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20-02-2014, 23:05
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#21
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,092
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Originariamente inviata da ConLeStelle
Nel campo per cui ho studiato (ma anche altro) neanche mi chiamano a fare i colloqui. Certo lui vede il mio malessere ma io faccio fatica ad aprirmi e così si litiga e si crea tensione. Sto davvero male. Ho paura di non essere in grado di fare nessuno lavoro che non sia in grado di fare anche una scimmia ammaestrata. Ho tanta pressione addosso.
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credo che tu abbia due piccoli problemi, uno riguardo la visione che hai di te e uno riguardo la relazione col tuo ragazzo
1) essere mantenuti è una cosa che ti logora dentro, lo so perchè sono mantenuto anchio, anche se sto (tecnicamente) studiando, quindi non c'è differenza. So quello che capita, ti cominci a sentire inferiore, stupido, fallito eccetera eccetera. Ma il fatto è che questa cazzo di visione della realtà, scusa il francesismo, è errata alla base. Pressuppone che il sistema capitalista su cui si basa la nostra società sia perfetto e abbia sempre ragione. Il pensiero dominante, che ti inculcano dalle elementari fino alla laurea, ci ha portati al punto che se fai un lavoro - che magari neanche ti piace - solo per avere un reddito, ti senti in diritto di crederti un dio e di poter stare bene, mentre se non riesci a inserirti come i fantomatici "vincenti" vuol dire che non vali nulla e NON hai diritto di stare bene. Ma secondo te questa cosa ha senso? Il sistema del lavoro, per come è strutturato ovunque tu sia in questo momento, vale più della tua vita? vale più di una persona? hai studiato economia, capisco che non ti abbia fatto impazzire, ma su queste cosette dovresti ragionarci un secondino e rivalutare un pò le cose.
Non sei cretina, se eri cretina non ti laureavi, in ECONOMIA poi. Quindi è inutile cercare scuse. Potresti partire da questo pensiero per cominciare a cercare una strada che più si addica alle tue attitudini, perchè tutti abbiamo delle attitudini e questo è un dato di fatto. Arrivati a un certo punto, quando non si sa più cosa fare, cosa resta da fare se non provare a seguire le proprie attitudini? l'unica alternativa è scappare, tornare da dove si è venuti o buttarsi giù da un ponte
2) non dico che tu e il tuo ragazzo non vi volete bene, cioè, chi vi conosce poi, dico solo che se fai fatica ad aprirti è un problema. Grazie al cazzo dirai tu, eh ma allora perchè non fai qualcosa? prendi il coraggio a due mani e sputagli in faccia tutto, hai anche una faccina convincente
potresti cominciare col chiederti se valga davvero la pena di stare con una persona con cui non si può parlare...no seriamente dai. Ai tempi dei contadini, quando due persone si volevano bene, si mettevano insieme soprattutto per condividere le avversità, lavoravano insieme, passavano tutto il giorno insieme e si facevano forza a vicenda. Era un mutuo accordo e aveva un senso. Ma una relazione in cui non ti senti neanche libera di condividere un sentimento che ti sta distruggendo piano piano, che relazione è? che senso ha? chieditelo e fai qualcosa al riguardo
questi sono i miei 2 cents, perdonami la prolissità.
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Ultima modifica di Ventolin; 20-02-2014 a 23:09.
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20-02-2014, 23:25
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#22
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Ventolin
credo che tu abbia due piccoli problemi, uno riguardo la visione che hai di te e uno riguardo la relazione col tuo ragazzo
1) essere mantenuti è una cosa che ti logora dentro, lo so perchè sono mantenuto anchio, anche se sto (tecnicamente) studiando, quindi non c'è differenza. So quello che capita, ti cominci a sentire inferiore, stupido, fallito eccetera eccetera. Ma il fatto è che questa cazzo di visione della realtà, scusa il francesismo, è errata alla base. Pressuppone che il sistema capitalista su cui si basa la nostra società sia perfetto e abbia sempre ragione. Il pensiero dominante, che ti inculcano dalle elementari fino alla laurea, ci ha portati al punto che se fai un lavoro - che magari neanche ti piace - solo per avere un reddito, ti senti in diritto di crederti un dio e di poter stare bene, mentre se non riesci a inserirti come i fantomatici "vincenti" vuol dire che non vali nulla e NON hai diritto di stare bene. Ma secondo te questa cosa ha senso? Il sistema del lavoro, per come è strutturato ovunque tu sia in questo momento, vale più della tua vita? vale più di una persona? hai studiato economia, capisco che non ti abbia fatto impazzire, ma su queste cosette dovresti ragionarci un secondino e rivalutare un pò le cose.
Non sei cretina, se eri cretina non ti laureavi, in ECONOMIA poi. Quindi è inutile cercare scuse. Potresti partire da questo pensiero per cominciare a cercare una strada che più si addica alle tue attitudini, perchè tutti abbiamo delle attitudini e questo è un dato di fatto. Arrivati a un certo punto, quando non si sa più cosa fare, cosa resta da fare se non provare a seguire le proprie attitudini? l'unica alternativa è scappare, tornare da dove si è venuti o buttarsi giù da un ponte
2) non dico che tu e il tuo ragazzo non vi volete bene, cioè, chi vi conosce poi, dico solo che se fai fatica ad aprirti è un problema. Grazie al cazzo dirai tu, eh ma allora perchè non fai qualcosa? prendi il coraggio a due mani e sputagli in faccia tutto, hai anche una faccina convincente
potresti cominciare col chiederti se valga davvero la pena di stare con una persona con cui non si può parlare...no seriamente dai. Ai tempi dei contadini, quando due persone si volevano bene, si mettevano insieme soprattutto per condividere le avversità, lavoravano insieme, passavano tutto il giorno insieme e si facevano forza a vicenda. Era un mutuo accordo e aveva un senso. Ma una relazione in cui non ti senti neanche libera di condividere un sentimento che ti sta distruggendo piano piano, che relazione è? che senso ha? chieditelo e fai qualcosa al riguardo
questi sono i miei 2 cents, perdonami la prolissità.
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Ti ringrazio innanzitutto per i tuoi spunti.
1) A me è anche piaciuto ciò che ho studiato e ho anche avuto una media alta. Il problema è che non ho mai avuto la possibilità di verificare se sono o meno adatta o se mi piaccia lavorare in quest'ambito perché non ne ho mai avuto l'opportunità.
Sul discorso capitalistico, ecc. a volte me lo chiedo anch'io non credere. Mi chiedo chi me lo faccia fare a dannarmi l'anima perché non lavoro ad es. in banca, quando potrei fare una scelta di vita anticapitalistica, trovare un lavoro giusto per vivere e cercare di auto-sostentarmi magari con l'agricoltura. non so.
Poi in realtà io lavoro, non guadagno abbastanza da vivere in modo totalmente indipendente da lui, ma contribuisco alle spese egregiamente. La cosa che mi uccide è non essere totalmente indipendente economicamente, e quindi, infine, è un problema di mancanza di libertà (eventuale).
2) Il problema è gran parte mio perché sono una persona a cui on piace parlare dei propri problemi, che in linea di massima ha sempre superato da sola tutto e che cerca sempre di risolvere tutto da sé. La relazione in effetti non sta attraversando un bel periodo perché io sono costantemente infelice. Vivere con una persona così non è semplice e non faccio nulla per nasconderlo. Non so se infelice per il lavoro o per la relazione in sé.
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21-02-2014, 00:16
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,092
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Ti ringrazio innanzitutto per i tuoi spunti.
1) A me è anche piaciuto ciò che ho studiato e ho anche avuto una media alta. Il problema è che non ho mai avuto la possibilità di verificare se sono o meno adatta o se mi piaccia lavorare in quest'ambito perché non ne ho mai avuto l'opportunità.
Sul discorso capitalistico, ecc. a volte me lo chiedo anch'io non credere. Mi chiedo chi me lo faccia fare a dannarmi l'anima perché non lavoro ad es. in banca, quando potrei fare una scelta di vita anticapitalistica, trovare un lavoro giusto per vivere e cercare di auto-sostentarmi magari con l'agricoltura. non so.
Poi in realtà io lavoro, non guadagno abbastanza da vivere in modo totalmente indipendente da lui, ma contribuisco alle spese egregiamente. La cosa che mi uccide è non essere totalmente indipendente economicamente, e quindi, infine, è un mio problema di mancanza di libertà (eventuale).
2) Il problema è gran parte perché sono una persona a cui non piace parlare dei propri problemi, che in linea di massima ha sempre superato da sola tutto e che cerca sempre di risolvere tutto da sé. La relazione in effetti non sta attraversando un bel periodo perché io sono costantemente infelice. Vivere con una persona così non è semplice e non faccio nulla per nasconderlo. Non so se infelice per il lavoro o per la relazione in sé.
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di nulla, io sono un pò "come te" (frase un pò abusata da queste parti, ma tantè) nonostante il mio modo di pensare che ho già esposto, ho l'autostima sotto le scarpe e non credo proprio che potrei stare bene in una relazione ora come ora, difatti sono solo soletto. Ma io ho visto anche altri casi, ad esempio due ex di mia sorella (pensa che fortuna) di cui l'ultimo è fresco fresco, soffrivano di un gran senso di inferiorità nei suoi confronti, e forse nei maschi è anche peggio perchè sai com'è, c'è quest'idea millenaria che l'uomo dovrebbe lavorare in linea di principio mentre la donna in linea preferenziale, anche se ormai vi siete accodate pure voi alla grande...comunque per dire, sono abituato a sentire queste storie
il precedente ex di mia sorella, dopo che l'ha lasciato, se ne è andato a stare con la sorella (la sua), si è messo a fare volontariato e ora non ho idea di dove lavora, ma credo proprio che qualcosa la faccia. Ha conosciuto altre persone, lo vedo su FB circondato da ragazze, e questo qui era chiuso che più chiuso non si può, e non credo proprio che si confidasse con mia sorella dei problemi che aveva all'università. Comunque non lo sento da un pezzo. Perchè te lo racconto? boh, non so. Forse per dire che alcune persone hanno bisogno di essere mollate e perdere tutto per rendersi conto di valere qualcosa...per ripartire da capo con la propria vita. Io però, essendo una persona forse troppo ingenuamente romantica e che si affeziona tanto alle persone, resto dell'opinione che il dialogo sia la cosa migliore...non dico di parlare SEMPRE di queste cose perchè è pure peggio, lo so sulla mia pelle, ma almeno una volta sola...ci si sfoga, e almeno si fa un tentativo concreto prima di rassegnarsi allo stato delle cose, disperarsi oppure, come ultima spiaggia, lasciarsi...anche questo te lo dico perchè l'ho vissuto sulla mia pelle, si può dire che non ho parlato a cuore aperto con mio padre per più di 20 anni, ma dopo che l'ho fatto una volta...non so, ho notato un lieve cambiamento sia in lui che in me, mi sono sentito un pò più leggero
vabuò dai, ora ti faccio i miei migliori auguri e mi levo dalle scatole che quando è troppo è troppo! in bocca al lupo
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21-02-2014, 00:35
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Non so fare nulla di quello in cui mi sono laureata, né riesco a iniziare un nuovo percorso formativo per fare qualcos'altro.
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E' un problema non dico diffusissimo ma comunque ben presente quello dei laureati che si sentono quasi "PRIGIONIERI" del loro titolo di studio. C'è anche un problema "fratello" a questo, che riguarda la gente che dopo la laurea (o magari dopo i primi mesi di lavoro) si rende conto di ODIARE il settore dei propri studi ma è rassegnata a trascinarsi su un percorso che odia per il resto della propria vita, scavandosi di fatto la fossa da soli: io stesso lavoro con un sacco di gente simpatica e anche capace, ma che odia il proprio lavoro, lo fa solo per i soldi.
Purtroppo la laurea può causare anche più frustrazione in un disoccupato che il diploma: un mio amico laureato in tempi record con 110 ha mandato migliaia e migliaia di CV in tutto il mondo negli ultimi mesi e non sto esagerando, aveva una mail standard + cv e li inviava a liste di studi che trovava su internet. Nonostante questo non è ancora riuscito a trovare lavoro nel suo campo (che non è un campo facile nel quale trovare lavoro, a onor del vero), ed ora sta facendo uno stage sottopagato in italia. La laurea può essere addirittura un peso in alcuni casi?
http://www.corriere.it/spettacoli/14...c6838f80.shtml
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21-02-2014, 09:41
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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Io vedo gente che ha solo il diploma e già lavora, e la gran parte del merito per il suo conseguimento è il mio...
Oggi siamo arrivati al punto in cui o ci si butta, si è intraprendenti, e quasi si crea il proprio lavoro, o si trovano più modi di guadagnare senza lavorare.
Sono possibilità da non escludere.
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21-02-2014, 17:45
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#26
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Intermedio
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 89
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secondo me dovresti riflettere sulla tua vita, e se sarai obiettiva il bilancio sarà sicuramente positivo...:
hai 26 anni, quindi sei giovane, non fare il paragone con le generazioni passate dove a 26 anni spesso erano già sposati con figli e lavoro fisso, fai il paragone con i tuoi coetanei al massimo...
sei laureata, e in economia, non in ed. fisica o lettere o chissà che (senza offesa per chi si laurea in queste altre materie), vivi all'estero, convivi col tuo ragazzo, che ha anche un buon lavoro, e anche tu lavori (anche se non è quello che vorresti fare)
fidati che quasi tutti i 26enni di oggi vorrebbero vivere la tua vita...
il fatto che nonostante tutto tu voglia di più va anche bene, ti servirà come motivazione per fare meglio, cercare un lavoro migliore ectect, ma non devi viverla cosi male, soprattutto non solo dopo 2-3 mesi (se non ho letto male) in cui sei in questa situazione...
a dirla tutta, a leggere solo questo 3d, fatico anche ad associarti a questo forum, visto tutto quello che hai e che hai fatto
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22-02-2014, 15:44
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#27
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Skyler Cavey
secondo me dovresti riflettere sulla tua vita, e se sarai obiettiva il bilancio sarà sicuramente positivo...:
hai 26 anni, quindi sei giovane, non fare il paragone con le generazioni passate dove a 26 anni spesso erano già sposati con figli e lavoro fisso, fai il paragone con i tuoi coetanei al massimo...
sei laureata, e in economia, non in ed. fisica o lettere o chissà che (senza offesa per chi si laurea in queste altre materie), vivi all'estero, convivi col tuo ragazzo, che ha anche un buon lavoro, e anche tu lavori (anche se non è quello che vorresti fare)
fidati che quasi tutti i 26enni di oggi vorrebbero vivere la tua vita...
il fatto che nonostante tutto tu voglia di più va anche bene, ti servirà come motivazione per fare meglio, cercare un lavoro migliore ectect, ma non devi viverla cosi male, soprattutto non solo dopo 2-3 mesi (se non ho letto male) in cui sei in questa situazione...
a dirla tutta, a leggere solo questo 3d, fatico anche ad associarti a questo forum, visto tutto quello che hai e che hai fatto
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Mi ha fatto bene leggere il tuo commento. spero di riuscire a guardare al positivo che c'è attualmente neon far prevalere il peso del negativo.
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22-02-2014, 17:44
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#28
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Intermedio
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 89
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Mi ha fatto bene leggere il tuo commento. spero di riuscire a guardare al positivo che c'è attualmente neon far prevalere il peso del negativo.
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ah, e aggiungo che non avevo collegato fossi tu la copia di Angelina Jolie vista nel 3D delle foto...
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22-02-2014, 18:33
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#29
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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Guarda io mi trovo in una situazione simile, mi sono diplomata in ragioneria ma la realtà e che non so fare neance due più due, se dovessi andare a lavorare in uno studio contabile mi caccerebbero subito, quindi il mio diploma non lo posso sfruttare, ora sto frequentando giurisprudenza e spero un giorno di insegnare, ma per il momento non vedo prospettive, ho lavorato per un pò in un call center ma non ho praticamente guadagnato nulla e mi sono licenziata, non sono socievole e lavori tipo cameriera e barista o commessa non li potrei fare. L'unico consiglio che mi sento di darti e che non è mai troppo tardi per intraprendere un nuovo percorso di studi se la laura che hai già non ti da sbocchi lavorativi o non ti piace,so che studiare è pesante, ma magari potresti scegliere un percorso di studi più adatto a te, che un giorno tu possa sfruttare e nel frattempo arrangiarti con piccoli lavoretti, già il sapere che il un futuro farai ciò che ti piace ti farà star meglio.
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22-02-2014, 19:40
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#30
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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il lavoro è una merda altro che nobilita l'uomo, lo sfascia
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22-02-2014, 21:34
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#31
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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io ho un diploma
ho 28 anni e non ho mai lavorato nel settore (informatico)
personalmente non penso neanche a una probabile relazione pensando al fatto che non so neanche trovare una minima stabilità mia.....
quindi capisco
non so proprio che lavoro fare, partecipo a incontri di formazioni con psicologi esperti in reinserimento lavorativo, ma non ho mai trovato una soluzione.... le aziende non ti insegnano più i lavori.... formazione zero.... nessuno investe più sulle persone
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