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07-10-2013, 22:40
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#1
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Dunque, per chi non lo sapesse mi sono trasferito dalla mia misera provincia nordica a finire i miei studi a Bologna.
Sono qua da da più di una settimana e sto ancora cercando casa.
Durante questa ricerca ho conosciuto quello che dovrebbe essere il mio futuro compagno di stanza, che ho visto da vivo solo una volta, e che vorrebbe continuare a cercare una doppia da condividere insieme.
Apprezzo il fatto che in qualche modo, forse per convenienza, forse per simpatia, abbia pensato di includermi in quella che sarà una convivenza universitaria.
Da bravo complessato io mi sono fatto tutte le pare immaginarie pensando che cosa lui pensi davvero di me, visto che le uniche comunicazioni con lui sono state per telefono o per messaggi. Di quello che posso vedere io da facebook mi sembra un bravo festaiolo ma pur sempre un bravo ragazzo (non mi dispiacerebbe se mi portasse a far baldoria in giro) ma dall'altro lato ho il presentimento che a lui di me non gliene freghi nulla se non per il semplice fatto che cercare una doppia in due sia più facile.
Questa sera, non avendo più l'appoggio di una mia conoscente a bologna che mi ospitò la settima passata, mi sono dovuto fare una triste passeggiata in solitaria sotto i vicoli... arrivo sotto le torri e vedo una persona in attesa di qualcuno. Sono sicuro al 90% che fosse lui: giustamente io cosa faccio? Passo avanti indifferente (lui era dall'altra parte della strada), penso, torno indietro per vedere meglio, faccio un giro largo, ripasso per di lì fissandolo per vedere un suo cenno, niente. Quando prendo l'iniziativa e mi dirigo diretto verso di lui per salutarlo, ecco che si avvicina una tipa con fare affettuoso: faccio ancora in tempo a deviare e a tirare dritto.
Punto a) le persone normali appena lo avrebbero visto si sarrebbero buttate a un caloroso saluto?
punto b) questo mio comportamento è tipico dell'ansia sociale?
Ora, domani che dovrei vederlo, secondo voi gliela devo buttare lì "hey ma per caso ieri sera eri sotto le torri?". Penserà: "ecco chi era quello sfigato che è passato 50 volte e mi fissava", oppure "si ero proprio io, anche io ti ho visto perchè non mi hai salutato?"
Oppure faccio finta di niente?
punto c) anche queste ultime paranoie sono tipiche dell'ansia sociale?
Se si iniziamo bene, se faccio così con i compagni di stanza figuriamoci con le ragazze.
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07-10-2013, 22:56
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Per me ti fai troppe pippe per questo problema. Se anche lui non ti ha salutato vuol dire che non ti aveva riconosciuto e poi puoi sempre dire la verità: non eri certo che fosse lui e quando sei tornato, avendolo visto con una ragazza, hai preferito lasciare perdere. Non c' è nulla di strano, anzi.
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08-10-2013, 11:11
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 897
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Secondo me dovresti invece pensare a star bene con te stesso, e contare solo sulle tue forze per superare tutte le difficoltà che si presenteranno in questo periodo in cui starai a Bologna.
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08-10-2013, 14:55
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#4
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 332
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anche secondo me ti sei fatto troppi pensieri inutili. Innanzitutto, io credo che per ogni persona sia molto più facile contare solo sulle proprie forze e andare avanti. Sapendo questo, puoi anche pensare che lui voglia convivere con te solo perchè è più conveniente in due... e allora? Tu gli sei utile, lui è utile a te, usatevi (in senso buono) a vicenda, poi magari nella convivenze per convenienza nasce una bella amicizia, non si sa mai .
Per quanto riguarda il fatto del saluto, credo dipenda dalla timidezza e/o dalla personalità evitante, dato che un sacco di volte è capitato anche a me di vedere una persona che conosco da lontano e tirare avanti facendo finta di non averla vista. Tuttavia, ripeto, non ti conviene farti diecimila pensieri, ormai è andata così. Se sei fortunato, hai visto male e non era lui, se era lui è probabile che non ti ha visto. Nel caso ti ha visto e ti chiede qualcosa, non c'è nulla di male a rispondere in modo sincero: "scusa, mi eri sembrato da lontano una faccia familiare ma ho voluto evitare figuracce salutando uno sconosciuto "
Non credo tu sia da condannare per una cosa così, spesso i problemi non solo ce li creiamo, ma ce li ingigantiamo. Buona fortuna e sii fiero di te stesso per la tua scelta di convivere con un quasi sconosciuto
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08-10-2013, 17:12
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#5
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Già avete ragione tutti, poi a dire il vero a un giorno di distanza non ci penso più a ste pippe mentali.. me le faccio sul momento ma per fortuna sembrano morire abbastanza velocemente.
Sta di fatto che ormai è definitivo: abbiamo preso un appartamento io, lui e un altro ragazzo. Speriamo bene.
Come scrissi già tempo fa, prendo questi due anni fuori casa come un occasione per far smuovere le cose.
Riparto da zero, dovrò farmi conoscere, dovrò mettere da parte il mio lato peggiore e far saltar fuori quello migliore.
Come al solito non mi faccio grandi aspettative ma io spero che serva a qualcosa.
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08-10-2013, 17:16
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 160
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Quote:
Originariamente inviata da fabfab90
Già avete ragione tutti, poi a dire il vero a un giorno di distanza non ci penso più a ste pippe mentali.. me le faccio sul momento ma per fortuna sembrano morire abbastanza velocemente.
Sta di fatto che ormai è definitivo: abbiamo preso un appartamento io, lui e un altro ragazzo. Speriamo bene.
Come scrissi già tempo fa, prendo questi due anni fuori casa come un occasione per far smuovere le cose.
Riparto da zero, dovrò farmi conoscere, dovrò mettere da parte il mio lato peggiore e far saltar fuori quello migliore.
Come al solito non mi faccio grandi aspettative ma io spero che serva a qualcosa.
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Bologna è piena di ccciovani, tutti i miei amici vivono lì e sono uno più disadattato dell'altro.
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08-10-2013, 17:20
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#7
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Quote:
Originariamente inviata da schoenberg
Bologna è piena di ccciovani, tutti i miei amici vivono lì e sono uno più disadattato dell'altro.
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Beh, l'ho notato, soprattutto durante l'orario di fine lezioni: la strada invasa, non si passava sui marciapiedi, gente per terra, gruppetti qua è là, casino. Cosa che per uno che veniva da una triennale fatta in una sede distaccata dove vedevi sempre quei quattro gatti è stato un leggero shock.
Sarà una bella terapia d'urto
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19-10-2013, 23:25
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#8
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Da martedì mi sono finalmente stabilito nell'appartamento dove pare ci resterò per i prossimi due anni (almeno). Con l'ingresso nell'appartamento posso decretare l'inizio della mia "nuova" vita di studente fuori sede.
Hanno inizio anche tutte quelle situazioni sociali che fino ad ad ora standomene a casa non ho potuto quasi mai vivere.
Coinquilini.
I miei due coinquilini (tutti maschi, peccato, un'anima femminile poteva essere una buona cosa) si possono tranquillamente definire dei "normaloni": uno, matricola di medicina, ha la ragazza che vive a Milano e mi sembra di aver capito che ogni weekend si faranno visita alternativamente, in questo momento infatti lei è qua (immaginate i loro impegni); l'altro, il mio compagno di stanza, ha la mia stessa età ma si è iscritto solo ora al primo anno di economia. Ci siamo conosciuti tramite facebook quando cercavamo casa. Devo ancora inquadrarlo bene. A prima vista sembra il classico bravo ragazzo, ma secondo me è un festaiolo duro. Non so se sia una buona cosa. Vedremo l'evolversi della convivenza.
Prime feste e raduni sociali.
Ieri sera sono venuti in casa nostra dei compagni di corso di quest'ultimo, 5 persone, che sembra che abbiano già fatto gruppo e anche in fretta, insomma abbiamo ordinato delle pizze e alla fine arriva la sorpresa: facciamo qualcosa. "Giochiamo a carte" - "Non ce le abbiamo" (tra me e me: "menomale" (sono una schiappa, non ho mai saputo giocare") - "facciamo un giochino alcolico" tra le varie proposte poi scartate finiamo sul " io non ho mai...": questo gioco consiste nel dire qualcosa che non si è mai fatto o vissuto e chi questa cosa l'ha invece fatta deve bere. Il gioco perfetto per i timidi con problemi relazionali e con esperienze zero.
Dico solo che ho dovuto mentire più volte sopratutto sulle tematiche a sfondo sessuale e sentimentale altrimenti la mia reputazione sarebbe crollata prima ancora di avercela...
Dopo un pò che si andava avanti con sto gioco e si scherzava sulle esperienze da normaloni che normalmente si (gli altri) fanno, e il sottoscritto si deprimeva interiormente, decidono di uscire. Il mio compagno di stanza tornerà poco prima delle 7 di mattina .
Università e conoscenze.
I pochi corsi che devo seguire in questo periodo non mi hanno permesso di scrutare bene che tipo di aggregazione si stia formando. Alcuni forse hanno fatto gruppo, altri se ne stanno per i fatti loro, altri ancora già si conoscevano dalla triennale. Ho conosciuto un paio di persone totalmente nuove ma ancora non ho avuto modo di andare oltre. Il mio contatto più forte riamane con una mia vecchia compagna di triennale che già da un anno studia a bologna e che mia ha ospitato la prima settimana. A partire dalla prossima avrò un corso laboratoriale dove spero di stringere rapporti con persone nuove.
Adesso.
Adesso sono le 23 e 21 di un sabato sera e io sono a casa (cominciamo bene). Il mio roomate è uscito (di nuovo). L'altro è in camera con la sua tipa a studiare (seee.. tra poco devo tornare a mettere le cuffiette -_-).
Per ora è tutto
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21-10-2013, 18:00
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#9
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Oggi sono stato alla prima lezione di un laboratorio che prevede la creazione di gruppi di lavoro. Una buona occasione per trovarmi finalmente qualcuno, dato che i miei coinquilini già sembrano conoscere un sacco di gente della facoltà... Non vorrei che il mio "attaccamento" alla mia amica che già conoscevo abbia precluso altre conoscenze, anche se noto che a lezione, molta gente alle pause rimane seduta.
Oggi però ho scambiato due chiacchere con uno che non trovava l'aula, quindi magari un altro appiglio c'è. Oltre alla mia amica conosco (ciao, come va, a domani) in tutto 3-4 persone.
Poco fa mi è arrivato su fb il messaggio di un vecchio compagno delle elementari, facente parte delle persone del mio paese con i quali ho troncato i rapporti, che studia qua, e sapendo della mia presenza, prima mi ha chiesto l'amicizia, poi mi ha chiesto di incontrarci. Ora, verrà sicuramente fuori il motivo perchè in tutti questi anni non mi son fatto vedere... e che gli dico? Pensavo di fare il vago e di lasciar cadere il discorso, sperando che non insista nei particolari. Spero di non parlare dei tempi passati, che non faccia nomi di altre persone allora vicine con le quali non mi vedo con anch'esse da secoli...
Voi avete già avuto occasioni di incontrarvi di nuovo con gente che per vari motivi (fs, esclusione...) non vedevate da anni? (con questo saranno 10 anni)
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21-10-2013, 20:23
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#10
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 160
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Dal 16 al 22 sarò a bologna a trovare i miei amici disadattati. Uno in più in città
Che facoltà fai?
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22-10-2013, 18:40
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#11
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Faccio Lettere. Cosa intendi per disadattati?
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25-10-2013, 23:31
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#12
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Ho scoperto perchè il mio coinquilino ha già un giro così vasto di amicizie e conoscenze: si sono conosciuti ai pre corsi, quindi già a fine agosto. Stasera si è portato a casa uno che si ferma a dormire. Ovviamente sono usciti, non ho ricevuto inviti espliciti per andare con loro ma meglio così, mi sarei sentito fuori luogo (credo).
L'altro coinquilino è a Milano dalla ragazza.
Prima mi sono trovato con il mio vecchio amico di infanzia. Abbiamo parlato, io sono rimasto sul vago, lui è un festaiolo bevitore che conosce tanta gente e si diverte un sacco. Mi aveva invitato stasera a casa sua per vedere un film o non so cosa, con altra gente a me sconosciuta, ma ho dolcemente declinato (sono 15 anni che non ci vediamo, già andare a casa sua con gente x mi è sembrato affrettato). Spero cmq di rivederlo.
Intanto domani è sabato (di nuovo) e io non saprò che fare. Contattare la mia amica che già conoscevo (non ho mai capito cosa faccia e con chi vada il sabato sera) o aspettare che il mio coinquilino mosso da pietà mi inviti ad uscire (spero che non accada). Booooh.
Ah, la lavatrice ha finito, vado a stendere. Ecco la mia serata
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26-10-2013, 13:05
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,348
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Secondo me sei un po' troppo cauto, nel senso che per non intaccare la tua nuova reputazione che vuoi crearti finisci con il non fare nulla. Credo che dovresti accettare gli inviti senza pensarci due volte e prendi l'iniziativa
Buona fortuna!
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26-10-2013, 13:48
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Ti consiglio di uscire con il tuo coinquilino festaiolo, lo so che potresti sentirti a disagio ecc., ti do un consiglio: BEVI, anche se non ti piace. è l'unico modo per conoscere gente senza farsi troppe paranoie.
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26-10-2013, 15:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,808
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Quote:
Originariamente inviata da fabfab90
Ho scoperto perchè il mio coinquilino ha già un giro così vasto di amicizie e conoscenze: si sono conosciuti ai pre corsi, quindi già a fine agosto. Stasera si è portato a casa uno che si ferma a dormire. Ovviamente sono usciti, non ho ricevuto inviti espliciti per andare con loro ma meglio così, mi sarei sentito fuori luogo (credo).
L'altro coinquilino è a Milano dalla ragazza.
Prima mi sono trovato con il mio vecchio amico di infanzia. Abbiamo parlato, io sono rimasto sul vago, lui è un festaiolo bevitore che conosce tanta gente e si diverte un sacco. Mi aveva invitato stasera a casa sua per vedere un film o non so cosa, con altra gente a me sconosciuta, ma ho dolcemente declinato (sono 15 anni che non ci vediamo, già andare a casa sua con gente x mi è sembrato affrettato). Spero cmq di rivederlo.
Intanto domani è sabato (di nuovo) e io non saprò che fare. Contattare la mia amica che già conoscevo (non ho mai capito cosa faccia e con chi vada il sabato sera) o aspettare che il mio coinquilino mosso da pietà mi inviti ad uscire (spero che non accada). Booooh.
Ah, la lavatrice ha finito, vado a stendere. Ecco la mia serata
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Non ti pare di contraddirti un po'? Da un lato vorresti uscire con lui, dall'altro no. Secondo me approfondisci il rapporto con il tuo vecchio compagno delle elementari, mica devi per forza uscire con i tuoi coinquilini!
Altrimenti una sera proponi tu, dici che hai voglia di fare un giro, magari inviti anche il tuo compagno delle elementari, e chiedi ai due coinquilini se vogliono venire con te.
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10-11-2013, 02:11
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#16
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Nuova vita un tubo. Stasera di nuovo a casa. Ieri sera a casa nostra si è fatta una "cena" con una decina di persone, tutti compagni di corso del mio compagno di stanza. In più c'era anche un'amica dell'altro mio coinquilino che è venuto a trovarlo per il weekend. A un certo punto della serata si decide di fare un gioco alcolico (tanto per cambiare) e questa decide di non partecipare. Vabbè. Sta di fatto che dopo è rimasta tutto il tempo nell'angolo del divano a smanettare con telefono (l'amico suo era in stanza che parlava al cell con la morosa) e ovviamente nessuno se la filava. Cioè anche se io sono timido o altro almeno cerco di apparire tale il meno possibile, perchè mi sono reso conto che rimanare con tale atteggiamento non migliora proprio le cose.
Alla fine come l'altra volta loro sono usciti e io e gli altri due siamo rimasti a casa.
Stasera invece sono usciti tutti (nel momento in cui scrivo sono già tornati) e io a casa a vedermi Breaking Bad.
La cosa che mi pesa di più in questo periodo è non avere ancora una persona o un gruppo con il quale uscire nelle serate come questa... le mie aspettative si stanno abbassando, sono abbastanza sconsolato.
Cioè sono a Bologna da un mesetto e ancora non ho fatto una serata in centro, questa è la dura verità.
Purtroppo il mio inquilino ha già il gruppo e anche ieri sera nessuno mi ha invitato ad uscire con loro.
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10-11-2013, 02:18
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#17
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Quote:
Originariamente inviata da BobbyJean90
Non ti pare di contraddirti un po'? Da un lato vorresti uscire con lui, dall'altro no. Secondo me approfondisci il rapporto con il tuo vecchio compagno delle elementari, mica devi per forza uscire con i tuoi coinquilini!
Altrimenti una sera proponi tu, dici che hai voglia di fare un giro, magari inviti anche il tuo compagno delle elementari, e chiedi ai due coinquilini se vogliono venire con te.
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Si, il problema è che credo di aver capito che siamo solo compagni di stanza ma non amici, nel senso che non abbiamo altre cose da condividere se non un tetto sopra la testa.
Il vecchio compagno delle elementari non l'ho più sentito, credo di aver fatto una ca**ata a rifiutare il suo primo invito.
Ora non so come propormi nel caso decidessi di rivederlo....
Io spero ancora di trovare gente al laboratorio che sto facendo perchè a breve si dovranno formare dei gruppi.
Poi c'è ancora la mia amica che mi aveva ospitato all'inizio, ma a ogni mia proposta risponde con un "non posso" "non riesco". Devo proprio chiederle che sosa fa lei il sabato sera, perchè rimane un mistero, magari è come me ma non vuole ammetterlo.
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16-11-2013, 22:12
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#18
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Aggiornamenti:
- al corso di documentario che sto seguendo la mia idea ha raccolto parecchi consensi, tant'è che si è formato un gruppo del quale io ne sarei il "capo", in quanto regista e ideatore della storia. Non posso negare che questo mi dia delle soddisfazioni, per una volta sono al vertice e non relegato in parte... sebbene credo che alla fine le persone più sgaie del gruppo finiranno per fare le mie veci, ma almeno mi prenderò delle responsabilità.
- ieri sera: finalmente sono uscito e ho fatto una serata. I miei vicini di casa sono tutti studenti. Io e il mio coinquilino siamo stati invitati all'ultimo a cena da loro. Ovviamente c'è stato alcol, poi siamo usciti vagando per le strade, io ero brillo e più sciolto del solito. I vicini sono dei personaggi assurdi, il capo è un tipo gay dichiarato supersimpatico. Dalle altre persone non sono mancati commenti a me del tipo "muoviti un po", sicuramnete hanno visto che non sono estro, il gay mi ha dato del "tenebroso" e "il più bello del palazzo" . A parte questo sono stato bene, seppur nei fumi dell'alcol mi sono sentito accettato. Sono persone simpatiche. Non ho potuto non notare come il coinquilino del gay a fine cena abbia salutato tutti e sia andato a dormire. Io sono rimasto fino alla fine, fino alla pasta delle tre di mattina. (Non ho mai fatto questa esperienza). Insomma, ho sfruttato al massimo la situazione.
Esagero: è stato proprio il tipo di serata ideale.
Stasera: ovviamente si bilancia. Sono a casa da solo. Chiamo la mia amica che mi ospitò per i primi tempi, mi dice che anche lei è a casa da sola, dico: "vieni qua ordiniamo una pizza" (insistendo). Lei "non so... che autobus devo prendere? Ci penso, poi ti scrivo" sms "niente, non vengo". Ma caXXo, che problemi ha? Cioè, non le ho detto vieni qua che scopiamo, le ho solo proposto una serata per evitare di deprimerci entrambi il sabato sera a casa. Io non capisco, è fobica? evitante?
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18-12-2013, 20:09
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#19
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
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Ieri sera sono tornato dai miei vicini: ennesima conferma che io in una situazione con più di 4 persone non riesco a interagire e a parlare. Ho anche notato che il mio coinquilino tanto figobullo non perde tempo con l'alcool, alla fine credo che pure lui si affidi a quello per rendersi "interessante".
Con loro è facile che la situazione degeneri e poi cominciano a spaccare cose così senza motivo. A me non andrebbe di fare certe cose neanche se fossi ubriaco marcio, non capisco perchè certe gente lo faccia.
Queste situazioni mi fanno chiedere ancora una volta se è meglio stare a casa in questi casi o andarci ma stare zitto tutta la serata e beccarsi le battutine "tu non parli mai eh? riesci a fare un urlo? ci sei ANCHE tu?".
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18-12-2013, 20:53
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: germania
Messaggi: 520
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Anche se non sto frequentando l'università da studente fuorisede rivedo me stesso in moltissimi dei tuoi comportamenti..
Nel senso che per un periodo anche io ho cercato di uscire con il gruppo in cui ero entrato e la maggior parte dei sabato sera rientravo anche dopo le 5, bevevo (perchè dopo un pò mi sono stufato di dare spiegazioni sul perchè non bevessi), cercavo di cammuffare al meglio gli atteggiamenti da fobico ecc..
Ebbene questo è durato un anno e poi ho tranciato di netto i rapporti, restandomene a casa ogni sera.
Questo per due motivi:
-) Ho capito che è inutile tentare di uniformarsi al gruppo e provare a far propri certi comportamenti(bere, fare tardi la sera, risse etc) se questi fanno a pugni con quello che si è veramente, perchè non dura e prima o poi ti stufi e torni come sei sempre stato
-) Piano piano è venuto fuori il fatto che in quelle circostanze portassi una maschera e da quel momento niente è stato più come prima
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