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Vecchio 17-03-2010, 14:45   #1
Banned
 

..............

Ultima modifica di Nothing87; 20-03-2012 a 14:02.
Vecchio 17-03-2010, 15:51   #2
Banned
 

ma secondo te ??? tu cosa faresti????
Vecchio 17-03-2010, 16:04   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da meryoc Visualizza il messaggio
ma secondo te ??? tu cosa faresti????
Sparerei in testa a tutti quelli che alle mie domande rispondono con altre domande.
Vecchio 17-03-2010, 16:31   #4
Esperto
L'avatar di passenger
 

Anche a me capita spesso di essere triste, apatico, senza un motivo per vivere e di ridurmi esattamente come hai scritto tu... secondo me la soluzione (almeno, per me questa è sempre stata la soluzione ) è quella di cercare di dare un senso alla tua vita, di trovare un obiettivo in cui credere ciecamente e che ti faccia dire alla fine "ecco, è valsa la pena di attraversare tutto questo buio per arrivare fin qui!". Una cosa che ho imparato è che ci sono due modi per reagire a qualcosa che non va nella nostra vita: deprimersi e provare rabbia (quest'ultima reazione potrà sembrare, di primo acchito, non pertinente). Laddove però la depressione non porta da nessuna parte (specie se prolungata troppo a lungo... perché per carità tutti abbiamo diritto anche ai nostri momenti di tristezza, e anzi se non ci fossero saremmo probabilmente delle persone molto più superficiali), la rabbia innesca invece un salutare meccanismo di ribellione* (verso il mondo, verso il te stesso che sei stato finora, etc. ) che ti porta ad agire. A piccoli passi, gradualmente, con calma, ma ad agire: il mondo reale non è, si fa.

Un altro consiglio che ti do è quello di trovarti qualcosa da fare (per me al momento sono le lezioni all'università questo qualcosa ) che ti permetta di distrarti e di evitare di cadere in pensieri disfunzionali che al momento possono sembrarti una oggettiva presa di coscienza dello stato delle cose, ma che in realtà sono solo una mancanza di immaginazione che deve assolutamente essere colmata... infatti, se non hai nemmeno il coraggio di immaginare qualcosa (ad esempio, che la tua vita possa cambiare e tu possa un giorno essere felice), è impossibile che questo qualcosa si realizzi... certo, immaginare non basta, ma quello è secondo me comunque il passo più difficile superato il quale sarà come aver finalmente spalancato una porta su orizzonti prima insperati: allora anche l'"impossibile" diverrà possibile, se lo vorrai.

Citando l'"Alice in Wonderland" di Tim Burton: provare a credere a sei cose impossibili prima di fare colazione è un eccellente esercizio...

Quote:
Alice rise: «È inutile che io ci provi», disse ancora: «non si può credere ad una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.»

Lewis Carroll, da Alice nel Paese delle Meraviglie



*per "ribellione" intendo una profonda presa di coscienza di un qualcosa che si è dovuto subire ingiustamente, e la conseguente costruzione di un piano per annientare gli effetti del torto subito opponendosi totalmente e senza compromessi a ciò che ci è(ra) stato inflitto (magari anche da noi stessi parzialmente)

Ultima modifica di passenger; 17-03-2010 a 16:33.
Vecchio 17-03-2010, 17:02   #5
Esperto
L'avatar di paule
 

Ci son passata pure io e continuo a passarci di tanto in tanto.
Dopo anni sono ben consapevole che il mio carattere, la mia ipersensibiltà/suscettibilità, le mie idee non ordinarie, le mie esperienze fuori dal comune, la mia famiglia in relazione al mio carattere, hanno creato "il mostro".
Chissà se può essere anche il tuo caso. Non dispenso consigli perché io per prima stento ad ascoltarli, quindi non te ne darò.
Ti dico solo che per me tanto incommensurabili sono i vantaggi e i privilegi della mia condizione, quanto profondi sono i momenti di svuotamento o a volte di disperazione.
E' la solitudine del "diverso".
Quindi, contrariamente al mondo che vuole appiattire le personalità, io mi prendo tutto il pacchetto...e soprattutto faccio quel che sento e voglio (quando non sento niente, non faccio niente, aspetto). Per la testa, la chimica mi "aiuta" a volte a sopravvivere. E a perseverare con la mia scelta(scelta? Che altro potrei fare? Sono di coccio!) di vivere la mia vita per quanto assurda sembri a volte. L'apatia fa veramente schifo, ma passa sempre. Sarai stanco, certe persone bruciano troppo in fretta, come i replicanti di Blade Runner, come candele da entrambi i lati.
Io non mi sono mai accontentata di facili soluzioni o di pensieri scopiazzati da manuali (la medicina psichiatrica non ha saputo darmi risposte, per fortuna, dico io) e continuo a cercare, con la mia testa.
A volte smusso gli angoli, ma solo nel modo di fare.
Mia esperienza.

Ultima modifica di paule; 17-03-2010 a 17:08.
Vecchio 17-03-2010, 18:40   #6
Esperto
L'avatar di paule
 

p.s. Sintesi: volevo dire che passa tutto. Poi torna, però ahahah
Vecchio 17-03-2010, 19:31   #7
Intermedio
L'avatar di lialian
 

Quote:
Originariamente inviata da paule Visualizza il messaggio
Ci son passata pure io e continuo a passarci di tanto in tanto.
Dopo anni sono ben consapevole che il mio carattere, la mia ipersensibiltà/suscettibilità, le mie idee non ordinarie, le mie esperienze fuori dal comune, la mia famiglia in relazione al mio carattere, hanno creato "il mostro".
Chissà se può essere anche il tuo caso. Non dispenso consigli perché io per prima stento ad ascoltarli, quindi non te ne darò.
Ti dico solo che per me tanto incommensurabili sono i vantaggi e i privilegi della mia condizione, quanto profondi sono i momenti di svuotamento o a volte di disperazione.
E' la solitudine del "diverso".
Quindi, contrariamente al mondo che vuole appiattire le personalità, io mi prendo tutto il pacchetto...e soprattutto faccio quel che sento e voglio (quando non sento niente, non faccio niente, aspetto). Per la testa, la chimica mi "aiuta" a volte a sopravvivere. E a perseverare con la mia scelta(scelta? Che altro potrei fare? Sono di coccio!) di vivere la mia vita per quanto assurda sembri a volte. L'apatia fa veramente schifo, ma passa sempre. Sarai stanco, certe persone bruciano troppo in fretta, come i replicanti di Blade Runner, come candele da entrambi i lati.
Io non mi sono mai accontentata di facili soluzioni o di pensieri scopiazzati da manuali (la medicina psichiatrica non ha saputo darmi risposte, per fortuna, dico io) e continuo a cercare, con la mia testa.
A volte smusso gli angoli, ma solo nel modo di fare.
Mia esperienza.
Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
Anche a me capita spesso di essere triste, apatico, senza un motivo per vivere e di ridurmi esattamente come hai scritto tu... secondo me la soluzione (almeno, per me questa è sempre stata la soluzione ) è quella di cercare di dare un senso alla tua vita, di trovare un obiettivo in cui credere ciecamente e che ti faccia dire alla fine "ecco, è valsa la pena di attraversare tutto questo buio per arrivare fin qui!". Una cosa che ho imparato è che ci sono due modi per reagire a qualcosa che non va nella nostra vita: deprimersi e provare rabbia (quest'ultima reazione potrà sembrare, di primo acchito, non pertinente). Laddove però la depressione non porta da nessuna parte (specie se prolungata troppo a lungo... perché per carità tutti abbiamo diritto anche ai nostri momenti di tristezza, e anzi se non ci fossero saremmo probabilmente delle persone molto più superficiali), la rabbia innesca invece un salutare meccanismo di ribellione* (verso il mondo, verso il te stesso che sei stato finora, etc. ) che ti porta ad agire. A piccoli passi, gradualmente, con calma, ma ad agire: il mondo reale non è, si fa.

Un altro consiglio che ti do è quello di trovarti qualcosa da fare (per me al momento sono le lezioni all'università questo qualcosa ) che ti permetta di distrarti e di evitare di cadere in pensieri disfunzionali che al momento possono sembrarti una oggettiva presa di coscienza dello stato delle cose, ma che in realtà sono solo una mancanza di immaginazione che deve assolutamente essere colmata... infatti, se non hai nemmeno il coraggio di immaginare qualcosa (ad esempio, che la tua vita possa cambiare e tu possa un giorno essere felice), è impossibile che questo qualcosa si realizzi... certo, immaginare non basta, ma quello è secondo me comunque il passo più difficile superato il quale sarà come aver finalmente spalancato una porta su orizzonti prima insperati: allora anche l'"impossibile" diverrà possibile, se lo vorrai.

Citando l'"Alice in Wonderland" di Tim Burton: provare a credere a sei cose impossibili prima di fare colazione è un eccellente esercizio...


*per "ribellione" intendo una profonda presa di coscienza di un qualcosa che si è dovuto subire ingiustamente, e la conseguente costruzione di un piano per annientare gli effetti del torto subito opponendosi totalmente e senza compromessi a ciò che ci è(ra) stato inflitto (magari anche da noi stessi parzialmente)
Wow, avete dato degli ottimi consigli ...La cosa difficile è metterli in pratica, bisogna applicarsi e sforzarsi un pochino, anche se nei momenti di apatia è difficile, bisogna trovare un appiglio, qualcosa, anche se banale o stupida, che ci faccia sentire utili, che appunto dia un senso alla nostra vita...

Nothing, ho letto che sei disoccupato (se non mi sbaglio), so che è un consiglio banale, magari cerca di sforzarti a fare un lavoro, se non riesci a trovarlo, puoi lavorare nel servizio civile, lo "stipendio" è basso, ma è un lavoro appagante secondo me..Ad esempio come volontario per assistere i ciechi, ma puoi scegliere tu dove andare..Io lo farei se non avessi la scuola!
http://www.serviziocivile.it/

Be almeno ci ho provato, e scusa se è un consiglio stupido, comunque paule e passenger ti hanno dato dei consigli molto validi!
Vecchio 17-03-2010, 19:35   #8
Esperto
L'avatar di NikoRosberg
 

ti senti giù e abbacchiato perchè nessuno senza uno scopo non può vivere. Ci vuole tanta frenesia, vivacità, voglia di vivere (diglielo a un fobico ehe) per sentirsi soddisfatti di ciò che si fa: vai in palestra, fai uno sport, iscriviti a qualche corso (in realtà son le solite cose che vengono dette, ma il problema è farle). Il problema è che non è il mondo che deve adattarsi a noi, ma siamo noi che dobbiamo adattarci al mondo.
Vecchio 17-03-2010, 19:46   #9
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
secondo me la soluzione (almeno, per me questa è sempre stata la soluzione ) è quella di cercare di dare un senso alla tua vita, di trovare un obiettivo in cui credere ciecamente e che ti faccia dire alla fine "ecco, è valsa la pena di attraversare tutto questo buio per arrivare fin qui!"
E se alla fine lo manchi l'obiettivo che ti sei prefissato come fai a dire quella cosa? -_-
Vecchio 17-03-2010, 21:36   #10
Banned
 

Ringrazio tutti per l'interessamento.
Vecchio 18-03-2010, 01:14   #11
Esperto
L'avatar di passenger
 

Quote:
Originariamente inviata da NikoRosberg Visualizza il messaggio
Il problema è che non è il mondo che deve adattarsi a noi, ma siamo noi che dobbiamo adattarci al mondo.
Questa frase mi fa orrore francamente... o almeno, non concordo fino in fondo: bisogna adattarsi al mondo ok, ma allo stesso tempo cercare di cambiare ciò che non ci soddisfa (almeno, ciò che è inaccettabile)... senza fare grandi "rivoluzioni" o simili, bensì attraverso le proprie scelte e azioni quotidiane...

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
E se alla fine lo manchi l'obiettivo che ti sei prefissato come fai a dire quella cosa? -_-
Bravissimo, la tua frase tradisce che non solo non ci credi ciecamente, ma molto peggio... non ci credi per niente. La tua carenza immaginativa è ai massimi livelli: dai per scontato un finale pessimistico. Questa è la strategia migliore perché il finale pessimistico si realizzi.
Vecchio 18-03-2010, 01:22   #12
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

Quote:
Originariamente inviata da Nothing87 Visualizza il messaggio
Ho ripreso a uscire di casa dopo tanto tempo. Però mi sento triste, apatico, e senza un motivo per vivere. Il mio tono di voce è diventato inespressivo come quello di un robot e quando cammino trascino i piedi sul pavimento tanto poca è la mia voglia di fare. Non ho neanche voglia di suicidarmi perché mi stancherei troppo nel compiere l'atto. Non so se è depressione. Cosa devo fare per guarire?
trovare la topa
Vecchio 18-03-2010, 01:26   #13
Esperto
 

Se leggi l'altro topic, dice che ce n'è una che lo cerca...ma non basta a risolvere il suo problema.
Vecchio 18-03-2010, 01:29   #14
Esperto
L'avatar di passenger
 

Quote:
Originariamente inviata da FobicJoe Visualizza il messaggio
trovare la topa
...come sei bbbrutale
Vecchio 18-03-2010, 01:30   #15
Esperto
L'avatar di giallorossonellanima
 

dove dove dove dove dove????????
Vecchio 18-03-2010, 01:39   #16
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se leggi l'altro topic, dice che ce n'è una che lo cerca...ma non basta a risolvere il suo problema.
si vede che non gli piace, dopo averla postato qui il suo numero di telefono può parlarci dei suoi gusti in fatto di girl, piri pì
Vecchio 18-03-2010, 01:41   #17
Esperto
L'avatar di giallorossonellanima
 

glielo faccio piacere io
Vecchio 18-03-2010, 01:42   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da FobicJoe Visualizza il messaggio
trovare la topa
se prova le sensazioni che ha riportato non mi pare il problema sia solo "trovare la topa"
Vecchio 18-03-2010, 01:48   #19
Esperto
L'avatar di giallorossonellanima
 

la topa aiuta sempre.
specie se totalmente rasata profumata e bagnata xD
Vecchio 18-03-2010, 01:49   #20
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 


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