Barracrudo

Infatti e questo il punto secondo me.. cambiare lavoro e bello ogni tot .. magari alcuni ancche se la sentono di cambiare mansione e imparano cose nuove.. ma lavoro precario nn significa questo.. la realtà del lavoro precario e perdere lavoro e poi ritrovarlo un posto dove non vieni sfruttato magari dopo 2 anni di nulla o più ...
Il posto fisso e logorante ma il precariato pure .. secondo me nn intendeva dire precariato Claire ma intendeva tipo trasferimenti e cambi di luogo di lavoro

Mollusco

Si, questa e' un'obiezione giusta. Ma io personalmente avevo la priorita' di rifiatare, e quindi non ci pensavo. E poi vivevo ancora coi miei.

Pero' per uno che vive da solo puo' essere come dici tu. Non so cosa intendeva Claire, forse si riferiva ad una mansione in cui puoi sempre rientrare, magari riferita al suo tipo di lavoro, non so.

Mollusco

Si, credo anch'io, forse intendeva lavoro flessibile.

Lost75

Però per molti fobici penso che l'idea di dover riambientarsi continuamente in posti nuovi con gente nuova non sia il massimo

Nightlights

Io la vedo al contrario di claire.
Un tempo indeterminato mi da sicurezza, stabilità, mi fa andare a lavoro più tranquillo e lavoro meglio.
Mentre con i contratti a termine mi sembra tutto provvisorio, instabile, non mi fa andare li motivato perché tanto so che tra tot mesi, se a loro gira male, mi lasciano a casa.
È questione di caratteri.

Mollusco

Si, puo' capitare anche questo.

Barracrudo

E cmq meglio che finire in quegli ambienti dove nn riesci a integrarti e ti etichettano subito come timidone, verginello, asociale .. meglio ripartire da zero e provare ogni volta a fingere una nuova personalità cercando di integrarsi se quella è l alternativa ..

claire

No non intendevo trasferimenti.
No non è che "non sopporto il lavoro", dipende, ma spesso mi piace. Ma quanto più è breve il contratto, meglio lo vivo.
Le esperienze più lunghe( max 9 mesi) al massimo posso vederle positive a distanza, ma raramente mentre le vivo. E a volte neanche a distanza.
Al momento lo starei anche vivendo bene dopo un inizio di pentimento (contratto di 9 mesi "part time" fra tante virgolette), mi stavo quasi assestando, ma oggi proprio giornata no, vorrei tornarmene a fare le mie cose saltuarie come di consueto, io lo so che vado meglio così.
No quote.

claire

Ne sono consapevole
Una cosa che mi scoccia del precariato è come ti vedono gli altri, le domande, le loro ansie addosso a te. Non dico i famigliari ma la gente in generale, che non capisce, proietta, ti compatisce senza motivo, oppure ti fa i conti in tasca, resta perplessa, continua a chiedere quando diventi fissa dando per scontato che sia quello che serve a tutti. Ci sta eh, d'altra parte pure io penso che ci siano persone che potrebbero lavorare molto di meno (o molto di più, o diversamente )per vivere meglio. Ma vabbè, poi ognuno si guarda il suo, per me tutti devono fare quello che vogliono e che possono. E in primis, che devono, e su quel "dovere" si aprirebbe un discorso immenso. Che non farò.

SoloUnaDonna

Beh ma neanche così tanto.. se sei sempre nello stesso posto e magari c'è qualcosa, o qualcuno, che ti mette ansia, la devi sempre affrontare per anni e anni e starci male.. o magari fai un errore e non riesci a gestirlo e te lo porti per tanto tempo e ti crea sempre più ansia.. invece se sai che dopo tot finisce la puoi vivere meglio.. quindi da sto lato posso comprendere..

anche se personalmente mi mette mooooolta più ansia fare colloqui di lavoro e cambiare ambiente, col terrore poi di non trovare altro e finire male.. ma in certi settori manco devono farli i colloqui, quindi ben per loro ._.

Unspecified

L'idea che fare del bene sia una bella cosa e porti solo benefici è un'idiozia.
Nella gran parte dei casi non porta a nulla di concreto, se non qualche finto ringraziamento.
In una buona parte dei casi può portare qualche beneficio minimo (ringraziamento reale ad esempio), e nella restante parte dei casi probabilmente non porta assolutamente a nulla.

L'idea anche che fare del bene debba essere disinteressato è abbastanza ipocrita; sotto sotto la maggior parte si aspetta qualcosa, che sia anche quel semplice ringraziamento "vero" già citato.

Barracrudo

La strada che porta all inferno e lastricata di buone intenzioni

Barracrudo

Era meglio morire da bambini... Magari qualche leucemia fulminante o tumori vari fulminanti .. anche arresti cardiaci x problemi genetici al cuore o robe così

Keith

Appunto. È anche strano che una persona fobica non sia presa dall'ansia di cambiare sempre lavoro, colleghi e di non ritrovare lavoro.

claire

Chi dice che non è presa dall'ansia per queste cose?
É presa, ma sceglie il male minore.
Con "bene" / "male" non intendo perfetto /orripilante , intendo il miglior compromesso soggettivo.
Siccome si parla di opinioni credo di poter esprimere la mia soggettiva.

SMS94

Però in realtà tempo indeterminato non vuol dire che devi restare nella stessa azienda per tutta la vita... Se trovi di meglio puoi andartene in qualsiasi momento, basta rispettare il preavviso stabilito dal contratto (che può variare da qualche settimana a qualche mese).
Certo, magari se uno è fobico con l'indeterminato tenderà un po' a impigrirsi e a non aver molta voglia di cercare altri lavori e di fare colloqui rispetto a chi ha un contratto a termine, però in realtà nessuno ti impedisce di cambiare spesso lavoro, se vuoi...

Piuttosto, è il tempo determinato che dà molte meno libertà, secondo me, perché che io sappia (correggetemi se sbaglio) anche se trovi un lavoro migliore non puoi dimetterti prima della scadenza naturale del contratto

Norlit

Il cioccolato Ritter Sport è supersottovalutato, per me è meglio del Lindt e anche del Novi

muttley

Norlit

Hai dimenticato "lotterò, l'otterrò, lo terrò"

Des

La vita non è necessariamente bella.