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22-06-2014, 15:34
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#21
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Riguardo alle visite ai parenti, non sempre il lavoro è conciliabile con l'orario delle visite quotidiane e, si presuppone, che il figlio un domani si sia costruito una vita indipendente dal genitore anziano
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Si, forse hai ragione. Ma non trovo giusto né etico lasciare la persona anziana a sé stessa, specialmente se si tratta di chi ti ha dato la vita (ammesso che sia stato un genitore degno di questo nome, altrimenti il discorso cambia).
Una vita indipendente da qualcuno che ti ha amato, e che magari ami, non significa automaticamente: "Sei vecchio papà, ecco una bella casa di cura... sai, io ho i figli. Ciao papà, ci vediamo una volta alla settimana! O magari una volta ogni due. Tu stai tranquillo col catetere e il sondino nasogastrico, eh?"
Parlo di qualcuno anziano ma cosciente ovviamente, non preda di demenza senile o chessò io, anche li sarebbe un altro discorso.
Chi amo è parte della mia vita. Se ho un padre o una madre anziana che amo, e io sono adulto, non li lascio fuori dalla mia esistenza (conscio di quanto questo significhi...dei sacrifici)
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22-06-2014, 15:37
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
ma dai...non diamo la colpa al lavoro stressante, quelli li sono delle teste di cazzo e basta
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Non cercavo giustificazioni, né dare la colpa.
Una volta data la colpa, questo cosa si risolve?
Davvero basta sentirsi superiori ergendosi a giudici dell'umanità e delle "teste di cazzo"?
Il processo ci sarà comunque eh.
Che uno lo accetti o meno queste situazioni difficili possono contribuire a tirare fuori i peggiori istinti, se davvero non vuoi la pena di morte allora non dovresti anche pensare ad un'eventuale riabilitazione e quindi ad una comprensione del problema e una soluzione?
A meno che tu non voglia ucciderli o rinchiuderli a vita eh.
Così si risolve tutto
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23-06-2014, 12:04
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#23
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik
non trovo giusto né etico lasciare la persona anziana a sé stessa, specialmente se si tratta di chi ti ha dato la vita
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Per me abbandonare la persona a sé stessa significa che lasciare la persona a casa sua ed in solitudine pur non essendo autosufficiente o portatrice di una patologia seria e invalidante e, in questo scenario, condivido l'ingiustizia.
Non equivale all'abbandono trasferirla in un RSA o darle assistenza domiciliare da parte di professionisti coscienziosi.
Il fatto che mi abbia dato la vita non è un motivo sufficiente perché voti la mia vita a lui.
Quote:
"Sei vecchio papà, ecco una bella casa di cura... sai, io ho i figli. Ciao papà, ci vediamo una volta alla settimana! O magari una volta ogni due. Tu stai tranquillo col catetere e il sondino nasogastrico, eh?"
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Premessa: coabito con i miei.
Esempio: purtroppo, ultimamente, i miei genitori sono stati ricoverati in periodi e con durate differenti.
La mia filosofia di visita ai miei è: compagnia e bisogni materiali legati alla degenza, oltre che dialogo con i medici.
Mio padre era ricoverato vicino a dove lavoro e aveva orari di visita compatibili con i miei orari d'uscita. Ci andavo quotidianamente (eccetto i weekend) e rimanevo con lui 15-20 minuti.
A lui bastava così ed io conciliavo il tutto.
Mia madre è stata ricoverata dapprima qui e, anche lei, l'andavo a visitare quotidianamente.
Poi, ha fatto una media degenza in un altro comune e aveva orari di visita incompatibili con il mio lavoro. In quel caso, ci andavo una volta alla settimana e compatibilmente col mio weekend.
Quote:
Chi amo è parte della mia vita. Se ho un padre o una madre anziana che amo, e io sono adulto, non li lascio fuori dalla mia esistenza (conscio di quanto questo significhi...dei sacrifici)
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Scelte.
La mia intenzione è quella in futuro di andare a convivere con una persona e, a quel punto, ridimensionerò la presenza materiale dei miei nella mia vita.
Lo trovo normale, avendo quasi 40 anni. Quando dovrei farmi la mia vita al 100%? Quando diventerò vecchio?
Questo implicherà che se oggi il genitore lo vedo quotidianamente, un domani lo vedrò molto di meno. Mi sembra normale.
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23-06-2014, 12:26
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 886
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Quote:
Originariamente inviata da She
Ci vorrebbero più controlli non solo al momento dell'assunzione ma anche negli anni. Anche se una persona si accorgesse di non essere più idonea per quel tipo di lavoro dopo magari anni di servizio secondo voi oggi come oggi si licenzierebbe ?
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La penso nello stesso modo, quelle cose sono orribili e non hanno giustificazione alcuna,
ma pensiamo anche a cosa innesca certe situazioni.
Ognuno di noi in fondo ha il suo Mr Hyde nascosto da qualche parte.
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23-06-2014, 14:49
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Il mio sentimento verso mio padre probabilmente alimenta qualcosa... Non vorrei fargli, un domani, qualcosa che i miei figli facessero a me. Quindi più che sindrome della crocerossina si tratti di egoismo?
Non lo so. So che lui non accetterebbe di essere lasciato solo o di avere visite di venti minuti. Mi faccio condizionare da lui, probabilmente.
O forse nemmeno io vorrei che mio figlio, mentre sto male, sono vecchio e malato, non autosufficiente, mi conceda solo venti minuti della giornata, quando io gliene ho dati tanti di più.
Non si tratta di equilibrio. Ricordo come si comportava con me, e vorrei potermi comportare coi miei figli come lui faceva e fa con me per non essere lasciato solo, alla fine, o essere ricordato come penso ricorderò lui.
Allora dov'è la mia vita, dov'è la sua o quella dei miei figli... ecco, considero "una vita" una catena, forse, che ci collega l'uno all'altro, senza lasciare nessuno a se sesso o, perlomeno, che non si senta lasciato a se stesso.
Mh, si... alla fine sono stato formato dall'esperienza di vita con mio padre.
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23-06-2014, 15:25
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#26
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik
So che lui non accetterebbe di essere lasciato solo o di avere visite di venti minuti
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Nella vita non si può avere tutto.
Se uno lavora da dipendente, non è detto che gli sia concesso un permesso (retribuito o non) di 1 ora o più ogni giorno.
Rischiare sanzioni disciplinari per assenza ingiustificata non ha molto senso.
20 minuti per il pragmatismo della mia famiglia sono più che sufficienti.
Fosse stato per mio padre, potevo anche non andare a trovarlo.
Quote:
O forse nemmeno io vorrei che mio figlio, mentre sto male, sono vecchio e malato, non autosufficiente, mi conceda solo venti minuti della giornata, quando io gliene ho dati tanti di più.
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Io invece lo capirei e lo troverei giusto.
In caso contrario significherebbe tenerlo in ostaggio fino alla mia morte.
Quote:
Allora dov'è la mia vita, dov'è la sua o quella dei miei figli...
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Domanda: se tu un domani trovassi una fidanzata, ci convivessi, ecc. e tuo papà avesse bisogno di assistenza, tu "costringeresti" la tua nuova famiglia a convivere con tuo padre oppure passeresti gran parte del tuo tempo con tuo padre sottraendolo alla tua famiglia?
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23-06-2014, 15:58
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#27
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Domanda: se tu un domani trovassi una fidanzata, ci convivessi, ecc. e tuo papà avesse bisogno di assistenza, tu "costringeresti" la tua nuova famiglia a convivere con tuo padre oppure passeresti gran parte del tuo tempo con tuo padre sottraendolo alla tua famiglia?
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Io ho convissuto da lei, dopo 4 mesi mio padre era sclerato. Andai a convivere con lei da lui, allora.
No, la storia tra me e lei non è saltata per questo, la ragazza aveva problemi di salute.
Comunque, come vedi la risposta c'è già. Un domani renderò chiaro che nella "mia famiglia" è compreso anche mio padre. Non dico che la mia situazione sia nella norma, eh?
Ragionano tutti come te Liuk, semplicemente non li capisco... è al di fuori della mia ottica, ma comprendo anche che la mia ottica non sia a fuoco normalmente.
Penso sia soggettivo, come sempre. A tuo padre va bene così, no? Al mio invece non sarebbe andato bene. Si sarebbe lagnato, a dir poco.
In definitiva, lui non vuole stare solo, non ci riesce (non ha una moglie, solo me) un domani penso che non vorrei restar da solo nemmeno io, certo, entro certi limiti. Ma specialmente nella malattia, che temo, non vorrei esser quasi "abbandonato" ai dottori. Dai miei figli vorrei (non esigerei) maggiori attenzioni... questo, ammesso che riesca a diventare un buon padre, chiaro, altrimenti dove sta l'equilibrio?
Non mi aspetterei nulla se non fossi stato un buon genitore.
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23-06-2014, 16:45
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#28
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik
Io ho convissuto da lei, dopo 4 mesi mio padre era sclerato. Andai a convivere con lei da lui, allora.
No, la storia tra me e lei non è saltata per questo, la ragazza aveva problemi di salute.
Comunque, come vedi la risposta c'è già. Un domani renderò chiaro che nella "mia famiglia" è compreso anche mio padre. Non dico che la mia situazione sia nella norma, eh?
Ragionano tutti come te Liuk, semplicemente non li capisco... è al di fuori della mia ottica, ma comprendo anche che la mia ottica non sia a fuoco normalmente.
Penso sia soggettivo, come sempre. A tuo padre va bene così, no? Al mio invece non sarebbe andato bene. Si sarebbe lagnato, a dir poco.
In definitiva, lui non vuole stare solo, non ci riesce (non ha una moglie, solo me) un domani penso che non vorrei restar da solo nemmeno io, certo, entro certi limiti. Ma specialmente nella malattia, che temo, non vorrei esser quasi "abbandonato" ai dottori. Dai miei figli vorrei (non esigerei) maggiori attenzioni... questo, ammesso che riesca a diventare un buon padre, chiaro, altrimenti dove sta l'equilibrio?
Non mi aspetterei nulla se non fossi stato un buon genitore.
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se sono malato e non autosufficiente ok....ma se fossi anziano non vorrei mai e poi mai ostacolare la vita dei miei figli "obbligandoli" a stare con me solo per un mio senso di solitudine. Sarei dispiaciuto per loro
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23-06-2014, 16:51
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#29
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik
Un domani renderò chiaro che nella "mia famiglia" è compreso anche mio padre. Non dico che la mia situazione sia nella norma, eh?
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Ti auguro di trovare una persona disposta a sacrificarsi.
Una mia ex, tra l'altro della tua stessa regione, era disposta a trasferirsi per convivere con me.
Però voleva ogni weekend tornare dai genitori e, qualora avessero avuto bisogno di lei, si sarebbe ritrasferita a tempo indeterminato da loro.
Non siamo mai arrivati al punto di convivere ma, se fosse accaduto, penso che ciò sarebbe stato un motivo della fine della relazione.
Quote:
Ragionano tutti come te Liuk, semplicemente non li capisco...
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Cerco di spiegarti il perché.
La cosa che mi manca di più in assoluto di una relazione è la convivenza e, nel momento in cui questa si concretizzerà, ho un arretrato di ANNI da smaltire e non intendo vivere una convivenza "azzoppata, sopratutto per l'età anagrafica che ho e per via del fatto che già dovrò scendere a compromessi riducendo il tempo di relazione "spensierata" prima di costruire una famiglia.
Insomma oggi convivo con i miei per ragioni di comodità e, in virtù della convivenza, li aiuto al bisogno (adesso, ad esempio, hanno problemi di salute e mi sto accollando qualche onere di casa che prima non mi accollavo) ma, nel momento in cui andrò a convivere con una donna, voglio riprendere quello che, in gran parte per scelta mia, non ho avuto scegliendo di convivere con i miei.
Non intendo dire che non li assisterò, intendo solo dire che non vorrei (ma questo in qualsiasi caso) una vita fatta solo di lavoro e assistenza ai miei.
Per farti un esempio, ora i miei necessitano di un grado d'assistenza che mi consente di lavorare, avere tempo libero e limitarmi ad essere presente la notte a casa e la mattina nei weekend.
Sarò sincero: mi scoccia vedere eroso il mio tempo libero ma non mi pesa aiutare i miei e sono contento di dargli una mano.
Se l'aiuto, qualunque fosse la ragione, arrivasse a privarmi dell'intero weekend o, più genericamente, del tempo libero: mi rivolgerei ad una badante perché non sarei disposto a fare una vita di soli sacrifici.
Quote:
A tuo padre va bene così, no? Al mio invece non sarebbe andato bene. Si sarebbe lagnato, a dir poco.
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I miei genitori vengono prima di moltissime persone ma dopo di me medesimo.
Ogni scelta non deve danneggiare me stesso per cui anteporrei il fatto che vada bene a me.
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23-06-2014, 21:57
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
se sono malato e non autosufficiente ok....ma se fossi anziano non vorrei mai e poi mai ostacolare la vita dei miei figli "obbligandoli" a stare con me solo per un mio senso di solitudine
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Il problema è che, ammesso e non concesso di arrivare a una malattia invalidante (e non al classico infarto stroncante, o ictus, o chessò io), alla fine della vita ci aspetta un periodo durante il quale non saremo autosufficienti. Il timore mio è di restare solo in quel frangente; un timore giustificato, presumo.
Mio padre non è propriamente autosufficiente, anche se è sano e ha 61 anni... è un sacrificio, si, ma non posso lascarlo a sé stesso se non è capace.
Tornando a me... se sarò in salute, penso che non avrò problemi a restar da solo. Non chiedo la mole di sacrifici che faccio io, ma nemmeno di essere dimenticato perché l'uccello ha preso il volo e la vecchia cornacchia bisbetica fa parte di un altro tempo.
Ripeto: ho un concetto di famiglia particolare. Una continuità fra passato, presente e futuro... non so se sia sana, ma non vorrei lasciare indietro nessuno di coloro che ho amato, e non vorrei esser lasciato indietro da chi mi ha amato.
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Non intendo dire che non li assisterò, intendo solo dire che non vorrei (ma questo in qualsiasi caso) una vita fatta solo di lavoro e assistenza ai miei.
Sarò sincero: mi scoccia vedere eroso il mio tempo libero ma non mi pesa aiutare i miei e sono contento di dargli una mano.
Se l'aiuto, qualunque fosse la ragione, arrivasse a privarmi dell'intero weekend o, più genericamente, del tempo libero: mi rivolgerei ad una badante perché non sarei disposto a fare una vita di soli sacrifici.
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Capisco, condivido a pieno il ragionamento.
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23-06-2014, 22:53
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#31
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Originariamente inviata da Marcofobik
non so se sia sana, ma non vorrei lasciare indietro nessuno di coloro che ho amato, e non vorrei esser lasciato indietro da chi mi ha amato.
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Queste sono intenzioni che devi seguire se le ritieni tue. Non farti influenzare dal parere altrui.
L'importante è che ponderi bene pro e contro.
Per quanto la mia idea sia quasi diametralmente opposta alla tua ritengo che sbaglieresti a non assecondare ciò in cui credi.
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