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Vecchio 21-09-2005, 05:03   #1
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L'avatar di Salamandra
 

stanotte nn riesco a dormire, sono angosciatissima, l'angoscia che si manifesta è l'angoscia/la paura di vivere... forse di tutto ciò è anche complice proprio la notte, l'essere svegli ma non completamente che allarga e distorce le paure...
E così, come a volte capita, mi ritrovo con un peso dentro, un peso che mi proietta avanti negli anni e mi fa domandare se questo problema sarà prima o poi estirpato, un peso che mi tormenta con questa domanda "ma starai sempre male?"....domanda alla quale davvero non saprei rispondere, ma domanda cmq teribile!!!! e se sarò sempre attanagliata da questa paura di vivere... un futuro così non può che farmi rabbrividire...
Poi penso che tutto andrà a posto, che domani mi imporrò di andare in università, lì beccherò qualcuno e andrà tutto bene... tornerò a casa tranquilla... eppure no! domani probabilmente non andrò in università... o se ci andrò scapperò quasi subito inventandomi qualche palla.... ma perchè? perchè cazzo devo fare così....? eppure non è a star lì io stia male..però fuggo... mi espongo solo fino ad un certo punto...così come intanti rapporti....come se ci fosse un limite invalicabile che una persona con me non può oltrepassare....e al di là di questo limite c sono le mie paure/debolezze..il mio vero ME...e sono una cojona.. perchè è proprio il terreno "incondiviso" che mi fa sentire + sola... Eppure di fatto me la cavo nella vita, esami ok, esco spesso anche da sola, vado in giro, sono anche una ragazza abb appariscente e piacente..nessuno mai (credo) sospetterebbe... eppure ora mi sento così sola e angosciata...
Ma anche a voi succede di impedirvi determinate situazioni solo per la paura di eventuale disagio? a me fotte solo la paura di espormi...vivo in una sorta di accidia, di pigrizia... ovviando a ciò con delle cazzo di scuse mentali (del tipo -ma tanto a casa da sola studio meglio-, - ma tanto al pomeriggio lavoro cosa vado a fare in univ etc....-) e nessuno a vedermi da fuori penserebbe mai che io mi possa trovare in tale situazione.. solo qui ne parlo...e probabilmente non troverò mai il coraggio di far presente tutto questo a qualcuno--- ed è come se davvero i miei rapporti siano mozzi di qualcosa... perchè le mie vere turbe non le sa nessuno... non le ha MAI sapute nessuno... neppure la persona che ho amato di +...

uffa non mi ci vorrebebro nemeno grandi sforzi per andare in univ un po' di +, oppure per accettare l'invito alla cena di tizio caio...eppure nulla... da quest anno, durante il quale per diverse circostante mi sn allontana ancora di + dalle persone, non esco nemmeno + la sera, mi sento davvero sola... è un circolo vizioso...meno sbatti il culo, meno volia hai di sbatterlo.... che tristezza e che dolore, a volte in tutto ciò ipotizzo davvero 100 teorie , tutte molto ariose, tutte molto plausibile.. ma alla fin fine... c'è sempre questo "alla fin fine...?" che mi fa dubitare di tutto. anche della mia autocoscienza, del mio essere fedele a me stessa, alle mie esigenze umane... magari con tutte ste paranoie vivo in un castello illusorio che ho costruito su di me brrr...

davvero che tristezza infinita... mi sento una merda, soprattutto perchè il 90% di tutto ciò me lo creo da sola... ogni tanto ho davvero paura un giorno di poter impazzire...

è come se io vivessi da anni (esattamente da quando ne ho preso esplicitamente coscienza intorno ai 12 13 anni.. prima era solo un vago e non palesato disagio) con questo peso addosso.. peso che a volte viene considerato meno, ma resta cmq lì ... c'è quel tarlo che tutti i giorni in qualche modo si fa vivo per ricordarmi che esiste... come se fosse il "respirare".. a volte ci pensi, altre no.. ma in qualche modo ne hai sempre coscienza, percezione... ma anche per voi è così o nn ci pensate sempre..?

ciao a tutti
Vecchio 21-09-2005, 09:53   #2
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

frasi dal sonno:


anche per me è così. Ci penso ogni qual volta una situazione potrebbe migliorare la mia vita, allora eccomi là pronto a dubitare della riuscita, ad far salire la puara che alla fine crea un muro sempre più alto tra me e la possibile soluzione al miglioramento. Lo sò è uno schifo che si presenta ogni volta, specie appunto quando siamo coscienti che la cosa che stiamo facendo è da "normali" e ci porta ad avere quello che non abbiamo mai avuto, un rapporto totalmente aperto alla vita con gli altri.

Però mi turba molto il fatto di non riuscire nemmeno con la persona che amiamo di più, ad essere liberi da questi limiti, da queste angoscie. No mi fate pensare ad un mondo dove non è possibile trovare un cuore con la quale condividere i propri problemi, aiutarsi, prendersi cura uno dell'altra......cavolo non ci voglio credere.


A volte penso che sottovaluto il mio stato di socio fobico, e che dovrei prendere questa roba in maniera più seria, e curarla come fosse un cancro da eliminare per continuare a vivere seriamente.

Altre volte invece penso di sopravalutarla, mi dico cazzo io comando la mia vita, queste sono solo stupide paure che crea la mia coscienza, quindi sono superabili attraverso me e la mia volontà.


Altre sono stanco e non penso a niente, non mi porta nulla, no mi và di dare nessuna spiegazione al mio modo di fare, di vivere, cerco di andare avanti e basta, mi alzo, respiro, esco, lavoro, quel che sarà sarà.


Quando ricevo degli inviti, ho sempre difficoltà sia ad accettare che a rifiutare.
E se rifiuto comincio a pensare: cazzo però se ci andavo forse potevo cambiare qualcosa, conoscere una persona, un'amica un amico in più, forse potevo cominciare a cambiare qualcosa, forse. E così continuo: coglione potevi andare, ogni invito può presentare una via di uscita da questa condizione, opportunità, possibilità, cazzo se non la apro quella porta e non mi ci tuffo dentro non vedro mai veramente la vita.

E così continuo a stare dietro la porta, aspettando magari che qualcuno mi accompagni per mano dall'altra parte, ma dubito fortemente che questa soluzione sia efficace e possibile.

un abbraccio.
Vecchio 21-09-2005, 16:25   #3
Esperto
 

Quote:
Però mi turba molto il fatto di non riuscire nemmeno con la persona che amiamo di più, ad essere liberi da questi limiti, da queste angoscie. No mi fate pensare ad un mondo dove non è possibile trovare un cuore con la quale condividere i propri problemi, aiutarsi, prendersi cura uno dell'altra......cavolo non ci voglio credere.
Mha, capire e prendersi cura e` quello che la donna necessita DA te. DA e non viceversa.
Non credere a nulla ma credi a me su questo punto.
Il bisogno della tua donna per quelle cose non si esaurira` mai mai mai.

Quindi, non approcciare l'amore con l'idea di un ospedale emozionale x le TUE sfighe. E` la strada x la perdizione.
Il compito dell'uomo e` DARE prima di tutto, dare ad una donna cosi` come una donna da` ai suoi bambini.
E comunque non vorrai accorgerti a 40 anni ke hai sempre vissuto dipendendo da qualcuno: sarebbe una merda..

D'altra parte se sei un uomo e` nn hai la forza d dare, d prendere la vita x le palle e regalare le tue a una donna dopo averle dipinte di rosso.... allora eventualmente vivrai solo. (Bisogna anke considerare la possibilita` ke timidezza, SF e tutti quei nomi... nn siano altro ke sinonimi per debolezza, cosa ke x la nota legge darwiniana ci mette -giustamente- fuori gioko.)
Vecchio 22-09-2005, 00:18   #4
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Originariamente inviata da pard
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Però mi turba molto il fatto di non riuscire nemmeno con la persona che amiamo di più, ad essere liberi da questi limiti, da queste angoscie. No mi fate pensare ad un mondo dove non è possibile trovare un cuore con la quale condividere i propri problemi, aiutarsi, prendersi cura uno dell'altra......cavolo non ci voglio credere.
Mha, capire e prendersi cura e` quello che la donna necessita DA te. DA e non viceversa.
Non credere a nulla ma credi a me su questo punto.
Il bisogno della tua donna per quelle cose non si esaurira` mai mai mai.

Quindi, non approcciare l'amore con l'idea di un ospedale emozionale x le TUE sfighe. E` la strada x la perdizione.
Il compito dell'uomo e` DARE prima di tutto, dare ad una donna cosi` come una donna da` ai suoi bambini.
E comunque non vorrai accorgerti a 40 anni ke hai sempre vissuto dipendendo da qualcuno: sarebbe una merda..

D'altra parte se sei un uomo e` nn hai la forza d dare, d prendere la vita x le palle e regalare le tue a una donna dopo averle dipinte di rosso.... allora eventualmente vivrai solo. (Bisogna anke considerare la possibilita` ke timidezza, SF e tutti quei nomi... nn siano altro ke sinonimi per debolezza, cosa ke x la nota legge darwiniana ci mette -giustamente- fuori gioko.)
si può dare la felicità alla persona che ami se tu non sei felice? E se felicità è dare felicità, mi sa che rimarrò solo

ciao
Vecchio 22-09-2005, 09:02   #5
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L'avatar di Manu7
 

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Originariamente inviata da pard
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Però mi turba molto il fatto di non riuscire nemmeno con la persona che amiamo di più, ad essere liberi da questi limiti, da queste angoscie. No mi fate pensare ad un mondo dove non è possibile trovare un cuore con la quale condividere i propri problemi, aiutarsi, prendersi cura uno dell'altra......cavolo non ci voglio credere.
Mha, capire e prendersi cura e` quello che la donna necessita DA te. DA e non viceversa.
Non credere a nulla ma credi a me su questo punto.
Il bisogno della tua donna per quelle cose non si esaurira` mai mai mai.

Quindi, non approcciare l'amore con l'idea di un ospedale emozionale x le TUE sfighe. E` la strada x la perdizione.
Il compito dell'uomo e` DARE prima di tutto, dare ad una donna cosi` come una donna da` ai suoi bambini.
E comunque non vorrai accorgerti a 40 anni ke hai sempre vissuto dipendendo da qualcuno: sarebbe una merda..

D'altra parte se sei un uomo e` nn hai la forza d dare, d prendere la vita x le palle e regalare le tue a una donna dopo averle dipinte di rosso.... allora eventualmente vivrai solo. (Bisogna anke considerare la possibilita` ke timidezza, SF e tutti quei nomi... nn siano altro ke sinonimi per debolezza, cosa ke x la nota legge darwiniana ci mette -giustamente- fuori gioko.)

quanti preconcetti sul rapporto uomo-donna...
Vecchio 22-09-2005, 23:26   #6
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L'avatar di Salamandra
 

concordo manu7...

dare alla donna "imperativamente"... ma l'amore è un dare reciproco, dare magari inizialmente "infelice" che poi diventa felicità, così come magari solo un "ricevere" iniziale... non si può pre-categorizzare così...
Vecchio 23-09-2005, 18:50   #7
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

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Originariamente inviata da pard
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Però mi turba molto il fatto di non riuscire nemmeno con la persona che amiamo di più, ad essere liberi da questi limiti, da queste angoscie. No mi fate pensare ad un mondo dove non è possibile trovare un cuore con la quale condividere i propri problemi, aiutarsi, prendersi cura uno dell'altra......cavolo non ci voglio credere.
Mha, capire e prendersi cura e` quello che la donna necessita DA te. DA e non viceversa.
Non credere a nulla ma credi a me su questo punto.
Il bisogno della tua donna per quelle cose non si esaurira` mai mai mai.

Quindi, non approcciare l'amore con l'idea di un ospedale emozionale x le TUE sfighe. E` la strada x la perdizione.
Il compito dell'uomo e` DARE prima di tutto, dare ad una donna cosi` come una donna da` ai suoi bambini.
E comunque non vorrai accorgerti a 40 anni ke hai sempre vissuto dipendendo da qualcuno: sarebbe una merda..

D'altra parte se sei un uomo e` nn hai la forza d dare, d prendere la vita x le palle e regalare le tue a una donna dopo averle dipinte di rosso.... allora eventualmente vivrai solo. (Bisogna anke considerare la possibilita` ke timidezza, SF e tutti quei nomi... nn siano altro ke sinonimi per debolezza, cosa ke x la nota legge darwiniana ci mette -giustamente- fuori gioko.)

caro pard, non sò chi ha ragione, se tu , se io, se salamandra, se manu.....
Le palle d'acciaio le lascio ai robot, perchè non sono e non sarò mai un uomo costantemente forte in ogni situazione. Ho come tutti gli esseri umani puntidi debolezza e momenti di fragilità misti a momenti più energici e forti, e preferisco, come ho fatto in passato e come continuo a fare oggi, non nascondere alcun lato del mio carattere alla ragazza che ho al mio fianco. Naturalmente bisogna ponderare bene se è la persona giusta con cui lasciarsi andare, ma resta comunque un passaggio fondamentale se si vuole stringere un rapporto sincero e duraturo. L'uomo alla Ivan Drago che descrivi per me non esiste. Non esiste l'uomo che non deve chiedere mai, come non esiste una donna così. Siamo tutti essere bisognosi di affetto in modi differenti, me e te compresi.
Dare sempre e mostrarsi sempre forte è una farsa che non può durare per sempre, e quando arriva il giorno che capisci stà cosa ti senti di aver preso per il culo te stesso per tutto quel tempo......Non si tratta di approciare l'amore come un ospedale emozionale, un contenitore dove buttare i nostri problemi (le sfighe c'entrano poco con stà roba). Si tratta semplicemente di prendersi cura a vicenda, di capire che questo è uno schifo di mondo, di aiutarsi, volersi bene, stimolarsi a proseguire a vicenda....e non significa essere dipendenti da un'altra persona, ma essere complici, fidarsi, sapere che comunque vada la vita avrai dietro di te una persona che in caso di caduta di farà da cuscino, dando per scontato che dobbiamo essere poi noi, con la nostra volontà di riuscire, a rialzarci e andare avanti.

diversamente non ha senso avere accanto una persona, e se come dici tu (ma dubito fortemente) preferisco davvero restare da solo.
Vecchio 25-09-2005, 00:46   #8
Esperto
 

bha nessuno ha ragione charlie, il mondo va avanti uguale... io sn cresciuto in una "famiglia" per cosi` dire dove nn funzionava un cazzo a partire da quello ke avrebbe dovuto essere l'uomo...
alla fine sta tutto a te, o agisci o subisci..

ma io sn davvero convinto ke un uomo nn ha bisogno d trarre validazione dalla sua donna..
lavoro (quando piace), hobby, azione, sfide, attivita fisica...... queste sn le robe ke c fanno stare bene e c danno forza mentale x affrontare il domani, le robe dove te dovresti cercare x sfuggire la tua apatia...

fra l'altro ho abbandonato l'idea della donna come anima gemella da un bel pezzo piu` o meno da quando iniziai ad innamorarmi dei personaggi degli anime... rendendomi conto finalmente di quanto ridicolmente utopici ed infantili erano i miei desideri. Why anyone should ever give a damn about my inner problems? ridicolo, ovviamente, per cui fanculo

e nn mi sorprende ke l'idea d amare una donna come merita vi spaventi. nn e` una roba facile, c vuole dedizione maturita` empatia e soprattutto ebbene si c vuole ke nn si passi le giornate a pensare alle proprie sfighe.
beh e` tutta roba ke io nn potro` mai sperimentare, posso solo leggerne sui libri..

nn diro` altro xke` mi pare ridicolo ke proprio io debba parlare d sta roba, l'ultimo degli sfigati!!
torno ai miei episodi di x-files che e` meglio anzi forse ho pronto l'ultimo di galactica.. adios, ki e` ancora depresso si faccia una sessione di 5 ore di UT2004 ke passa tutto
Vecchio 25-09-2005, 19:10   #9
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

anche io sono cresciuto in una famiglia che ha avuto molti problemi, davvero, per un periodo molto lungo andava a cazzo qualsiasi cosa , spesso l'unica cosa che funzionava erano le mani di mio padre mentre menava mia madre...... Molti miei pensieri e ragionamenti probabilmente derivano da tutto stò schifo di vissuto adolescenziale, gli unici momenti sani erano quando giravo per strada con gli amici, praticamente quando ero fuori casa.

vabbè pard cmq anche se diverso mi è chiaro il tuo pensiero, ed a volte simile specie nel discorso di trarre forza in attività che vanno al di fuori della donna.

bè buoni frags a tutti
Vecchio 25-09-2005, 21:41   #10
Esperto
L'avatar di Lilith
 

:roll:
mah... possibile che sia così difficile innamorarsi?
o forse si hanno aspettative talmente alte, riguardo a ciò che si "deve" dare ed a ciò che ci si aspetta di ricevere, che un rapporto di coppia sembra una montagna da scalare???
Vecchio 25-09-2005, 22:25   #11
Esperto
 

se bastasse innamorarsi nn c sarebbe un singolo maschio solo in tutto il mondo lonely....
Vecchio 26-09-2005, 00:21   #12
Esperto
L'avatar di Lilith
 

innamorarsi forse non basta... specialmente se si parte già carichi di così tanti preconcetti

In una coppia ci si da vicendevolmente ciò che si ha, ci si offre per come si è... chi ti ama ti ama per ciò che sei, pacchetto all inclusive... non ci sono clausole che stabiliscano che cosa si debba "dare" e come si debba essere.
Aspettarsi che la propria autostima dipenda dal partner è sbagliato e pericoloso, però se si ha la fortuna di essere in due la vitaccia la si affronta meglio.
Vecchio 26-09-2005, 19:36   #13
Banned
 

ora sono stanco e nessuno deve rompermi.Sono amabile...
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