Una volta tanto aprirò un topic politico-giuridico.
Secondo me in Italia s'è diffusa la moda di confondere il
diritto d'esprimere liberamente le proprie opinioni con quello di
imporre le proprie opinioni: parlo del modo di fare di chi dice qualcosa di controverso che, quando viene prevedibilmente contraddetto, s'incazza dicendo che gli si impedisce di esprimersi, al punto di poter affermare che esiste una sorta di “
bullismo dialettico” (una contraddizione in termini tristemente reale) in cui
ci si guadagna la ragione non discutendo ma mostrando i "muscoli", imponendo così con la violenza il silenzio all'interlocutore.
È solo mia quest'impressione?