Ciao a tutti,
sono nuovo e mi presento.
Ho 32 anni e mi sembra di non sapere più chi sono.
Ho sempre sofferto di timidezza. Le cose sono peggiorate a 13 anni, quando ho capito di essere gay. Oltre a non accettarmi, sono stato vittima di bullismo per 5 lunghi anni. Ho sofferto in silenzio, ma non vedevo l'ora di fuggire. Mi sono diplomato con il massimo dei voti e ho iniziato la mia nuova vita in città. Nuove amicizie, primi amori, il sesso. Le difficoltà c'erano, quindi ho intrapreso la psicoterapia e i farmaci (Paroxetina e Rivotril). Mi hanno accompagnato finora.
Questo "finora" ha visto molti traguardi (la laurea, un compagno, qualche lavoretto, permanenze all'estero, un tirocinio come insegnante).
Un anno fa il crollo. Una forte depressione. L'ansia sociale. Il remarmi contro. Lo psichiatra ha deciso di farmi sospendere il Rivotril perché mi avrebbe dato fin troppa sicurezza (oltre che tolleranza). Ed ecco le crisi di astinenza, il crollare ancora, la disperazione. E' un anno adesso che vivo senza sapere cosa ne sarà di me. Ho il terrore di frequentare anche gli amici più stretti. Ho tante domande e poche risposte. Ma non siamo soli. Giusto?