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Vecchio 11-10-2011, 16:01   #1
Esperto
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http://it.answers.yahoo.com/question...2093824AAxIrLS


Mi accorgo, giorno dopo giorno, che c'è moltissima gente cattiva.

Proprio oggi mi è capitato di imbattermi in uno strano individuo. Un personaggio estremamente strano che dall'alto del suo immeso partimonio economico si permette di trattare la gente Normale in un modo a dir poco malefico.

In questi casi mi chiedo perchè esista questa gente sulla faccia della terra, perchè io devo vedere davanta ai miei occhi scene bizzarre ed inquitanti come quelle che accadono quando questi soggetti incontrano persone che nn sono state fortunate come loro.

Mi chiedo perchè il più delle volte anche la gente che è a guardare l'orrido "spettacolo" è lì ferma, con una faccia inutile persa nel vuoto con ghigni di ogni tipo.

Purtroppo sono arrivato ad una conclusione che nn è delle migliori....

Questo schifo nn mi piace e nn mi piacerà mai!

Questa gente nn mi piace, sia coloro che si pongono su un piedistallo, sia gli IGNAVI.

Proprio parlando di ignavi, mi viene in mente il celebre verso della Divina Commedia di Dante: "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa", o come na variante recita," non ti curar di loro, ma guarda e passa".

Nel Canto III, Virgilio guida Dante descrivendo gli "ignavi", cioè i vili, "coloro che visser senza 'nfamia e senza lodo":

"Fama di loro il mondo essere non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di loro, ma guarda e passa".

Io come Dante ho una pessima opinione di coloro che per viltà non si schierano, i neutrali.
Vecchio 11-10-2011, 16:34   #2
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

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Originariamente inviata da Viridian Visualizza il messaggio
Come mi stanno sul cavolo anche che fanno "aah io odio la falsità e l'ipocrisia" - a volte, sembra che lo dicano per giustificare la loro mancanza di tatto.. Non è sincerità quella, è maleducazione.
Quoto, c'è una bella differenza tra essere diretti ("dire le cose in faccia") e essere aggressivi...solo che di solito le persone aggressive si parano dietro il "sai, ho poco tatto io, sono una persona sincera", cercando di far passare la cattiveria per una virtù.

Anche io però detesto più di tutti gli ignavi....l'atteggiamento di non schierarsi, di neutralità (che è spesso fittizia), mi fa cadere le braccia, perché magari la pensa come me ma non ha il coraggio di schierarsi, o peggio mi è avverso ma non si schiera, facendo fare il "lavoro sporco" agli altri....pessimo, e per quante motivazioni ci possano essere dietro, non riesco a trovare giustificazioni sufficienti....le opinioni ce le formiamo mettendoci in gioco, e sbagliando ripetutamente, e non stando in disparte aspettando il momento buono, quindi anche la scusa del "è temporaneo" tende a prolungarsi in modo indefinito.
Vecchio 11-10-2011, 16:44   #3
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Anche io però detesto più di tutti gli ignavi....l'atteggiamento di non schierarsi, di neutralità (che è spesso fittizia), mi fa cadere le braccia, perché magari la pensa come me ma non ha il coraggio di schierarsi, o peggio mi è avverso ma non si schiera, facendo fare il "lavoro sporco" agli altri....pessimo, e per quante motivazioni ci possano essere dietro, non riesco a trovare giustificazioni sufficienti....le opinioni ce le formiamo mettendoci in gioco, e sbagliando ripetutamente, e non stando in disparte aspettando il momento buono, quindi anche la scusa del "è temporaneo" tende a prolungarsi in modo indefinito.

Soprattutto chi è stato vittima di bullismo non può non provare un rancore ancora cocente al ricordo della massa di ignavi che non manifestava avversione per l'operato del bullo.
Vecchio 11-10-2011, 16:49   #4
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Soprattutto chi è stato vittima di bullismo non può non provare un rancore ancora cocente al ricordo della massa di ignavi che non manifestava avversione per l'operato del bullo.
si esatto si comincia guardando dall'altra parte durante le efferatezze dei bulli a 14 anni e si finisce a 40 con una donna che viene struprata sulla strada e la gente che tira a dritto perché gli si fredda la cena...io gli ignavi li avrei messi un po' più in giù nell'inferno dantesco..sicuramente sotto non-battezzati, lussuriosi, golosi
Vecchio 11-10-2011, 17:17   #5
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Quoto, c'è una bella differenza tra essere diretti ("dire le cose in faccia") e essere aggressivi...solo che di solito le persone aggressive si parano dietro il "sai, ho poco tatto io, sono una persona sincera", cercando di far passare la cattiveria per una virtù.
potrei dire che a volte non si desidera sentirsi dire la verità, perchè fa male, e allora tutto il tatto di questo mondo non evita alla persona che parla di essere bollata come cattiva, perchè non ha voluto raccontare pietose bugie come tutti gli altri, che invece a quel punto passano per buoni ed educati.

chi è il buono? chi è il cattivo?
se ne potrebbe discutere per molto tempo, senza arrivare ad un punto fermo.
troppe variabili in gioco, non ne vale la pena.
Vecchio 11-10-2011, 17:19   #6
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Domandona ()

Rinunciare al voto, nell'attuale panorama politico italiano, è sinonimo d'ignavia a vostro avviso?

Non voglio rovinare la discussione di Edgar, faccio solo una domanda lampo a voi due.
seppur non interpellato, dico che la discriminante è la riflessione che conduce a tale scelta. anche qui nessun punto fermo,

pessimismo e fastidio

Ultima modifica di lauretum; 11-10-2011 a 17:27.
Vecchio 11-10-2011, 18:05   #7
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Domandona ()

Rinunciare al voto, nell'attuale panorama politico italiano, è sinonimo d'ignavia a vostro avviso?

Non voglio rovinare la discussione di Edgar, faccio solo una domanda lampo a voi due.
Dipende dalle motivazioni. La maggior parte delle volte, temo, è sintomo di ignavia e pigrizia più che di un ragionato calcolo politico. Personalmente non credo nell'astensione, sia perché in ogni caso votare il meno peggio secondo me è preferibile alla scheda bianca, sia perché se uno si informa bene si accorge che non sono esattamente "tutti uguali".
Però ci sono movimenti, come i marxisti-leninisti che ho visto ad una conferenza tempo fa, che non sono per niente ignavi e dedicano un sacco di tempo alla politica, solo che non votano per via dell'elaborata teoria dell'astensionismo strategico (di cui non riesco a vedere i risultati, ma qui si ognuno la pensa a modo suo).

Ultima modifica di JohnReds; 11-10-2011 a 18:08.
Vecchio 11-10-2011, 19:02   #8
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Direi che in questo caso sono necessarie delle distinzioni però...
La propensione alla neutralità non è assolutamente un difetto anzi direi che spesso è sinonimo d'intelligenza...
Nel caso in cui non è necessario prendere una posizione è in generale cosa buona e giusta, per evitare i problemi, evitare di prenderla...
Nel caso però che si stiano, per esempio, perpetrando delle ingiustizie evidenti allora è giusto al contrario intervenire...
Non è possibile generalizzare in situazioni come queste...
Vecchio 11-10-2011, 19:03   #9
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Quoto, c'è una bella differenza tra essere diretti ("dire le cose in faccia") e essere aggressivi...solo che di solito le persone aggressive si parano dietro il "sai, ho poco tatto io, sono una persona sincera", cercando di far passare la cattiveria per una virtù.
Bravo esatto....
Vecchio 11-10-2011, 19:18   #10
Esperto
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
potrei dire che a volte non si desidera sentirsi dire la verità, perchè fa male, e allora tutto il tatto di questo mondo non evita alla persona che parla di essere bollata come cattiva, perchè non ha voluto raccontare pietose bugie come tutti gli altri, che invece a quel punto passano per buoni ed educati.

chi è il buono? chi è il cattivo?
se ne potrebbe discutere per molto tempo, senza arrivare ad un punto fermo.
troppe variabili in gioco, non ne vale la pena.
La verità è come un bisturi tagliente, la possiamo utilizzare sia per curare che per ferire accoltellando la gente...è troppo facile ammantarsi di bontà dicendo "io almeno son stato sincero"...eh no cazzo non è questione di usare tatto o meno, ma di rispetto.
Vecchio 11-10-2011, 19:54   #11
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[1]Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

[2]C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
[5]Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
[6]Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
[7]Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
[8]Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Vecchio 11-10-2011, 20:46   #12
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bhò, io non riesco mai a impormi, a dire la mia, a farmi rispettare... ma per colpa della fobia (spero) dove mi colloco?
Vecchio 11-10-2011, 20:50   #13
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Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
bhò, io non riesco mai a impormi, a dire la mia, a farmi rispettare... ma per colpa della fobia (spero) dove mi colloco?
All'inferno
Vecchio 11-10-2011, 20:52   #14
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Originariamente inviata da LanternaVerde Visualizza il messaggio
All'inferno
vita di merda e vado anche all'inferno

Vecchio 11-10-2011, 21:03   #15
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

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Domandona ()

Rinunciare al voto, nell'attuale panorama politico italiano, è sinonimo d'ignavia a vostro avviso?

Non voglio rovinare la discussione di Edgar, faccio solo una domanda lampo a voi due.
è sinonimo di risparmio di bile...
Vecchio 11-10-2011, 21:48   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
La verità è come un bisturi tagliente, la possiamo utilizzare sia per curare che per ferire accoltellando la gente...è troppo facile ammantarsi di bontà dicendo "io almeno son stato sincero"...eh no cazzo non è questione di usare tatto o meno, ma di rispetto.
Sono d'accordo.
Vecchio 12-10-2011, 10:11   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
si esatto si comincia guardando dall'altra parte durante le efferatezze dei bulli a 14 anni e si finisce a 40 con una donna che viene struprata sulla strada e la gente che tira a dritto perché gli si fredda la cena...io gli ignavi li avrei messi un po' più in giù nell'inferno dantesco..sicuramente sotto non-battezzati, lussuriosi, golosi
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli.


(Inferno III, 40-42)

Avendo fatto la scelta di non scegliere, che li ha portati a non schierarsi mai né per il bene né per il male, coerentemente i vili sono esclusi dall'intera architettura dell'aldilà dantesco, e a rigore non sono né salvi né dannati. Vengono puniti, ma non nell'inferno perché potrebbero essere un termine di paragone positivo per i dannati, che potrebbero vantarsi di aver fatto almeno una scelta rispetto a loro (e in ogni caso non ci sarebbe un posto adeguato dove collocarli).
Per la concezione morale di Dante, non prendere posizione significa commettere un rifiuto della vita in sé stessa, significa rinunciare a una delle caratteristiche intrinseche dell'essere uomini: l'essere consapevoli di ciò che accade nel mondo e l'agire di conseguenza, elevandosi dalla pura meccanicità della vita animalesca (nascere-riprodursi-morire). Non a caso la sua ammirazione va ai magnanimi, pur dannati per colpe specifiche, come Farinata e Ulisse, capaci di alte aspirazioni e nobili gesti e di prendersi la responsabilità delle loro scelte. E non a caso c'è chi ha visto nella condanna dei pusillanimi la condanna anche della massa dei fiorentini che fecero da spettatori ai rivolgimenti politici che portarono al suo esilio, in attesa di conoscere quale sarebbe stata la parte vincente. Lo stesso fatto di aver loro riservato una delle pene più spregevoli e di averli "liquidati" all'inizio del poema (proprio nel momento in cui Dante ha bisogno di più coraggio per affrontare l'impresa, che quindi trae dall'esempio negativo di chi ha scelto la via opposta) indica già di per sé il sommo disprezzo che il poeta nutre per loro.
Pur mantenendo un sano margine di dubbio per evitare di convincersi di avere la verità assoluta in tasca, a mio parere non è condivisibile l'atteggiamento di chi pensa che sia tutto indifferente, "tutti della stessa pasta" e che scegliere un'opzione o l'altra in fondo non cambi poi molto, o peggio aspetta di vedere quale risulti vincente per adeguarvisi. No, non tutto è uguale a tutto e non è vero che siamo tutti colpevoli = nessun colpevole: le differenze ci sono, bisogna sapere e volere individuarle e scegliere di conseguenza.

Ultima modifica di Winston_Smith; 12-10-2011 a 10:18.
Vecchio 12-10-2011, 11:51   #18
Esperto
 

Per ulteriori approfondimenti e per un possibile parallelismo tra ignavia, accidia e fobia vedere qui (cit.)

http://www.fobiasociale.com/lignavia-8952/

http://www.fobiasociale.com/laccidia-13575/

Per chi volesse addentrarsi in associazioni mentali più ardite, vedere qui

http://www.fobiasociale.com/the-divine-wall-19720/

Ultima modifica di Winston_Smith; 12-10-2011 a 11:58.
Vecchio 12-10-2011, 12:38   #19
Esperto
L'avatar di barclay
 

Prima vennero per i comunisti
e io non alzai la voce
perché non ero un comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici
e io non alzai la voce
perché non ero un socialdemocratico.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non alzai la voce
perché non ero un sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei
e io non alzai la voce
perché non ero un ebreo.
Poi vennero per me
e allora non era rimasto nessuno
ad alzare la voce per me.
Martin Niemöller

Ultima modifica di barclay; 12-10-2011 a 12:40.
Vecchio 12-10-2011, 13:19   #20
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
non ha il coraggio di schierarsi
Quote:
Originariamente inviata da EdgarAllanPoe Visualizza il messaggio
"coloro che per viltà non si schierano"

Non necessariamente il non prendere posizione è dato da paura o da viltà, o da attendismo.
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