Aree

I giorni di "festa" pasqua, natale, primo maggio, 25 Aprile e feste varie ultimamente mi stanno sembrando davvero troppe...vedo la gente libera e serena, io non mi sento così, oggi sono sola nella casa della città in cui studio, ho preferito non tornare a casa dai miei, non ci tengo molto... visto che ne ho la possibilità sto lontano. Però vedere tutta questa gente, dalla mia finestra, che passeggia in compagnia, ride ed è serena mi fa sentire davvero male, io sento di fare troppo e di non fare niente tutti i giorni, non so... vorrei non fare niente anche io oggi, eppure ho il libro aperto qui di fronte, mi sento in dovere di "fare" , perchè ho l'impressione di non fare abbastanza tutti gli altri giorni come fanno le persone normali, come chi oggi si sente in vacanza. Voglio solo che sia un giorno come tutti gli altri, che non ci sia bisogno di stare necessariamente in famiglia nè di non fare niente nè di sentirsi per forza liberi e spensierati...

Wilfred

La vita da studente è un po' così.
Anche io sento di non fare mai abbastanza, perché faccio mille pause, perdo tempo, mi distraggo. Così, questo eterno senso di colpa mi distrugge. Riesco raramente a dire "adesso ho finito", c'è sempre qualcosa che sento che dovrei fare. Invidio un po' anche io le persone che lavorano, sicuramente durante la settimana faticano più di me, ma poi durante le feste o il fine settimana generalmente possono staccare completamente.
Mi rendo conto che la mia è una visione ingenua, che quella gente sicuramente farebbe subito a cambio con la mia situazione, che ci sono mille altre preoccupazioni oltre il lavoro... però se uno soffre di questo "eterno senso di colpa" lo studio può essere terribile

lauretum

quando lavorerai cambierai decisamente opinione

Aree

Esatto , hai capito il senso della domanda ...sti sensi di colpa però non mi fanno vivere

Si è vero...io soprattutto quando sono a casa sono circondata da gente che lavora (chi più chi meno) durante la settimana, ma vedo che comunque almeno i giorni di vacanza riescono a viverli più serenamente

Sicuramente, sono convinta che da lavoratrice le vivrei meglio

Sampei80

Alle feste mi sento un pò come il sabato sera, però peggio
Mi sembra di vedere tutti che si organizzano con qualcuno per andare li o là, io non cio manco uno...

Stasüdedòs

Sacrosanta verità

Kitsune

Il segreto per godersi una festa è strafare il giorno prima.

feaanor

Per mia fortuna, pur rimanendo completamente da solo durante le feste perché i miei amici d'università tornano ai propri paesi, non provo sensi di colpa e riesco a studiare.
A livello psicologico sono giunto alla conclusione che, avendo un forte senso del dovere instillatomi e dai miei genitori e dalle mie convinzioni, non percepisco in maniera negativa l'essere solo, anzi me ne rallegro interiormente perché è l'occasione buona per studiare in maniera intensiva, cosa che durante la settimana non riesco a fare.
Cioè il senso del dovere è più forte delle pippe mentali (e ne ho tante vi posso assicurare) sulla solitudine, sul dover stare in famiglia, sull'uscire ecc. ecc.

barclay

Io quando lavoro vorrei che fosse festa e quand'è festa vorrei lavorare

maury25

Io le chiamo tuttre con un nome semplice semplice : feste dell'ipocrisia.

Rorschach.

Stessa cosa per me, solo che io ho difficoltà a studiare per colpa della depressione. Se invece tu riesci a studiare a sufficienza (se non di più) dovresti essere soddisfatta che stai facendo progressi almeno in qualcosa utile in futuro.

Tra l'altro io mi rendo conto che è festa solo perché sento la gente fuori.

recluso

Eh già, purtroppo la vita universitaria richiede più autocontrollo e disciplina, un po' come per un lavoratore autonomo. La libertà non è per tutti.
Lavorare impone degli obblighi, dei limiti ben precisi, quando si lavora si lavora, quando è festa è festa.

Anche io vorrei santificare laicamente le feste, cioè onorarle dedicandomi all'estroversione.
Nella società contadina questo concetto era ben noto. Si lavorava talmente tanto durante tutti gli altri giorni che dì di festa, dalle mie parti si dice "fescta granda", anche il villano doveva vestire bene, andare a messa, pranzare come si deve e oziare tutto il giorno. E la sera grandi ubriacature e balli.

Inosservato

sfigato

ormai i giorni di festa sono i miei nemici numero uno. meglio i giorni lavorativi, meglio l'inverno, il freddo, la pioggia, la desolazione...come è desolata in queste orae la mia anima..............

rainy

effettivamente le feste deprimono un po' tutti, qui.
Mi riferisco soprattutto ai compleanni. Io odio il mio compleanno, odio le feste di compleanno. Non le sopporto, mi sento inadeguato ad ogni festa.
Così come non sopporto il capodanno.... cioè, infondo sono giorni come gli altri. Il sole sorge lo stesso, la luna si leva al cielo lo stesso e io sono scazzato lo stesso.
Forse l'inadeguatezza, o rabbia, è dovuta al fatto che gli altri sembrano sempre sapere cosa devono fare e con chi devono farla.
Io no

Jupiter

Pensa che io tali giorni di vacanza me li gioco tutti per studiare per gli esami piazzati tutti in sto periodo... A me servono queste vacanze, ma non certo per divertirmi

manuel.76

Per i disoccupati e coloro che sono a casa in CIG non soltanto le feste sono troppe
ma pure i restanti giorni della settimana

Yannis Akis

Già, soprattutto quando svolgi un lavoro che non ti aggrada, comprendi quanto siano importanti queste feste!

marcus85

la vita è un senso di colpa continuo

freddy1991

Io ODIO le feste ,il mio compleanno ,vorrei che non esistessero proprio ,vedere i parenti che ti fanno gli auguri ma non so cosa dire ..vorrei che passasse il fretta ,così sono già al giorno dopo