Buonasera ragazzi!
Stamattina durante un viaggio automobilistico mio padre ha deciso di prendere il coraggio a quattro mani iniziando a chiedermi
"quando mi presenti qualche bella fanciulla?". Capirete bene che un inizio del genere (non è molto bravo nelle uscite soft lui) può spiazzare alquanto, però posso dire che ero preparato ad una domanda del tipo perchè so che già con mio fratello ha affrontato il discorso tempo fa. Evidentemente ha deciso di prenderci da soli per affrontare il discorso meglio. Ebbene, ha iniziato, tutto con molta calma, a chiedermi se ci sono problemi (forse teme che non mi piacciano), se ho bisogno di consigli, aiuto... mi ha detto che si preoccupa perchè non mi vede frequentare ragazze, fare vita sociale... mi vede sempre a casa davanti al pc tranne che quando esco per andare all'uni (proprio lui che aborrisce le cosiddette uscite inutili come ad esempio quelle serali etc etc). Insomma si è messo a disposizione, finanche per mandarmi da uno psicologo, cosa che lui aborrisce.... ha detto che il padre deve essere come un fratello. Proprio lui che è sempre stato più bravo a farsi temere. Gli ho esposto ovviamente i miei problemi e le mie remore visto che ce n'era la possibilità finalmente ma sinceramente per alcune cose non vedo rispondenza alcuna: ovvero, mi sembra che lui certe difficoltà non le concepisca ma sia solo un bravo parolaio. Poi dico io dopo 22 anni si è ricordato che il padre va visto come un fratello, che bisogna parlare di tutto etc etc etc???? E poi personalmente, al contrario di lui, credo sia molto difficile cambiare lo stato di certe cose a 22 anni... io ho un caratteraccio e vedo ad esempio che ho molte difficoltà a sfrondarlo. Certo ci vogliono sforzi graduali ma non sarà mai come sarebbe stato se il carattere si fosse plasmato in un certo modo fin dalla più tenera età. Ciò che sono oggi lo attribuisco anche alla sua severità e al suo essere chiuso... e ora dopo 22 anni cosa vuole da me? Mi sembra un pò troppo comodo predicare come fa lui. Magari fra qualche tempo se ne dimenticherà anche. Non è raro che faccia di queste uscite sporadiche. Io vorrei un pò di coerenza da parte sua... Conoscendolo rischierei che quello che ha detto oggi (tra parentesi mi ha reso quasi autonomo potremmo dire) domani, prendendolo in parola, non sarebbe più vero o cmq si risolverebbe con un suo aspettarmi fino a notte tarda se uscissi o cose simili. Una cosa è certa anche se è duro a dirlo: non posso inventarmi di sana pianta e d'un solo colpo ciò che non sono mai stato.
Morale della favola: mi fa male la testa, come al solito, dopo il suo disquisire. E tanto per cambiare sono rimasto da solo coi miei problemi e coi miei casini mentali.
Voi che mi suggerite? Come dovrei prendere le sue parole e il suo atteggiamento? Aspetto risposte a iosa e vi saluto!