Ovviamente ha fatto male.
Dubito fortemente che D'Elisa abbia ucciso la moglie di Di Lello volontariamente, così come dubito fortemente che prendesse per il culo lo stesso Di Lello.
Nella sofferenza probabilmente Di Lello ha visto l'atteggiamento di D'Elisa come provocatorio, ma mi sembra ovvio che non fosse così; forse, e dico forse, Hitler avrebbe potuto comportarsi così, ma non un normale cittadino che ha commesso un errore del quale tra l'altro non riusciva a darsi pace (a detta del padre).
In più non è che l'aveva fatta franca, stava per andare a processo e probabilmente sarebbe stato condannato.
Reazione dettata dal malessere interiore (comprensibile, in un certo senso), ma non da un senso di giustizia, perché non è stata di certo una reazione giusta.
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