barclay

Senza rancore Penso che sia ovvio con chi ce l'avevo…

Moonwatcher

Ok, Stone, anche Tonno ha generalizzato, avevo letto di fretta quello che aveva scritto e non l'ho riletto quando tu lo hai quotato prima di commentare. Chiedo scusa per la disattenzione. Ribadisco però che la mia impressione è stata comunque che quello che volevi intendere tu è decisamente più forte, ovvero:

Tonno: una ragazza gnocca si metterà o sposerà con uno figo, ricco e benestante [NDR: okok potrebbe anche essere il capo, ma anche no]

Stone: una ragazza gnocca andrà a letto col capo [NDR: anche se non l'hai scritto sembra palese che intendi che lo faccia solo ed esclusivamente per fare carriera, e che lo farebbe magari anche se fosse già fidanzata]

Insomma per me la seconda è una generalizzazione molto più forte ed anche molto offensiva. Detto questo cartellino giallo a Tonno e rosso a Stone.

Winston_Smith

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barclay

Chiunque legga i miei post dovrebbe sapere che, qui sul forum, non vado tanto per il sottile: se avessi voluto dire che le donne fanno carriera scopandosi il capo, l'avrei scritto. Oltretutto ho la paranoia d'essere frainteso e quindi sto sempre molto attento a quello che scrivo (infatti quasi tutti i miei messaggi hanno delle modifiche). Intendevo dire quello che ha detto Tonno: il capo raramente è un morto di fame. Detto questo, rimane evidente che tu usi due pesi e due misure. Non ti dirò cosa fare col tuo cartellino rosso… e ti risparmio anche le osservazioni psicologiche sul forzare il significato di una frase…

P.S.- Hai un'idea ben strana di cosa è palese: in un testo, è palese solo quello è scritto; quello che si “legge fra le righe” è tutto meno che palese

Moonwatcher

Stone se analizzi il tuo inconscio vedrai che volevi dire quello che ho detto io, il capo è un lapsus freudiano.

ps: tra l'altro ho il sospetto semmai che anche Tonno potesse intendere quello...

Moonwatcher

Ho visto il sorriso, non ho detto che significasse qualcosa tipo un suo interesse per me, continuo a non capire... o_O

...cioè, mi stai dando dell'estroverso!?!?!?!?

Ti assicuro che sono quanto di più lontano esista dall'estroverso sulla faccia del pianeta Terra, puoi chiedere alle tante persone che mi hanno visto di persona per avere conferma che non sono un fake. Può darsi che questa sera decida di spiegare meglio le motivazioni che mi hanno spinto ad aprire questo topic, che ti assicuro sono lontanissime dal problema di non potermi scopare le colleghe, e che darebbero un'immagine di me lontana anni luce da quella che molto probabilmente ti sei fatto. Per ora ti saluto, ci sentiamo.

barclay

Il motivo per cui non si può fare psicanalisi su un forum è che non si possono percepire tutti quei segnali non verbali che un'analista usa per interpretare quello che dici e quello che non dici
---EDIT---
Tra l'altro, ricordo d'aver letto un vecchio testo sull'AI, che parlava di uno psichiatra statunitense che sosteneva di poter fare psicoterapia con un programma che aveva chiamato DOCTOR; ti lascio immaginare cosa gli hanno risposto i suoi colleghi, comunque c'era anche l'obiezione dei segnali non verbali.

Moonwatcher

Stone era solo una battuta! Suvvia dici qualcosa di veramente positivo su una donna!

Se lo fai ti chiedo l'amicizia...

barclay

Lo farò ma sarà una storia un po' lunga. Attento a quello che desideri perché potresti anche ottenerlo

Moonwatcher

Allora. Sono d'accordo sul discorso di Muttley sul disfattismo di molti, ma trovo deprimente tanto chi viene qui a dirci che non c'è speranza e dobbiamo solo appendere i guantoni al chiodo (con l'indecenza di parlare al plurale), tanto chi viene a propinarci la sua visione estroversa del corteggiamento, dicendoci che bisogna fare così e cosà. Ma questo non è ottimismo, questi non sono piccoli passi, questo significa solo non rendersi conto che non siamo tutti uguali. Io l'ho capito che in quanto fortemente introverso non sarò mai un PUA (per usare il gergo dei seduttori), d'altronde della cosa m'importa 'na sega, ma a che serve continuare a ribadirlo?

Comunque siamo in democrazia, per me tutti possono dire tutto, pur senza offendere e ledere i diritti altrui, e almeno in questa discussione (in altre sì ), stewie almeno non ha detto nulla di offensivo, diciamo che mi sono fatto pure quattro risate, quindi va tutto bene.

L'unica frase che m'ha toccato molto, ma per motivi miei personali, non perché sia offensiva, è stata questa :

By the way...

La mia nuova collega è già fidanzata, l'ho saputo fin dal primo giorno perché ha fatto lei stessa un riferimento al dover andare dai genitori di lui mentre parlava con un'altra collega. Non l'ho detto subito solo per creare la giusta tensione drammaturgica.

Il motivo per cui ho aperto il topic non è perché voglio consigli per conquistarla, ma un altro. Nel posto dove lavoro mi trovo discretamente bene da un punto di vista professionale. Non sono stato sottoposto a mobbing (e sono la tipica persona che potrebbe esserlo), lavorativamente le persone si danno da fare, se c'è qualche lavoro da terminare sono disponibili a fermarsi anche oltre l'orario, non mi scaricano il lavoro addosso, anzi se ho bisogno cercano di aiutarmi per quanto possono, e a volte anche più di quanto possano.

Il problema è che non ho preso confidenza con nessuno ma proprio con nessuno extra-lavorativamente, e non intendo che non vedo nessuno fuori dall'ufficio, ma che le due chiacchiere di cui parla stewie sono rarissime, di me i colleghi sanno pochissimo. Ormai penso che non mi vedano neanche più come un timido, ma come un asociale, un orso, un eccentrico, uno che vuole stare da solo. Sicuramente mi considerano deprimente e noioso, e ciò l'ho appurato con i miei occhi e sentito con le mie orecchie, non sono paranoie. E credo sia un pregiudizio abbastanza diffuso relativamente una persona fortemente introversa e chiusa quanto lo sono io. Non le considero persone "cattive".

Il punto è che quando ho iniziato a lavorare DAVVERO non avevo voglia di relazionarmi con nessuno, DAVVERO volevo stare da solo. Ma ora tutto ciò inizia a starmi stretto, vorrei un minimo di condivisione coi colleghi, ma mi sento pregiudicato da loro e non so quindi come uscirne. Potrete capire che la nuova collega, giovane e bella fanciulla è un ulteriore elemento destabilizzante all'interno di questo quadro.

Ho iniziato a riflettere anche sulla possibilità di cercarmi un altro posto, dove potrei trovare persone più disponibili, ma - perché no? - potrebbe anche andarmi peggio. Sicuramente però il vantaggio sarebbe che partirei senza il background di pregiudizio che si è accumulato in questi anni. Il lato negativo sarebbe che, penso, lo vivrei come un abbandono di campo, sarebbe sicuramente un'ammissione di sconfitta.

Per chi ha avuto la tenacia di leggere tutto sto papiello , avete qualche suggerimento? Voi cosa fareste?

Non quotatemi.

Winston_Smith

Ma ammesso che nel nuovo posto di lavoro tu non dovessi trovarti peggio, poi scusa ma chi ti dice che, pur partendo senza il "background di pregiudizio", tu non vada a ripetere lo stesso meccanismo di isolamento del vecchio ambiente di lavoro, per ritrovarti dopo qualche tempo allo stesso punto di adesso?

Labocania

Stesso vissuto stesse sensazioni provate durante la mia esperienza lavorativa

Io ne ho cambiati diversi di posti di lavoro ma io non sono mai cambiato, il senso di estraneità all' ambiente lavorativo mi ha sempre seguito.

Edit. Squotato

barclay

AHA! Lo dicevo io che era già fidanzata
Però! Il tuo ufficio è veramente un'isola felice, da come lo descrivi. Io coi colleghi ho fatto il contrario: all'inizio ho cercato di avvicinarmi, poi mi sono reso che conto che erano una banda di soggetti resistenti alla lobotomia, con rare eccezioni (il mio unico amico è un collega).
Come ho detto prima, per ridurre le spese, da me non assumono più da tanto tempo, quindi non ho il tuo problema. So però che, anni fa, una collega ha espressamente sconsigliato ad una neocollega di frequentarmi (gliel'ha detto in mia presenza)
Lascia perdere i trasferimenti: i problemi ti seguiranno (cit.)

Winston_Smith

Ammazza che stronza.

Moonwatcher

Winnie, grazie per l'incoraggiamento.

Quello che cambierebbe sarebbe che prima avevo la VOLONTA' di isolarmi, ora ho la VOLONTA' di non isolarmi. Ero insomma un evitante puro, ma di quelli col pedigree proprio. Chiaramente questo so che non basta, dovrei avere anche la fortuna di trovare persone un poco affini e disponibili, oltre a dover fare anch'io un po' di sforzo, anche solo dei piccoli passi. Ma nulla dice che non mi ritroverei tra un po' di tempo allo stesso punto di adesso, lo so che è probabile (ma non certo) che succeda, magari invece trovo almeno un collega uno con cui potrei essere a mio agio. In un contesto più grande avrei più possibilità? (ora lavoro in una piccola ditta). La situazione per me sta diventando sempre più frustrante.

Labo per favore squotami, grazie.

Moonwatcher

Non è che ti era scappata qualche battuta misogina? (scherzo non te la prendere! )

Comunque davvero stronza a dirlo in tua presenza.

barclay

Non me la prendo Nel caso non si fosse ancora capito, IRL io sono uno di quelli che va in ansia appena una bella donna gli rivolge la parola e viene colto da istinti suicidi ogni volta che vede una scollatura per quello dico che nessuno mi considera misogino sul lavoro.

Rocky Balboa

sembri quindi leggermente cambiato, prima non volevi relazionarti con gli altri, adesso invece almeno la volontà c'è, ma ti sembra ormai troppo tardi iniziare a farlo con persone che ormai ti hanno "marchiato" come asociale, e di conseguemza ti senti ulteriormente in difficoltà...

forse, trasferirti potrebbe essere un'idea, dal momento che inizieresti tutto da capo con questa tua nuova mentalità di voler almeno relazionarti con gli altri, ma da quanto ho capito, i tuoi colleghi attuali sono abbastanza disponibili, il problema sei/eri tu (come quasi sempre, il problema nasce da noi), quindi potresti tentare di allacciare questi rapporti... anche perchè trasferendoti, non sai se i tuoi nuovi colleghi avranno tale disponibilità nei tuoi confronti.

anche a me è sempre successo di sentirmi un pesce fuor d'acqua sul lavoro, ma non tanto sul lavoro in se, in quel caso fai il tuo dovere nel miglior modo possibile e basta... quanto nelle pause o nei momenti extralavorativi... ero proprio nella tua situazione, (anche perchè io la pensavo come te, ovvero, vado li, lavoro e basta... invece non è esattamente cosi che funziona).

Warlordmaniac

Moon, ora hai un vantaggio: sai di fare schifo/paura e da lì è difficile scendere ancora. Hai provato con la carta dell'autoironia? Purché non ti metti in ridicolo, può aiutarli ad esorcizzare la tua presenza e a renderla meno pesante.
D'altronde a te serve solo essere normale ed essenziale; tu sei così, gli altri falli criticare; tu il passo verso di loro lo fai, poi se loro non lo fanno, cavoli loro.

JohnReds

@moonwatcher:Ma non ho capito: cos'è che ti blocca, i pregiudizi della gente che non ti caga di srìtriscio, oppure il ruolo-maschera che ti sei cucito in questi anni? Della serie "non riesco ad essere espansivo perché ormai questo ambiente lo vivo nel ruolo taciturno-antipatico"

edit: ho levato il quote