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23-08-2020, 10:30
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#21
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Banned
Qui dal: Jul 2019
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Non è solo un problema di discoteca, è un problema di non essere capaci, socialmente parlando, in qualsiasi contesto a prescindere dall'età
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appunto, il problema è proprio alla radice. Uno come noi verrebbe schifato pure da quelli che odiano la discoteca
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23-08-2020, 10:31
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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ma c'è chi dopo i 30 va ancora in discoteca?
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23-08-2020, 10:40
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Alla fine, o ci si adatta alle “regole” della società o si è fottuti e di conseguenza emarginati. È così, e non cambierà mai niente, come è sempre stato.
Se a me non piace andare in disco e al restante 99% dei miei coetanei si è normale venire esclusi.
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Diciamo che é più semplice e naturale che sei tu ad adattarti e non il 99 % delle persone.
Diciamo che mi pare pure abbastanza democratico come concetto.
I compromessi li accettano tutti, se non è la discoteca saranno altre cose.
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23-08-2020, 10:48
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#24
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Banned
Qui dal: Jul 2019
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
ma c'è chi dopo i 30 va ancora in discoteca?
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me lo chiedevo anche io
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23-08-2020, 11:15
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 805
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Quote:
Originariamente inviata da PickupArtist
in discoteca basta non andarci, ma perchè avete questo mito della discoteca? Siete negli anni 90?
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Per quanto mi riguarda, i miei (ex) amici sono anni che non ci vanno più; nel mio messaggio precedente mi riferivo all'epoca di quando avevo 18 anni (15 anni fa). Purtroppo sono anche in una zona dove di discoteche e locali simili ce ne sono parecchi e quindi inevitabilmente a quell'epoca la scelta per trascorrere la serata ricadeva spesso in quel tipo di ambiente e quindi se non volevo restare isolato già parecchi anni prima di quanto poi ho comunque fatto dovevo per forza di cose adeguarmi
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23-08-2020, 11:29
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
ma c'è chi dopo i 30 va ancora in discoteca?
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Si ci sono, fidati, anche a più di 30.
Però forse non riesco a farmi capire. Non è solo un problema di discoteca, l'ho anche scritto, il problema è sentirsi completamente tagliati fuori da tutti i contesti di rapporti, di relazioni sociali che dovrebbero essere propedeutici a crearsi amicizie, conoscenze, essere presentati a ragazze.
Mi spiego meglio. Lo so anche io che a 30 e 40 non si fa più la stessa vita da 20enne.
Ma le basi, di solito si hanno, si costruiscono, si creano quando si ha un'età da ragazzo.
Parlo per dove sono nato, cresciuto, vissuto io, parlo per me.
Da 17 a 25 anni, più o meno in quella fascia di età, le cose che facevano gli altri era uscire alla sera con amici o nei pub, o nelle discoteche o comunque con una cerchia di amici. Poi a volte a queste cose c'era la pizza sempre con amici, a volte il cinema, ma il discorso era improntato sul uscire alla sera con gli altri, con qualcuno, a divertirsi.
Se, come il mio caso, già in quella fascia di età rimani sempre fuori da tutto, emarginato, sempre da solo, senza amici, senza che nessuno a momenti sa chi sei, senza uscire, senza mai una esperienza di alcun tipo dal punto di vista dei rapporti con gli altri, è inevitabile che quelle basi mancanti vadano a incidere, a inficiare in modo negativo il proseguo della tua vita, per cui a 30 e 40 la situazione è ovviamente disastrosa, e ciò che avresti dovuto vivere da ragazzino e ragazzo non lo potrai mai recuperare e fare da 30enne e 40enne.
Non ho mai personalmente creduto a un discorso di trasversalità in questi contesti.
Non ho mai creduto a un percorso trasversale ai classici rapporti sociali per poter arrivare ad essere accettati dalla società.
Cosa intendo dire? Che non ho mai creduto che una persona con zero esperienze in tutto, emarginato da sempre, senza assolutamente giri di alcun tipo a livello di rapporti con gli altri, possa colmare questo gap con situazioni casuali o estemporanee come conoscere una al supermercato o in lavanderia o in biblioteca.
Ci sarà sicuramente chi gli è capitato, ma comunque una persona conosciuta casualmente in quei modi, poi vuole sapere chi sei, e appena si accorge come sei, rimani fregato comunque.
A meno che si ha la super botta di culo di trovare una che ti dice che ti accetta per come sei, che non gli interessa se hai o non hai amici, che gli vai bene se sei asociale e solitario e gli sta bene uscire con te senza altre menate.
Esiste una così? Non lo so, può anche essere.
Io personalmente non ne ho mai incontrata una.
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Ultima modifica di Maximilian74; 23-08-2020 a 11:34.
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23-08-2020, 12:08
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#27
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Si ci sono, fidati, anche a più di 30.
Però forse non riesco a farmi capire. Non è solo un problema di discoteca, l'ho anche scritto, il problema è sentirsi completamente tagliati fuori da tutti i contesti di rapporti, di relazioni sociali che dovrebbero essere propedeutici a crearsi amicizie, conoscenze, essere presentati a ragazze.
Mi spiego meglio. Lo so anche io che a 30 e 40 non si fa più la stessa vita da 20enne.
Ma le basi, di solito si hanno, si costruiscono, si creano quando si ha un'età da ragazzo.
Parlo per dove sono nato, cresciuto, vissuto io, parlo per me.
Da 17 a 25 anni, più o meno in quella fascia di età, le cose che facevano gli altri era uscire alla sera con amici o nei pub, o nelle discoteche o comunque con una cerchia di amici. Poi a volte a queste cose c'era la pizza sempre con amici, a volte il cinema, ma il discorso era improntato sul uscire alla sera con gli altri, con qualcuno, a divertirsi.
Se, come il mio caso, già in quella fascia di età rimani sempre fuori da tutto, emarginato, sempre da solo, senza amici, senza che nessuno a momenti sa chi sei, senza uscire, senza mai una esperienza di alcun tipo dal punto di vista dei rapporti con gli altri, è inevitabile che quelle basi mancanti vadano a incidere, a inficiare in modo negativo il proseguo della tua vita, per cui a 30 e 40 la situazione è ovviamente disastrosa, e ciò che avresti dovuto vivere da ragazzino e ragazzo non lo potrai mai recuperare e fare da 30enne e 40enne.
Non ho mai personalmente creduto a un discorso di trasversalità in questi contesti.
Non ho mai creduto a un percorso trasversale ai classici rapporti sociali per poter arrivare ad essere accettati dalla società.
Cosa intendo dire? Che non ho mai creduto che una persona con zero esperienze in tutto, emarginato da sempre, senza assolutamente giri di alcun tipo a livello di rapporti con gli altri, possa colmare questo gap con situazioni casuali o estemporanee come conoscere una al supermercato o in lavanderia o in biblioteca.
Ci sarà sicuramente chi gli è capitato, ma comunque una persona conosciuta casualmente in quei modi, poi vuole sapere chi sei, e appena si accorge come sei, rimani fregato comunque.
A meno che si ha la super botta di culo di trovare una che ti dice che ti accetta per come sei, che non gli interessa se hai o non hai amici, che gli vai bene se sei asociale e solitario e gli sta bene uscire con te senza altre menate.
Esiste una così? Non lo so, può anche essere.
Io personalmente non ne ho mai incontrata una.
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Hai riassunto perfettamente quello che penso ed è la verità. Se vivi di merda e non fai esperienza a 20 anni, probabilmente vivrai di merda anche a 30,40 anni, 50 anni, ma forse a 50 anni puoi pure conoscere qualche tipa sui siti d’incontri, ma solo quello.
Deve essere sempre una che ti accetta così sfigatello diciamo.
Per quanto riguarda trovare una a 20/25/30 anni che ti prende per come sei beh, matematicamente è quasi impossibile visto che tutte o quasi le 20enni hanno la puzza sotto al naso, puntano al figo-riccone di turno o comunque guardano prima quelli col fisico palestrato. Quindi io dico -senza pregiudizi per nessuno- che anche se trovi una che sta con te che fai una vita sfigata a 20/25 anni probabilmente non dico per forza che è una messa peggio di te ma nemmeno tanto meglio, fa una vita piatta anche lei probabilmente e di aspetto non sarà granché.
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23-08-2020, 12:26
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#28
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Hai riassunto perfettamente quello che penso ed è la verità. Se vivi di merda e non fai esperienza a 20 anni, probabilmente vivrai di merda anche a 30,40 anni, 50 anni, ma forse a 50 anni puoi pure conoscere qualche tipa sui siti d’incontri, ma solo quello.
Deve essere sempre una che ti accetta così sfigatello diciamo.
Per quanto riguarda trovare una a 20/25/30 anni che ti prende per come sei beh, matematicamente è quasi impossibile visto che tutte o quasi le 20enni hanno la puzza sotto al naso, puntano al figo-riccone di turno o comunque guardano prima quelli col fisico palestrato. Quindi io dico -senza pregiudizi per nessuno- che anche se trovi una che sta con te che fai una vita sfigata a 20/25 anni probabilmente non dico per forza che è una messa peggio di te ma nemmeno tanto meglio, fa una vita piatta anche lei probabilmente e di aspetto non sarà granché.
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Io credo che ogni persona che scrive qui dentro, o comunque ogni persona che ha questo generi di problemi, sappia benissimo come è la propria situazione.
Sembra una frase banale ma non lo è.
Soprattutto mi rivolgo a chi da sempre, fin da piccolo, è sempre rimasto fuori da tutto, senza assolutamente nessuna esperienza né fidanzata ne niente.
Potrebbe, ma uso il condizionale, essere leggermente diverso per chi dice di aver avuto una o più relazioni, di avere giri di amici e di persone. Probabilmente hanno una base, un minimo di normalità a livello sociale l'hanno provata, sperimentata, conquistata.
Non è proprio essere allo zero assoluto come tanti, compreso il sottoscritto.
Ma chi da 0 a diciamo 30 anni di età è sempre stato fuori da tutto, saprà benissimo valutare la gravità della propria situazione, a prescindere da ciò che gli viene detto dall'esterno.
Spero di essermi fatto capire.
Comunque volevo raccontarvi di un episodio di 3 giorni fa.
Ero seduto su una panchina ovviamente da solo a guardare il telefono, sono passate 3 ragazze con un pallone da pallavolo in mano e mi guardavano e poi ridevano e bisbigliavano qualcosa, ho sentito una che diceva :"va che sfigato quello li"...
Non è una cosa simpatica essere preso per il culo così, ma rende l'idea di come è molta gente...
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Ultima modifica di Maximilian74; 23-08-2020 a 12:48.
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23-08-2020, 12:28
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Diciamo che é più semplice e naturale che sei tu ad adattarti e non il 99 % delle persone.
Diciamo che mi pare pure abbastanza democratico come concetto.
I compromessi li accettano tutti, se non è la discoteca saranno altre cose.
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Non stiamo votando una legge in Parlamento, non dovrebbe funzionare così, i percorsi di vita individuali non andrebbero decisi a maggioranza.
E quelli che sono sulla coda della gaussiana spesso sono costretti a fare più compromessi degli altri, ci vedo ben poca "democrazia" e molta "dittatura della maggioranza" in questo.
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23-08-2020, 12:35
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Alla fine, o ci si adatta alle “regole” della società o si è fottuti e di conseguenza emarginati. È così, e non cambierà mai niente, come è sempre stato.
Se a me non piace andare in disco e al restante 99% dei miei coetanei si è normale venire esclusi.
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Il fatto è che nn dovresti essere scontento di essere escluso da gente che ama una cosa che a te nn piace ..... esagerando e'come essere scontenti di non essere stati inclusi in un clan che gambizza la gente , se nn sei un gambizzatore dovresti essere contento
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23-08-2020, 12:56
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non stiamo votando una legge in Parlamento, non dovrebbe funzionare così, i percorsi di vita individuali non andrebbero decisi a maggioranza.
E quelli che sono sulla coda della gaussiana spesso sono costretti a fare più compromessi degli altri, ci vedo ben poca "democrazia" e molta "dittatura della maggioranza" in questo.
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Si ma sai com’è, per molti è giusto che se non ti adatti non puoi lamentarti di rimanere solo come un cane...
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23-08-2020, 12:58
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non stiamo votando una legge in Parlamento, non dovrebbe funzionare così, i percorsi di vita individuali non andrebbero decisi a maggioranza.
E quelli che sono sulla coda della gaussiana spesso sono costretti a fare più compromessi degli altri, ci vedo ben poca "democrazia" e molta "dittatura della maggioranza" in questo.
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Ma se al 99 % delle persone piace fare una cosa e all 1 % quella cosa no, come si fa a non escluderli praticamente?
Che poi escludere, nn mi sembra che il 99% escluda, magari é quell 1% che si auto esclude.
Il problema lo sappiamo bene però qual è, il non mi piace di fare una determinata cosa spesso e dipeso dal disagio.
Ma siccome il disagio spesso viene nascosto, con un non mi piace, gli altri che devono fa? Rinunciare solo perché a 1 su 100 non gli piace?
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23-08-2020, 13:03
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
Il fatto è che nn dovresti essere scontento di essere escluso da gente che ama una cosa che a te nn piace ..... esagerando e'come essere scontenti di non essere stati inclusi in un clan che gambizza la gente , se nn sei un gambizzatore dovresti essere contento
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Si ma sei scontento però di dover stare chiuso in casa senza relazioni...
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23-08-2020, 13:05
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Ma se al 99 % delle persone piace fare una cosa e all 1 % quella cosa no, come si fa a non escluderli praticamente?
Che poi escludere, nn mi sembra che il 99% escluda, magari é quell 1% che si auto esclude.
Il problema lo sappiamo bene però qual è, il non mi piace di fare una determinata cosa spesso e dipeso dal disagio.
Ma siccome il disagio spesso viene nascosto, con un non mi piace, gli altri che devono fa? Rinunciare solo perché a 1 su 100 non gli piace?
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Già il solo fatto che non ci sia una distribuzione equa significa che la società funziona male, o potrebbe funzionare meglio. Che ci sono dei modelli culturali che privilegiano certe attività/inclinazioni e ne marginalizzano altre. Vuol dire che serve un cambio di mentalità.
Poi non si cada dal pero di fronte a forme di disagio estremo... ah no, ché la risposta più comune è "cazzi suoi, non si è saputo adattare, che schiatti pure".
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23-08-2020, 13:07
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Io credo che ogni persona che scrive qui dentro, o comunque ogni persona che ha questo generi di problemi, sappia benissimo come è la propria situazione.
Sembra una frase banale ma non lo è.
Soprattutto mi rivolgo a chi da sempre, fin da piccolo, è sempre rimasto fuori da tutto, senza assolutamente nessuna esperienza né fidanzata ne niente.
Potrebbe, ma uso il condizionale, essere leggermente diverso per chi dice di aver avuto una o più relazioni, di avere giri di amici e di persone. Probabilmente hanno una base, un minimo di normalità a livello sociale l'hanno provata, sperimentata, conquistata.
Non è proprio essere allo zero assoluto come tanti, compreso il sottoscritto.
Ma chi da 0 a diciamo 30 anni di età è sempre stato fuori da tutto, saprà benissimo valutare la gravità della propria situazione, a prescindere da ciò che gli viene detto dall'esterno.
Spero di essermi fatto capire.
Comunque volevo raccontarvi di un episodio di 3 giorni fa.
Ero seduto su una panchina ovviamente da solo a guardare il telefono, sono passate 3 ragazze con un pallone da pallavolo in mano e mi guardavano e poi ridevano e bisbigliavano qualcosa, ho sentito una che diceva :"va che sfigato quello li"...
Non è una cosa simpatica essere preso per il culo così, ma rende l'idea di come è molta gente...
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Si anche a me visto che mi vedono sempre da solo in bici delle volte alcuni si fanno la risatina sotto sotto.
Al contrario tuo io ho fatto non proprio zero esperienze ma sono uscito per quasi un anno alle medie con dei gruppetti che mi escludevano però sempre, poi alle superiori niente, elementari niente. Insomma non mi sentivo parte di qualcosa, ma invece di stare zero sto a 2 forse, ho conosciuto qualcuna ma ho zero esperienza con le ragazze, e probabilmente a 30 anni cambierà qualcosa nella mia vita solo a livello lavorativo spero, del resto se mi va di lusso troverò qualche disperata come me. Altrimenti niente, il nulla totale.
Tutti quelli con cui ho avuto a che fare volevano favori o soldi.
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Ultima modifica di Ezp97; 23-08-2020 a 14:04.
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23-08-2020, 13:11
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Già il solo fatto che non ci sia una distribuzione equa significa che la società funziona male, o potrebbe funzionare meglio. Che ci sono dei modelli culturali che privilegiano certe attività/inclinazioni e ne marginalizzano altre. Vuol dire che serve un cambio di mentalità.
Poi non si cada dal pero di fronte a forme di disagio estremo... ah no, ché la risposta più comune è "cazzi suoi, non si è saputo adattare, che schiatti pure".
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Quindi seguendo il tuo ragionamento, trombare, che è un dato di fatto piace praticamente a tutti, tranne a qualcuno, é sbagliato. Perché wquel qualcuno si sentirebbe marginalizzato. Bisogna cambiare mentalità
Vedi sono anche d'accordo con quello che hai scritto, ma nn può valere sempre.
Cmq vabbè ho capito che nn si può discutere, nn hai capito il succo di quelli che ho scritto.
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Ultima modifica di Equilibrium; 23-08-2020 a 13:13.
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23-08-2020, 13:11
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#37
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,740
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Già il solo fatto che non ci sia una distribuzione equa significa che la società funziona male, o potrebbe funzionare meglio. Che ci sono dei modelli culturali che privilegiano certe attività/inclinazioni e ne marginalizzano altre. Vuol dire che serve un cambio di mentalità.
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Sono discorsi che comprendo a livello teorico e condivido parzialmente,peró non comprendo il risvolto pratico che dovrebbero avere.
Partendo ad esempio del caso citato dall'op della discoteca,se sei l'unico della comitiva a non volerci andare,mettici per ansia,mettici che non ti piace,mettici un qualsiasi motivo,come dovrebbe funzionare nella societá ideale? A me sembra normale che gli altri vadano e io passeró il sabato sera a casa.
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23-08-2020, 13:14
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Quindi seguendo il tuo ragionamento, trombare, che è un dato di fatto piace praticamente a tutti, tranne a qualcuno, é sbagliato. Perché wquel qualcuno si sentirebbe marginalizzato. Bisogna cambiare mentalità
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Ovviamente non ho detto questo, solo che bisognerebbe garantire la possibilità di socializzare anche a chi ha gusti meno mainstream (vedi anche sotto).
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Cmq vabbè ho capito che nn si può discutere, nn hai capito il succo di quelli che ho scritto.
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Che combinazione, potrei dire la stessa cosa.
Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Sono discorsi che comprendo a livello teorico e condivido parzialmente,peró non comprendo il risvolto pratico che dovrebbero avere.
Partendo ad esempio del caso citato dall'op della discoteca,se sei l'unico della comitiva a non volerci andare,mettici per ansia,mettici che non ti piace,mettici un qualsiasi motivo,come dovrebbe funzionare nella societá ideale? A me sembra normale che gli altri vadano e io passeró il sabato sera a casa.
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Con "cambio di mentalità" non intendo dire che la maggioranza dovrebbe schifare l'andare in discoteca, solo che la cultura dovrebbe essere tale da garantire spazio ed esaltare anche attività meno mainstream, invece di marginalizzarle perché "poco fighe".
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23-08-2020, 13:18
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#39
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Avendo superato i 40 non me ne può fregare di meno delle discoteche, aperitivi, feste ecc... Sono tutte cose che ho fatto in gioventù e a volte ci sono stato anche dentro senza troppi problemi. Nel mio caso l'esclusione sociale deriva quasi unicamente dal non avere vita di coppia dal momento che le persone "normali" della mia età sono inserite nel sistema della famiglia dopo aver fatto quello che andava fatto in gioventù. Questo senso di esclusione per me ha due facce della medaglia, da una parte vedo le coppie sposate con figli e mi rendo conto che non potrei mai reggere mentalmente e fisicamente quel tipo di vita. Dall'altro mi rendo conto che non c'è scelta, o entri in questo meccanismo o morirai reietto, solo e ubriaco in un angolo di strada come un secchio umido dell'immondizia.
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23-08-2020, 13:20
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#40
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Avendo superato i 40 non me ne può fregare di meno delle discoteche, aperitivi, feste ecc... Sono tutte cose che ho fatto in gioventù e a volte ci sono stato anche dentro senza troppi problemi. Nel mio caso l'esclusione sociale deriva quasi unicamente dal non avere vita di coppia dal momento che le persone "normali" della mia età sono inserite nel sistema della famiglia dopo aver fatto quello che andava fatto in gioventù. Questo senso di esclusione per me ha due facce della medaglia, da una parte vedo le coppie sposate con figli e mi rendo conto che non potrei mai reggere mentalmente e fisicamente quel tipo di vita. Dall'altro mi rendo conto che non c'è scelta, o entri in questo meccanismo o morirai reietto, solo e ubriaco in un angolo di strada come un secchio umido dell'immondizia.
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Ecco, appunto il fatto che non ci sia scelta di fronte a questo aut-aut, se non in pochi casi fortunati di gente che riesce a costruirsi un ruolo sociale di un certo rilievo (ma qui entriamo nel discorso della condanna al lavoro, e sono altri dolori...) a me fa pensare che qualcosa da rivedere nelle dinamiche sociali più comuni ci sia eccome.
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