(ma non credo) sono fottuto
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22-10-2010, 00:54
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#48
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Over the Hills and Far Away
Messaggi: 469
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
A questo punto mi pare evidente che il problema, è che andate in università private. La cosa triste è che da questa gentaglia ipocrita uscirà fuori l'élite che guiderà il nostro paese. Si spiegano molti dei problemi italiani
L'università privata è il male.
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Caro Reds mi trovo a dover - per fortuna - smentire parte di quello che hai scritto. Ho detto per fortuna perché, nonostante i ripetuti attacchi all'istruzione pubblica, in Italia possiamo ancora vantare delle istituzioni universitarie di assoluta eccellenza. Quello che tu riporti è un luogo comune, che ovviamente non fa altro che disinformare e ingrassare le casse delle università private. Non è vero che le private formano le élite del nostro paese, perché se si citano le istituzioni di eccellenza allora dobbiamo parlare della Scuola Normale Superiore di Pisa, della Scuola Superiore Sant'Anna, del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino. Potrei ovviamente citare anche altri atenei di chiara fama, ovviamente tutti pubblici. Il refrain "privato è meglio" non è sempre vero e dovrebbe essere nell'interesse di tutti pretendere sempre una istruzione pubblica di grande qualità.
In ultimo, rispetto i problemi di Andrea e Massi, ma non riesco a provare compassione, perché tutti sanno benissimo che ambiente si trova alla Luiss, Cattolica, Bocconi... Questo "cadere dalle nuvole" durante le prime settimane di lezione fa pensare quantomeno a una notevole superficialità.
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22-10-2010, 01:34
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#49
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Xavier Institute for Higher Learning
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Fidelio
In ultimo, rispetto i problemi di Andrea e Massi, ma non riesco a provare compassione, perché tutti sanno benissimo che ambiente si trova alla Luiss, Cattolica, Bocconi... Questo "cadere dalle nuvole" durante le prime settimane di lezione fa pensare quantomeno a una notevole superficialità.
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Però non ci andrei neppure troppo pesante, a 18-19 anni non possono sapere tutto, ed è anche normale che abbiano fatto valutazioni un po' ingenue alla loro età... ci vuole anche l'esperienza diretta per rendersi conto di una certa realtà, non basta il sentito dire...
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22-10-2010, 05:54
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#50
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Massi91
Poi purtroppo l'università mia è come se andassi a fare un apertivo e non scherzo purtroppo...c'è addirittura il bar/locale dell'università in cui ci si prendono i cocktail seduti sui divanetti in pelle...e la gente durante le pause vanno tutti lì...
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Ringrazio Dio o chi per lui di non aver frequentato un'università simile...alla faccia di chi dice che il privato è il bene.
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22-10-2010, 06:11
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#51
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Concentrati sui corsi, spostati davanti. "Uuuh è da sfigati leccaculo", no, è da persona seria che onora i soldi spesi dai propri genitori per l'istruzione superiore ed è sfigato chi non segue, semmai, visto che non fa un cazzo.
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Quoto, tanto più che le esigenze di socializzazione sono già "coperte" dai coinquilini e dalle loro conoscenze. Non credo siano pochi coloro che si sono laureati senza portarsi appresso un gruppetto fisso di conoscenze durante la loro carriera universitaria, tutt'altro.
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22-10-2010, 14:30
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#52
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Over the Hills and Far Away
Messaggi: 469
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Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Capisco che, a scuola come all'università o nel mondo del lavoro sia preferibile evitare questi contesti pomposi, ma spesso i genitori credono di far la scelta giusta nell'indirizzarvi i propri figli.
In linea di massima questa regola non è vera, ma molti correlano la grande spesa economica ad una maggiore qualità degli insegnamenti, una maggiore severità (di questo, non voletemene, non sono per nulla convinto) e un maggior controllo (selezione?) dell'utenza (=meno chances di incontrare cattive compagnie, ovviamente anche questa è abbastanza fittizia come credenza, anzi, tra l'élite si nascondono i peggiori elementi spesso e volentieri).
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Se la situazione è questa penso di potermi considerare fortunato ad avere dei genitori che mi hanno sempre lasciato piena libertà di scelta, forse perché anche loro sono stati, un tempo, universitari e sanno bene come funziona.
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22-10-2010, 15:32
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#53
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Originariamente inviata da Andrea8888
se è veramente l ultimo(ma non credo) sono fottuto
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Intendevo che è l'ultimo ambiente in cui si possono creare potenzialmente delle amicizie strette e ampie (il classico gruppetto) viste le tante cose si hanno ad avere in comune. Chiaramente gli anni del liceo sono quelli ideali per crearsi le amicizie migliori, in università ci sarà sempre per forza di cose più distacco (anche solo per il numero elevato di studenti a lezione).
Escluse le università si potranno creare amicizie sul luogo di lavoro, se si frequenta uno sport o si segue un altra passione (musica ecc.) ma in questi casi difficilmente si crea l'amicizia tipica degli ambienti di studio (scuola/università).
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22-10-2010, 16:53
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#54
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 65
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Originariamente inviata da Woland12
Intendevo che è l'ultimo ambiente in cui si possono creare potenzialmente delle amicizie strette e ampie (il classico gruppetto) viste le tante cose si hanno ad avere in comune. Chiaramente gli anni del liceo sono quelli ideali per crearsi le amicizie migliori, in università ci sarà sempre per forza di cose più distacco (anche solo per il numero elevato di studenti a lezione).
Escluse le università si potranno creare amicizie sul luogo di lavoro, se si frequenta uno sport o si segue un altra passione (musica ecc.) ma in questi casi difficilmente si crea l'amicizia tipica degli ambienti di studio (scuola/università).
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Infatti se non trovo amici all'uni sarò da solo per sempre, è l'ultima occasione
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22-10-2010, 17:20
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#55
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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22-10-2010, 18:07
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#56
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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Originariamente inviata da Woland12
Intendevo che è l'ultimo ambiente in cui si possono creare potenzialmente delle amicizie strette e ampie (il classico gruppetto) viste le tante cose si hanno ad avere in comune. Chiaramente gli anni del liceo sono quelli ideali per crearsi le amicizie migliori, in università ci sarà sempre per forza di cose più distacco (anche solo per il numero elevato di studenti a lezione).
Escluse le università si potranno creare amicizie sul luogo di lavoro, se si frequenta uno sport o si segue un altra passione (musica ecc.) ma in questi casi difficilmente si crea l'amicizia tipica degli ambienti di studio (scuola/università).
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gli amici te li puoi fare anche con internet se avete un interesse in comune
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22-10-2010, 19:10
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#57
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Quote:
Originariamente inviata da Fidelio
In ultimo, rispetto i problemi di Andrea e Massi, ma non riesco a provare compassione, perché tutti sanno benissimo che ambiente si trova alla Luiss, Cattolica, Bocconi... Questo "cadere dalle nuvole" durante le prime settimane di lezione fa pensare quantomeno a una notevole superficialità.
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Questa pseudo predica lascia il tempo che trova, non avevo la più pallida idea che l'ambiente fosse cosi tanto di un certo tipo, a 18 anni non ci pensavo minimamente a queste cose. Se l avessi saputo, magari avrei preso scelte diverse.
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23-10-2010, 20:39
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#58
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Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 168
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avendo provato due università (non chiedetemi nulla, è uno strazio parlare di quel periodo), questa volta ci sono entrata con lo spirito da "guerriera" del tipo che sapevo già come funziona, che alle segreterie spesso ti maltrattano perchè hanno poca voglia di lavorare, delle studentesse fighette coi tacchi e dei fighetti che le cercano. Ho iniziato le lezioni estremamente rilassata, con indosso le mie vecchie ma comode scarpe da ginnastica, silenziosa e discreta nel prendere appunti ma coraggiosa da alzare la mano e fare una domanda al prof (per me è una grande vittoria). Non cercavo amicizie questa volta, sono partita con lo spirito me ne frego di voi tutti sono qui per studiare e magicamente hanno iniziato ad avvicinarsi alcune persone. Vuoi la battuta sull wi fi dell'università che non funziona, il commento sulla macchinetta del caffè che prendeva 50 cent mentre quella a lato 30 (pazzesco ), insomma ho notato che lasciarsi andare quel minimo anche per pochi secondi poi fa' sì che quando rivedi quella persona lei ti chiede il numero e iniziano a nascere piccole amicizie. A me sta andando bene per fortuna
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24-10-2010, 00:17
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#59
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
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Quote:
Originariamente inviata da netcrusher
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Quote:
Originariamente inviata da netcrusher
io penso sia andato da qualche parte per farla finita...........maledetta università del caxxo!
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Net per fortuna il ragazzo lo hanno ritrovato in un supermercato: spero per lui che le cose inizino mettersi bene.
http://www.corriere.it/cronache/10_o...4f02aabc.shtml
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24-10-2010, 01:13
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#60
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 144
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domanda: tutti noi guardiamo invidiosi tutte quelle persone allegre e felici che fanno gruppetti, snob, ecc... ma avete mai provato a pensare che possa esserci qualcuno come noi, nella stessa identica situazione, senza accorgercene?
esempio: nella mia facoltà sembravano tutti iper espansivi, estroversi, socievoli,... e invece l'anno scorso per caso ho conosciuto un ragazzo e parlandoci ho scoperto che era in mezzo a una crisi iperdepressiva!
e un'altra volta, ero in aula durante la pausa, da sola, e fissare il quaderno,... mi guardo intorno e vicino a me c'era una ragazza che altrettanto faceva finta di rivedere gli appunti presi a lezione... le ho chiesto se seguiva anche un altro corso come me, ed è diventata bordò (lo so che non si scrive così e parlava a bassa voce... che gioia!!! una timidissima come meee!!!! non siamo diventate amicissime, però ci salutiamo e durante le pause capita di dire qualche cavolata insieme.
Morale: invece di cercare di stringere amicizia con gente che non frequenteremmo mai, perchè non fare alleanza tra di noi? (parlo io poi che non l'ho ancora messo in pratica, però a pensarci sarebbe più sano )
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