La malinconia, questo forte sentimento di celebrazione dei ricordi che riaffiorano dal passato. A prescindere che i tempi vissuti riemersi siano stati felici e pienamente goduti o che semplicemente si sia stati spettatori della vita altrui, per quanto riguarda me è un qualcosa che mi frena molto e mi fa stare male impedendomi di guardare avanti con occhio volenteroso nel volersi costruire un ponte al futuro.
Mi fa un effetto strano, è come se vivere il futuro fosse inutile, come se fossi stanco, come se avessi vissuto una vita lunghissima e che ora stia aspettando la fine. Come se tutto perdesse di significato di fronte a questa apatia e crogiolamento malinconico verso un passato imperfetto.
I ricordi che riaffiorano, felici o meno mi spingono a pensare cose come, e se invece di questo avessi fatto quest'altro o avessi ottenuto quell'altro?
Sono un semplice spettatore delle vite altrui, il semplice vedere foto di viaggi o avventure vissute da persone parallelamente a quando io li conoscevo mi fa stare male per ricordi non vissuti, per viaggi o avventure che non ho fatto o che non ho condiviso con nessuno. Tante di quelle persone ho conosciuto e che probabilmente non rivedrò mai più o comunque non condividerò mai più quello che ho condiviso in passato con loro in futuro. Come ci si rapporta al futuro? Come si combatte la vita di tutti i giorni quando si sa che tutto diventará passato e che tutte le persone che conosciamo o incontriamo probabilmente non faranno più parte della nostra vita ad un certo punto?
Questa cit. credo calzi a pennello per me: "Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita, come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro, ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno."