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29-07-2019, 18:48
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 219
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Non sono fatta per vivere.
Fin da piccola ho sempre saputo cosa volessi fare da grande. Lavorare con gli animali, a contatto con l'ambiente. Mi immaginavo già al fianco di quei biologi e naturalisti che facevano vedere nei documentari alla TV, oppure di quei uomini e donne in divisa che portavano le persone in giro per i parchi nazionali. Sono sempre stata timida ma ho sempre pensato alla mia formazione, non ai miei problemi psicologici. Poi, all 'università, il dramma. La timidezza e la tensione a fare cose si è tramutata in fobia sociale e ansia. Ci ho messo più del doppio degli anni a finire la triennale in scienze naturali (laurea che si è rivelata pressoché inutile), o rapporti umani si sono quasi azzerati e ora mi ritrovo a 28 anni e zero prospettive per il futuro. Ho appena trovato un lavoro serale come scaffalista ma il capo continua a riprendermi, dice che sono troppo lenta, che non ricordo dove sono i prodotti, che faccio perdere un sacco di tempo. Ogni sera. Quattro giorni che sono lì e già mi voglio licenziare, al diavolo il mese di prova e lo stipendio. Non riesco nemmeno a godermi la giornata per il pensiero delle ore che mi separano dal turno. Sento che non sono fatta per questa società così frenetica, che pretende così tanto dalle persone, prima ero in ansia per gli esami, poi per la laurea, adesso per il lavoro. Il mio grande sogno è svanito e non riesco a svolgere nemmeno la più piccola mansione. Sono una fallita e una delusione per tutti. Non so nemmeno più cosa ci faccia qui.
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29-07-2019, 18:50
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Brava per la laurea..non sottovalutarti..cerca di tenere duro per quel che si può io sono un anno più piccolo ma siamo sulla stessa barca
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29-07-2019, 19:06
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 76
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Io ne ho 30 e ho avuto solo esperienze negative sia di vita che di lavoro (capirai ero inquadrato come stagista) non ho visto mai un euro entrare nella mia tasca.
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29-07-2019, 19:21
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#4
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 219
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Mi spiace per le vostre esperienze negative.... Ho deciso che se stasera la situazione peggiorerà (non c'è l 'altro responsabile) domani prenderò una decisione. Non posso stare male tutto il tempo
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29-07-2019, 19:49
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,423
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Solidarietà.
Anch'io non riesco a vivere, tutt'al più a sopravvivere.
Ogni piccolo spazio di autonomia lo strappo con le unghie e coi denti a un Mondo che sento alieno, che viaggia con ritmi e logiche a cui non riesco ad adattarmi se non con enorme fatica.
Ho impiegato un'enormità di tempo a laurearmi.
Ho un lavoro che ho trovato con grande fortuna, ma è il massimo della precarietà e non mi garantisce alcun futuro, ma non riesco a staccarmene per cercar di meglio, e questo solo per paura dell'ignoto.
Spero per te che tu possa trovare qualcosa di meglio di quanto non ho trovato io e di quanto hai trovato finora...
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29-07-2019, 20:02
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: M'laanah
Messaggi: 559
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Quote:
Originariamente inviata da Nightshade
Mi spiace per le vostre esperienze negative.... Ho deciso che se stasera la situazione peggiorerà (non c'è l 'altro responsabile) domani prenderò una decisione. Non posso stare male tutto il tempo
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Non saprei che scrivere, di fronte a manifestazioni di malessere estreme non mi piace ricorrere a frasi fatte... ma mi sa che lo farò lo stesso, involontariamente.
Detto che chiunque ha difficoltà sociali si scontrerà inevitabilmente col mondo del lavoro in modo duro, almeno all'inizio, hai considerato l'ipotesi di cambiare completamente mestiere? Qualcosa di meno suscettibile al tipo di cose che ti fanno ricevere i rimproveri di cui parli (anche se li bisogna vedere se e' solo la tua inesperienza o se il capo è uno stronzo ).
Io ho seguito un percorso simile al tuo, ho sempre avuto ansia per esami e laurea (finita in ritardo di un paio d'anni) e l'ingresso nel mondo del lavoro fu traumatico. Mi feci assegnare in un'altra sede (mantenendo lo stesso lavoro) e già le cose migliorarono molto (inizialmente lavoravo in un posto molto prestigioso, mi sono fatto spostare in un ambiente più casual). L'ansia ci ha messo parecchi anni a svanire ma ora come ora sono piuttosto sicuro di me, tant'è vero che ho fatto un minimo di carriera (compatibilmente al fatto che tendo a lavorare poco, preferisco il tempo libero ai soldi).
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29-07-2019, 20:23
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#7
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Avanzato
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 422
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Non arrenderti.
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29-07-2019, 20:24
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 730
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A meno che non si tratti di una prova pessima e mal riuscita per valutare il tuo livello di resistenza allo stress, direi che è meglio andarsene.
Salute mentale > Lavoro
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29-07-2019, 20:51
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 118
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Quote:
Originariamente inviata da Nightshade
Non sono fatta per vivere.
Fin da piccola ho sempre saputo cosa volessi fare da grande. Lavorare con gli animali, a contatto con l'ambiente. Mi immaginavo già al fianco di quei biologi e naturalisti che facevano vedere nei documentari alla TV, oppure di quei uomini e donne in divisa che portavano le persone in giro per i parchi nazionali. Sono sempre stata timida ma ho sempre pensato alla mia formazione, non ai miei problemi psicologici. Poi, all 'università, il dramma. La timidezza e la tensione a fare cose si è tramutata in fobia sociale e ansia. Ci ho messo più del doppio degli anni a finire la triennale in scienze naturali (laurea che si è rivelata pressoché inutile), o rapporti umani si sono quasi azzerati e ora mi ritrovo a 28 anni e zero prospettive per il futuro. Ho appena trovato un lavoro serale come scaffalista ma il capo continua a riprendermi, dice che sono troppo lenta, che non ricordo dove sono i prodotti, che faccio perdere un sacco di tempo. Ogni sera. Quattro giorni che sono lì e già mi voglio licenziare, al diavolo il mese di prova e lo stipendio. Non riesco nemmeno a godermi la giornata per il pensiero delle ore che mi separano dal turno. Sento che non sono fatta per questa società così frenetica, che pretende così tanto dalle persone, prima ero in ansia per gli esami, poi per la laurea, adesso per il lavoro. Il mio grande sogno è svanito e non riesco a svolgere nemmeno la più piccola mansione. Sono una fallita e una delusione per tutti. Non so nemmeno più cosa ci faccia qui.
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Cavolo quanto ti capisco..!
Mi sento una skifosa fallita.. Da piccola ululavo di energia..era tutto così spontanea, così chiaro, così semplice, ero più sicura di me, avevo autostima,avevo l animo da vincente.. Ero anche una bambina timida, a tratti insicura.. Ma ero anche spavalda, istintiva, e determinata..
Penso che questa non sono io.. Non doveva andare così.. Questa qui non so chi è.. Sto cercando di trovarmi, ma non so più che fine abbia fatto..
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29-07-2019, 20:57
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#10
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Principiante
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 76
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Quote:
Originariamente inviata da Tonia
Cavolo quanto ti capisco..!
Mi sento una skifosa fallita.. Da piccola ululavo di energia..era tutto così spontanea, così chiaro, così semplice, ero più sicura di me, avevo autostima,avevo l animo da vincente.. Ero anche una bambina timida, a tratti insicura.. Ma ero anche spavalda, istintiva, e determinata..
Penso che questa non sono io.. Non doveva andare così.. Questa qui non so chi è.. Sto cercando di trovarmi, ma non so più che fine abbia fatto..
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Oddio io ero così ma tantissimo tempo fa. Quando si spegne una parte di noi è brutto non ritrovare ciò che prima ci distingueva.
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29-07-2019, 20:58
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Quanto ti capisco cara, anche io laurea rivelatasi inutile per il mercato del lavoro e finita a fare lavori più disparati. Vero che non ho particolari ambizioni e va bene cosi ma ogni tanto vien da pensare al proprio futuro. Tu non ti arrendere mai, sei forte, ti sei laureata nonostante le tue ansie e paure, nonostante stessi male, hai grandi passioni e sogni. Fai un lavoro difficile e sfiancante e nonostante questo non molli e vai avanti. Io ti ammiro e ti stimo perché gente al tuo posto starebbe a casa a piangersi addosso (reazione naturale). Quindi abbi fiducia e stima in te che ne hai motivo
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29-07-2019, 21:28
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Veniamo continuamente bombardati da zozza retorica che glorifica in due secondi il successo di chi ce la fa, e colpevolizza chi no, senza approfondire reali meriti e demeriti. Non bisogna alimentare questo meccanismo perverso atto a ghettizzare ulteriormente chi è uscito fuori dai binari da chi è rigato dritto. Il peso di un fallimento lo regolate voi secondo le vostra situazione personale, non ci sono parametri oggettivi a sancirlo, io sono del parere che bisogna camminare a testa alta ancora di più quando si è nel pieno della parabola discendente della propria vita, visto che raccogliere le motivazioni per andare avanti tenendo conto dei propri limiti richiede più carattere che inseguire un qualunque status.
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29-07-2019, 22:01
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 1,226
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Lo scorso mese mi sono trovato in una situazione simile. Contratto di un mese, dopo pochi giorni volevo licenziarmi perché non mi trovavo bene con il titolare. Lo avrei fatto ma così avrei perso la Naspi. Ho resistito nonostante il tentativo di mobbing per farmi smettere prima visto che ero considerato un investimento andato a male dato che non avrei più continuato oltre il mese. Alla fine lo stronzetto ha dovuto darmi i miei meritati mille euro e tanti saluti. Vedi te se ne vale la pena ma non dare soddisfazione a chi ti vuole schiacciare
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29-07-2019, 22:24
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,014
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Quote:
Originariamente inviata da Nightshade
Ho appena trovato un lavoro serale come scaffalista ma il capo continua a riprendermi, dice che sono troppo lenta, che non ricordo dove sono i prodotti, che faccio perdere un sacco di tempo. Ogni sera.
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Io dico che è un frustrato che fa da anni un lavoro che non gli piace e che poi si sfoga sugli altri per sentirsi meglio.
Capita pure nel mio lavoro di avere a che fare con gente che urla senza motivo, all'inizio ci davo peso, dopo poco ho capito che è gente frustrata che urla a prescindere. Quando certi elementi mi parlano ormai neanche li ascolto, anzi, mi viene da sorridere . Non ci penso nemmeno a farmi rovinare da certa gentaglia.
E' in base alla mia esperienza, basandomi su quei pochi lavori che ho fatto, ho notato che in base al lavoro puoi già farti un'idea su che tipi/tipe incontrerai. L'ambiente più bello che ho incontrato è stato in un centro di ricerca, dove ho passato quattro mesi. Era tutto stimolante e le persone erano tutte alla mano. Sarà anche perché facevano un qualcosa che gli piaceva perciò non trovavi gente che ti scaricava addosso la propria frustrazione. Non mi pesava proprio andarci, e stando lì non contavo le ore che mi separavano dal tornarmene a casa.
Qui dove sto ora è diverso e noto che molta gente non gli piace quello che fa, molti sono nervosi, scazzati ecc e spesso vedi gente che urla, e noto anche che spesso lo fanno con chi magari parla poco e dimostra tutti quei sintomi di insicurezza/debolezza che generalmente credo sia meglio non mostrare negli ambienti di lavoro.
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29-07-2019, 22:27
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
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Che mondo assurdo ragazzi ma come faremo a resistere e andare avanti
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29-07-2019, 23:40
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Studio qualcosa di molto simile a quel che studi te, e condivido le stesse problematiche.
Ci sto mettendo tanto per questa triennale, sapendo che uscendo avrò poche possibilità, almeno in italia.
Però dentro di come coltivo la speranza di fare una magistrale che mi piaccia, di risolvere i problemi che non mi fan studiare nel mentre e trovare la mia strada.
Mi sento in altomare...ma se non mi aggrappo a qualcosa non tiro avanti.
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30-07-2019, 00:13
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 661
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Quote:
Originariamente inviata da Nightshade
Sento che non sono fatta per questa società così frenetica, che pretende così tanto dalle persone, prima ero in ansia per gli esami, poi per la laurea, adesso per il lavoro. Il mio grande sogno è svanito e non riesco a svolgere nemmeno la più piccola mansione. Sono una fallita e una delusione per tutti. Non so nemmeno più cosa ci faccia qui.
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Touchè.
Ed io non sono arrivato neanche alla maturità.
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30-07-2019, 01:22
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#18
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 219
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Grazie a tutti per i commenti.
Non so se qualcuno di voi è ancora sveglio, comunque...
- appena arrivata accompagno la capo. Allo scaffale, è insolitamente lenta e ha ancora gli auricolari alle orecchie. Abbandona il bancale e se ne va. Visto che è presto non so bene se devo iniziare così comincio a visualizzare dove sono i prodotti sugli scaffali. Arrivata mi dà la girata perché non ho cominciato.
Errore mio, lo ammetto.
-mi dice di aiutare un ragazzo col bancale, rispetto a lei è una lumaca. In realtà sta andando ad una velocità normale. Ci sgrida entrambi.
Errore mio solo in parte.
-mi dicono di mettere il latte sullo scaffale e di allinearlo. Lo metto e comincio ad allineare IL latte, nel senso il reparto latte. No, dovevo allineare solo il prodotto che avevo messo sullo scaffale.
Misunderstanding.
-Siamo al reparto creme, cremine e cremette. Prima ci fa 'non allineate, faccio io. Ovviamente si fa più in fretta ad allineare che a caricare, mi raggiunge e fa : ora allinea tu, non posso sempre star dietro a quello che fai.. e muoviti! Per la fretta mi scappa una fila non allineata. Ovviamente vengo ripresa.
Errore mio; stavolta sento che dice all'altra raga :"questa non capisce un cazzo".
Oltre a questo, è stato un tormento continuo. "muoviti! più in fretta! stai andando troppo piano! "... Quando gli altri non è che sono dei fulmini, vanno a velocità normale, addirittura, poveretto, c'è un vecchietto che fa fatica. Solo che a loro non dice un cazzo. A me ogni cinque minuti. Oltretutto non ho detto che l altro capo è in ferie e non c'era un ragazzo. Ma ovviamente la colpa della lentezza era solo mia.
Alla fine mi ha preso da parte e mi ha fatto un discorsetto. Che sono troppo lenta, che è un lavoro di velocità, che l'altra ragazza è da 15 giorni che è lì e sa già fare tutto (quando invece so per certo che è lì da tre settimane, me l'ha detto lei) e che io in quattro giorni avrei già dovuto imparare, che deve riferire al capo e alla cooperativa che non sto andando bene...
Ora, dico... È un lavoro molto duro, fisicamente. Sollevi pesi sulle spalle, la schiena fa movimenti innaturali perché non puoi perdere tempo a muoverti correttamente , fai su e giù dalla scala, ti pieghi sulle ginocchia fino a toccare terra.... Non mi sono mai lamentata, non mi sono mai fermata neanche solo a stiracchiarmi un muscolo, nemmeno quando mi sono venuti i capogiri per il caldo e lo sforzo. Ho accettato le critiche e non ho mai mancato di rispetto. Cos 'altro dovevo fare?!
La velocità e l'abitudine ad un lavoro si acquisiscono con l' l'esperienza... L'impegno e la buona volontà si hanno o non si hanno.
Domani mattina vedrò il da farsi, ma da quel discorso ho capito che marco male. Oltretutto mi han già detto che domani sarà una serata di fuoco, visto che ci saranno i cambi delle promozioni. Quanto vorrei lasciarla col culo per terra nel momento del bisogno... Magari si rende conto che magari a qualcosa ero utile...
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Ultima modifica di Nightshade; 30-07-2019 a 09:41.
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30-07-2019, 01:56
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Anch'io ogni tanto faccio questi pensieri, nonostante abbia lavorato fino all'anno scorso.
Se non altro mi sono reso conto di essere inadattissimo a certi tipi di ambienti lavorativi e non durerei molto prima di sbroccare.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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30-07-2019, 02:39
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 661
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Io se fossi in quella situazione non riuscirei a reggere oltre e mi licenzierei subito, dicendo (se ne avessi il coraggio) prima al famigerato capo che se per lei "non capisco un cazzo" d'ora in poi le mansioni può svolgerle da sola, e la si lascia con una persona in meno all'ultimo momento.
Poi riferirei, al suo superiore o a chi di competenza, i motivi del licenziamento, cioè l'accanimento e lo stress causato da questa persona (magari facendo anche riferimento alla famigerata detta pur non potendo presentare prove) quando, a differenza degli altri, si è iniziato il lavoro da neanche una settimana.
Non prenderlo come consiglio , è solo una riflessione personale.
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