Originariamente inviata da Worthless

Se parti da questi presupposti probabilmente non avrai la costanza necessaria per affrontare con soddisfazione un percorso universitario

Originariamente inviata da Hazel Grace

si deve, però anche io mi rendo conto che quando lavoro penso molto meno, mi sento come se perdessi di identità perché faccio meno cose che mi arricchiscono, non leggo, esco poco, guardo solo serie tv per rilassarmi, non sento nemmeno piu' la musica, non vado ai concerti (a parte una volta un mese fa), insomma mi sembra di stare diventando una larva umana.. non so piu' chi cazzo sono, i colleghi parlano e io dico boh cosa avranno sempre da dire

Originariamente inviata da StacyFreak

Solidarietà, mi sento allo stesso modo e la cosa mi sta facendo impazzire, il solo pensiero di ridurmi ad essere un automa lavoro-cibo-sonno mi fa valutare seriamente il suicidio.

E' un mese che ho ricominciato a lavorare full time e non ce la faccio, sono disperata, lavorare solo part time significherebbe non avere soldi per la spesa, mi sento ingabbiata in un'ingiustizia imposta. La gente dice ''si è fortunati ad avere un lavoro'' ''senza lavoro come faremmo'' e poi ti dicono ''eh, magari si potesse vivere senza lavorare'' e vanno a comprare quindici denari di gratta e vinci per provare il brivido dell'illusione di una vita senza fatiche.
Maccheccazzo, che problemi avete? Induciamo un fottuto sciopero globale, che nessuno torni a lavorare prima che siano stabilite nuove regolamentazioni come i dipendenti comandano!

Originariamente inviata da Hazel Grace

Il guaio è che ti devi prendere quello che c'e anche se fa schifo, ma il full time proprio non lo tollero.. Anche a livello fisico mi ammazza, non capisco perche non posso fare le stesse cose in meno tempo, non capisco perche ti gaurdano male se non ti integri e ti guardano male se cerchi di farlo..una fatica sovrumana alzarsi ogni giorno con queste prospettive.. Sembra di vivere una condanna, faccio le cose e mi chiedo a che cazzo serve

Originariamente inviata da StacyFreak

Al solo pensiero che tra due anni ancora starò lavorando mi viene l'angoscia.
Ho iniziato a lavorare da impiegata/collaboratrice da dicembre scorso ed il dover sottostare a condizioni di orari del genere mi ha riempito di frustrazione e rabbia.
Io ho di meglio da fare che stare a spremermi tutto il giorno per pagare uno stupido affitto e fare la spesa due volte al mese.
Il lavoro è necessario dal momento che siamo arrivati a pagare ciò che ci mantiene in vita! Io non ho scelto di nascere, acqua e cibo di base dovrebbero essere liberi per chiunque viene al mondo su questa terra!
Ed il bello che ti costringono, i bast*rdi, perché anche per l'autosostentamento un minimo di finanze ci vogliono... Eh, ma che scherziamo? Avere un lavoro è diventato un onore, che fai, ti rifiuti di fare anche quello più squallido?
Potrei trovare un lavoro solo nel giro di 5 mesi, che per 40 ore mi paga 300 euro e c'è chi sarebbe capace di prendermi per matta perché ho rifiutato un lavoro! Ma certo, allora possiamo farne uno qualsiasi, purché ci paghino un qualcosa. Matto è chi si abbassa a queste condizioni e da l'autorizzazione al capo di metterglielo in quel posto!

Mi fa schifo come chi è titolare svaluti tremendamente chi assume, come se fossimo dei ca**o di robottini. Ti tiene impalato nel suo esercizio di mer*a il primo maggio o la domenica notte, e se provi a dire qualcosa ti becchi anche il calcio in cu*o od un trattamento ancora peggiore per dispetto e magari sei coetaneo del figlio, che vizia con telefoni da 8 piotte e macchina nuova! Neanche un minimo di sentimenti simil-genitoriali, come potrebbe succedere in altri contesti.
Ma è tutto perfettamente funzionante, no? Ti devi dissanguare per avere diritto al kit di sopravvivenza.
3 euro e 40 all'ora! Non stai comprando solo il mio tempo, stai comprando anche una mia prestazione e secondo te, anche facendo tutto nella maniera più efficiente e sacrificando ogni fottuto sabato, domenica, festivo (che sennò mi licenzi) valgo 3 miseri spicci all'ora? Ma cosa sono, una bestia da tiro?
Sprecare otto ore al giorno in cui potrei fare di me una persona capace, colta, ricca dentro e soddisfatta di sé a sciuparmi, stressarmi, sprecarmi per tornare a casa e vegetare senza la forza né la voglia di fare ciò che mi appassiona perché mi hai spompato e sono pure mezza depressa.
Vaffancu*o! Prima o poi troverò il coraggio di mandare questo sistema affanc*lo e vivere a modo mio, perché l'intenzione è già quella.
E chi lavora da anni può pensare che sono una viziatella sfaticata, ma io per una vita intera non potrei mai lavorarci, non accetto che la mia vita sia decisa da altri.

Originariamente inviata da FitterHappier

Io sto studiando una cosa che non mi piace per pura costrizione perchè non posso fare altro, e in teoria sono prossimo alla laurea. A me non importa, è un pezzo di carta inutile che riporrò in un cassetto, anzi lo regalo alla mia famiglia visto che quelli interessati all'argomento sono loro. Dopo la laurea non farò nulla probabilmente, perchè non so fare il lavoro per cui mi sto laureando e non ho niente che mi permetta di farne altri. Il mio destino è il suicidio, punto.

Originariamente inviata da Mik80

In cosa ti laurei?

Originariamente inviata da FitterHappier

Una laurea sanitaria.

Originariamente inviata da Svalvolato

"Devi pensare al tuo futuro", "Devi prenderti le responsabilità". Lol.

Quando sento ste frasi mi viene voglia di prendere un mitra, sono quasi peggio di quando, da giovane, ti chiedono cosa vuoi fare da grande e se hai la fidanzatina.

DEVI, DEVI, DEVI. Ma vaff.... Ma la gente non contempla la possibilità che uno voglia fare il minimo per vivere dignitosamente e non gliene freghi niente di spararsi 50 ore settimanali o più per far vedere che è "produttivo" e "utile"? Ma utile di che? Ma non si rendono conto che la maggior parte di loro vende fuffa? Che non fa nulla di veramente utile, o che comunque potrebbe essere facilmente sostituito da una macchina o un programma? Poi inseguono la "carriera", e si ritrovano a 40 anni ancora con un contratto a progetto o pagati 1 mese si e 2 no. Azzo che carrierona oh.
Il problema, per chi come me vuole cercare di fare il minimo per sopravvivere, è che è difficilissimo ottenere un part time dignitoso; già le paghe full time (anzi, stra full time) sono penose, figurarsi le altre.

Originariamente inviata da henrymiller

non è che il part-time sia migliore come cosa, dovrai sorbirti, comunque, 4-5 ore di rotture di palle, noia, colleghi frustrati, padroni frustrati ecc.
la vita è la stessa, cambia solo il numero di ore.
e' l'idea di doversi bruciare gli anni migliori dell'esistenza (dai mettiamo 20 ai 60) per cosa? per far sì che una massa di ebeti si compri lo smartphone, le vacanze a formentera e l'abbonamento a sky?