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22-10-2016, 19:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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Mi accorgo sempre di più di non suscitare emozioni nelle altre persone con cui c'è qualche modo un collegamento, anche breve. Facendo mente locale è sempre così, pur essendo di grossa stazza è come se fossi invisibile. Anni fa ho fatto uno spettacolo teatrale: be', pur avendo un ruolo piuttosto principale, è come se non fossi riuscito a trasmettere un messaggio, ero più un soprammobile senza arte né parte. Altri, meno principali, hanno preso complimenti ben più soddisfacenti. Fra un po' ne farò un altro ed il mio timore è questo.
Non apriamo poi il capitolo relazioni umane, dove l'emozioni sono alla base di tutto: infatti sono un kv di qualità (l'amicizia non penso si basi essenzialmente sulle emozioni, ma vabbe'... non è questo il punto).
Tutto questo va a cozzare terribilmente su come vivo: è un tormento, vedo l'impossibilità di ritagliarmi un pezzo di vita normale. Vado avanti per i miei obiettivi, ma mi rendo conto che non si può sempre vivere nell'angolo buio. Ho fortemente paura che ciò possa causarmi un'altra crisi di quelle che solitamente mi bloccano in casa. Inizio ad avere una brutta sensazione di isolamento perpetuo pure quando cammino per strada
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22-10-2016, 19:50
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
vedo l'impossibilità di ritagliarmi un pezzo di vita normale. Vado avanti per i miei obiettivi, ma mi rendo conto che non si può sempre vivere nell'angolo buio.
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Ecco in questo mi ritrovo molto. Vedere che il modo in cui vivi ha delle pecche che non si possono ignorare all'infinito, e la paura del futuro.
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23-10-2016, 00:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Ecco in questo mi ritrovo molto. Vedere che il modo in cui vivi ha delle pecche che non si possono ignorare all'infinito, e la paura del futuro.
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Non l'avrei mai detto, ma stare insieme agli altri ha dei grossi benefici: ti libera la mente, di senti parte di qualcosa, diminuiscono le seghe mentali e i momenti di tristezza. Ecco perché mi sembra sempre più spesso di girare a vuoto; il soprammobile a volte lo muovi, lo sposti ma fondamentalmente rimane sempre in quel posto, anche decenni. Mi sento così.
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23-10-2016, 09:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,235
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Pure io credo di non riuscire ad emozionare e quando ci riesco sono pietà e ilarità per la mia imbranataggine..il che forse è pure peggio
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23-10-2016, 10:22
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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Io sinceramente non sono mai riuscito a capire se e che tipo di emozioni suscito nel prossimo. Spesso mi soffermo a pensarci ma niente, credo che mi manchi la capacità di interpretare anche solo un minimo gli altri. Quindi non ho idea se suscito qualche emozione, nel caso spero che qualcuna di queste sia positiva....
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23-10-2016, 10:55
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Credo che questo sia il motivo per il quale non ho amici...
Avendo poche emozioni da elargire sono pressoché indifferente agli altri e di conseguenza non mi cercano. Quindi parte da me la causa dell'isolamento (sarà contento Muttley), anche se poi non riesco a porre soluzioni ( e qui ritorno sui miei passi .. ).
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23-10-2016, 11:06
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
Mi accorgo sempre di più di non suscitare emozioni nelle altre persone con cui c'è qualche modo un collegamento, anche breve. Facendo mente locale è sempre così, pur essendo di grossa stazza è come se fossi invisibile. Anni fa ho fatto uno spettacolo teatrale: be', pur avendo un ruolo piuttosto principale, è come se non fossi riuscito a trasmettere un messaggio, ero più un soprammobile senza arte né parte. Altri, meno principali, hanno preso complimenti ben più soddisfacenti. Fra un po' ne farò un altro ed il mio timore è questo.
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Come sempre... quante migliaia di volte avrò scritto la parola "carisma"; è forse il tratto caratteriale su cui è più difficile intervenire, nel mio caso lo ritengo impossibile. Personalmente sto cercando di rassegnarmi, ma è un cruccio veramente pesante e distruttivo almeno per me.
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23-10-2016, 12:07
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 735
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Io mi guardo allo specchio e penso a come potrebbe percepirmi la persona media. Penso alla mia voce e penso a che sensazione potrebbero dare le mie parole.
Probabilmente, il più delle volte, suscito delle emozioni lontanissime da quelle che vorrei venissero fuori dalla mia figura. E altre volte arrivano distorte.
Amen.
Ho imparato a convivere con il mio non essere chi vorrei essere.
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23-10-2016, 12:11
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 423
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A volte non dipende dall attore ma dal pubblico..
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23-10-2016, 14:43
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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ti capisco, a volte è capitato anche a me...è frustrante perchè sei convinto di aver fatto o detto cose interessanti che lascino un certo segno invece non ti si è filato nessuno in favore di altri che invece ritenevi molto meno apprezzabili di te....buh!!
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23-10-2016, 14:48
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Mi capita sempre..indifferenza,indifferenza,indifferenza..
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23-10-2016, 15:32
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 651
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Per me dipende dalle persone che ho di fronte.
Penso di poter dare impressioni contrastanti, anche perché di mio sono abbastanza chiuso e non è facile che mi lasci andare a particolari trasporti emotivi.
Risultare "indifferente" è una scelta voluta, è una strategia per "tagliare corto" e mostrarmi disinteressato quando, in effetti, lo sono.
Cerco sempre di non risultare sgarbato, ma so e posso risultare piuttosto freddo/impassibile/poco alla mano all'occorrenza (spesso).
In questo senso cerco di non suscitare emozioni volontariamente, perché, in tutta franchezza, non sono una persona particolarmente cordiale. Lo divento nelle situazioni di circostanza inevitabili, ma quando posso evitarle... sono felice di non suscitare emozioni o interesse e potermela "svignare".
Quando invece ho di fronte persone "che mi piacciono", allora divento me stesso - o qualcosa di simile. E delle emozioni mi auguro proprio di trasmetterle a loro, nonostante il mio cronico senso di distacco.
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23-10-2016, 15:38
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Io credo di risultare la maggior parte delle volte piacevole, almeno quando mi si conosce meglio; all'inizio invece appaio chiuso, introverso e poco incline al colloquio. Ovviamente dipende molto dal contesto e dalle persone che ho davanti, diciamo che ci vuole un po' di tempo prima che mi sciolga.
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01-11-2016, 17:53
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,077
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io riesco a suscitare tre emozioni: pietà (10%), disgusto (20%) e vergogna/imbarazzo (70%) inteso però come il disagio che si prova guardando una performance ridicola a un talent show, sfortunatamente è un trio di emozioni alquanto merdoso.
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