Ognuno a rincorrere i suoi guai
ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso
dentro i fatti suoi
Tralasciamo la vita spericolata, non e' quello che cerco, una vita di quelle considerate normali e serene andrebbe piu' che bene.
Inizialmente volevo fare un post (magari uno discreto tipo nel topic del vostro pensiero in questo momento) per lamentarmi dei miei problemi fisici, nello specifico l'elettrosensibilita' , un disturbo ancora in parte misterioso, poco creduto (ufficialmente non riconosciuta, non da' diritti tranne in Svezia), isolante (perche' le normali attivita' e uscite diventano problematiche, poi non son solo fastidi immediati, e' una fatica riprendersi e e' sempre un'incognita il poter riuscire a ritrovare un precario equilibrio... e se non lo si trova la situazione si fa bella pesante) ma so che si sarebbe perso nel nulla facendomi sentire solo piu' frustrata e fuori luogo.
Mi son anche resa conto che finisco quasi per sentirmi in competizione con altri (be' perlopiu' con qualche specifico altro) che parlano dei loro problemi. Io vengo probabilmente presa meno sul serio probabilmente anche perche' non parlo di farmaci, e' che ne son piuttosto prevenuta, ma sono cresciuta con questa visione, i miei per esempio da piccola anche con la febbre non mi davano la tachipirina (la febbre ha una funzione), e poi quando si ha una patologia collegata alle tecnologie e correlata a un'altra (che fortunatamente- almeno per il momento- non ho, o ho solo a un livello lieve) data dalle sostanze chimiche -o artificiali che dir si voglia- inevitabilmente si vede il mondo da una prospettiva diversa (comunque la medicina non offre nulla per queste patologie anche se puo' essere utile a calmare/ rendere piu' tollerabili alcuni singoli sintomi).
E poi se parli al medico medio di questo ti manda dallo psichiatra, se ne parli allo psichiatra medio lo considera un delirio e provvede di conseguenza. Una dottoressa privata che si occupa specificatamente di elettrosensibilità esiste e dopo avermi visto ha dato una lettera alla mia dottoressa dove spiegato in cosa consista e relativi riferimenti bibliografici, che lei avra' archiviato pensando "mah! non mi convince, ma sara' ".
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ehs: una malattia reale?
https://www.ohga.it/elettrosensibili...anna-zucchero/ (intervista alla dott. Zucchero per avere un'idea di base di cosa sia)
lo stato della ricerca
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26613326/
http://www.commutefaster.com/Functio...20patients.pdf
testimonianze
https://www.ohga.it/vita-da-elettros...ttromagnetici/
https://www.isoladellecolombe.it/mcs-ehs/
https://wearetheevidence.org/adults-...o-sensitivity/
Ci son anche stati casi di suicidio, qualcuno di elettrosensibili e altri piu' numerosi, di persone con sia elettrosensibilita' sia sensibilita' chimica multipla
https://wearetheevidence.org/childre...itted-suicide/
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E quindi nulla, ho sta cosa che pero' di fatto pochi prendono sul serio, sul web abbonda chi dice che malati immaginari e non dico i litigi a casa in passato , il sentirmi rispondere "no, non spengo il cellulare solo perche' tu sei pazza" .
Ma facendone un discorso piu' generale in fondo non so quanto cambierebbe anche avessi un problema bello riconosciuto nella sua gravita' da tutti. Anzitutto bisogna farlo sapere, e questo a volte non si trova il momento adatto per farlo o sembra inopportuno. E poi una cosa che ho visto, ovunque, per questioni e problemi i piu' disparati, e' che tutta sta comprensione e solidarieta' il piu' delle volte non c'e'. Lo vedo ripetutamente anche in questo forum in post di altri. Spesso le cose sono sminuite o quando diventa difficile poterlo fare allora si sceglie di ignorare, o magari non si sceglie consapevolmente, comunque si passa oltre come nulla fosse (poi insomma nessuno e' senza colpa e anche io a volte ho tali comportamenti).
A volte un po' infantilmente si pensa che se si avesse il tal problema si avrebbe empatia e affetto attorno ma e' proprio un pensiero infantile, solo se le persone gia' ti apprezzano e tengono a te continui a averle, quelle che non fuggono almeno.
Ho voluto fare questo topic perche' volevo un po' sfogare la mia frustrazione. E se il primo pensiero e' stato di aggregarmi a qualche post altrui (il solito cercare di non dar nell'occhio quando in realta' invece si vorrebbero attenzione) ho evitato per non avere la tentazione di farne un po' una sfida coi loro problemi, che poi chissa' perche' si tende la competizione a farla con persone che si considerano non troppo diverse, quindi nello specifico che so che han problemi e una vita difficile. Una gara basata sugli "anch'io" "e io che dovrei dire?" "no, sto peggio io" che al di la' che magari un po' lo si mascheri non puo' che crear rabbia e antipatia o sue versioni piu' sfumate.
In realta' empatizzo (almeno come idea di base, al di la' delle specifiche sensazioni che posso provare magari leggendo un post) con tutti quelli che soffrono. Qualunque sia il problema fisico, psicologico, familiare, economico, relazonale o altro.
Invece di solidarizzare perche' si hanno tutti problemi, il fatto che i problemi siano tanto vari, rende spesso gli uni contro gli altri, fenomeno acuito dalla frustrazione per la propria sofferenza.
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edit: non ho voglia di rimandare su il topic (e' Natale, rispetto il diritto della gente a un po' di serenita' e leggerezza), con riferimento al commento sotto, a chi interessa farsi un'opinione puo' guardare i link... non dico tutti , anche uno solo. E' vero che sono una con la fama di abbracciare le teorie alternative ma son stati i miei malesseri , fra cui anzitutto questo, che mi han portato a interessarmi a queste cose ben piu' che il viceversa, partire da li' e venirne influenzata)