no-body

Probabilmente le feste un fobico medio non sa neanche cosa siano; beato lui, lo invidio. Mi rivolgo a quelli che ci sono andati, o che ci vanno.
Mi capita di andare a quelle che definisco le inevitabili feste comandate; ossia dovute dalla consuetudine, l ' etichetta, l' opportunita' ecc... Tipo il compleanno di un amico, le nozze d' oro di un parente, un capodanno ... Dove e' molto difficile dire no. Cerco di evitarne il piu' possibile, malgrado cio' ne subisco circa una al mese.
Sono sfavorito dal fatto che casa mia si presta ad ospitare tanta gente, grande salone da pranzo, giardino all' aperto, barbecue, parcheggio ecc... Per il principio di reciprocita', scambio di cibo, regali, ospitalita' devo consentire di farne a casa mia, con conseguente dispendio di tempo, soldi, pulizie ecc...Non voglio piu' andarci perche' mi sento offeso, rosico, faccio da tappezzeria. Io non festeggero' mai il mio matrimonio, battesimo, un qualsiasi evento lieto e devo partecipare a quelli degli altri ? Voi se aveste, o che avete, una vita di merda da lustri, partecipate alle feste altrui ?
Se non avete mai toccato una donna in vita vostra, vi divertireste a vedere sul divano di casa vostra palpate di culo e tette, i bambini che giocano con il vostro cane ? Sentire parlare della bella vita altrui mentre voi non avete nulla da raccontare ? Io non ce la faccio piu'. Mi sento stritolato tra il dover mantenere l' immagine sociale e i legami parentali, e il bisogno di non sentirmi ogni volta calpestato. Mi sento un utile idiota. Come faccio a rifutare ? Racconto a tutti che sono depresso e solo, e di conseguenza non voglio fare festa ? Sarebbe come scavarmi la fossa, perche' si sa che la gente
e' maligna e felice di sparlare e scagliarsi contro qualcuno piu' debole.

Kitsune

Fin quando ti importa più di non dare l'impressione dell'asociale piuttosto che di soffrire partecipando non vedo la soluzione.
Esistono scuse migliori di altre per non andare ma la gente sparla, almeno all'inizio.. poi dopo aver dato qualche buca non chiamano più e si dimenticano di te.

Lory

Fanno petting sul tuo divano?

cancellato15324

E davanti ai bambini.

no-body

Non ho parlato di petting. Ho assistito a palpate e strette
con i vestiti addosso; non e' il caso di dettagliare. E' che
voglio evitare di fare da spalla, buon viso a cattivo gioco,
l'ipocrita a gratis. Valutare se mi conviene continuare a
partecipare ad un gioco per me sempre piu' triste.
Fare l' asociale nel mio caso puo' avere implicazioni negative
a livello amicale e lavorativo. Trovo tutto cio'
molto assurdo; manco quando vivo il mio tempo libero
sono libero; devo sempre essere una maschera.

no-body

Ho quasi 50 anni, di provare e riprovare ne ho le scatole piene;
mi sembra di essere arrivato al punto di aver pieno diritto di alzare bandiera bianca. Sono diverso, non posso fingere di essere come gli altri.
Per qualcuno di giovane la speranza puo' esserci perche' gli basta credere
che un giorno facendo cose, acquistando abilita', soldi, gradevolezza ecc...
risolvera' i suoi. Puo' essere, glielo auguro; m'illudevo anch'io di potercela fare. Invece non e' stato cosi', vincessi qualche milione al superenalotto resto quello che sono, isolato e triste.

redone

Io saranno due anni buoni che ho smesso di uscire,evito aperitivi cene tra colleghi,che ci vado a fare?A sentire che vita fanno gli altri,che si raccontano le loro relazioni...lo faccio già a lavoro!Mi sento triste,mi sento isolata!? Ovviamente ma non ho nulla da dire e alla fine la battutina indirizzata a me uscirebbe sempre,quindi grazie sto a posto così!

no-body

Le battutine, le frecciatine, i consigli, le pacche sulle spalle; che bellezza,
di cigliegine sulla torta me ne hanno servite in quantita' abbondante.
Ma lo fanno apposta per farci del male e farsi quattro risate?
O gli serve per sentirsi belli, simpatici, amiconi ecc... Io non li voglio
piu' vedere, fine.

redone

Le subisco già a lavoro anche se ti tieni abbottonata le persone alla fine fanno 2+2,quando non riesci a controbattere,quando arrossisci se si va sul personale....

bukowskiii

Non lo fanno apposta sempre, cioè per consolidare l'unione del branco noterai in qualsiasi contesto sociale che niente fortifica il branco più di umiliare il singolo, o sputtanare qualcuno che non è presente, la socialità odierna si basa sullo sputtanare... non è sempre questione di volontà o cattiveria sono app ormai consolidate nel tempo.

Mike Patton

Crudo

alien boy

non ho vita sociale quindi non ho di questi problemi (il problema potrebbe essere che non ho vita sociale )

no-body

Meglio, spesso non si guadagna proprio nulla.
Nel mio caso la (scarsa) vita sociale e' una conseguenza, un fatto spontaneo. Come l' avere genitori, parenti, sorelle... Un male necessario per sembrare rispettabili e normali. Sarebbe accettato e normale vedere uno spiantato, o disoccupato, barbone solo in un
angolo della strada. Invece un sano deve essere inserito nel sistema dei normali, anche quando sano non e'.

alien boy

quando ci si inizia a mostrare sani poi diventa un controsenso tornare indietro, bisogna pensarci prima. Io ho lasciato sempre qualche dubbio, anche se non è che l'avessi fatto consapevolmente e volontariamente. Adesso cerco un po' di sembrare sano e un po' di mettere le mani avanti. Ma le cose ibride inquietano ancora di più la gente, solo che completamente sano non riuscirei a sembrare e completamente strano è ancora più difficile esserlo quando sei comunque un minimo consapevole.

Keith

Anche NO. Non partecipo, anche perché non è che ne fanno tantissime.
Se mi va partecipo, ma è raro che mi va
Su questo ho raggiunto la libertà quasi totale. Certo questo ha avuto un prezzo: l'isolamento, ma si sa, la libertà ha sempre un prezzo.

Tanto sarei stato cmq un quasi elemento estraneo. Tanto anche prima quando partecipavo a qualcosa.. si, andavo alla festa, al compleanno, al matrimonio, ma poi finiva lì. Si tratta di essere invitati alle cose ufficiali, quelle obbligate, ma non alle cose private, alle gite, alle vacanze.. quest'ultime guarda caso tocca passarle sempre da soli. Per queste cose non si è mai chiamati.. e allora sai che c'è, loro decidono come gli pare? E io pure.

untipostrano

capisco bene questo trovarsi combattuti tra l'andarci per poi sentirsi fortemente a disagio ed il rinunciare facendo però capire che stai evitando per sociofobia,depressione,frustrazione etc etc......io in questi casi valuto il rapporto fra il disagio che proverei fra le due cose e mi regolo di conseguenza...tipo se so di essere l'unico single della serata non se ne parla nella maniera più categorica di andarci....altre volte,se so che non sarà troppo tragica mi ingoio il rospo... cmq essere invitati da qualcuno una volta al mese non è che sia un qualcosa proprio da fobici eh...

Xchénnpossoreg?

Ho smesso con le feste di famiglia a 14 anni, ai tempi non c'era più nulla da festeggiare.
Poi l'abitudine si è consolidata.
Per il resto non ricevo inviti e comunque in vita mia ho partecipato al massimo a due compleanni e un matrimonio .
Meglio così

no-body

Magari fosse solo una volta... Se non obbligato rifiuto.
Ho detto che la mia socialita' e' la conseguenza di preordinati fattori favoreli.
Se a calcio sei piu' bravo di Maradona e fai venti gol a partita e' scontato che ti
chiamano a fare la partitella tra amici, colleghi, conoscenti. Oddio scontato forse
no, potrebbero non chiamarti per la ragione opposta, cioe' sei troppo bravo
e oscuri gli altri. Non serve essere uomini perfetti per essere coinvolti
in specifiche situazioni, basta essere idonei ed adeguati al contesto che di volta
in volta si presenta.
Il problema mio e' che lo sono secondo i comodi altrui.
Questi pensano: no-body sgancia sempre i 50 euro per il regalo, andiamo
da lui che stiamo comodi e facciamo baldoria fino alle 6 di mattina, no-body
e' bravo a fare questo e quello ecc... Come ha detto sopra syd_77 si viene
invitati a seconda dell'interesse altrui. Mai una volta che mi portino
in casa una bella figa da presentarmi e da portare in camera da letto
Semmai stava per succedere che nelle mie camere a scopare ci andavano gli
altri ed io resto giu' a bere una birra. La mia inettitudine sociale,
che ha varie sfaccettature (evitanza, timidezza in primis) e' visibile
per cui vivo con sofferenza le feste. Temo non sara' facile uscirne
indenne, fino ad ora non sono riuscito a sfilarmi percio' ho chiesto qui.

no-body

Sul fare affidamento meglio non metterci la mano sul fuoco e stare
bene attenti a essere sempre autosuffcienti. Sappiamo
che la gente tende a sparire, a perdersi di vista, a lasciarsi.
Le feste sono di tanti tipi; ci sta lo spritz al bar da 3 euro per festeggiare
la vittoria in Champions League della propria squadra di calcio e si arriva
al nolleggiare discoteche con tanto di escort per festeggiare l'acquisto della nuova supercar da 200mila euro.
Viste e fatte tutte di vario tipo, tranne che andare con le escort
Ho conosciuto persone piene di "amici" che il giorno dopo che sono
finite a gambe all'aria sono rimaste sole a chiedere quasi l'elemosina.
E' possibile che io abbia una natura asociale, che non so crearmi la cerchia
giusta, che proprio non ci so fare con le persone. Pero' tanto come
nel mondo del lavoro, esiste una forma di meritocrazia anche per
le amicizie, servono specifiche capacita' per conquistarle. Il 99%
di quelli che fanno festa insieme a me non sono miei amici
di questo ne sono certo. E' meglio tenersi stretti
i pochi ma buoni a prescindere dal fare festa o meno. Un vero amico
non e' tale perche' lo inviti a far festa a caviale e champagne.

EMC

Meno feste e più gioco.