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25-07-2013, 20:59
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Di fronte all'impresa a quanto pare impossibile di tener vivo un significativo dialogo a distanza con una ragazza che mi piace, riflettevo ancora una volta sul: ma quanto è difficile combinare? Ma un ragazzo che deve fare, "what can a poor boy do"? E lo scrivo con intento riflessivo, più che vittimistico.
Trovo che una delle contraddizioni magne, che forse dicono qualcosa su in che razza di paese ci troviamo, un posto la cui cultura pare porre 100 paletti prima di arrivare a un risultato (una selezione per far emergere i veri uomini, immagino...) è che, sappiamo tutti, l'uomo deve fare il primo passo... Ma/E l'approccio a freddo non si usa, non sta bene. Non la trovate una grossa contraddizione? Sì, lo so, la donna ha paura di essere violentata, centellina le sue concessioni perché se rimane incinta so' 9 mesi ecc... Fattostà che la donna (media) vuole vedere l'uomo che si espone, ma deve farlo in/deve provenire da un contesto accettato e protetto, che spesso è quello della cerchia di amicizie o conoscenze, che introduca morbidamente la persona rassicurandola che ha dei contatti e "una vita". E questo condiziona anche gli estro, che qualcosa certo rimediano, ma hanno una forte cognizione sociale e sanno ciò che si "può" fare e ciò che no.
Certo, anche si usasse questo non eliminerebbe la timidezza, ci vorrebbe anche un'ideale atteggiamento di maggiore apertura femminile, ma almeno uno sa che se vuole e se riesce a "buttarsi", non sta facendo una cosa strampalata, invece di essere preso per un solitario sfigato che chissà cosa vuol farmi. Può darsi siano banalità, ma quando mi capita di incrociare un bel bocconcino per strada, ci penso.
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25-07-2013, 21:14
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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facendo cose, anche strane, ho capito che non conta tanto quello che fai, ma quello che trasmetti facendo quello che stai facendo.
Le capacità subcomunicative aiutano molto in merito, riuscire a trasmettere il significato di quello che stai facendo non è facile, specie se fai una cosa insolita come fermare una ragazza per strada dal niente.
Ma si può fare.
Tu lo sai perché lo stai facendo: ti piace, ti incuriosisce, vuoi conoscerla.
Devi solo farglielo capire. Non dirglielo. Trasmetterglielo.
Non è semplice, non lo è affatto. Ma se glielo trasmetti, non c'è nessuna figura di merda, nessuno stigma sociale, nessuna gogna pubblica.
C'è solo un ragazzo sicuro di quello che fa, che fa qualcosa di legittimo e senza alcun intento offensivo, e quindi il rapporto si basa su queste premesse.
Non ti sto dicendo ovviamente che con quest'abilità si rimorchia di brutto in strada. Anzi.
E' solo l'inizio.
Questo però permette di non prendersi troppi pali brutti, rifiuti del genere che a un fobico fanno troppo male.
Quest'abilità subcomunicativa ovviamente è sfruttabile in ogni ambito della propria vita, dal lavoro alle amicizie, ai rapporti di parentela. Quando si acquista assertività e capacità di difendere le proprie istanze, si farà passare l'idea che quello che pensiamo per noi ha un senso, e se non lo ha per gli altri, se ne può discutere. Ma non stiamo facendo cose "a caso", stiamo facendo cose perché ci crediamo davvero.
Chiaramente poi uno può essere un campione a esprimere le proprie istanze in maniera assertiva ma trovare una persona alterata o semplicemente maleducata che risponde comunque in maniera non congrua.
Lì sta alla solidità della psiche di chi tenta la comunicazione, di relativizzare l'episodio.
Chiaramente^2, per arrivare a certi livelli comunicativi bisogna fare molta pratica, e visto che questo è un forum di fobici gli approcci per strada non mi sembrano la via migliore.
Cominciando ad applicare l'assertività all'interno dei propri circoli sociali si migliorano le proprie capacità.
Chiaramente^3, solo chi non fa mai un cazzo non sbaglia mai: quando si tenta di instaurare una comunicazione senza averne le abilità è normale fare errori e ricevere reazioni sgradite. Anche qui l'abilità di relativizzare gli episodi è estremamente utile.
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25-07-2013, 21:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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sì, ho sempre pensato che la prima cosa da fare è infatti coalizzarsi in un gruppo di almeno quattro-cinque amici e uscirci di norma... questo potenzierebbe le chances; però, insomma, non credo che i solitari siano completamente out, forse però debbono perlomeno essere integrati in un contesto lavorativo e soprattutto essere totalmente autonomi, capaci di fare le cose da soli in modo da offrire queste capacità alla vita di coppia.
d'altronde un disoccupato molto ben integrato, o si fa regalare i soldi dai genitori (e se fossi donna già questo sarebbe molti punti in meno) o come fa a mantenersi una relazione?
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25-07-2013, 21:27
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
"what can a poor boy do"? E lo scrivo con intento riflessivo, più che vittimistico.
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Non credo ci sia bisogno di sottolineare che un po' di vittimismo effettivamente c'è; a volte la sofferenza non compresa e non corrisposta fa sfociare in queste situazioni di egocentrismo passivo.
Quote:
Originariamente inviata da paccello
Trovo che una delle contraddizioni magne, che forse dicono qualcosa su in che razza di paese ci troviamo, un posto la cui cultura pare porre 100 paletti prima di arrivare a un risultato (una selezione per far emergere i veri uomini, immagino...) è che, sappiamo tutti, l'uomo deve fare il primo passo... Ma/E l'approccio a freddo non si usa, non sta bene. Non la trovate una grossa contraddizione?
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La contraddizione di cui parli potrebbe far parte di una necessità di empatia e di intelligenza emotiva tale per cui l'altra persona non abbia l'istinto immediato ad allontanarsi.
Quote:
Originariamente inviata da paccello
Sì, lo so, la donna ha paura di essere violentata, centellina le sue concessioni perché se rimane incinta so' 9 mesi ecc... Fattostà che la donna (media) vuole vedere l'uomo che si espone, ma deve farlo in/deve provenire da un contesto accettato e protetto, che spesso è quello della cerchia di amicizie o conoscenze,
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Protetto??
Mi dispiace ma per me sei fuori strada, si percepisce del maschilismo (sì, ora dite pure quello che vi pare ) ma soprattutto una repressione che ti causa molto disagio, e si vede in questi passi
Quote:
che introduca morbidamente la persona rassicurandola che ha dei contatti e "una vita". E questo condiziona anche gli estro, che qualcosa certo rimediano, ma hanno una forte cognizione sociale e sanno ciò che si "può" fare e ciò che no.
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Qualcosa? Ti rendi conto di quello che dici?
Cognizione sociale....non credo se ne possa parlare come un talento riservato agli 'estro', ma in questo caso siamo molto indietro.
Non c'è niente di vergognoso ad essere repressi sessualmente, quello che non tollero è quando si prova ad etichettare le persone (donne) come se fossero in balia di una corrente che non hanno deciso loro, a cui sottostanno, come pecore che pascolano lasciandosi accalappiare dai montoni più soddisfacenti. Capisco che le donne ti appaiano come degli esseri incomprensibili e lontani, irraggiungibili, ma secondo me questa sensazione ti ha portato fuori dalla realtà.
Se non c'è abbastanza intraprendenza femminile, la causa è in primo luogo la contraddizione perpetua di una cultura maschilista che impedisce agli individui sia maschi che femmine di esprimere i propri desideri legittimi e sacrosanti. Nel nord europa questi preconcetti tra le donne sono solitamente assenti.
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25-07-2013, 21:33
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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caratteriale, dicci di più.
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25-07-2013, 21:38
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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non portarmi in giro, grazie, n.8028 ^ ^
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25-07-2013, 23:15
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
facendo cose, anche strane, ho capito che non conta tanto quello che fai, ma quello che trasmetti facendo quello che stai facendo.
Le capacità subcomunicative aiutano molto in merito, riuscire a trasmettere il significato di quello che stai facendo non è facile, specie se fai una cosa insolita come fermare una ragazza per strada dal niente.
Ma si può fare.
Tu lo sai perché lo stai facendo: ti piace, ti incuriosisce, vuoi conoscerla.
Devi solo farglielo capire. Non dirglielo. Trasmetterglielo.
Non è semplice, non lo è affatto. Ma se glielo trasmetti, non c'è nessuna figura di merda, nessuno stigma sociale, nessuna gogna pubblica.
C'è solo un ragazzo sicuro di quello che fa, che fa qualcosa di legittimo e senza alcun intento offensivo, e quindi il rapporto si basa su queste premesse.
Non ti sto dicendo ovviamente che con quest'abilità si rimorchia di brutto in strada. Anzi.
E' solo l'inizio.
Questo però permette di non prendersi troppi pali brutti, rifiuti del genere che a un fobico fanno troppo male.
Quest'abilità subcomunicativa ovviamente è sfruttabile in ogni ambito della propria vita, dal lavoro alle amicizie, ai rapporti di parentela. Quando si acquista assertività e capacità di difendere le proprie istanze, si farà passare l'idea che quello che pensiamo per noi ha un senso, e se non lo ha per gli altri, se ne può discutere. Ma non stiamo facendo cose "a caso", stiamo facendo cose perché ci crediamo davvero.
Chiaramente poi uno può essere un campione a esprimere le proprie istanze in maniera assertiva ma trovare una persona alterata o semplicemente maleducata che risponde comunque in maniera non congrua.
Lì sta alla solidità della psiche di chi tenta la comunicazione, di relativizzare l'episodio.
Chiaramente^2, per arrivare a certi livelli comunicativi bisogna fare molta pratica, e visto che questo è un forum di fobici gli approcci per strada non mi sembrano la via migliore.
Cominciando ad applicare l'assertività all'interno dei propri circoli sociali si migliorano le proprie capacità.
Chiaramente^3, solo chi non fa mai un cazzo non sbaglia mai: quando si tenta di instaurare una comunicazione senza averne le abilità è normale fare errori e ricevere reazioni sgradite. Anche qui l'abilità di relativizzare gli episodi è estremamente utile.
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In poche parole: conta il come e non il cosa. Con un buon "come", a base di Sicurezza (c), puoi fare anche cose relativamente strane. E' vero, bisogna tenerne conto.
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25-07-2013, 23:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da n. 8028
sì, ho sempre pensato che la prima cosa da fare è infatti coalizzarsi in un gruppo di almeno quattro-cinque amici e uscirci di norma... questo potenzierebbe le chances; però, insomma, non credo che i solitari siano completamente out, forse però debbono perlomeno essere integrati in un contesto lavorativo e soprattutto essere totalmente autonomi, capaci di fare le cose da soli in modo da offrire queste capacità alla vita di coppia.
d'altronde un disoccupato molto ben integrato, o si fa regalare i soldi dai genitori (e se fossi donna già questo sarebbe molti punti in meno) o come fa a mantenersi una relazione?
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Ma non credo che alla donna spaventi il solitario perché pensa subito al reddito e a come ci potrebbe stare in un ipotetico matrimonio. Prima, può pensare: ma questo perché fa queste cose da solo? Non ha un giro di amici? ecc.
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25-07-2013, 23:30
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Non credo ci sia bisogno di sottolineare che un po' di vittimismo effettivamente c'è; a volte la sofferenza non compresa e non corrisposta fa sfociare in queste situazioni di egocentrismo passivo.
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Ho semplicemente voluto fare una mezza citazione musicale, intendendo quel "poor" non tanto come "sfigato" ma come ragazzo "medio", normale o men che normale.
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
La contraddizione di cui parli potrebbe far parte di una necessità di empatia e di intelligenza emotiva tale per cui l'altra persona non abbia l'istinto immediato ad allontanarsi.
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Infatti quando capita di approcciare qualcuna e quella non scappa, sia in real life che nel virtuale, fa piacere. Serve ribadire che è uno sporco lavoro che spetta sempre a noi, anche se sarà trito vittimismo...?
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Protetto??
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Embé? Che ho detto di tremendo? Protetto: nel senso che la donna non conosce il primo sconosciuto che passa per strada, ma una persona che fa parte di un gruppo di cui già conosce gli altri membri. Se questo è maschilista, allora lo sono le donne stesse e la società, dato che spesso funziona così.
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Qualcosa? Ti rendi conto di quello che dici?
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Quando scrivo dei post in un forum come questo, cerco di essere chiaro e utilizzo anche delle espressioni "sporche", da linguaggio parlato. Col tuo sottolineare quella mia parola mi sento preso in trappola: "visto? Sei maschilista! Consideri cose le donne!!". In realtà stavo ragionando un po' terra terra, alla "estroversona", in modalità quantificativa, e quindi ho usato "qualcosa" invece che "qualcuna", ma prego di credere che nella vita tratto l'altro sesso con rispetto.
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Non c'è niente di vergognoso ad essere repressi sessualmente, quello che non tollero è quando si prova ad etichettare le persone (donne) come se fossero in balia di una corrente che non hanno deciso loro, a cui sottostanno, come pecore che pascolano lasciandosi accalappiare dai montoni più soddisfacenti. Capisco che le donne ti appaiano come degli esseri incomprensibili e lontani, irraggiungibili, ma secondo me questa sensazione ti ha portato fuori dalla realtà.
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La realtà è sfaccettata. Ma gli esseri umani, sia uomini che donne, non li considero esseri perfettamente razionali e che non ragionano e agiscono secondo schemi biologici e culturali. La fissa della Sicurezza e i retaggi nei gusti sessuali, per dire, non è che mi paiano proprio la cosa più evoluta e ragionata del mondo, così come, per par condicio, il nostro abbassare le difese ad ogni fisico femminile discreto.
Ti ricordo poi che sono loro stesse a definirsi "dolcemente complicate" (cit.).
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Se non c'è abbastanza intraprendenza femminile, la causa è in primo luogo la contraddizione perpetua di una cultura maschilista che impedisce agli individui sia maschi che femmine di esprimere i propri desideri legittimi e sacrosanti. Nel nord europa questi preconcetti tra le donne sono solitamente assenti.
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Infatti, come ho scritto, in Italia mi sembra che su queste cose ci sia un cumulo di ostacoli da far spavento. Però che sia solo colpa del maschilismo... alle donne, l'essere attendiste fa molto comodo.
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25-07-2013, 23:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Paccello,secondo me una delle cause primarie di tutte queste domande e di tutti i tuoi dubbi è che alla ragazza in fondo,non interessi granchè,
sennò molti passi verrebbero un pò più semplici perchè portati avanti da entrambi
se già esordisci con "impossibile" già pare la fatica immane di colui che cerca un dialogo a senso unico,e non solo per un discorso di "ruoli".
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Probabilissimo, purtroppo, ma questa situazione non va intesa come necessariamente legata alla riflessione che ho cercato di fare dopo, che è più generica.
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25-07-2013, 23:41
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Quello che hai scritto mi sembra la conseguenza di tutta un'accozzaglia di luoghi comuni da far paura che fa ribrezzo solo a leggere, credo che non valga la pena continuare a contraddirti perché ti barricheresti sempre di più in queste convinzioni frivole senza il minimo sentimento di necessità ad uscire dal tuo mondo. Vedi le donne come pecore e non ti accorgi che sei tu la pecora qui; tutto questo rattrista...ti dico solo che ogni volta che dimostrerai di ragionare così, la maggior parte delle ragazze starà alla larga da te, a meno che non si tratti di persone molto superficiali e conformiste.
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25-07-2013, 23:52
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#12
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Quello che hai scritto mi sembra la conseguenza di tutta un'accozzaglia di luoghi comuni da far paura che fa ribrezzo solo a leggere, credo che non valga la pena continuare a contraddirti perché ti barricheresti sempre di più in queste convinzioni frivole senza il minimo sentimento di necessità ad uscire dal tuo mondo. Vedi le donne come pecore e non ti accorgi che sei tu la pecora qui; tutto questo rattrista...ti dico solo che ogni volta che dimostrerai di ragionare così, la maggior parte delle ragazze starà alla larga da te, a meno che non si tratti di persone molto superficiali e conformiste.
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Paccello, fai meglio ad ascoltarla...ha voce in capitolo...è una donna.
Io ho visto coppie di tutti i tipi, lui drogato, disoccupato, bruttissimo e misantropo e lei bellissima, lavoratrice e sopratutto innamorata.
Ho visto gente conoscersi per strada senza essersi mai vista prima e poi fidanzarsi, ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...
Non esistono regole e finchè le vai a cercare rimarrai frustrato dal fallimento di riuscire a capire a priori qualcosa di assolutamente non classificabile come il comportamento umano, a maggior ragione quando parliamo di relazioni di coppia. E' inutile ribadire che continuare a vedere le donne come "femmine" e non come "esseri umani" è già il primo errore, perchè stai già mettendo dei paletti, ma li stai mettendo tu!
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25-07-2013, 23:54
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#13
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
facendo cose, anche strane, ho capito che non conta tanto quello che fai, ma quello che trasmetti facendo quello che stai facendo.
Le capacità subcomunicative aiutano molto in merito, riuscire a trasmettere il significato di quello che stai facendo non è facile, specie se fai una cosa insolita come fermare una ragazza per strada dal niente.
Ma si può fare.
Tu lo sai perché lo stai facendo: ti piace, ti incuriosisce, vuoi conoscerla.
Devi solo farglielo capire. Non dirglielo. Trasmetterglielo.
Non è semplice, non lo è affatto. Ma se glielo trasmetti, non c'è nessuna figura di merda, nessuno stigma sociale, nessuna gogna pubblica.
C'è solo un ragazzo sicuro di quello che fa, che fa qualcosa di legittimo e senza alcun intento offensivo, e quindi il rapporto si basa su queste premesse.
Non ti sto dicendo ovviamente che con quest'abilità si rimorchia di brutto in strada. Anzi.
E' solo l'inizio.
Questo però permette di non prendersi troppi pali brutti, rifiuti del genere che a un fobico fanno troppo male.
Quest'abilità subcomunicativa ovviamente è sfruttabile in ogni ambito della propria vita, dal lavoro alle amicizie, ai rapporti di parentela. Quando si acquista assertività e capacità di difendere le proprie istanze, si farà passare l'idea che quello che pensiamo per noi ha un senso, e se non lo ha per gli altri, se ne può discutere. Ma non stiamo facendo cose "a caso", stiamo facendo cose perché ci crediamo davvero.
Chiaramente poi uno può essere un campione a esprimere le proprie istanze in maniera assertiva ma trovare una persona alterata o semplicemente maleducata che risponde comunque in maniera non congrua.
Lì sta alla solidità della psiche di chi tenta la comunicazione, di relativizzare l'episodio.
Chiaramente^2, per arrivare a certi livelli comunicativi bisogna fare molta pratica, e visto che questo è un forum di fobici gli approcci per strada non mi sembrano la via migliore.
Cominciando ad applicare l'assertività all'interno dei propri circoli sociali si migliorano le proprie capacità.
Chiaramente^3, solo chi non fa mai un cazzo non sbaglia mai: quando si tenta di instaurare una comunicazione senza averne le abilità è normale fare errori e ricevere reazioni sgradite. Anche qui l'abilità di relativizzare gli episodi è estremamente utile.
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Ti sei mangiato un libro di Morelli?
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26-07-2013, 00:12
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#14
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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chi cazz'è?
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26-07-2013, 00:15
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#15
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
chi cazz'è?
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26-07-2013, 00:23
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
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26-07-2013, 03:52
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Ma non credo che alla donna spaventi il solitario perché pensa subito al reddito e a come ci potrebbe stare in un ipotetico matrimonio. Prima, può pensare: ma questo perché fa queste cose da solo? Non ha un giro di amici? ecc.
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ma a lei potrebbe non importargliene nulla.
inoltre ignori che la maggior parte delle coppie una volta accoppiata si dimentica del tutto degli amici, il che è un male, ma se succede (ed è sgradevole e non sano) significa che la coppia non ha poi tutta questa necessità del giro d'amcizie, anzi forse sono più di intralcio, soprattutto se lei non gradisce questi amici (cosa probabile visto il livello solitamente delle persone).
per quanto riguarda il lavoro non intendevo la posizione economica, ma il fatto di essere integrati (e cioé rispettati) in un contesto lavorativo dovrebbe indicare che sei uno affidabile.
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26-07-2013, 08:03
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Di fronte all'impresa a quanto pare impossibile di tener vivo un significativo dialogo a distanza con una ragazza che mi piace, riflettevo ancora una volta sul: ma quanto è difficile combinare? Ma un ragazzo che deve fare, "what can a poor boy do"? E lo scrivo con intento riflessivo, più che vittimistico.
Trovo che una delle contraddizioni magne, che forse dicono qualcosa su in che razza di paese ci troviamo, un posto la cui cultura pare porre 100 paletti prima di arrivare a un risultato (una selezione per far emergere i veri uomini, immagino...) è che, sappiamo tutti, l'uomo deve fare il primo passo... Ma/E l'approccio a freddo non si usa, non sta bene. Non la trovate una grossa contraddizione? Sì, lo so, la donna ha paura di essere violentata, centellina le sue concessioni perché se rimane incinta so' 9 mesi ecc... Fattostà che la donna (media) vuole vedere l'uomo che si espone, ma deve farlo in/deve provenire da un contesto accettato e protetto, che spesso è quello della cerchia di amicizie o conoscenze, che introduca morbidamente la persona rassicurandola che ha dei contatti e "una vita". E questo condiziona anche gli estro, che qualcosa certo rimediano, ma hanno una forte cognizione sociale e sanno ciò che si "può" fare e ciò che no.
Certo, anche si usasse questo non eliminerebbe la timidezza, ci vorrebbe anche un'ideale atteggiamento di maggiore apertura femminile, ma almeno uno sa che se vuole e se riesce a "buttarsi", non sta facendo una cosa strampalata, invece di essere preso per un solitario sfigato che chissà cosa vuol farmi. Può darsi siano banalità, ma quando mi capita di incrociare un bel bocconcino per strada, ci penso.
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l'espressione "un bel bocconcino" non la sentivo più dai tempi di happy days
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26-07-2013, 08:27
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
l'espressione "un bel bocconcino" non la sentivo più dai tempi di happy days
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Eh sai, sono un maschilista misantropo, perdonami.
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26-07-2013, 08:32
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Quello che hai scritto mi sembra la conseguenza di tutta un'accozzaglia di luoghi comuni da far paura che fa ribrezzo solo a leggere, credo che non valga la pena continuare a contraddirti perché ti barricheresti sempre di più in queste convinzioni frivole senza il minimo sentimento di necessità ad uscire dal tuo mondo. Vedi le donne come pecore e non ti accorgi che sei tu la pecora qui; tutto questo rattrista...ti dico solo che ogni volta che dimostrerai di ragionare così, la maggior parte delle ragazze starà alla larga da te, a meno che non si tratti di persone molto superficiali e conformiste.
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Guarda, francamente questo post mi ha fatto innervosire. Non ho creduto di aver aperto un topic geniale, ma addirittura di suscitare queste reazioni... Cosa diamine avrò scritto di tanto ribrezzevole, rattristante e chiuso continuo a non capirlo neppure rileggendolo, tantopiù dopo aver chiarito il primo post. Che sia difficile trovare una donna in Italia e che queste cose seguino degli schemi vecchi e discutibili, ora è diventata una cosa da pecore. Ma per cortesia. Più che ribadire che non intendevo assolutizzare, che non vivo chiuso in casa e che mi sforzo di non prendermela a male con l'altro sesso, con cui ho rapporti, nonostante nessuna me la dia, non so che altro aggiungere.
Lasciando perdere, dulcis in fundo, la tua chiusura degna dei normaloni: "guarda che se pensi così non la trovi una ragazza"! Ok, spegnerò il cervello e farò finta che tutto, nei rapporti uomo-donna in Italia, vada bene -cosa che tra l'altro non pensi neppure tu.
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Ultima modifica di paccello; 26-07-2013 a 08:41.
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