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22-03-2021, 01:39
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Anchorhead
Messaggi: 672
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Io si, da un po'
Sembra che la vita giri tutto intorno alla carriera.
Passiamo prima tutte le ore del nostro tempo per anni sui libri, e poi tutte le ore del nostro tempo a faticà.
È in tutto questo non c'è mai tempo per prendere fiato perché bisogna essere competitivi anche per prendere il minimo sindacale.
Dal mio punto di vista, preferirei essere povero, o fare il minimo lavoro per sopravvivere ma vivere una vita piena di amicizia, amore, avventure.
Ma la verità è che non ne sono capace, di avere un rapporto positivo con gli altri. Di godermi un uscita perché sono troppo ansioso, di osare perché sono troppo ansioso.
Quindi diciamoci le cose come stanno, questo giochetto del lavoro, del diventare una persona "professionale" è tutta una cazzata per distrarsi dal fatto, che se uno si impegnasse a migliorare la propria vita sociale prenderebbe tante di quelle mazzate che ci resterebbe secco.
Sul campo professionale è tutto più lineare, basta impegnarsi un po' e si migliora.
Mentre sul sociale è tutta una vita che provo a fare piccoli passi, ma a me sembra di non aver fatto nessun progresso..
Eppure riconosco che è quella la strada da seguire, altrimenti che senso ha la vita se non condivisa??
Guardandomi intorno sembra che i soldi siano tutto.
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Ultima modifica di SkywalkerJR; 22-03-2021 a 01:41.
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22-03-2021, 11:24
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,704
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Considero il lavoro come un mezzo per vivere..ma non una ragione di vita. Indipendentemente dal fatto che, ad esempio negli ultimi anni avrò fatto pochissimi se non nessun giorno di assenza, non mi può bastare solo il lavoro come unica motivazione.
Infatti nell'ultimo anno sto facendo più fatica sul lavoro mentalmente parlando..per il fatto che non mi posso dedicare ad alcuni dei miei maggiori interessi causa pandemia. Lo considero un mezzo per campare e per avere qualche soldo per i miei interessi. Il tempo per me è un fattore altrettanto importante. Quando lavori, scambi il tuo tempo per un salario. Quando ti dedichi ai tuoi interessi è l'opposto.....ti prendi il tuo tempo spendendo denaro. I due fattori dovrebbero essere più in equilibrio possibile per una buona condizione generale.
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22-03-2021, 11:51
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Bhe non vedo perchè una cosa debba escludere l'altra, anzi credo che le due cose si integrino a vicenda.
Poi bisogna considerare che ci sono delle fasi nella vita, esiste il tempo, è il tempo che ci fa cambiare anche la prospettiva.
Ce chi troverà scopo, appagamento e realizzazione nel lavoro, ma non è detto che cio duri per sempre.
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22-03-2021, 11:52
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#4
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Avanzato
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 329
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Trovo che la società, il lavoro, i rapporti, siano tutti intrinsecamente sbagliati.
A me non potrebbe fregarmene meno di fare carriera ecc.
Ma il prestigio sociale, i soldi, tutti quanto, tutte le strade portano lì.
Trovo le vite di questi stakanovisti invasati estremamente tristi, più tristi della mia.
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22-03-2021, 12:07
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 622
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Sai che è proprio una cosa su cui stavo ragionando l'altro giorno?!
E' proprio alla base della società moderna che c'è qualcosa che non va. Il fatto che da quando entri a scuola devi iniziare un percorso cercando di farlo il meglio possibile, che poi possa darti buoni sbocchi professionali, poi centri per l'impiego, colloqui ecc.
Nei secoli scorsi suppongo fosse tutto molto più terra terra, non esistevano i termini "disoccupato", "inoccupato", le varie trafile burocratiche quando vieni assunto. Certo, non esistevano neanche tutte le agevolazioni come in caso di infortunio, però da disoccupato mi piace fantasticare sul fatto che probabilmente in epoche passate era quasi impossibile non essere impiegato in qualche tipo di lavoro, che un giorno facevi una cosa, il giorno dopo un'altra. Magari lavoravi per un certo periodo fino ad arrivare ad avere una certa somma di denaro e finché riuscivi a mantenerti con quelli non lavoravi, poi nel caso te ne fossero serviti altri avresti di nuovo cercato altre fonti di guadagno.
Dovrei informarmi meglio ma immagino ci fosse un altro rapporto con il lavoro, meno morboso di quello di oggi e di sicuro si creavano rapporti sociali con più facilità.
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Ultima modifica di Tragopan; 22-03-2021 a 12:13.
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22-03-2021, 12:39
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#6
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 919
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Lo stavo pensando proprio ora. Sono qui a fare un progetto per l'università ed ho visto la mia vicina uscire col suo compagno, innamorati e felici, mentre io non proverò mai più queste cose e quindi impegnarmi per l'università e provare a cercare lavoro rimane l'unica cosa su cui puntare...
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22-03-2021, 12:57
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 539
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Questo argomento è stato oggetto, la scorsa settimana, dell'ultima grossa discussione con mio papà.
Vedendomi giù da qualche giorno mi chiedeva se andasse tutto bene e questo è stato più o meno lo scambio di battute:
Papà: "Come va? Tutto bene?"
io: "No..."
P: "Problemi sul lavoro?"
io: "No, e poi è solo lavoro, non starei così male solo per quello"
P (guardandomi storto): "Il lavoro è la vita, quando non ci sarò più dovrai pagare tu tutto"
Io: "Il lavoro è lavoro, la vita è un'altra cosa, e non è detto che quando non ci sarai più non andrò a fare l'eremita in montagna"
Vi lascio immaginare il seguito...
Ora, non dico che lui abbia torto e forse a volte ammetto di non vedere la fortuna che ho ad aver trovato un lavoro in un periodo storico difficile come questo, ma come è stato già detto sopra ognuno ha le sue priorità.
Al momento il lavoro mi serve solo per guadagnare soldi per sopperire ai bisogni primari (che però incidono in maniera non preponderante), ma soprattutto per circondarmi di oggetti che riescano in qualche modo a colmare quel vuoto interiore che sento.
Certo, diverso il discorso per chi della propria passione riesce a farne un lavoro, ma stiamo parlando di una percentuale davvero risibile di persone.
A chiusura l'ho già detto e lo ribadisco, io preferirei vivere tirando la cinghia ma con affianco una persona che mi ama, piuttosto che nel lusso ma trovandomi ogni sera in casa da solo.
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22-03-2021, 13:41
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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L'importante alla fine è trovare qualcosa su cui lamentarsi
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22-03-2021, 13:41
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#9
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Esperto
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 964
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
Il lavoro è tutto, il resto è contorno, per come la vedo io riuscire ad avere una carriera,realizzarsi e diventare conosciuto e bravo in un ambito supera di gran lunga qualsiasi relazione sociale e sentimentale, sono soddisfazioni impagabili per chi ci riesce, danno un senso alla vita, ti danno una identità, un posto nel mondo, una relazione non ti può dare queste cose.
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Questo vale soprattutto per chi non ha successo nelle relazioni
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22-03-2021, 13:44
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#10
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 919
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Quote:
Originariamente inviata da cristinapinti
Questo vale soprattutto per chi non ha successo nelle relazioni
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Esatto. Molto si fissano perché non hanno altro a cui pensare
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22-03-2021, 13:50
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#11
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da cristinapinti
Questo vale soprattutto per chi non ha successo nelle relazioni
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Per un uomo (oltre i 25 - 30 anni) in genere non è tutto ma lavorare è imprescindibile per avere successo nelle relazioni
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22-03-2021, 15:32
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,887
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Le priorità cambiano anche in base alla propria situazione. Chi non ha problemi nelle relazioni ma lo ha con il lavoro è probabile che darà più importanza a quest'ultimo, viceversa chi non ha problemi in ambito lavorativo ma lo ha nelle relazioni penserà di più a queste (poi ci sono io che faccio schifo in tutto ma questo è un altro discorso). L'essere umano si concentra su come raggiungere quello che non ha, mentre pensa meno a quello che già ha.
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22-03-2021, 17:25
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Credo che il lavoro e la carriera per un maschio adulto siano importanti, ma ho capito ben presto che con la mia laurea più di tanta carriera non si riesce a fare, aggiungiamoci anche il fatto che i pochi che ce la fanno hanno delle abilità sociali di gran lunga migliori delle mie.. ne consegue che ne sono tagliato fuori.
Cerco di fare il necessario per avere un salario dignitoso, niente di più. E se trovassi il modo di guadagnare senza sbattermi più di tanto lo farei. Io non ho paura di stare a casa a fissare il muro.
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22-03-2021, 17:46
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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L'essere in difficoltà sul piano lavorativo comporta quasi sempre scarsa o assente disponibilità economica, quindi con pochi soldi il campo delle possibili cose da fare con gli altri si restringe, e anche la socialità ne risente.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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22-03-2021, 18:00
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Quote:
Originariamente inviata da SkywalkerJR
Io si, da un po'
Sembra che la vita giri tutto intorno alla carriera.
Passiamo prima tutte le ore del nostro tempo per anni sui libri, e poi tutte le ore del nostro tempo a faticà.
È in tutto questo non c'è mai tempo per prendere fiato perché bisogna essere competitivi anche per prendere il minimo sindacale.
Guardandomi intorno sembra che i soldi siano tutto.
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Sì, la società è basata su questo, e tutti sono fissati sul fatto che bisogna per forza lavorare, farsi il culo ecc. e per cosa?
Per lavorare 45 ore a settimana e portare a casa, come hai scritto tu, il minimo sindacale che basta giusto per pagare le tasse e il minimo per nutrirsi un po'?
O per leccare i culi come se non ci fosse un domani e arrivare a far carriera e guadagnare altri soldi che andranno spesi in beni di consumo con obsolescenza programmata o scadenti che andranno a far arricchire ancora di più le multinazionali e quelli che sono già ricchi e non sanno neanche cosa farci con tutti quei soldi.
E a noi persone comuni non rimane neanche il tempo per dedicare un paio d'ore a settimana a quelle che potrebbero essere delle nostre piccole passioni o hobby, per distrarsi e svagarsi un po'.
Io guardo i miei e vedo che non hanno quasi nemmeno il tempo per fermarsi a cagare...
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22-03-2021, 18:09
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Sì, la società è basata su questo, e tutti sono fissati sul fatto che bisogna per forza lavorare, farsi il culo ecc. e per cosa?
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Non è che sono fissati, è che lo devono fare per forza e allora cercano di trovarci una motivazione superiore oppure si autoconvincono che faticare così tanto nobilita.. a nessuno piace pensare che in realtà è uno schiavo.. lavorare così tanto non serve a niente, solo a debilitare il fisico e a passare quei pochi anni di pensione fra malattie croniche e sofferenze via via sempre più atroci.
Lavoro 32 ore e sono già pure troppe, ma mi ammazzerei se dovessi farne 44.
Per me non è vita se non posso riposare un po' o fare un po' di sport. Preferirei veramente licenziarmi e prendere i sussidi. farei una vita da povero, ma tanto che me ne frega? Sono da solo.. perché qualcuno ha deciso che devo rimanere così.. e allora ok, visto che sono da solo non devo rendere conto a nessuno di quanto guadagno. Almeno mi prendo la parte buona dell'emarginazione.
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22-03-2021, 18:36
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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Penso che ne farei anche a meno a volte, o comunque preferirei qualcosa di part-time (poi un domani non è detto che non lo farò, il top sarebbe anche part-time verticale)....
Si dovrebbe lavorare per vivere, invece si vive per lavorare... chi più chi meno ma la realtà è questa...
poi noi siamo le generazioni sfigate che dovranno lavorare fino a 70 anni (quindi se ci arrivi finisci di lavorare e passi direttamente all'ospizio)... poche generazioni fa potevano ritirarsi anche a 50/55 anni e godersi un po' la vita, ma dopo i 70 anni invece cosa fai?
per il resto il tempo libero è sempre molto poco, poi tra stanchezza, faccende domestiche, commissioni ecc il tempo per fare le cose che piacciono è effimero... sarebbe bello avere più tempo per sè stessi, più liberta e fare le cose che veramente piacciono, magari un un ambiente stimolante e rilassante (visto che viviamo in una società nevrotica e frenetica, e pure il mondo del lavoro lo è)
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22-03-2021, 20:43
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da SkywalkerJR
Io si, da un po'
Sembra che la vita giri tutto intorno alla carriera.
Passiamo prima tutte le ore del nostro tempo per anni sui libri, e poi tutte le ore del nostro tempo a faticà.
È in tutto questo non c'è mai tempo per prendere fiato perché bisogna essere competitivi anche per prendere il minimo sindacale.
Dal mio punto di vista, preferirei essere povero, o fare il minimo lavoro per sopravvivere ma vivere una vita piena di amicizia, amore, avventure.
Ma la verità è che non ne sono capace, di avere un rapporto positivo con gli altri. Di godermi un uscita perché sono troppo ansioso, di osare perché sono troppo ansioso.
Quindi diciamoci le cose come stanno, questo giochetto del lavoro, del diventare una persona "professionale" è tutta una cazzata per distrarsi dal fatto, che se uno si impegnasse a migliorare la propria vita sociale prenderebbe tante di quelle mazzate che ci resterebbe secco.
Sul campo professionale è tutto più lineare, basta impegnarsi un po' e si migliora.
Mentre sul sociale è tutta una vita che provo a fare piccoli passi, ma a me sembra di non aver fatto nessun progresso..
Eppure riconosco che è quella la strada da seguire, altrimenti che senso ha la vita se non condivisa??
Guardandomi intorno sembra che i soldi siano tutto.
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Il lavoro per me è solo un mezzo per campare. Senza soldi non si canta messa. I soldi non sono tutto, sono buona parte della vita, fa schifo ma è così.
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22-03-2021, 20:46
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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No perchè non l ho mai fatto, mai preso sul serio il lavoro.
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22-03-2021, 20:59
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
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Se sei povero la vita piena di avventure e amicizie te la sogni.
E con un lavoro normale se ti paghi le spese e magari un magro sfizio ogni mese sei già fortunato.
Insomma, o sei ricco di famiglia o ce l’hai in quel posto.
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