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Vecchio 15-10-2016, 13:27   #41
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quindi secondo voi un vecchietto che si rende conto di essere un peso per i suoi familiari, facendosi ammazzare con l'avallo della normativa vigente, esprimerebbe così una libera scelta?
Possibile che non vi rendiate conto delle conseguenze che avrebbe sulla mentalità corrente dei cittadini il concetto di un suicidio patrocinato dallo stato?
Ringraziamenti da
alleny82 (15-10-2016)
Vecchio 15-10-2016, 13:31   #42
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
il nazismo voleva eliminare : i vecchi, i malati di mente e le razze inferiori
mi sa che ha vinto alla fine ...
questo thread trabocca tristezza da tutti i pori
Nel civilissimo nord Europa i down sono quasi del tutto scomparsi...
Vecchio 15-10-2016, 13:53   #43
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Non so, io parto dal presupposto che la vita umana non sia altro che un tunnel vuoto, una transizione dal nulla verso il nulla, che l'essere umano in quanto produttore di cultura e portatore di raziocinio si è semplicemente addobbato a suo piacere, ma rimane sotto i ninnoli e gli artifici un luogo assolutamente neutro e fine a se stesso.
L'idea che la vita vada preservata, che addirittura il governo debba aiutarci a vivere decorosamente e implementare il sussidio per coloro i quali si sentano il terreno mancare sotto i piedi ha senso nel momento in cui l'alternativa alla vita in extremis sia una morte violenta il cui pensiero da parte di chi vi aspirasse porta angoscia. Chi progetta il suicidio immagino che più del rimpianto e di ciò che si perderebbe andandosene teme la possibilità di soffrire o di fallire e vivere in un mondo che poi lo terrebbe coi guanti, lo etichetterebbe definitivamente, o ancora peggio ridursi a vegetale in seguito a danni irreversibili.
Sarebbe una manna dal cielo se ci fosse data la possibilità di terminare i nostri giorni qualora lo desiderassimo in maniera dolce, pulita e sicura.
Il fatto di portare sofferenza in chi rimane è naturale, ma calcolate che se divenisse una pratica culturalmente accettata e data per scontata, come un'eventualità insomma che va presa in considerazione fin dall'inizio, allora col tempo si inizierebbe a desensibilizzarsi. A farsene una ragione. Certo si soffrirebbe per la perdita come si soffrirebbe per il lutto portato da morte naturale.
Sono esistite d'altronde parecchie comunità di villaggio o comunque tradizionali che abbandonavano i propri cari considerati come un peso perché anziani o socialmente inservibili in cima ai monti ( c'è un libro bellissimo e struggente "Le canzoni di Narayama", che parla di questo ), a malincuore ovviamente, ma poi continuavano con la loro vita. Oppure popolazioni nomadi o seminomadi che al momento di lasciare i propri insediamenti provvisori vi lasciavano categorie di persone ritenute di impaccio per il lungo viaggio, i quali morivano ovviamente anche loro di stenti alla lunga. Non erano dei barbari insensibili, soffrivano tanto più a sapere la sofferenza che sarebbe toccata alle persone che avevano amato, ma la consideravano consuetudine, una cosa che andava fatta.


Allo stesso modo quando super eremo le nostre reticenze e tireremo via questi ingombranti paletti morali, accettando l'eutanasia e facendolo sedimentare a poco a poco nella nostra quotidianità, generazione dopo generazione diventerà la norma.

Ultima modifica di Yumenohashi; 15-10-2016 a 14:05.
Vecchio 15-10-2016, 14:04   #44
Banned
 

Certo la vita è una grande rottura di palle ma certe volte non so, è come se provassi piacere a essere viva, quando faccio cose che mi piacciono e quando sto con persone alle quali voglio bene. Sento che si magari si può essere giù qualche volta e aver voglia di farla finita di soffrire ma poi penso che da morta non potrei fare più niente. Vedere un posto nuovo, mangiare un piatto diverso, conoscere una persona magari interessante, fare un'esperienza di vita.. Alla fine quando si muore non si esiste proprio più, almeno su questa terra poi boh non so lo spirito se va da qualche parte
Vecchio 15-10-2016, 14:16   #45
~~~
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L'avatar di ~~~
 

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Originariamente inviata da Yumenohashi Visualizza il messaggio
L'idea che la vita vada preservata, che addirittura il governo debba aiutarci a vivere decorosamente e implementare il sussidio per coloro i quali si sentano il terreno mancare sotto i piedi ha senso nel momento in cui l'alternativa alla vita in extremis sia una morte violenta il cui pensiero da parte di chi vi aspirasse porta angoscia.
Como?
Vecchio 15-10-2016, 14:19   #46
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

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Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
= Non c'hanno le palle per tirarsi un colpo alle cervella.
Esatto
Vecchio 15-10-2016, 14:21   #47
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Però porca madonna, così come si accetta che i neonati e i bambini non siano autosufficienti, si può accettare che la vecchiaia possa portarsi dietro malattie e acciacchi o favorire malattie come la demenza senile? Se un bambino sbava a tavola è coccoloso mentre se lo fa un vecchio va finito a rivoltellate?
Ringraziamenti da
alleny82 (15-10-2016), berserk (15-10-2016)
Vecchio 15-10-2016, 14:26   #48
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Ma qui adesso credo si parli di diritto a darsi la morte per qualsiasi categoria di persona.
Onestamente io al momento attuale mi sento male al solo pensiero di arrivare a quarant'anni viste le prospettive miserrime che sento di avere, avessi la possibilità di chiudere i conti allo scoccare dei trentanove, ma anche dei ventinove fosse per me, ma di corsa.
Vecchio 15-10-2016, 14:28   #49
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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Però porca madonna, così come si accetta che i neonati e i bambini non siano autosufficienti, si può accettare che la vecchiaia possa portarsi dietro malattie e acciacchi o favorire malattie come la demenza senile? Se un bambino sbava a tavola è coccoloso mentre se lo fa un vecchio va finito a rivoltellate?
O diaulo
Vecchio 15-10-2016, 14:45   #50
Esperto
L'avatar di An.dream
 

A me sinceramente non importa un granché se la gente vuol morire dolcemente o brutalmente. Quello che mi preme di più è che chi aiuta il suicida a suicidarsi non venga poi perseguito penalmente se comunque l'idea del suicidio è frutto solo del suicida (ovviamente non parlo di istigazione al suicidio).
Vecchio 15-10-2016, 14:47   #51
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
questo thread trabocca tristezza da tutti i pori
si, questo è vero, e poi alcuni mi spaventano pure per come ragionano
Ringraziamenti da
alleny82 (15-10-2016)
Vecchio 15-10-2016, 15:43   #52
Banned
 

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Originariamente inviata da Yumenohashi Visualizza il messaggio
[...] Chi progetta il suicidio immagino che più del rimpianto e di ciò che si perderebbe andandosene teme la possibilità di soffrire o di fallire e vivere in un mondo che poi lo terrebbe coi guanti, lo etichetterebbe definitivamente, o ancora peggio ridursi a vegetale in seguito a danni irreversibili.
Sarebbe una manna dal cielo se ci fosse data la possibilità di terminare i nostri giorni qualora lo desiderassimo in maniera dolce, pulita e sicura.
Il fatto di portare sofferenza in chi rimane è naturale, ma calcolate che se divenisse una pratica culturalmente accettata e data per scontata, come un'eventualità insomma che va presa in considerazione fin dall'inizio, allora col tempo si inizierebbe a desensibilizzarsi. A farsene una ragione. Certo si soffrirebbe per la perdita come si soffrirebbe per il lutto portato da morte naturale.
Sono esistite d'altronde parecchie comunità di villaggio o comunque tradizionali che abbandonavano i propri cari considerati come un peso perché anziani o socialmente inservibili in cima ai monti [...]
Temere la vita e le sue difficoltà è proprio indice che questa idea del suicidio giustificato è una via di fuga, non tanto una scelta coraggiosa... o perlomeno, questa è la mia impressione.
Però, secondo me, non sarebbe la stessa sofferenza vedere la morte di qualcuno di caro avvenuta per vie naturali, avvenuta per un incidente o avvenuta per scelta consapevole.
Sono, pure io, a conoscenza delle usanze di alcune tribù. Per fare un'altro esempio, non ricordo in quale tribù, le famiglie non possono avere più di due figli perchè, nel momento della fuga da un villaggio, i due genitori devono essere in grado di salvarli e l'idea è "un figlio a testa". E' molto logica come soluzione, non lo nego e lo trovo anche intelligente. Certo che noi viviamo in una società molto più complessa, quindi il discorso va rielaborato e ridiscusso.

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Però porca madonna, così come si accetta che i neonati e i bambini non siano autosufficienti, si può accettare che la vecchiaia possa portarsi dietro malattie e acciacchi o favorire malattie come la demenza senile? Se un bambino sbava a tavola è coccoloso mentre se lo fa un vecchio va finito a rivoltellate?
Qui mi pare si parli dell'equivalente del suicidio, quindi come scelta volontaria, non dell'omicidio. A mio parere, sono due discorsi molto diversi, seppure si incrocino per certi aspetti.
Vecchio 15-10-2016, 16:15   #53
Banned
 

L'unico limite, ma tutt'altro che trascurabile, alla scelta di ricorrere all'eutanasia in situazioni non terminali è il dolore per la perdita da parte delle persone care. Qui effettivamente la vedo molto difficile riuscire ad arrivare ad un'accettazione della scelta che si vorrebbe mettere in atto e il rischio è che si potrebbe anche usare come una forma di ricatto, questo è vero...
Ci vorrebbe al manifestarsi di quell'intenzione una seria assistenza da parte di psicologi/psichiatri sulle persone coinvolte da quella scelta, per capire le reali motivazioni che fanno muovere verso quella decisione. In ogni caso resta come ultima parola quella di chi vuole andarsene, se veramente non ce la fa ci si aspetta che gli altri abbiano la forza di fare qualche passo indietro.

Ultima modifica di alien boy; 15-10-2016 a 16:19.
Vecchio 15-10-2016, 16:53   #54
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Che poi anche volendo non sarà mai per tutti dato i costi da affrontare.
Vecchio 15-10-2016, 17:06   #55
Avanzato
L'avatar di Paranoic
 

Subito a gridare al fascismo, il fascismo eliminava determinate categorie di persone con mezzi brutali anche contro la loro volontà.Qua invecie si parla di libero arbitrio secondo me in un paese civile ognuno dovrebbe poter scegliere una morte indolore in determinate circostanze.
Ringraziamenti da
Hazel Grace (15-10-2016)
Vecchio 15-10-2016, 17:09   #56
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Quote:
Originariamente inviata da Paranoic Visualizza il messaggio
Subito a gridare al fascismo, il fascismo eliminava determinate categorie di persone con mezzi brutali anche contro la loro volontà.Qua invecie si parla di libero arbitrio secondo me in un paese civile ognuno dovrebbe poter scegliere una morte indolore in determinate circostanze.


Finiti i ringrazia
Vecchio 15-10-2016, 17:11   #57
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Nel civilissimo nord Europa i down sono quasi del tutto scomparsi...
come mai?
aborto o altro? non riesco a pensarci ...
Vecchio 15-10-2016, 17:20   #58
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Che male c'è se io genitore decido di risparmiare a mio figlio una vita grama passata a incassare la diffidenza, gli sguardi di sbieco, i maltrattamenti a scuola o anche le ipocrisie e il falso buonismo della gente e per di più un futuro incerto dopo la mia morte?
Io personalmente sapendo che mio figlio potrebbe nascere con un handicap importante abortire i subito.
Già sono impotente davanti ai disagi e alle turbe che non posso prevedere e che potrebbero presentarsi una volta cresciuto, fossero prevedibili anche quelle abortirei senza pensarci anche in quel caso. Morire i dentro, impazzire i del tutto all'idea che a mio figlio sia preclusa una vita dalle possibilità illimitate.

Ultima modifica di Yumenohashi; 15-10-2016 a 17:22.
Vecchio 15-10-2016, 17:23   #59
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Quote:
Originariamente inviata da Yumenohashi Visualizza il messaggio

Il fatto di portare sofferenza in chi rimane è naturale, ma calcolate che se divenisse una pratica culturalmente accettata e data per scontata, come un'eventualità insomma che va presa in considerazione fin dall'inizio, allora col tempo si inizierebbe a desensibilizzarsi. A farsene una ragione. Certo si soffrirebbe per la perdita come si soffrirebbe per il lutto portato da morte naturale.
Sono esistite d'altronde parecchie comunità di villaggio o comunque tradizionali che abbandonavano i propri cari considerati come un peso perché anziani o socialmente inservibili in cima ai monti ( c'è un libro bellissimo e struggente "Le canzoni di Narayama", che parla di questo ), a malincuore ovviamente, ma poi continuavano con la loro vita. Oppure popolazioni nomadi o seminomadi che al momento di lasciare i propri insediamenti provvisori vi lasciavano categorie di persone ritenute di impaccio per il lungo viaggio, i quali morivano ovviamente anche loro di stenti alla lunga. Non erano dei barbari insensibili, soffrivano tanto più a sapere la sofferenza che sarebbe toccata alle persone che avevano amato, ma la consideravano consuetudine, una cosa che andava fatta.


Allo stesso modo quando super eremo le nostre reticenze e tireremo via questi ingombranti paletti morali, accettando l'eutanasia e facendolo sedimentare a poco a poco nella nostra quotidianità, generazione dopo generazione diventerà la norma.
Ti ringrazio per questo post perché spiega benissimo cosa volevo dire io : è questa idea sono queste concezioni che portano ad una sorta di 'nazismo gentile' 'consenziente' : tu sei vecchio, malato , magari matto e quindi non servi alla società è meglio x tutti che ti tolga dalle scatole, per te e per noi ,Mi viene in mente una battuta di mio padre che così diceva : "all'Inps ti danno una pilloletta di cianuro ; guarda è meglio per te e anche per noi che risparmiamo di darti al pensione!" lui scherzava ma mi sa che qua dentro qualcuno non scherza affatto

Ultima modifica di tersite; 15-10-2016 a 17:25.
Ringraziamenti da
alleny82 (15-10-2016)
Vecchio 15-10-2016, 17:49   #60
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Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
sorta di 'nazismo gentile' 'consenziente'
Si' infatti, la gente invece di incazz. e pensare che in qualche modo se e' depresso dipende anzitutto da come e' strutturata la societa' (potenti che la manovrano in primis) ringrazia pure per la possibilita' offertagli.
In questo caso si e' gettata maschera di ipocrisia che vi e' di solito con cui ti fanno credere che la tua vita conti chissa' quanto mentre in realta' non gliene importa nulla (di nuovo penso anzitutto alla politica e ai potenti) e se ti togli di mezzo e' meglio.

Poi magari dal punto di vista individuale e' meglio che dover sopportare o riccorrere a mezzi piu' dolorosi.

Diciamo che bisogna vedere quanti sarebbero interessati (o addirittura la ottengano) perche' mi risulta che la depressione e voglia di morire sia ben piu' radicata che in passato...un motivo ci sara'.

Ultima modifica di cancellato2824; 15-10-2016 a 17:59.
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