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Vecchio 12-04-2011, 09:57   #1
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L'avatar di sciren
 

Cari amici, ciao.
Oggi vorrei parlare di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, visto che per me, in alcune occasioni, è quasi praticamente impossibile.
La domanda è: come desensibilizzarsi dalla situazione fobica temuta? Alcuni di voi ci sono riusciti? E se si, come? Attraverso l'esposizione graduale? Facendo da soli o attraverso la psicoterapia' O ai farmaci?

Spesso la mia psicologa mi dice che nel caso della situazione fobica da me temuta devo riuscire a restarci. Io le spiego che è uno scherzo del cervello. ho piena consapevolezza di non morire, ma il cervello ed il corpo attivano meccanismmi, ormai automatici, che praticamente dicono il contrario. Le reazioni sono sudorazione, tremori, ansia, difficolta' a star fermo etc etc.
Ovviamente tutto questo non avviene quando sto da solo. Ma se ci sono persone davanti, colleghi o persone che frequento, puo' partire la reazione alla fobia che, a causa di un sentimento assimilabile alla vergogna di farmi vedere in quello stato, mi costringe ad alzarmi e scappare. E' come se, stando seduto, hai la sedia sotto al culo che ti va in fiamme. Senti la necessita' di alzarti dalla sedia e fuggire. Ora io non so se la psicologa mi sta dando il consiglio giusto. Le ho detto che non mi sento ancora dotato di quegli strumenti idonei a contrastare tali stati di forte disagio. Lei dice che risolvero' il problema quando, per tornare all'esempio, non mi alzero' dalla sedia, e me ne infischiero' del rossore/sudorazione/tremarella etc etc.
Voi come la pensate sul punto?
Grazie in anticipo per le risposte
Vecchio 12-04-2011, 10:11   #2
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Io ho dei problemi diversi dai tuoi, ma come i tuoi sono dettati dalla _paura_.
Bisognerebbe trovare l'origine della paura e fare in modo che questa paura scompaia.

Ti capita anche con persone con cui ti trovi bene al 100%? (Non credo... ma non è una domanda retorica, dimmi pure).

Sicuramente tu, lavorando in ufficio e dovendo andare a mangiare con loro, non puoi aspettare anni che si metta a posto questa cosa, o perlomeno devi fare qualcosa in parallelo che ti tolga almeno i sintomi.

Hai provato a vedere se i farmaci che stai prendendo funzionano? Forse ci vuole anche un po' di tempo per gli effetti...

Certo, è facile dire: te ne freghi. Non è così semplice. Il Dott. Liverani qui su questo forum ti ha detto che era il fatto che avevi paura che comparissero i sintomi. Forse la cosa da fare è quella di pensare che non importa anche se ti vedono arrossire, ecc. Che pensino quello che vogliono.

A me capitava di arrossire molto 2-3 anni fa, adesso quasi mai. Sto tenendo sotto controllo il bambino spaventato dentro di me... Forse lo sto tranquillizzando...

Quando ho comprato quella borsa coccolosa sabato, mi sono agghiacciata al pensiero di quello che avrebbero pensato di me. Adesso penso: non me ne frega niente se a tutto il mondo fa schifo, a me piace un sacco.

Quello che intendo dire è che devi arrivare a darti buone quelle sensazioni che senti, darti buono come sei fatto veramente e non superficialmente, e _fregartene del giudizio degli altri_, dove gli altri sono sempre persone estranee (alla tua vita interiore).
Vecchio 12-04-2011, 10:23   #3
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L'avatar di sciren
 

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Originariamente inviata da sway Visualizza il messaggio
Io ho dei problemi diversi dai tuoi, ma come i tuoi sono dettati dalla _paura_.
Bisognerebbe trovare l'origine della paura e fare in modo che questa paura scompaia.

Ti capita anche con persone con cui ti trovi bene al 100%? (Non credo... ma non è una domanda retorica, dimmi pure).

Sicuramente tu, lavorando in ufficio e dovendo andare a mangiare con loro, non puoi aspettare anni che si metta a posto questa cosa, o perlomeno devi fare qualcosa in parallelo che ti tolga almeno i sintomi.

Hai provato a vedere se i farmaci che stai prendendo funzionano? Forse ci vuole anche un po' di tempo per gli effetti...

Certo, è facile dire: te ne freghi. Non è così semplice. Il Dott. Liverani qui su questo forum ti ha detto che era il fatto che avevi paura che comparissero i sintomi. Forse la cosa da fare è quella di pensare che non importa anche se ti vedono arrossire, ecc. Che pensino quello che vogliono.

A me capitava di arrossire molto 2-3 anni fa, adesso quasi mai. Sto tenendo sotto controllo il bambino spaventato dentro di me... Forse lo sto tranquillizzando...

Quando ho comprato quella borsa coccolosa sabato, mi sono agghiacciata al pensiero di quello che avrebbero pensato di me. Adesso penso: non me ne frega niente se a tutto il mondo fa schifo, a me piace un sacco.

Quello che intendo dire è che devi arrivare a darti buone quelle sensazioni che senti, darti buono come sei fatto veramente e non superficialmente, e _fregartene del giudizio degli altri_, dove gli altri sono sempre persone estranee (alla tua vita interiore).
concordo in pieno. Ma anche se di fatto, e tu facevi riferimento ad una borsa, io mi vesto diverso, ho occhiali con montature bizzarre (tipo 70-80) ho capelli che mi sembrano esplosi in testa etc etc. sono intrappolato nel giudizio altrui. La cosa assurda è che sono punto di riferimento di molte persone che non sospettano minimamente che io abbia questi problemi. Mi chiedono consigli sulle donne, si sfogano con me. Questa cosa fa parte di me. Ma non me la sono mai cercata. Sinceramente, e sembra un segno del destino, sono meraviglioso a dare consigli agli altri, ma pessimo quando questi riguardano me:P E' la regola, credo. Cmq non accetto questa mia parte fragile, non mi accetto sensibile. Non me lo concedo. E quindi vivo nella menzogna. Mi infastidisce la gente ma contemporaneamente desidero starci insieme. Forse la mia venuta qui è identificabile nella voglia di conoscere "simili" con i quali istaurare un rapporto di mutuo soccorso /comprensione.
ti bbraccio
Vecchio 12-04-2011, 10:35   #4
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il mio psi mi ha detto, e io - diciamo anche purtroppo - concordo: non c'è un'altra strada

solo l'esposizione
Vecchio 12-04-2011, 10:46   #5
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

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Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
il mio psi mi ha detto, e io - diciamo anche purtroppo - concordo: non c'è un'altra strada

solo l'esposizione
Quante volte l'ho detto su questo forum......
Vecchio 12-04-2011, 10:48   #6
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L'avatar di sciren
 

ok l'esposizione. Faccio un altro esempio stupido. Uno muore a salire in aereo. Che fate lo fate salire per forza? Ma gli strumenti per affrontare la fobia non si devono scquisire>'??'
se era così facile dirmi: bello mio te devi da esporre Risparmiavo i soldi della psico...
boh....
Vecchio 12-04-2011, 10:48   #7
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Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
concordo in pieno. Ma anche se di fatto, e tu facevi riferimento ad una borsa, io mi vesto diverso, ho occhiali con montature bizzarre (tipo 70-80) ho capelli che mi sembrano esplosi in testa etc etc. sono intrappolato nel giudizio altrui. La cosa assurda è che sono punto di riferimento di molte persone che non sospettano minimamente che io abbia questi problemi. Mi chiedono consigli sulle donne, si sfogano con me. Questa cosa fa parte di me. Ma non me la sono mai cercata. Sinceramente, e sembra un segno del destino, sono meraviglioso a dare consigli agli altri, ma pessimo quando questi riguardano me:P E' la regola, credo. Cmq non accetto questa mia parte fragile, non mi accetto sensibile. Non me lo concedo. E quindi vivo nella menzogna. Mi infastidisce la gente ma contemporaneamente desidero starci insieme. Forse la mia venuta qui è identificabile nella voglia di conoscere "simili" con i quali istaurare un rapporto di mutuo soccorso /comprensione.
ti bbraccio
E' proprio il fatto che non ti accetti sensibile il problema e il fatto che gli altri vedono in te un punto di riferimento e questo ti pesa, anche se sicuramente ti gratifica. Non so se c'è un modo per continuare ad apparire come stai apparendo adesso senza le tue paure. Probabilmente la tua psicologa saprà aiutarti.

Il fatto di apparire in un modo ed esserne un altro è molto pesante a mio giudizio... Forse per un uomo è ancora più difficile accettare la propria timidezza, perché gli altri si aspettano che tu sia in un certo modo. Ad esempio, un tedesco mi aveva detto che là in Germania è normale vedere una ragazzina piangere, va beh ok, ma un ragazzino no. Forse sono gli stereotipi e i pregiudizi a rovinarci.
Vecchio 12-04-2011, 10:53   #8
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

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Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
ok l'esposizione. Faccio un altro esempio stupido. Uno muore a salire in aereo. Che fate lo fate salire per forza? Ma gli strumenti per affrontare la fobia non si devono scquisire>'??'
se era così facile dirmi: bello mio te devi da esporre Risparmiavo i soldi della psico...
boh....
L'aereo è un esempio che non c'entra nulla!!

Non puoi decidere di salirci 5 minuti e poi scendere, li sei obbligato a restarci!!!!

Se ti vengono gli attacchi d'ansia nell'andare nei locali per esempio puoi andarci 5 minuti la prima volta, 10 la seconda, mezz'ora un ora e cosi via...

Io ti dico solo che l'esperienza è la cosa poiu importante ma il come farla lo sai solo tu e lo psicanalista che ti segue
Vecchio 12-04-2011, 10:55   #9
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Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
il mio psi mi ha detto, e io - diciamo anche purtroppo - concordo: non c'è un'altra strada

solo l'esposizione
Non basta esporsi, Sciren lo fa già.
Vecchio 12-04-2011, 11:04   #10
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Originariamente inviata da dottorzivago Visualizza il messaggio

Se ti vengono gli attacchi d'ansia nell'andare nei locali per esempio puoi andarci 5 minuti la prima volta, 10 la seconda, mezz'ora un ora e cosi via...
eppoi per smettere di andare nei locali come fa....prima mezz'ora, poi dieci minuti...poi 5 min...e cosi via?
Vecchio 12-04-2011, 11:11   #11
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L'avatar di sciren
 

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Originariamente inviata da SonoFelicissimo Visualizza il messaggio
eppoi per smettere di andare nei locali come fa....prima mezz'ora, poi dieci minuti...poi 5 min...e cosi via?
ok quindi a una cena per esempio.. sto i primi 5 minuti? mi fermo solo all'antipasto? Purtroppo a una cena, come per l'aereo, o ci stai o non ci stai
Vecchio 12-04-2011, 11:13   #12
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Originariamente inviata da sway Visualizza il messaggio
Non basta esporsi, Sciren lo fa già.
esporsi per poi scappare non serve a niente, è chiaro
Vecchio 12-04-2011, 12:16   #13
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L'avatar di sciren
 

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Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
esporsi per poi scappare non serve a niente, è chiaro
beh certo... diciamo che ci sono cose che faccio bene, altre con affanno, altre che non riesco a fare...
pertanto non so a che grado di esposizione sono....

cmq focalizzo un altro problema: nella situazione per me piu' fobica ci vado, la supero, sempre pero' con difficolta' e poi dico: l'ho scampata. Questo meccanismo, dice la mia psico, pur esponendomi, rafforza la fobia.
Quindi è provato che l'esposizione, se non sono presenti gli strumenti necessari per affrontarla e dunque viene vista come una situazione da pericolo scampato, è inutile. Almeno per me.
Vecchio 12-04-2011, 12:21   #14
Esperto
L'avatar di Reventon
 

Mi sono esposto, più volte. Anche con l'aiuto di amici, nel senso che avevo compagnia con cui mi piaceva stare.
Il problema è che non posso dire di essermi sentito meglio o più abituato al vivere sociale, e quando ho ripreso a stare un po' più sulle mie, isolato e esponendomi meno ci sono ricascato totalmente in questa trappola di vita. Ora non mi dite che bisogna esporsi costantemente perchè alle volte ricerco anche un po' di solitudine, ci sto bene mi piace fino a che non mi soffoca.
Quindi che si fa?
Vecchio 12-04-2011, 12:26   #15
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Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
cmq focalizzo un altro problema: nella situazione per me piu' fobica ci vado, la supero, sempre pero' con difficolta' e poi dico: l'ho scampata. Questo meccanismo, dice la mia psico, pur esponendomi, rafforza la fobia.
Quindi è provato che l'esposizione, se non sono presenti gli strumenti necessari per affrontarla e dunque viene vista come una situazione da pericolo scampato, è inutile. Almeno per me.
molto vero, in effetti sway ha ragione quando dice che non basta esporsi.
diciamo che esporsi è fondamentale, ma bisogna anche agire sugli schemi di pensiero, ed è la cosa più difficile
un bel cruccio
comunque ci tengo a dire che come dice il coach non c'è un'altra strada, se non ti esponi peggiori il quadro e non è bello
Vecchio 12-04-2011, 21:45   #16
Banned
 

ho visto delle ricerche statistiche....l'esposizione non serve a niente....è come se ho paura di metter la testa fuori dalla porta....se ogni volta che la metto continuo a prendermi una mazzata in testa è chiaro che la mia paura non andra via. La fobia sociale non è come le altre fobie....la fobia sociale è una fobia giustificata, non irrazzionale....sono le insicurezze che la creano ad essere irrazzionali ed le sole da curare. Ciao
Vecchio 12-04-2011, 22:21   #17
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che ne dici di renderci partecipi di queste ricerche statistiche?
Vecchio 12-04-2011, 22:26   #18
Esperto
L'avatar di Rocky Balboa
 

Non è facile, ma l'esposizione (graduale) è davvero l'unica strada, inoltre la costanza è fondamentale,

poi non funziona... beh, se ti esponi, e qualcosa non dovesse andar bene.. quindi di conseguenza scappi... è chiaro che non funziona!

ormai abbiamo certi schemi comportamentali ed emozionali programmati dentro di noi, sono come delle sanguisughe attaccate, e non ci mollano... e per staccarle, purtroppo bisogna sentire un pò di dolore,
solo con il tempo e la costanza, possiamo eliminare questi schemi mentali, dare il tempo ed il modo al cervello di abituarsi a certe situazioni, cosi come si era abituato (male) per anni, in un certo modo.


Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
beh certo... diciamo che ci sono cose che faccio bene, altre con affanno, altre che non riesco a fare...
pertanto non so a che grado di esposizione sono....

cmq focalizzo un altro problema: nella situazione per me piu' fobica ci vado, la supero, sempre pero' con difficolta' e poi dico: l'ho scampata. Questo meccanismo, dice la mia psico, pur esponendomi, rafforza la fobia.
Quindi è provato che l'esposizione, se non sono presenti gli strumenti necessari per affrontarla e dunque viene vista come una situazione da pericolo scampato, è inutile. Almeno per me.
si, quelli sono pensieri irrazionali nella maggioranza dei casi, anch'io tiro un sospiro di sollievo quando supero qualche situazione da me temuta in precedenza, ma allo stesso tempo dovrebbe dare maggiore fiducia, e razionalmente, dare la consapevolezza che quell'ostacolo X è superabile, TESTATO.
Comunque all'inizio è normale avere tanti piccoli grandi problemi, ma la strada è quella, c'è poco da fare.
Vecchio 12-04-2011, 23:58   #19
Avanzato
L'avatar di sciren
 

grazie per la risposta Balboa
Vecchio 13-04-2011, 00:12   #20
Esperto
L'avatar di Rocky Balboa
 

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Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
grazie per la risposta Balboa
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