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Vecchio 15-08-2015, 21:53   #21
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Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
il pensiero è quello della testa che vuole esplodere, il mio corpo esplode dalla rabbia e non ce la faccio più a tenerla dentro...

come azioni, mi viene da prendere a pugni in ordine:

[...]

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio

E' tutto piatto, non so se sia perchè ho delle aspettative troppo alte verso il prossimo o se sia perchè proprio per l'educazione che NON ho vissuto, io non sia in grado di percepire certe emozioni....
Questo da sempre? Perchè se prendi psicofarmaci anche questi possono dare appiattimento delle emozioni e rabbia e anche abbastanza frequentemente.

Ultima modifica di cancellato2824; 15-08-2015 a 21:55.
Vecchio 15-08-2015, 21:58   #22
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Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
Questo da sempre? Perchè se prendi psicofarmaci anche questi possono dare appiattimento delle emozioni e rabbia e anche abbastanza frequentemente.
Da sempre...

Comunque prendo farmaci si
Zyprexa xanax cymbalta a dosi abbastanza medioalte.... Ma per calmare le ansie lol
Vecchio 15-08-2015, 22:11   #23
Esperto
L'avatar di varykino
 

cos è un altro modo per volere a tutti i costi l'aura di "specialità" ?

mission abort , sei carne .
Vecchio 15-08-2015, 22:14   #24
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
cos è un altro modo per volere a tutti i costi l'aura di "specialità" ?

mission abort , sei carne .
L'ho pensato volesse dire questo

Ci ho riflettuto

Ma non arrivi a pensare cose simili se non le pensi sul serio. Mi spiace
Vecchio 15-08-2015, 22:15   #25
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
L'ho pensato volesse dire questo

Ci ho riflettuto

Ma non arrivi a pensare cose simili se non le pensi sul serio. Mi spiace
son sensazioni , sono lecite , ma la realtà è un altra cosa.
Vecchio 15-08-2015, 22:32   #26
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
Qualcuno ha questa sensazione?

Sono l'unico sfigato?

Devo razionalizzare il perché lo penso... Qualcuno ha questa convinzione? Diciamo che confina col credere di essere l'essere umano peggio della terra.... Solo che io non mi sento neanche umano da essere paragonato agli altri

Essere paragonato vuol dire somigliarvi... Io non mi ritrovo
ma nel senso di complesso di superiorità o di complesso di inferiorità?

io ce l'ho un pò questa sensazione, la combatto perchè razionalmente è sbagliata, valuto troppo severamente gli altri, li vedo spesso "inferiori", non accetto le loro mediocrità senza pensare alle mie
quindi schifando l'umanità me ne tiro fuori, ma è un concetto un pò distorto, me ne rendo conto, non sempre, solo nei rari momenti di lucidità
Vecchio 15-08-2015, 22:39   #27
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Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
son sensazioni , sono lecite , ma la realtà è un altra cosa.
Quando depersonalizzi non distingui il reale dal non reale



Inox copate
Vecchio 16-08-2015, 02:14   #28
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Mi sento un po' così in effetti

Vecchio 16-08-2015, 02:36   #29
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Devi provare a "schiattarti" di fatica secondo me.
Tipo zappare due ettari di terreno senza pausa, senza bere, grondando sudore...

E un modo costruttivo per sfogare la rabbia e per sentire che il proprio corpo esiste.
Sembra na cazzata ma con me funziona, magari prova.

Provato a sfogarti in palestra?
Vecchio 16-08-2015, 10:15   #30
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Devi provare a "schiattarti" di fatica secondo me.
Tipo zappare due ettari di terreno senza pausa, senza bere, grondando sudore...

E un modo costruttivo per sfogare la rabbia e per sentire che il proprio corpo esiste.
Sembra na cazzata ma con me funziona, magari prova.

Provato a sfogarti in palestra?
In palestra ho paura del giudizio altrui

Mi son preso sacco da boxe... Pesi e maniglie per fare esercizi in camera ma non hanno effetto... E il sacco da boxe quando lo pugno fa troppo casino in casa...


L'esercizio fisico non mi aiuta a sfogare rabbia in quanto quando lo pratico mi sento un incapace
Vecchio 16-08-2015, 11:23   #31
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

E no in casa nn puo funzionare troppe comoditá.
Vecchio 16-08-2015, 11:25   #32
Intermedio
L'avatar di Bodybuilding
 

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
In palestra ho paura del giudizio altrui

Mi son preso sacco da boxe... Pesi e maniglie per fare esercizi in camera ma non hanno effetto... E il sacco da boxe quando lo pugno fa troppo casino in casa...


L'esercizio fisico non mi aiuta a sfogare rabbia in quanto quando lo pratico mi sento un incapace
Anchio non vado in palestra, anzi ci sono andato 2 volte, erano tutti secchi..l'istruttore avra pesato si e no 60kg e ancora voleva insegnarmi ad alzare 100kg di panca, aveva il braccio grosso come il mio avambraccio ahahah...allora ho pensato meglio se mi faccio una palestra a casa, da quando faccio palestra a casa, sono più concentrato e x quell ora lo stress e i pensieri se ne vanno...poi ritornano ma almeno e un buon rilassante...datti al bodybuilding pesante come faccio io, quando ti fai 65kg di rematore con bilanciere, e 120kg di massimale di panca, fidati ti senti superman, quando vedi il braccio che arriva a 40cm cavolo come ti senti appagato...io e 3 anni che faccio bodybuilding a casa seriamente, sono ossessionato dal mio fisico, ho messo su 15kg di massa magra! cioè solo muscolo, senza grasso...e un processo lento ma produttivo...fidati pompati x bene
Vecchio 16-08-2015, 11:27   #33
Esperto
 

Eccomi!! Non sei l'unico tranquillo. A volte penso che se fossi stato qualche animale privo di capacità di ragionamento la vita sarebbe stata migliore


L'esercizio fisico e lo sport al contrario a me aiutano molto. Porsi degli obiettivi (anche piccoli) e cercare di raggiungerli e migliorare, mi fa stare in pace con me stesso (e l'effetto talvolta può essere "generale", cioè il benessere si nota anche dall'esterno)

Ultima modifica di iturbe89; 16-08-2015 a 11:43.
Vecchio 16-08-2015, 12:01   #34
Banned
 

l'unica cosa che mi rilasserebbe credo sia stare in mezzo ai prati, in mezzo a natura in posti nuovi che non conosco.... per ore
Vecchio 16-08-2015, 12:41   #35
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Ormai mi sento più simile a un robot, avevo pure aperto un thread a riguardo.
Vecchio 16-08-2015, 12:47   #36
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs Visualizza il messaggio
Ormai mi sento più simile a un robot, avevo pure aperto un thread a riguardo.
lol bellissimo l'avatar
Vecchio 16-08-2015, 13:56   #37
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Mi capita; la terapia potrebbe essere quella di ricalibrare con gli altri umani la propria sensibilità esasperata o inaridita nell'oscurità e nella solitudine prolungata che si fonda e prende come unico riferimento e criterio di realtà.. se stessi (con tutti i tipi di deliri che la mancanza di confronto e la privazione di scambi umani può comportare).
A volte mi capita di sentirmi immortale nella mia disumanità, come se fossi oltre le cose della vita, (quindi morto) proprio come è immortale nella sua eterna mancanza di vita una pianta artificiale. A volte non mi sento umano, mi sento artificiale.
Stai all'aria aperta e con gli altri per ricalibrare la tua sensibilità
Ringraziamenti da
reknub (16-08-2015)
Vecchio 16-08-2015, 14:21   #38
Principiante
L'avatar di Buck90
 

Si, anche io mi sento spesso alienato dal mondo, in un modo che forse è simile a quello che provate anche voi. Mi viene in mente un passaggio dalla nausea di Sartre che credo spieghi bene questa sensazione. Si tratta di parole un po' forti, quindi se vi sentite emotivamente instabili vi consiglio di non leggere questa parte in quote
Quote:
"Sono solo in mezzo a queste voci gioiose e ragionevoli. Tutti questi tipi passano il loro tempo a spiegarsi, a riconoscere felicitandosene che sono della stessa opinione. Quanta importanza attribuiscono, mio Dio, a pensare tutti quanti le stesse cose. Basta vedere la faccia che fanno quando passa in mezzo a loro uno di questi uomini dagli occhi di pesce, che sembrano guardare al di dentro e coi quali non si può più assolutamente trovarsi d’accordo. Quando avevo otto anni e andavo a giocare al Lussemburgo, ce n’era uno che veniva a sedersi in un casotto contro la cancellata che costeggia vìa Auguste-Comte. Non parlava, ma ogni tanto stendeva una gamba e si guardava il piede con un’aria spaventata. Questo piede calzava uno stivaletto mentre l’altro era infilato in una pantofola. II guardiano disse a mio zio che si trattava di un ex censore. Era stato messo a riposo perché era andato nelle classi a leggere le votazioni trimestrali vestito da accademico. Noi ne avevamo una paura terribile poiché sentivamo ch’era solo. Un giorno fece un sorriso a Roberto, tendendogli le braccia, da lontano: mancò poco che Roberto svenisse. Non era l’aspetto miserabile di quel tipo che ci faceva paura, né il tumore che aveva sul collo e che gli strusciava contro l’orlo del colletto: ma sentivamo che nella sua testa formava pensieri da granchio[1] o da aragosta. E questo ci terrorizzava, ci terrorizzava che si potessero formare pensieri da aragosta sul casotto, sui nostri cerchi, sui cespugli.”
Ora, senza andare nei dettagli delle cose, anche perchè di per sè l'esistenzialismo mi sta antipatico, credo che:
1- è normale sentirsi alienati se non si interagisce col mondo esterno e con le altre persone
2- nel tempo, a forza di non vivere, è ragionevole che uno cominci a sentirsi un disadattato, e a pensare che questo sia dovuto a una qualche fondamentale deformità, o bruttezza interiore e così via (seppure magari le cause iniziali di queste incapacità fossero anche banali)
In altre parole è ragionevolissimo sentirti alienato se la tua vita ti porta a sentirti alienato.
Detto questo, credo che una volta che uno riesca a rendersi conto di non essere realmente solo, o meglio che non debba necessariamente essere questo il caso, e una volta che uno riesca a ricavarsi una nicchia di vita, anche se piccola, in cui interagire con altri esseri umani, l'alienazione a quel punto scomparirebbe. Non dico che questo sia semplice ne tantomeno che il processo sia uguale per tutti (non lo è), però si tratta di cose per cui uno sforzo di adattamento lo si può fare. Guardate, la cosa migliore è essere obbiettivi. Magari è vero che siete bruttini, o che non sapete comunicare, che non sapete interagire con gli altri (come è spesso il caso, da sociofobici) ma si tratta di cose su cui si può lavorare. Nel tempo ci si può adattare, si può migliorare.

Ultima modifica di Buck90; 31-08-2015 a 11:15.
Vecchio 16-08-2015, 18:36   #39
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Buck90 Visualizza il messaggio
Si, anche io mi sento spesso alienato dal mondo, in un modo che forse è simile a quello che provate anche voi. Mi viene in mente un passaggio dalla nausea di Sartre che credo spieghi bene questa sensazione. Si tratta di parole un po' forti, quindi se vi sentite emozionalmente instabili vi consiglio di non leggere questa parte in quote


Ora, senza andare nei dettagli delle cose, anche perchè di per sè l'esistenzialismo mi sta antipatico, credo che:
1- è normale sentirsi alienati se non si interagisce col mondo esterno e con le altre persone
2- nel tempo, a forza di non vivere, è ragionevole che uno cominci a sentirsi un disadattato, e a pensare che questo sia dovuto a una qualche fondamentale deformità, o bruttezza interiore e così via (seppure magari le cause iniziali di queste incapacità fossero anche banali)
In altre parole è ragionevolissimo sentirti alienato se la propria vita ti porta a sentirti alienato.
Detto questo, credo che una volta che uno riesca a rendersi conto di non essere realmente solo, o meglio che non debba necessariamente essere questo il caso, e una volta che uno riesca a ricavarsi una nicchia di vita, anche se piccola, in cui interagire con altri esseri umani, l'alienazione a quel punto scomparirebbe. Non dico che questo sia semplice ne tantomeno che il processo sia uguale per tutti (non lo è), però si tratta di cose per cui uno sforzo di adattamento lo si può fare. Guardate, la cosa migliore è essere obbiettivi. Magari è vero che siete bruttini, o che non sapete comunicare, che non sapete interagire con gli altri (come è spesso il caso, da sociofobici) ma si tratta di cose su cui si può lavorare. Nel tempo ci si può adattare, si può migliorare.


tl;dr fate la CBT
So interagire
Ce ne son di più brutti e più idioti anche

Ho lavorato su entrambe le cose per 5 anni di terapia, ma gli spasmi muscolari e i tic sono in aumento nonostante le medicine, il senso di alienazione è sempre quello perchè interagisco, ma non ottengo feedback dalle interazioni..... non li so cogliere, sarebbe come parlare con un muro
Vecchio 16-08-2015, 20:04   #40
Principiante
L'avatar di Buck90
 

Quote:
So interagire
Ce ne son di più brutti e più idioti anche

Ho lavorato su entrambe le cose per 5 anni di terapia, ma gli spasmi muscolari e i tic sono in aumento nonostante le medicine, il senso di alienazione è sempre quello perchè interagisco, ma non ottengo feedback dalle interazioni..... non li so cogliere, sarebbe come parlare con un muro
mh. Non so, ovviamente si tratta di una storia complicata e bisognerebbe conoscere i dettagli del caso per darti consigli più azzeccati. Dal punto di vista concreto, ovvero per quanto riguarda come conportarsi giorno dopo giorno, il terapeuta dovrebbe essere colui su cui fare affidamento. Si sa, con gli psicofarmaci bisogna andare a tentativi per trovare la combinazione giusta. Allo stesso modo per i sintomi nervosi, bisogna provare un po' per vedree quel che funziona. Tecniche di rilassamento, meditazione, etc, ma sicuramente non ti sto dicendo niente di nuovo...
Parlando in generale, e rifacendomi al tuo titolo, magari bisognerebbe che tu cercassi di riumanizzarti un po', ovvero che ti rendessi più simile alle altre persone, nel senso che tu attribuisci a questa parola ('umano', o 'le altre persone'). Accennavi al fatto che per te è difficile trarre feedback dalle interazioni sociali. Questo è un problema, però l'unica via è continuare a sforzarsi di risolverlo. Così come chi soffre di sindrome di Asperger deve imparare a interpretare le espressioni facciali dei neurotipici, magari alcuni sociofobici devono imparare a capire i normies, e questo in termini di comunicazione verbale, nonverbale, linguaggio in generale, etc
O forse si tratta di un problema di empatia, non so
Ringraziamenti da
QuantumGravity (16-08-2015), reknub (16-08-2015)
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