Originariamente inviata da trademarko

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Ciò che tu cerchi, i tuoi ideali, le persone che la pensano come te, ci sono però si trovano più difficilmente ed inoltre in discoteca la musica non consente di intraprendere certi discorsi.

Originariamente inviata da Nemo978

Inoltre la descrizione che fai delle persone è superficiale, credi davvero che le uniche abitudini degli estroversi siano di parlare di cose futili e drogarsi?
Il problema della fs è proprio quella di impedire una crescita interiore che si può avere solo entrando in contatto con persone varie e diverse, evitando di considerarsi portatori di una verità superiore o di una cultura inaccessibile perchè si può imparare sempre qualcosa dal proprio interlocutore.

Originariamente inviata da PNM

Dopo alcuni giorni di riflessione (e messaggi privati con un utente del forum) sono qui con un obiettivo:rilanciare la figura del fobico .
Apparte il fatto che anche il termine fobico per come la vedo io non va bene... cioè io non mi sento fobico perchè fobico=paura mentre per me è una scelta (e anche per molti di voi è così fidatevi). Ho scelto io, in qualche modo di "isolarmi" insomma non essere in contatto con ciò che mi disturba di questo mondo...

Siamo quasi tutti qui il sabato sera e ci lamentiamo... ma di cosa?
Proviamo a pensare a cosa stanno facendo i "normaloni".
La maggior parte di loro sono in discoteca a ubriacarsi e imbambolarsi con sotanze varie... a me non piace, non lo trovo divertente.
La maggior parte di loro si uniforma in un gregge con motti vari e superficialità dilagante soprattutto su temi comuni come il sesso l'amore i soldi ecc. ... a me non piace, non lo trovo divertente.
Sono in netta crescita i ragazzi/e che prediligono il sesso occasionale rispetto ad una storia seria... a me non piace, non lo trovo divertente.
Le ragazze hanno perso quasi la loro personalità... portando pancia e "culo" fuori.. vedete un pò voi!

Altre cose che rifiuto di questa società sono il perbenismo a fiotti, il poco impegno di molti, la poca determinazione. Non si parla più, come un tempo, di disagio esistenziale in cui i valori della vita erano e venivano annebbiati, ma culturale in cui di tali valori sembra si siano perse persino le tracce. Ristagna un'atmosfera nichilista ed i giovani non s'interrogano più sul significato della loro esistenza che appare, invece, insopportabile perchè diventata "priva di senso".

Ho smesso da tempo di cercare il senso di questa vita, ma ho sempre cercato me stesso.
L'obiettivo è la ricerca del proprio io, delle proprie virtù, delle proprie capacità: come affermavano i greci che parlavano di "arte del vivere" ("conosci te stesso"), cioè scavare dentro di noi per trovare risorse e potenzialità e vederle fiorire per il bene nostro e degli altri.

Ho sempre condotto la mia vita in questo modo...
forse ho sbagliato tutto... non sono io che giudicherò il mio operato.
Ricordate però che il mondo non si cambia uniformandosi, ma avendo la forza per proporre qualcosa di nuovo.

Ora criticatemi, accusatemi, insomma fate come volete... accetto tutto...
vorrei solo precisare che il mio messaggio non vuole essere nè superficiale nè generalista. So bene che esistono ancora persone serie...

Originariamente inviata da Nemo978

non condivido nulla di quello che hai scritto. Dici che il termine fobico non va bene, ok , che ne dici di "diversamente estroverso?". Inoltre la descrizione che fai delle persone è superficiale, credi davvero che le uniche abitudini degli estroversi siano di parlare di cose futili e drogarsi?
Il problema della fs è proprio quella di impedire una crescita interiore che si può avere solo entrando in contatto con persone varie e diverse, evitando di considerarsi portatori di una verità superiore o di una cultura inaccessibile perchè si può imparare sempre qualcosa dal proprio interlocutore.

Originariamente inviata da brio70

non è facile ammettere che non facciamo le cose perchè ne abbiamo paura.per tanti anni non lo ammettevo neanche a me stesso.dicevo che stavo bene in casa e che non mi interessava frequentare nessuno.

Originariamente inviata da trademarko

Tu giustamente dici che la maggior parte delle persone questa sera balla, si ubriaca ecc. Questo potrebbe essere vero ma c'è tantissima gente silenziosa che esce per il piacere di andare a mangiare una pizza o fare una passeggiata e chiacchierare un po'.
Noi, a volte, ci chiudiamo talmente tanto da non permettere alla gente di avvicinarci, precludendo così ogni rapporto con persone che non aderiscono agli eccessi che tu descrivi.
C'è qualcosa di diverso rispetto a quello che dici altrimenti non saremmo qui in casa; io personalmente non credo che sia soltanto una scelta la nostra ed inoltre dovremmo anche pensare che fuori c'è tanta gente che non ha bisogno di sballarsi per divertirsi. Sul lungomare della mia città vedo ragazzi passeggiare, parlare e ridere senza avere in mano una bottiglia di birra.
Secondo me a volte crediamo di saperne qualcosa in più rispetto a quelli che definite "normaloni", ma anche se fosse la vita e le scelte sono la loro.
Ciò che tu cerchi, i tuoi ideali, le persone che la pensano come te, ci sono però si trovano più difficilmente ed inoltre in discoteca la musica non consente di intraprendere certi discorsi.

Originariamente inviata da pain-MI

Giusto, i ragazzi "normali" non sono tutti in discoteca a farsi..

Originariamente inviata da pascal73

Mah io ci vedo solo tanto rosicamento in questo reply.
Della serie io sto a casa e rosico perchè gli altri escono e io sto a casa davanti a un Pc o davanti alla Tv.

Originariamente inviata da Sheldon

Gran post, è proprio vero... Secondo me siamo anche un po' influenzati dalla società moderna che ci impone determinate cose... che bisogna avere un sacco di amici, che bisogna godersi la vita in pieno, che stare a casa il sabato sera è da sfigati, che se non vai in discoteca, non ti ubriachi, ecc. non sei normale, sei poco interessante, non vali niente... E invece bisogna fregarsene e trovare il proprio equilibrio interiore, perchè se non si sta bene con se stessi non ci si starà mai, a prescindere da ogni luogo/persona

Originariamente inviata da bus

secondo me dovresti ritrovare i valori della vita che hai di sicuro perduto.cerca di affrontare cio che "non ti diverte" all inizo non è semplice lo so bene,anche perche adesso sto affrontando questo periodo che è tutto in salita,bella ripida,ma penso che qualche anno e saro anche meglio di quelli definiti "normali",provaci anche tu e non te ne pentirai

Originariamente inviata da brio70

non è facile ammettere che non facciamo le cose perchè ne abbiamo paura.per tanti anni non lo ammettevo neanche a me stesso.dicevo che stavo bene in casa e che non mi interessava frequentare nessuno.

Originariamente inviata da darkwing duck

Il problema non è preferire di fare questo o quello, perché ognuno è libero di fare ciò che vuole e non sono certo io a poter dire che stare in casa a leggere sia giusto e uscire ad ubriacarsi sia sbagliato. Il problema è non farsi condizionare dalle fobie. Se si sceglie liberamente di isolarsi ok, ma se si è costretti...