Sto preparando un esame sui media digitali nell'era del web 3.0.
Spesso leggo nel forum attacchi alla realtą virtuale di internet, intesa come qualcosa di lontano dalla vita vera ed assolutamente disfunzionale. Non parliamo poi della generalizzata avversione per Facebook e similari.
Nel manuale che ho sotto gli occhi posso leggere:
Dalla
Gutenberg Galaxy alla
Internet Galaxy, cosģ come da
Medium is the message a
Network is the message.
Insomma quello che oggi ci permette di relazionarci dietro un nickname (simulacro virtuale di noi stessi che serve a farci interagire), ieri poteva essere un giornale che ci parlava delle conquiste coloniali di tal nazione (con la differenza che si era spettatori passivi e non utenti attivi).
O ancora quello che oggi ci sembra un futile scimmiottamento della reale rete di amici, ieri poteva essere una fotografia di una tigre, che per molti appariva solo una banale rappresentazione di una fiera vista "veramente" in qualche Paese esotico.
Insomma sempre le stesse diffidenze che si ripetono ad ogni evoluzione storica.
Stile "la foto mi ruba l'anima!".
Che ne pensate?
P.s.
Vi confesso che non mi interessa affatto riflettere sulla questione... voglio solo Winston Smith su feisbłk!